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martedì 5 febbraio 2008

Ovvio ma terribile


L’emergenza rifiuti, diversamente da qualche settimana fa, è scivolata vertiginosamente nel dimenticatoio mediatico, diventando una vicenda normale appartenente al folklore campano. Giornali nazionali e locali, così come le reti televisive, giorno dopo giorno, delicatamente sono passati alle vicende di Carla Bruni tralasciando lo schifo campano. E dico questo tralasciando il fatto che i mezzi di comunicazione, oltre che dedicarsi ad una cronaca parassitaria, hanno ben pensato di non indagare sui responsabili e le dinamiche profonde di tale vicenda. “E’ colpa della camorra!” Sono queste le parole che hanno caratterizzato il dibattito inerente a tale faccenda, senza interrogarsi quali siano le vie d’accesso dei camorristi, chi siano i referenti e chi ha aperto le porte a questi pezzi di merda. Tutti contro la camorra e intanto alla fine dei conti secondo il mio punto di vista saranno proprio i clan a “risolvere” il problema. I rifiuti sono stati il collante perfetto che ha unito una volta e per tutte camorra e politica ma nonostante ciò si fa finta che i due mondi sono lontani e antitetici. Una politica che ha preso le metodologie della camorra o viceversa? Ciò che alla fine ne rimane e che il nostro territorio è stato ucciso. Tornando su Carinola, che non è esclusa dal circolo della merda, posso solo dire che siamo giunti alla fine. Siamo cadaveri che camminano, zombi narcotizzati privi di qualsiasi brutale voglia di sopravvivenza. Siamo delle vittime anzi schiavi di un sistema lontano miglia e miglia dalla più piccola idea di civiltà. Un territorio agricolo offeso e massacrato dalle dinamiche camorristiche. Proprio così: siamo stati uccisi e sconfitti dagli affari dei pochi. La politica ha sempre guardato prima alla preservazione della propria posizione, poi al consolidamento della stessa posizione e quindi agli affari propri che riflettendosi sull’altro ne afferma i primi due punti. Un gioco risaputo che oggi sta palesando tutta la vergogna della nefandezza dei nostri rappresentanti. A Carinola non c’è mai stata la volontà di uscire da questi giochi: basti pensare al fatto che non si è mai voluti uscire dal consorzio Ce4 nonostante non vi è mai stato un servizio accettabile, nonostante i suoi rappresentanti sono indagati per infiltrazione camorristica. Perché? La risposta non così difficile in quanto c’è l’opportunità di dare qualche posto di lavoro, impiegare qualche delegato nell’organico amministrativo guadagnando voti e rinforzare la propria posizione amministrativa. Ovvio ma terribile. Un territorio che potrebbe vivere semplicemente utilizzando la sua storia le sue tradizioni, la sua agricoltura. Invece i nostri terreni saranno con il passar del tempo tanti munnezzai. Prima Selleccola, oggi i terreni vicino alle pesche tra il carcere e la stazione domani magari a casa tua. Ormai la frittata è stata fatta e bisogna assolutamente raccogliere la spazzatura ma alla fine chi ha perso siamo noi. La volontà di guarire non c’è perché la speculazione sulle medicine è altissima, basta pensare allo schifo che si è fatto con Carabottoli dalla fine degli anni novanta fino ad oggi: prima discarica, poi oasi ecologica (con anche diverse proposte di farci parchi per bambini!!!), quindi discarica e alla fine nuovamente oasi. Decidetevi! Adesso sarà costruito un buco e spacciato come sito a norma arricchendo il costruttore di turno. E’ così quando in un mondo di pazzi il sano propone la cura quest’ ultimo è destinato o all’estinzione o alla omologazione. Volevo dire delle cose ma alla fine ne ho dette altre ma ciò che mi rimbalza nella mente dopo tutto è semplicemente odio odio odio per le facce di zoccola che hanno permesso tutto questo e che alla fine saranno portati in trionfo.

DePOPa




Nota del Quiquiri'. Si consiglia di leggere questo articolo apparso sul CORRIERE DELLA SERA nel quale viene citato diverse volte Carinola badate pero' che non si tratta della Rubrica della Citta' della Domenica (leggetevi il programma elettorale che porto' l'attuale amministrazione alla vittoria nel 2003).

lunedì 4 febbraio 2008

La Grotta dei Briganti e il Ponte Romano: quando la storia ha il sapore di leggenda.


