Non sono abituato ad imbonire per ottenere linee di credito e, pertanto, se dico che il Quiquiri, da sempre,si è distinto per imparzialità, giustezza giornalistica e senso della misura, lo faccio perché ne sono seriamente e profondamente convinto. Argomenti bollenti come i casi “Cosentino” e “Ce4”, l’ indagine sui depuratori e le incursioni della GDF presso l’ UTC del Comune di Carinola, sono stati raccontati con dovizia di particolari e ammirevole piglio cronacale.Ecco perché mi stupisce che il Quiquiri ’ non abbia battuto nemmeno una riga su uno scandalo che si ingigantisce giorno dopo giorno e che riguarda da vicino alcuni esponenti politici locali e qualcuno limitrofo, affatto di secondo piano. Uno scandalo, asciugato, in gergo si dice cosi, perfino dagli implacabili organi di stampa locali quali la Gazzetta e il Corriere di Caserta. Ci sarebbe da chiedersi il perché …… lo posso solo immaginare…… In ogni caso i siti nazionali e i casertani Casertasette e Casertace, ancora riportano la notizia che travolge il Consulente del Lavoro carinolese, Giovanni Grimaldi, fratello dell’ on. Massimo e dirigente del Psi di Caldoro, nonchè il coordinatore cittadino di Sessa Aurunca dello stesso partito, l’ imprenditore Corbo con la moglie, colto con le mani nella marmellata. Truffa aggravata ai danni dell’ INPS di Perugia per un ammontare di euro 760mila, dico settecentosessantamila, quella scoperta dai Carabinieri del Comando provinciale di Perugia. Verificare per credere….Con l’ auspicio di un rilancio della notizia. Non per brame revansciste ma semplicemente per equità di cronaca nei confronti dei soggetti tirati in ballo, beninteso giustamente, dal Quiquiri per le vicende di cui in apertura. Con i migliori auguri di Buon Anno.
Contestate gravi violazioni per l'occupazione di lavoratori in nero e fittizio inquadramento con contratti oltremodo gonfiati e resi per ciò, truffaldinamente, più convenienti.
PERUGIA – Dieci persone sono state denunciate alle Procure della Repubblica di Perugia e Santa Maria Capua Vetere per il reato di truffa aggravata e falso ai danni dell'Inps del capoluogo umbro e di quello di Terra di Lavoro.
Le pesanti violazioni contestate riguardano l'occupazione di lavoratori in nero, il fittizio inquadramento dei dipendenti con contratti più convenienti di apprendistato o a progetto, la falsa erogazione di indennità di maternità, malattia e assegni familiari di fatto mai erogate, la fruizione di indennità di cassa integrazione non dovuta. Una vera e propria bomba che deflagra reati gravissimi in uso solitamente alla criminalità organizzata.
L'omissione contributiva complessiva sarebbe di oltre 760mila euro, anche se l’ importo è destinato a crescere sensibilmente, oltre alle sanzioni di legge.
E' questo il bilancio di un'operazione condotta dai Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Perugia, nel quadro delle verifiche nei confronti di una azienda edile con sede in provincia di Caserta, ma operante da anni anche in Umbria e da tempo finita nel mirino della Benemerita per una sequenza notevole di condotte apparse più che sospette.
I militari, si legge in una nota, in sinergia con i funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro e dell'Inps, nell'esaminare oltre un centinaio di posizioni lavorative attivate dall'azienda negli ultimi anni, hanno appurato la dinamica posta in essere,tesa all'evasione sistematica dei contributi per i dipendenti, nonché ad altre condotte illecite, frutto evidentemente di una pianificata e certosina azione richiedente competenze specifiche specie nel campo della consulenza del lavoro.
In particolare, prosegue la nota, sono stati denunciati e per questo versanti ad oggi in posizioni gravissime, il responsabile della ditta C.R. (Corbo Raffaele, ndr - 34 enne, di Sessa Aurunca), la moglie N.A. (37 enne) e il consulente del lavoro G.G. (Giovanni Grimaldi, ndr - operante nella provincia di Caserta), incaricato della gestione delle paghe e dei contributi.
