Qualche sera fa, guardando il telegiornale, mi ha colpito l’espressione gioiosamente strafottente del nuovo ministro per il Turismo, Michela Brambilla, mentre firmava il suo mandato, e l’espressione seriamente impassibile, da sfinge, del Presidente Napolitano.
Ho capito immediatamente che questo Ministero dato a questo nuovo ministro è l’ennesimo colpo basso ai danni degli italioti per sistemare una zoccola d’alto rango. E allora mi sono chiesto chi fosse questa oscura Michela Brambilla mai sentita prima.
Ci ha pensato Beppe Grillo a farmelo sapere inviandomi, come ogni sera, i suoi pezzi.
Michela Brambilla, figlia di un industriale del nord, ha iniziato la sua ‘carriera politica’ come show girl del sado-maso, sbatacchiando sfrontatamente di qua e di là le sue protuberanze superiori a mo’ di palloncini colmi d’acqua; ondeggiando le sue rotondità posteriori, a misura ravvicinata, davanti alla telecamera; palpando e facendosi palpare a più non posso da mani voraci e vogliose che le hanno assicurato una ricca e promettente carriera. La stessa carriera è stata promessa alle tante belle starlettes e attricette che il Cavaliere vorrebbe candidare per le europee e che hanno suscitato il disgusto di sua moglie Veronica Lario.
Se gli italiani usassero di più il cervello e si fermassero a riflettere, informandosi magari attraverso una stampa libera (ancora ce n’è) o la Rete, si renderebbero conto di quanta ipocrisia regna nel Pdl.
Un partito che si proclama sostenitore di ogni libertà e custode di ogni vero valore tradizionale è in realtà il più farisaico dei partiti che l’Italia abbia mai avuto, persino della vecchia DC dalla cui scuola proviene.
Le libertà che esso sostiene sono solo quelle che si prende il signor Berlusconi per difendere i suoi interessi, e questo non ci stancheremo mai di dirlo. E’ inutile, tuttavia, andare a rispolverare continuamente la censura sulla libertà d’informazione che questo governo opera minuziosamente giorno per giorno, così come è inutile sottolineare la dipendenza economica delle migliori testate giornalistiche e televisive dal portafogli del Cavaliere. Chiaramente, in questo contesto, le notizie che passano sono solo quelle che vuole lui. Per il resto, regna il silenzio. Alla faccia della libertà!
Mi piace invece soffermarmi su un altro aspetto, finora trattato molto in sottofondo.
Quali messaggi, provenienti dall’operato di questo governo, passano alle nuove generazioni? Quali valori vengono diffusi tra i giovani e tra i cittadini? Se ci si riflette, è facile capirlo.
Riescono forse quelli che impegnano tutta la loro vita nello studio, nel lavoro quotidiano, nel sacrificio di una lunga gavetta malpagata? Neanche a pensarci! Riescono quelle che sanno conquistare il cuore e la mente del Cavaliere con la loro puttanizia. Grande puttanizia. Talmente grande che potranno essere quelle che andranno a rappresentare il popolo italiano al Parlamento Europeo a seguito dell’operazione di scambio “tu dai una cosa a me, io do’ una cosa a te”.
Mi chiedo: in che modo ci rappresenteranno? Che cosa hanno in comune con l’operaio in cassa integrazione, con la casalinga che non sa come far quadrare il bilancio familiare, con le famiglie sfasciate, con gli adolescenti allo sbando, con i vecchi soli e malati, con i giovani precari che non sanno se e come riusciranno a costruirsi un’esistenza dignitosa? Che cosa ne sanno veramente loro dei problemi quotidiani della vita quotidiana delle persone ordinarie, loro viziose viziate preoccupate solo di arrivare in alto senza sforzo? Chi vive di reality non può capire chi vive di realtà e il tentativo di Ghedini, ospite ad Anno Zero, di paragonare queste donne spregiudicate a donne della sinistra come Nilde Iotti o Pina Picierno, persone pulite e seriamente impegnate, è stato quanto mai patetico. Non ci sono paragoni che reggono.
Il messaggio che passa alle nuove generazioni non è certo quello dell’ impegno e del sacrificio, ma è questo: più stronzo sei, più carriera farai; più disonesto sei, più riverito sarai; meno cervello hai, più salirai. Tanto c’è chi pensa per te.
E pensare che quando fu eletto Luxuria, il Pdl ne disse di tutti i colori. Quando poi andò a fare la pipì nel bagno delle donne, ne disse di tutto e di più. Ora nessuno parla per le scelte immorali del Cavaliere se non sua moglie. Grandi uomini quelli del Pdl! Si scandalizzano per Luxuria, ma accettano la ripugnante immoralità di queste donne.
Gli altri valori tradizionali, tanto cari al Vaticano, di cui questo governo vorrebbe essere custode sono quelli cristianissimi della famiglia, della solidarietà e dell’attenzione ai più poveri e ai meno fortunati. Per questo motivo si sta deviando tutta l’attenzione del mondo sul palcoscenico allestito a L’Aquila dove viene esibito l’impegno e l’interesse di questo governo verso i terremotati; intanto non si parla di aiuti economici a chi ha perduto il lavoro; intanto non si parla di responsabilità nella costruzione degli edifici pubblici crollati; intanto non viene garantita giustizia alle famiglie che hanno perso un figlio nel crollo della Casa dello Studente; intanto la Lega propone posti riservati ai milanesi sugli autobus di linea, in pieno stile apartheid sudafricano, spargendo spudoratamente il seme del razzismo; intanto centinaia e centinaia di poveri cristi che hanno attraversato il mediterraneo, vengono respinti in Libia senza pietà e senza pensare che qualcuno di loro va incontro alla morte. La loro vita non vale quella di Eluana Englaro che era già morta da 17 anni.
Essere contrari all’aborto, non acconsentire alla ricerca usando le cellule staminali, non voler staccare una spina a chi sta faticosamente morendo, non fa del Pdl un partito serio, custode dei valori fondamentali della vita; fa del Pdl un partito di cialtroni, capace di gabbare la gente che non vuole e non sa vedere le cose come in realtà sono.
Le giustificazioni per queste ipocrisie sono quanto mai nocive soprattutto per gli italiani. Cominciate a riflettere, gente, prima che sia troppo tardi.
Red Eagle