Qualche giorno fa, alcuni di voi hanno mostrato grande interesse per la Grotta dei Briganti e per il Ponte Romano, erroneamente definito etrusco, situati a poca distanza l’una dall’altro nelle campagne di Casanova. Ebbene, per chi è interessato a questi luoghi è giusto abbia le informazioni corrette.
La Grotta dei Briganti non è una vera grotta, ma è in realtà la bocca d’uscita di un lunghissimo budello sotterraneo per il deflusso delle acque piovane che, insinuandosi nella Grotta di Santa Venere circa 500 metri più su, defluivano nel canale in cui si trova la grotta.
Se infatti osservate bene, noterete che la grotta ha la sua apertura in un canale il quale, fiancheggiando l’attuale casa del prof. Daniele, convogliava le acque nel Rio Malerba. Certo, oggi le cose sono un po’ cambiate, ma tutto è ancora lì. Se poi osservate ancora meglio l’interno della grotta, noterete che la conformazione della stessa è quasi a triangolo: la base più ampia e la volta più stretta. Questa conformazione è propria delle gallerie scavate dalle acque nel corso dei millenni per farsi strada verso un’ uscita.
La storia vera e propria, da cui la grotta prese quel nome così affascinante, risale al settecento, al periodo in cui scorrazzava nelle vostre campagne il famigerato brigante Michele Pezza, meglio conosciuto come Fra’ Diavolo.
Fra’ Diavolo imperversava sul confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio e non risparmiava i vostri luoghi che, essendo così vicini al Real Cammino (l’ Appia) su cui praticava le sue imboscate, gli offrivano un’ ottima via di fuga. Fu proprio lui a scoprire l’esistenza di quel budello sotterraneo e ad usarlo per i suoi attacchi o per le sue ritirate. Insieme alla sua banda, compariva e scompariva all’ improvviso nelle vostre campagne e nessuno sapeva da dove fosse spuntato o che fine avesse fatto. Poi qualcuno notò i suoi movimenti e così si iniziò a chiamare quel budello Grotta dei Briganti. Queste informazioni erano ben conosciute dai vostri trisavoli e bisnonni, peccato che non le hanno mai tramandate abbastanza e sono andate perse.
Durante l’ultima guerra, la grotta fu usata dai vostri parenti come nascondiglio quando cadevano le bombe o quando i tedeschi rastrellavano il paese in cerca degli uomini. Qualcuno vi praticò anche un’uscita laterale di sicurezza da usarsi in caso di bisogno, ma purtroppo la grotta fu anche murata verso il fondo. Oggi non è possibile esplorarla più di tanto perché, ad un certo punto, ci si trova di fronte un muro di blocchi di tufo che impedisce di andare oltre. Peccato! Sarebbe stato bello esplorarla, magari con degli speleologi, e ritrovarsi a Santa Venere! Una bella metropolitana naturale d’altri tempi!
Il Ponte Romano a schiena d’asino, situato anch’esso sullo stesso canale, è la conferma che in quel luogo scorreva acqua. Il ponte univa e unisce appezzamenti di terreno, ma non viene più usato perché altri sentieri vengono praticati. Dovreste però tenerlo più pulito e curato o rischiate di perdere questa bella testimonianza del passato!
Da quel ponte, a metà ottocento, capitombolò don Tommaso Mazzucchi col suo cavallo. Inseguito dai briganti (più recenti questa volta, forse la banda di Francesco Tommasino), i quali volevano prenderlo in ostaggio per chiedere un riscatto, don Tommaso si diede a galoppare a rompicollo attraverso i terreni per non farsi prendere e, passando a tutta velocità sullo stretto ponte romano, cadde giù insieme al suo cavallo. Non potendo trascinarlo via, i briganti lo abbandonarono a se stesso. A ricordo di quell’avventura, don Tommaso zoppicò per tutta la vita.
Il fascino della storia! Purtroppo non ho documenti scritti da mostrarvi; tutto è però verificabile in loco. Mi affido anche ai commenti di chi ha altre notizie sulla grotta e sul ponte così si potrà ampliare questa pagina di storia così suggestiva e affascinante.
Alla prossima pagina.

CLIO


martedì 29 gennaio 2008

Nobiltà Borghesia e......



Qualche decina di anni fa, non secoli, nel comune di Carinola vivevano numerose famiglie che si fregiavano del titolo di “don” o “donna” a seconda del sesso. Queste famiglie oltre a detenere il potere economico, logicamente non in egual misura, detenevano anche il potere politico. Tale potere veniva esercitato con tutti i difetti moderni del sottogoverno, o peggio. Il posto sul Comune di impiegato veniva assegnato al parente, i posti più umili agli altri. La maggioranza dei cittadini che per censo non appartenevano alla casta criticavano e biasimavano tale sistema ma lo accettavano molto più di oggi. La casta di allora, tra tantissimi difetti, da giudicare però nel contesto dei tempi, aveva un grandissimo pregio: il decoro. Era obbligatorio il comportamento decoroso nell’azione amministrativa in tutte le sue fasi. Era un obbligo associato a quello dell’onestà a cui nessun amministratore si sottraeva. A quella stagione seguì quella della borghesia che con il boom economico si moltiplicò a dismisura: avvocati, notai, medici, imprenditori ecc. Questa nuova casta logicamente oltre al potere economico si impossessò anche di quello politico. Il potere veniva esercitato per la parte negativa allo stesso modo delle caste precedenti con una forte attenuazione dei concetti di etica,decoro e onestà. In quel periodo tutto il popolo partecipava all’azione amministrativa esercitando un controllo pressante su di essa. Nel consesso comunale era sempre presente la rappresentanza della vecchia classe politica, anche se in misura minoritaria che assicurava un minimo rispetto dei principi morali. Dopo la stagione dei professori , di cui Prodi è l’ultimo esemplare rimasto, abbiamo la stagione degli attori: Berlusconi, D’Alema, Casini, Fini, Bertinotti. ecc. a Roma mentre a Carinola abbiamo: Di Biasio, Mannillo ecc. Per questi l’etica, il decoro sono termini sconosciuti, l’unica dote da ostentare è la faccia tosta e il sorriso beffardo a 35 denti. Con questa classe politica i principi di etica e decoro, per non parlare di altro, già attenuati prima che arrivassero loro, sono quasi spariti, non ci si preoccupa nemmeno dei più elementari servizi come l’igiene o la raccolta dei rifiuti lasciando gli abitanti a razzolarci dentro per mesi.

