Il mio amico Tommaso è la persona più buona ed educata del circondario e forse del mondo, sicuramente di tutte le persone che conosco. Tommaso vive onorevolmente, con una modesta pensione dell'INPS che gli consente di procurarsi quante serve a sé e alla sua famiglia. Anche lui come tutti ha i suoi hobby e le sue passioni, la principale è quella per la squadra del Napoli.
Invece di passare le giornate interamente davanti al bar come consuetudine dei pensionati, e non, dei nostri paesi, Tommaso si dedica saltuariamente a vari lavori per sé e per altri. Quest’ attività gli consente di racimolare la sommetta necessaria per soddisfare la propria passione sportiva. Anche quest'anno è stato tra i primi ad acquistare l'abbonamento per vedere le partite della sua squadra del cuore. S’intuisce che le sue finanze limitate gli hanno consentito l'abbonamento in curva e non in anelli più costosi. Voglio aggiungere che lui è un tifoso modello, quando c'e’ da gioire gioisce, quando deve soffrire soffre e quando si deve dire una brutta parola all'arbitro la dice. Non appartiene al tifoso doc del substrato napoletano che vuole vincere a forza e, se perde, è colpa dell'arbitro e perciò bisogna sfasciare qualcosa.
Domenica scorsa un manipolo di suoi colleghi, nel tifo ma non nel comportamento, hanno dato l'assalto ai treni, sfasciato qualche carrozza ed un paio di stazioni. Bisogna pure dire che molti di quelli erano in possesso di regolare biglietto del treno, ma Trenitalia non aveva predisposto treni speciali, né la questura ne aveva richiesti nonostante avesse autorizzato la trasferta. Non voglio giustificare gli atti di vandalismo ma tra le persone coinvolte si trovavano anche molte perbene che lo stato dovrebbe tutelare. I fatti sono noti a tutti, andati su di giri, hanno aggredito i poliziotti, procurati i considerevoli danni, solo cinque fermati subito rilasciati.
Il ministro della Fermezza subito ha inviato una ispezione alla Questura di Napoli, presumibilmente un collega ed amico del Questore che non ha trovato irregolarità nell'operato della polizia . Meno male dico io, se riscontravano che non avevano fatto il loro dovere sarebbe stata distrutta tutta Napoli e mezza Roma. Dopo giorni di indagini si e’ scoperto che alla stazione erano tutti camorristi camuffati da tifosi che andavano alla partita per scopi delittuosi ancora da scoprire. Dopo numerose riunioni a vari livelli, penso tutte lautamente gettonate, sono stati individuati i colpevoli e il capo della polizia ha asserito che li avrebbero tutti rintracciati e messi in condizione di non nuocere. Di far pagare i danni, nemmeno a parlarne, tanto paga Pantalone.
Dopo tutti questi proclami e minacce varie da parte del fermissimo ministro si è passati alla punizione esemplare che deve essere di monito a tutti per il futuro; Tommaso e quelli come lui che hanno la possibilità di acquistare solo l'abbonamento di curva, per quattro domeniche non devono entrare allo stadio. Non importa il sacrificio che ha fatto per comprare l'abbonamento,che forse non gli sarà nemmeno rimborsato, bisogna essere fermi . La polizia è assolta, Trenitalia è assolta, i pseudo camorristi non sono stati trovati che si fa? Puniamo Tommaso senza se e senza ma, e’ una persona onesta gli si può fare qualunque angheria. Intanto, I camorristi la partita la potranno vedere in tribuna, a loro i soldi non mancano.