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venerdì 10 luglio 2015

La Sagra del cinghiale

Il diciannove di questo mese a Casanova si terrà la prima sagra del cinghiale. Evento organizzato dai cacciatori di cui, anche se non si può dire, la maggior parte di essi sono dei bracconieri. Sì, il bracconaggio da anni sembra quasi diventato cosa normale, cosa che non stupisce o indigna. Sia chiaro che non sono contro la caccia a patto che venga fatta secondo le regole, le quali sul piano teorico salvaguardano fauna e flora senza intaccare il “divertimento” dei cacciatori. Ma le regole sulle nostre colline non vengo mai rispettate. Lacci a tutto spiano ovvero la barbara tecnica che blocca i cinghiali tra fili di ferro nascosti nella vegetazione. Pallottole e armi non convenzionali, battute fuori stagione e dove non è permesso, boschi pieni di bossoli. Per non parlare di scrofe gravide uccise, cani sacrificati e tante illegalità che sul monte Massico sono normale amministrazione. Sono consapevole degli insulti che riceverà questo pezzo ma credo che bisognerebbe essere il meno ipocriti possibili il 19 quando assaggeremo del buon cinghiale. Sicuramente le delizie proposte alla sagra non saranno il frutto di battute di caccia fuori legge ma, per quanto mi riguarda, credo sia doveroso evidenziare che ciò che succede sulle nostre colline è lontano km dal concetto di caccia etica.

Personalmente ( non me ne vogliano gli ambientalisti) credo che il CACCIATORE vero è più ambientalista di un ambientalista, in quanto per preservare la sua passione preserva l’ambiente naturale. Il cacciatore vero spara ciò che si può sparare e non fa stragi solo per fare il tronfio verso gli amici, purtroppo però sul Massico ci sono pochi cacciatori e moltissimi bracconieri, tutti lo sanno ma non importa a nessuno.

La lobby dei bracconieri, dalle nostre parti, è più forte delle lobby delle banche, pensiamo infatti alla mobilitazione contro la proposto di trasformare le nostre colline in aree protette, possibilità subito cestinata in quanto tutte le forze politiche avrebbero perso voti e credibilità da tutte quelle persone vicine alla lobby della scoppetta.

Il 19 tutti a mangiare cinghiale a Casanova e chi se ne frega degli sfregi eternati dai soliti noti perché, diciamocela tutta, i bracconieri dalle nostre parte sono delle star, tutti conoscono le loro identità ma non si può dire, denunciare altrimenti pare brutto ed è proprio tale concetto, al limite della camurria, che distrugge tutto. Ora, non fraintendetemi, non sto assolutamente dicendo che il male del nostro territorio sono i cacciatori anzi i bracconieri ma il fingere di non sapere e/o di non vedere, questo sì che è un male mortale.

E’ sempre così, tutti sanno ma non si può dire perché pare brutto e quindi chi se ne frega dei cinghiali, dei boschi che prendono fuoco, degli incivili che inquinano le campagne e così via, tanto il 19 mangeremo cinghiale e tutto sarà perdonato a tutti.
Una sola cosa chiedo a chi legge questo pezzo, di farsi una piccola domanda mentre inforchettiamo una squisita pappardella: cosa danno i cacciatori/bracconieri al nostro territorio?
Avete mai visto o saputo di un cacciatore che un giorno ha lasciato a casa il proprio fucile per dedicarsi, per esempio, alla raccolta dei bossoli o dei rifiuti lasciati in collina?
Avete mai visto o saputo di un cacciatore che abbia provato a cacciare un piromane?

Io no ma spero di sbagliarmi.


Buon cinghiale a tutti