Anche in queste amministrazioni sono rimasti i rappresentanti di quelle famiglie che facevano dell’etica e del decoro il loro più grande impegno, preferendo morire di fame per non venire meno ad essi. Nell’amministrazione attuale di Carinola coloro che dovrebbero rappresentare i valori anzidetti dovrebbero essere Mazzucchi e Marrese, non certo Di Biasio che non si sa quali principi ha appreso oltre quello delle sceneggiate e delle pantomime. Soprattutto questi due se fossero rispettosi dei loro avi dovrebbero incalzare il sindaco e costringerlo a trovare una soluzione all’orripilante situazione della montagna di rifiuti che tengono ormai nel giardino di casa. Invece si sono appiattiti sulle posizioni del loro capo omologandosi a lui moralmente e non sanno fare altro che pigolare intorno a lui ripetendo incessantemente "Pascà ma quando lo fai arrivà l’esercito?”


Il Conte del Grillo

domenica 27 gennaio 2008

Muoia Sansone con tutti i Filistei


Le dimissioni di Mastella, nuovo Sansone della politica, hanno trascinato dietro di sé una prevedibile catastrofe: caduta del governo Prodi e conseguente sfiducia del Consiglio Regionale della Campania alla sciagurata giunta di Bassolino…. e l’esultanza della destra è inevitabile. Sic transit gloria mundi!
E’ da un anno e mezzo che si aspettava il capitombolo di questo governo, da prima che cominciasse a governare e, alla fine, è arrivato! E i cani, che non avevano mai mollato l’osso, si sono avventati su di esso con incredibile voracità.
Non è che le cose andassero effettivamente bene, ma il flemmatico Prodi ci stava provando a far girare la ruota nel verso giusto e faceva pena mentre, con stringato ottimismo, cercava di trascinare a tutti i costi il suo carrozzone carico di monelli indisciplinati e immaturi. Purtroppo, quando gli ingranaggi sono assemblati male, il movimento è lento, cigolante; la ruota si stacca dall’asse e cade… Patapuff!
L’ indagato Mastella, dagli occhi luciferini, ha fatto tenerezza quando declamava il suo amore per la consorte e la scelta di dimettersi per starle vicino e per difendere la sua onorabilità. Quasi quasi ci si credeva anche! Ma era tutto ben orchestrato, e le sue parole non erano in sintonia con il suo sguardo di giaietto: da esso traspariva il suo ruolo di prim’attore in tutto questo patatrac. Mastella sapeva esattamente che avrebbe provocato il distacco della ruota dal carrozzone della politica italiana: due più due fa necessariamente quattro, ma era proprio quello che voleva! In questo momento, lo scopo prioritario di Clemente non è certo la difesa dei cittadini italiani o la risoluzione dei loro problemi, né tantomeno la risoluzione del gravissimo problema campano dei rifiuti: è solo quello di pararsi il culo, suo e di sua moglie, mettendo un bavaglio alla Magistratura. E chi ha interesse a far tacere e magari riformare la Magistratura? Lui, sempre e solo lui, il Cavalier Berluska e la sua Band! Alleluja! Vedrete che alleanze si faranno sotto il cielo di Roma! Da rabbrividire!
E noi comuni mortali guardiamo i balletti della politica quasi con noncuranza, perché tutto sommato, con quella gente lì che si porta a casa 15.000 e più euro al mese solo riscaldando una sedia o sputandosi in faccia in diretta TV come i più biechi degli uomini, non abbiamo nulla a che fare. Loro dicono di essere i rappresentanti del popolo italiano. Mah!.. Sarà!...io non mi sento affatta rappresentata da questi individui!
Il popolo italiano, quello da mille euro al mese o anche meno, ha altri problemi: i soldi a fine mese che non bastano mai e non coprono le spese, le morti sul lavoro che non vengono evitate da nessuno, quelle in uno schifo di ospedale per una semplice operazione di tonsille o appendicite, figli che a trent’anni non riescono a trovare uno straccio di lavoro e vanno in depressione, delinquenti che ti trovi fin dentro il salotto di casa e t’ammazzano per quattro soldi, montagne di rifiuti che hanno avvelenato una delle regioni più fertili d’Italia e umiliato, davanti agli occhi del mondo, uno dei popoli più fieri del pianeta Terra. Questi e altri i veri problemi del popolo italiano. Ma ai nostri politici non interessano più di tanto e i loro bla bla bla senza senso non ingannano più nessuno. Li sopportiamo, fingiamo di crederci, ci divertiamo anche, tanto cosa cambia? Noi, con mille euro si vive e con mille euro si vivrà, e chissà quale magra pensione ci aspetta! Loro, invece, sono interessati solo ad acquistare il maggior numero di azioni: l’ ‘Azienda Italia’ fa gola a tanti e non saranno risparmiati colpi.
Agli italiani non gliene ne può fregare di meno della caduta del governo Prodi, tanto sanno perfettamente che i suonatori cambiano ma la musica è sempre quella. E chi fanaticamente difende un personaggio o un altro, sembra solo un povero illuso che suscita commiserazione.
Pessimismo? No, realtà! Nessun politico ha mai dato più di quanto ha preso.
La storia ci insegna che cadono i governi, cadono le gloriose teste coronate o meno, ma chi alla fine resta a difendere gli interessi del popolo è il popolo stesso che, tradito, ingannato, strumentalizzato, raggirato, si sveglia all’ improvviso e alza la voce. Come sta succedendo al popolo campano che sta difendendo con le unghie e con i denti il proprio territorio, ucciso e avvelenato dalla mala politica.
Bravissimo, popolo campano! Fatti sentire! E la tua voce, come squillo di tromba, si alzi fino a far crollare le mura di Gerico!