La donna, impiegata nella società, è stata denunciata in concorso con il marito per aver prodotto false dichiarazioni reddituali finalizzate alla fraudolenta erogazione di assegni familiari.
I lavoratori dipendenti (T.A. 62 ; P.F. 54 enne, T.A. 58 enne, T.G. 62 enne, A.P. 39 enne, ; D.G.R. 41 enne e D.G.D. 39 enne,) sono stati denunciati per aver percepito indennità di disoccupazione non dovuta in quanto riferita a periodi in cui sono risultati occupati alle dipendenze della ditta.
Sono in corso, per questi fatti, ulteriori accertamenti che coinvolgono anche altre forze di Polizia, non ultimo il nucleo antifrodi della Guardia di Finanza, per verificare la procedura di erogazione ed appurare il coinvolgimento di altre persone.
Le pesanti violazioni contestate riguardano l'occupazione di lavoratori in nero, il fittizio inquadramento dei dipendenti con contratti più convenienti di apprendistato o a progetto, la falsa erogazione di indennità di maternità, malattia e assegni familiari di fatto mai erogate, la fruizione di indennità di cassa integrazione non dovuta. Una vera e propria bomba che deflagra reati gravissimi in uso solitamente alla criminalità organizzata.
L'omissione contributiva complessiva sarebbe di oltre 760mila euro, anche se l’ importo è destinato a crescere sensibilmente, oltre alle sanzioni di legge.
E' questo il bilancio di un'operazione condotta dai Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro di Perugia, nel quadro delle verifiche nei confronti di una azienda edile con sede in provincia di Caserta, ma operante da anni anche in Umbria e da tempo finita nel mirino della Benemerita per una sequenza notevole di condotte apparse più che sospette.
I militari, si legge in una nota, in sinergia con i funzionari della Direzione Provinciale del Lavoro e dell'Inps, nell'esaminare oltre un centinaio di posizioni lavorative attivate dall'azienda negli ultimi anni, hanno appurato la dinamica posta in essere,tesa all'evasione sistematica dei contributi per i dipendenti, nonché ad altre condotte illecite, frutto evidentemente di una pianificata e certosina azione richiedente competenze specifiche specie nel campo della consulenza del lavoro.
In particolare, prosegue la nota, sono stati denunciati e per questo versanti ad oggi in posizioni gravissime, il responsabile della ditta C.R. (Corbo Raffaele, ndr - 34 enne, di Sessa Aurunca), la moglie N.A. (37 enne) e il consulente del lavoro G.G. (Giovanni Grimaldi, ndr - operante nella provincia di Caserta), incaricato della gestione delle paghe e dei contributi.
La donna, impiegata nella società, è stata denunciata in concorso con il marito per aver prodotto false dichiarazioni reddituali finalizzate alla fraudolenta erogazione di assegni familiari.
I lavoratori dipendenti (T.A. 62 ; P.F. 54 enne, T.A. 58 enne, T.G. 62 enne, A.P. 39 enne, ; D.G.R. 41 enne e D.G.D. 39 enne,) sono stati denunciati per aver percepito indennità di disoccupazione non dovuta in quanto riferita a periodi in cui sono risultati occupati alle dipendenze della ditta.
Sono in corso, per questi fatti, ulteriori accertamenti che coinvolgono anche altre forze di Polizia, non ultimo il nucleo antifrodi della Guardia di Finanza, per verificare la procedura di erogazione ed appurare il coinvolgimento di altre persone.
L’ inchiesta nelle ultime ore lascia pensare ad una sua probabile estensioni a macchia d’ olio anche in altre regioni della penisola. Per la cronaca l’ imprenditore sessano è anche Coordinatore del nucleo locale del PSI di Caldoro e lo stesso Commercialista, Giovanni Grimaldi, risulta essere esponente del medesimo partito oltre che fratello del Consigliere regionale della Campania, on. Massimo Grimaldi.
Fonte: CASERTACE
Martedi 28 dicembre 2010
Maradona