TALIA


giovedì 24 gennaio 2008

Impariamo dai Bambini...

Per chi ha commentato:

falciano, francolise... li il problema si è risolto forse perchè non c'è gente
che come voi fa ostruzionismo per partito preso... invece di criticare fate
proproste costruttive che fino ad adesso non ho sentito nemmeno u una!!!


Queste pagine sono estratte da un libro delle ELEMENTARI. Sarebbe utile che il sindaco e consiglieri vari di Carinola le leggessero! Vogliamo dargli il beneficio del dubbio e pensare che non e' perche' sono impegnati in tutte altre (meno sociali) faccende che non prendono provvedimenti per la differenziata, bensi' a causa delle loro (e di conseguenza nostre) limitate capacita' mentali. Visto che non sanno come si fa e soprattutto a cosa serve la raccolta differenziata magari possono imparare dai bambini...
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clicca qui per scaricare il manuale della differenziata dei bambini delle elementari.
Piu' semplice di cosi, SI MUORE (ma davvero, e di tumore)
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ps. per chi si sente un coraggioso e vuole vedere qualcosa che in altre parti e' gia' realta' ma da noi solo un miraggio, puo' cliccare qui per scaricare il progetto differenziata del Comune di Cigole (Brescia)
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DoRaemon e Lamu'

mercoledì 23 gennaio 2008

Sull'intervento di prodi alla Camera

Credo che come me molte persone quando parla il nostro Presidente del Consiglio siano sopraffatti da uno sbadiglio inarrestabile seguito da una noia mortale che ci porta a cambiare canale... ho ovviato a questo problema "leggendo" il suo intervento in modo da non sentire quel senso di assopimento al suono della sua voce...
Posso dire che a fine lettura il mio unico commento può essere solo che non capisco come si possa essere così falsi e negare l'evidenza davanti all'Italia intera. Dico solo la mia opinione a prescindere dal colore politico che comunque non ho perché ormai si passa sempre dalla padella alla brace...
Io personalmente non mi rispecchio nel discorso del Presidente (che allego e vi consiglio di leggere) e nelle cose che "ha fatto" questo Governo. Posso dire che io personalmente ho più paura ad andare in giro per le strade da sola rispetto ad alcuni anni fa, non ho più soldi di prima, anzi, non noto nessun aiuto negli affitti o nell'aiutare le coppie o gli universitari, non mi hanno assolutamente tagliato l'Ici, non ho visto nessuna tutela particolare per l'ambiente a parte le ridicole domeniche senza auto (ma solo nei centri urbani) o la tassa per entrare a Milano (se paghi non c'è smog non lo sapevate?) e credo che un governo si debba rendere conto da solo se c'è un problema come quello dei rifiuti (che non è un problema di ieri) e non arrivare all'"emergenza" per poi far finta di risolvere il problema! come poi? con l'esercito? bella idea!!! e i responsabili di questa "emergenza"? non esistono! e nel frattempo che si provvede a cercare a chi affibbiare tonnellate di rifiuti che si fa? si organizzano per la raccolta differenziata? macchè! ora bisogna pensare a tenersi stretti nelle poltrone e allisciarsi in mezzo discorso alla Camera il ministro della Giustizia
inquisito... e bisogna ricordarsi una cosa... che è vero che fino al processo si è "innocenti" ma visto che c'è la "possibilità" che sia colpevole e condannato magari si potrebbe anche evitare di continuare a ribadire il proprio appoggio...visto che è il NOSTRO Presidente e quindi ci rappresenta... Insomma questi e altri pensieri peggiori mi sono passati per la mente leggendo il suo discorso... e ho capito che quasi quasi è meglio che abbia quella voce da prete insopportabile... almeno evito di ascoltarlo e sentire come ci prende per imbecilli... Scusate la nota polemica...

Clicca qui per il discorso del presidente del consiglio.

Lamu'

Il paese dei balocchi


E’ trascorso quasi un mese da quando il commissario per l’emergenza rifiuti ha autorizzato (intimato anzi) tutti i comuni a dotarsi di una discarica di stoccaggio temporaneo. Il sindaco di Carinola insieme ai suoi più stretti fidati, ma soprattutto esperti collaboratori quali il vicesindaco nonché delegato all’ecologia e l’assessore alla sanità nonché alla cultura, subito si è attivato, il sito ufficiale di Carabottoli, allestito anni fa proprio dall’attuale sindaco con finanziamenti pubblici è stato dichiarato inidoneo, non si sa da chi. Si vocifera che se quel sito veniva dichiarato idoneo sicuramente il sindaco sarebbe stato dichiarato inidoneo a camminare in quella zona da quelli del posto. Hanno individuato la cava dismessa di via per Cascano, inagibile perché a un km abita un grande elettore. Allora hanno pensato al deposito dismesso dell’ENEL (via del carcere): niente da fare, ad un km ci sono le suore anch’esse grandi elettrici. Allora località via Appia, non idoneo, ad un km c’è parco Libellula, 70 voti sicuri. Allora che fare? Idea grandiosa: portiamo i rifiuti a Selleccola insieme a quelli che già ci stanno. Il comitato antidiscarica subito si mobilita e minaccia insurrezioni e blocchi stradali prendendo posizione all’ingresso della strada. Il vicesindaco per protesta si dimette , anzi minaccia di dimettersi se…….E’ mai possibile che non sapessero che meno di un mese fa il sito era stato dichiarato inagibile dall’ARPAC? Sì che lo sapevano ma sindaco e soci devono giocare con i sentimenti della gente, prima si indica il posto dopo si cancella facendo il favore a Tommaso, ad Antonio, alle suore e a tutti i casanovesi dichiarando ai giornali che Selleccola non è idoneo. Intanto i rifiuti hanno raggiunto il primo piano delle case. Non c’è problema, con un manifesto informano che per adesso non vi sono sintomi di epidemie, ergo i rifiuti possono restare in strada. E’ mai possibile che queste persone che sono così solerti quando devono dare un incarico, nominare o nominarsi in qualche ente, poi fanno il giro dei quattro cantoni per non decidere? L’augurio è che lo facciano deliberatamente, il sospetto però è che non siano capaci altrimenti non ci troveremmo in queste condizioni. Basta guardare i comuni limitrofi, nessuno si trova nella condizioni di Carinola: per trovarne uguali , bisogna andare nell’aversano o nelle periferie degradate di Napoli. Fortunatamente a Falciano c’è stata la svolta, in modo che almeno nella zona c’è chi fa compagnia nella schifezza. Come è possibile che il comune sia caduto così in basso ? Il comune di Carinola era il comune più civile della zona da secoli. Sede di baroni, sede vescovile, dove sono nati politici illustri, magistrati, professori universitari, filosofi, grandi studiosi e soprattutto abitato da persone oneste e pulite. Adesso si trova in mano a ad attori che cercano solo di fare fumo senza realizzare niente di concreto e adesso ci stanno togliendo anche il decoro omologandoci ai napoletani e coprendoci della stessa vergogna . Ma è possibile che in un comune così vasto con così pochi abitanti non si trovi un sito per lo stoccaggio dei rifiuti come ha fatto Sessa, Cellole, Francolise,? Se non sono capaci di organizzare la differenziata perché non chiedono aiuto al sindaco di Francolise che è una persona disponibile? No loro devono fare i giochetti, sono politici fini, il loro senso della vergogna non è comune a quello della maggioranza del popolo. Logicamente se leggono queste note sorridono perché loro sono furbi, pensano questo non sa che tra poco arriva San Gennaro e una volta fatta pulizia sarà tutto dimenticato fino alla prossima crisi. Loro sono sicuri che tutti dimenticheranno le barzellette e le nefandezze di cui si sono resi protagonisti , credono di prendere in giro tutti. Chissà, il giorno del giudizio è vicino, può darsi che qualcuno le prossime feste estive se le veda in ultima fila.


Belfagor


domenica 20 gennaio 2008

Enigmi (2)

Questi sono due indovinelli distinti, ma hanno la stessa risposta:


C’è un pezzo di carne dentro una grotta oscura.


Sto sempre in casa, son coperta tutta, sempre son bagnata e mai asciutta .


:-) A Voi!

sabato 19 gennaio 2008

Sistema Mastella, sistema Campania


Sono ormai due giorni che leggiamo notizie e vediamo reportage di ogni genere sulla FAMIGLIA Mastella. Si è avuto uno spaccato dell’attività di questa grandissima FAMIGLIA che come ben si intuisce è composta, oltre al capo, in primis dalla coniuge presidente del consiglio della Campania, assessori e consiglieri regionali, da sindaci, prefetti, giudici del TAR e da un nutrito reggimento di funzionari di tutti i livelli. Tutti sono utili alla FAMIGLIA , dall’usciere al direttore generale, un ottimo capo sa che molte volte il bidello serve alla causa più del Rettore. Servire la causa, ma quale causa? Dai discorsi ufficiali si parla di difendere i poveri aumentando i loro salari, la libertà di tutti soprattutto dei più deboli, pensare al progresso del mezzogiorno ed a un radioso futuro di benessere per i giovani e le loro future famiglie. Questi i buoni propositi: purtroppo è difficile realizzarli per tutti, oltretutto poco conveniente far progredire tutto il popolo, conviene aiutare solo i membri della FAMIGLIA, quelli che le giurano fedeltà assoluta e assicurano il loro voto e quello di familiari e conoscenti, più voti più incarichi. E’ noto a tutti il contratto concluso con Bassolino alle ultime elezioni regionali, che in base al numero di voti raccolti avrebbe ricevuto in cambio tot assessorati, tot direzioni nelle ASL,tanti posti, tot avanzamenti di carriera ecc. I particolari del patto li sanno solo loro due, di preciso trapelò soltanto che se avesse avuto un notevole incremento di voti, come poi si è verificato, avrebbe ricevuto la presidenza del consiglio regionale, logicamente alla moglie che era stata inserita nei primi posti del listino, cosicchè nella peggiore delle ipotesi era eletta consigliere regionale. Quando nelle intercettazioni lo si sente minacciare Bassolino, non sono minacce, bensì il richiamo al rispetto dei patti. Non voglio tediare col racconto di tutta l’attività politica di Mastella, oltretutto non la conosco interamente, volevo solo darvi una vaga idea del sistema Campania. Un sistema che rende molto, politicamente ed economicamente, provate a sommare i lauti introiti dei coniugi, senza contare quelli dei figli, sto parlando di introiti legali….. più voti più soldi per tutti e incarichi da investire per nuovi adepti che portano altri voti e così fino a diventare ministro della giustizia con lo stesso giochetto pure a Roma. Restiamo in Campania dove Mastella detiene, penso io, il 20 per cento del pacchetto soldi pubblici e il restante ottanta chi lo detiene? La risposta più logica è: Bassolino, De Mita e Pecoraro, le percentuali non le conosciamo ma sicuramente non sono uguali. Tutta questa tiritera sicuramente avrà urtato la suscettibilità dei famigli, ma vorrei specificare che non sto scrivendo queste cose per condannare il sistema, non serve a niente, ma condanno i risultati di questo sistema. Che Mastella Bassolino Pecoraro e De Mita si dividano le risorse e i posti della Campania tra i loro famigli mi va bene e sono anche d’accordo con loro quando sostengono che i giudici non dovrebbero metterci il naso . NON sono d’accordo però quando gli uffici diretti dai loro famigli non funzionano, quando gli ospedali diretti dai loro direttori ammazzano invece di curare, quando si diventa primario o professore universitario solo in base ai voti che uno porta, quando i loro grandi esperti Facchi, Paolucci ecc. ci fanno vivere nella monnezza e cosa ancor più grave farci apostrofare nel mondo come zozzi napoletani. Su queste e su altre inefficienze analoghe non mi trovate d’ accordo e con me quelli che non appartengono alle vostre cosche cioè quelli che da questo perverso sistema che vi siete dato ricevono solo danni materiali e morali. Mi auguro che altri giudici indaghino sul restante 80 per cento del sistema politico campano e provvedano agli atti consequenziali, per i danni che apportano ai cittadini quotidianamente, non per i privilegi di cui godono. Ogni tanto i sogni si avverano, anche il procuratore di Napoli è anziano.
IL FRATELLO DI BELFAGOR

mercoledì 16 gennaio 2008

Links e Controlinks

Da qualche giorno sul sito casaleweb e' possibile vedere questo piccolo appunto:

"in genere segnaliamo i siti che ci impressionano positivamente, questa volta facciamo un'eccezione per questo sito che onestamente non ci piace. Naturalmente non vogliamo entrare nel merito delle posizioni politiche o di pensiero dei curatori, che peraltro non conosciamo. Naturalmente ognuno può esprimere sul web ogni genere di idee e posizioni, fortunatamente non c'è censura, e tutte le opinioni, anche non condivise, sono da rispettare. Quello che non ci piace è lo stile degli autori (o dell'autore) dei pezzi, che si firmano sempre con fantasiosi pseudonimi, mi sembrerebbe invece più corretto, soprattutto quando si scrivono cose anche di un certo peso, firmare gli articoli. Non ci piacciono gli appellativi, i nomignoli anche offensivi, con cui vengono derisi vari personaggi e politici locali e non, e, attenzione, non perchè vogliamo fare i difensori o perchè siamo sostenitori dell'uno o dell'altro, ma perchè non ci piace che il confronto politico o sociale scada a sequela di battute, lazzi e ammiccamenti da bar dello sport, perchè non ci piace chi spara nel mucchio per affermare in fin dei conti il solito qualunquistico e improduttivo concetto della politica arte di ladri e delinquenti. Ci piace pensare che la politica sia anche altro."

Iniziando col dire che rispettiamo il pensiero dell'autore, peraltro firmatosi come "la redazione" dopo aver fatto una filippica su come sia scorretto stare nell'anonimato, ci sembra che questo appunto rappresenti se non altro del materiale su cui riflettere.
Sono tante le cose che puo' rappresentare....Rappresenta la barriera inesorabile di chi dopo che gli hai detto tutto in faccia si limita a dire che non capisce, di chi loda il web per la liberta' che puo' apportare ma che poi vorrebbe che ci si autocensurasse, arrivando a tenere sulla prima pagina del proprio sito la bellissima e decantatissima Festa della Vendemmia di Casale, mentre la stessa Casale letteralmente annega in un mare di rifiuti (che non sono una catastrofe naturale, ma politica!). Rappresenta l'offendersi di fronte all'apposizione di nomignoli ai cosiddetti rappresentanti politici, come se fossero dei semidei intoccabili dei quali bisogna apprendere le arti dialettali nonche' i metodi finto-burocratici. Rappresenta la falsita' di chi ci accusa di sparare nel mucchio quando i giornali locali e nazionali vivono in un' altro mondo e sono ormai in simbiosi con la politica..... e se si trova qualche piccola verita', qualche autentica voce di popolo, qualche anche se sgrammaticata briciola di realta', subito la si addita come volgarita', vocio di bar, frizzi e lazzi, senza voler capire capire che il "ci piace pensare che la politica sia anche altro", che fa decantare il proprio vino mentre la munnezza e il percolato nutrono le vigne, mentre il parlamento fa un'ovazione ad un ministro della giustizia coinvolto in un'indagine giudiziaria, sta portando alla distruzione e all'implosione della societa'.
Siamo il frutto di tutto questo e, se vuoi, anche della munnezza. Togli noi, e i prossimi saranno cento volte peggio, caro casalepoliticallycorrectweb. Perche', anche se a te non sembra, stiamo cercando di contenerci.

La arredazione

lunedì 14 gennaio 2008

Enigmi

Non è futile occupazione, come taluni pensano, l’indovinare o sciogliere gli enigmi, richiedendosi acume di vedere e una certa facoltà riflessiva per poter conseguire in mezzo agli altri quella certa gloria, della quale è retribuito colui che ne vede la loro vera interpretazione.

Cominciamo con il primo:

La madre non è ancora nata e il figlio sta sul tetto.

A voi la risposta!

Per chi ha risposto : La caldaia da riscaldamente e il comignolo del camino. Te la diamo per buona! la risposta e' la fiamma e il fumo sul comignolo!

Indovina quest'altro!

A mezzanotte il silenzio suona tutto barbuto e barba non tiene, corona in testa e re non è, sperone al piede e cavaliere non è indovinate chi è?

indizio: ha il cappello rosso, e non è cardinale, ha la barba e non è eremita, ha gli speroni e non è cavaliere, suona il mattutino e non è sagrestano.

sabato 12 gennaio 2008

Il più grande dei privilegi - l'irresposabilità

Leggendo il gettonatissimo bestseller LA CASTA si ha una ampia cognizione dei privilegi che si sono arrogati i nostri attuali governanti dal più piccolo assessore al la presidenza della repubblica. Si legge che il Quirinale costa sette volte l’Eliseo, senza averne però la stessa importanza, che il Parlamento italiano spende più dei parlamenti delle maggiori nazioni europee messe insieme. I nostri politici godono di stipendi elevatissimi oltre a viaggi gratis in Italia e all’estero, indennità ,taxi, albergo, portaborse e ultimamente hanno chiesto anche una indennità di compagnia per la notte. A queste quisquilie bisogna aggiungere qualche presidenza o consigliere di amministrazione in uno degli innumerevoli enti inutili, per noi, ma utilissimi per loro. Nel libro però non viene citato il privilegio più grande di cui godono tutti i politici italiani che è l’irresponsabilità per gli atti che adottano. Nessuno è responsabile delle cose negative, in verità poche perché una stampa prezzolata ci racconta che tutto funziona alla perfezione in una nazione ricca moderna e felice. Se succede che un ministro licenzia un membro del C.D.A. della RAI e questi viene reintegrato dal T.A.R. se un altro ministro rimuove un generale e anche questo viene reintegrato o il governo cita una direttiva sbagliata in un decreto legge nessuno è tenuto a dimettersi , nessuno viene licenziato o semplicemente redarguito. L’opposizione lancia flebili proteste perché pensano di fare peggio se andranno al governo. Ma il massimo del privilegio dell’irresponsabilità lo possiamo verificare in questi giorni che stiamo vivendo l’ennesima crisi dei rifiuti in Campania. LE immagini di uno scandalo mai visto in nessuna parte del mondo, che fanno vergognare l’Italia , che comportano anche perdite economiche incalcolabili, immagini che sono la foto della cattiva amministrazione, dell’incompetenza, del dispregio assoluto del decoro e della salute dei cittadini che conseguenze comportano sul quadro politico? Nessuna. Il presidente della regione ammette una piccola responsabilità ma subito si affretta a dire che non si dimette, la nonna sindaco dichiara che ha fatto il suo dovere informando il capo del governo , questi prima di intervenire deve ultimare la settimana bianca, intanto la gente annaspa nell’immondizia con scuole chiuse ,sommosse ,malattie in aumento , chi è responsabile? Nessuno. Chi deve pagare le conseguenze di scadimento di immagine dell’Italia nel mondo? Nessuno. Con la loro faccia tosta si presentano pure in tv senza contraddittorio, a dire quello che si deve fare per risolvere la crisi , si presenta pure il pseudo ministro dell’ambiente( sic) che ci illustra come raccogliere le carte di caramella mentre ci troviamo in un mare di monnezza. Il Pecoraro è il quadro più eloquente dell’irresponsabilità basta guardare la sua faccia ambigua e irriverente con il suo ghigno abbronzato al sole dei congressi spesati,che dice fate bla bla tanto a me nessuno mi smuove . Come è possibile, hanno sperperato un milione di milioni di euro tra amici e conoscenti e adesso dicono che non sanno niente ,che loro non c’entrano è colpa dei commissari,ma chi li ha nominati i commissari? Chi li doveva controllare? Le risposte sono semplici , sono loro i colpevoli, ma loro si avvalgono del loro più grande privilegio: l’irresponsabilità delle loro azioni. Perciò non possiamo far niente se non sperare che passi presto questa emergenza e aspettare la prossima.



BELFAGOR

martedì 8 gennaio 2008

Commissariamento del commissario e altre bizzarrie...


“..Si bè, o bè.. forse bè.. si, si avete ragione però io non so poi fino a che punto la politica abbia colpa...”questi ed altri mormorii simili si sono sentiti durante conversazioni durate anche più di dieci minuti, dialoghi poi piombati come un fazzoletto di carta lasciato cadere a terra, magari vicino ad un cassonetto affogato sotto centinaia di sacchetti di spazzatura. Intanto, la Campania affoga sotto la politica, la camorra e la spazzatura. Si legge sui più autorevoli quotidiani che l’opposizione chiede le dimissioni di Bassolino, che gli intellettuali sono divisi, che in passato serviva questo e quell’altro, ora non ricordo cosa, ah si, serviva più critica rispetto ai problemi collegati all’ambiente, al ciclo dei rifiuti che è chiaro che in Campania esiste solo nei finanziamenti, riaffiora durante le conferenze stampa ed ora il nuovo piano per uscire dall’emergenza sarà attuato per i primi 120 giorni dal super commissario straordinario De Gennaro ex capo della polizia, affiancato dal generale di divisione Franco Giannini. Si certo come no, un altro cambio. Ah dimenticavo affiancati dai prefetti Pansa e Cimmino (quest’ultimo sempre sorpreso a ridersela durante gli incontri pubblici, chissà perchè). Si andrà avanti, certo, con la forza della polizia e dell’esercito, perchè ora deve finire l’emergenza, perciò spremiamo tutto ben bene che dopo non si ruba più. Eh! scusate, che dopo finanziamenti straordinari non ne arriveranno più. Si decideranno ovviamente i siti (per le eco-balle quelli decisi da Pansa, secondo la legge 87 del 2007 nel piano estivo), senza tenere conto naturalmente di quello che pensa la società civile. Oh forse questa volta sarà interpellata attraverso le istituzioni locali, e dunque attraverso le amministrazioni interessate per i siti inseriti nel piano del commissariato? Consentita interrogazione, in quanto tra i punti del piano operativo decretato da Prodi, vi è la volontà di affidare in un prossimo futuro la gestione dei rifiuti ai comuni. Certo, Pansa non aveva pensato di dialogare con i rappresentati dei comuni dove erano stati individuati i siti. Nooo, quando mai, ha fin’ora raccontato Pasquale Di Biasio. Pansa invece ha detto proprio il contrario l’altro giorno in prefettura durante la conferenza stampa. Intanto, tra i progetti a medio termine vi sono due importanti punti: il superamento dei consorzi in particolare nelle province di Napoli e Caserta(chissà perché, la camorra qui è riuscita più che nelle altre province) e l’ordine ai comuni di presentare nei prossimi due mesi un piano per la raccolta differenziata e di realizzare lo stesso nei sessanta giorni successivi, altrimenti saranno sciolti i consigli comunali e si passerà al commissariamento. A questo punto dopo questo assurdo tam tam di cambi al vertice, di politici che si sputano veleno a vicenda, crediamo che bisognerà avviare da parte dei cittadini consulte rappresentative (capito? rappresentative, significa senza gente che a maggio sarà nelle liste) per seguire, e aiutare a gestire, la differenziata e le scelte in materia ambientale, dimostrando in questo modo di voler veramente risolvere il problema, e poi a crudo isolare i responsabili della gestione passata, senza dimenticare nulla.


Manfredi dei’ Galeotti