falciano, francolise... li il problema si è risolto forse perchè non c'è gente
che come voi fa ostruzionismo per partito preso... invece di criticare fate
proproste costruttive che fino ad adesso non ho sentito nemmeno u una!!!
Chat
giovedì 24 gennaio 2008
Impariamo dai Bambini...
mercoledì 23 gennaio 2008
Sull'intervento di prodi alla Camera
Credo che come me molte persone quando parla il nostro Presidente del Consiglio siano sopraffatti da uno sbadiglio inarrestabile seguito da una noia mortale che ci porta a cambiare canale... ho ovviato a questo problema "leggendo" il suo intervento in modo da non sentire quel senso di assopimento al suono della sua voce...
Posso dire che a fine lettura il mio unico commento può essere solo che non capisco come si possa essere così falsi e negare l'evidenza davanti all'Italia intera. Dico solo la mia opinione a prescindere dal colore politico che comunque non ho perché ormai si passa sempre dalla padella alla brace...
Io personalmente non mi rispecchio nel discorso del Presidente (che allego e vi consiglio di leggere) e nelle cose che "ha fatto" questo Governo. Posso dire che io personalmente ho più paura ad andare in giro per le strade da sola rispetto ad alcuni anni fa, non ho più soldi di prima, anzi, non noto nessun aiuto negli affitti o nell'aiutare le coppie o gli universitari, non mi hanno assolutamente tagliato l'Ici, non ho visto nessuna tutela particolare per l'ambiente a parte le ridicole domeniche senza auto (ma solo nei centri urbani) o la tassa per entrare a Milano (se paghi non c'è smog non lo sapevate?) e credo che un governo si debba rendere conto da solo se c'è un problema come quello dei rifiuti (che non è un problema di ieri) e non arrivare all'"emergenza" per poi far finta di risolvere il problema! come poi? con l'esercito? bella idea!!! e i responsabili di questa "emergenza"? non esistono! e nel frattempo che si provvede a cercare a chi affibbiare tonnellate di rifiuti che si fa? si organizzano per la raccolta differenziata? macchè! ora bisogna pensare a tenersi stretti nelle poltrone e allisciarsi in mezzo discorso alla Camera il ministro della Giustizia
inquisito... e bisogna ricordarsi una cosa... che è vero che fino al processo si è "innocenti" ma visto che c'è la "possibilità" che sia colpevole e condannato magari si potrebbe anche evitare di continuare a ribadire il proprio appoggio...visto che è il NOSTRO Presidente e quindi ci rappresenta... Insomma questi e altri pensieri peggiori mi sono passati per la mente leggendo il suo discorso... e ho capito che quasi quasi è meglio che abbia quella voce da prete insopportabile... almeno evito di ascoltarlo e sentire come ci prende per imbecilli... Scusate la nota polemica...
Lamu'
Il paese dei balocchi
E’ trascorso quasi un mese da quando il commissario per l’emergenza rifiuti ha autorizzato (intimato anzi) tutti i comuni a dotarsi di una discarica di stoccaggio temporaneo. Il sindaco di Carinola insieme ai suoi più stretti fidati, ma soprattutto esperti collaboratori quali il vicesindaco nonché delegato all’ecologia e l’assessore alla sanità nonché alla cultura, subito si è attivato, il sito ufficiale di Carabottoli, allestito anni fa proprio dall’attuale sindaco con finanziamenti pubblici è stato dichiarato inidoneo, non si sa da chi. Si vocifera che se quel sito veniva dichiarato idoneo sicuramente il sindaco sarebbe stato dichiarato inidoneo a camminare in quella zona da quelli del posto. Hanno individuato la cava dismessa di via per Cascano, inagibile perché a un km abita un grande elettore. Allora hanno pensato al deposito dismesso dell’ENEL (via del carcere): niente da fare, ad un km ci sono le suore anch’esse grandi elettrici. Allora località via Appia, non idoneo, ad un km c’è parco Libellula, 70 voti sicuri. Allora che fare? Idea grandiosa: portiamo i rifiuti a Selleccola insieme a quelli che già ci stanno. Il comitato antidiscarica subito si mobilita e minaccia insurrezioni e blocchi stradali prendendo posizione all’ingresso della strada. Il vicesindaco per protesta si dimette , anzi minaccia di dimettersi se…….E’ mai possibile che non sapessero che meno di un mese fa il sito era stato dichiarato inagibile dall’ARPAC? Sì che lo sapevano ma sindaco e soci devono giocare con i sentimenti della gente, prima si indica il posto dopo si cancella facendo il favore a Tommaso, ad Antonio, alle suore e a tutti i casanovesi dichiarando ai giornali che Selleccola non è idoneo. Intanto i rifiuti hanno raggiunto il primo piano delle case. Non c’è problema, con un manifesto informano che per adesso non vi sono sintomi di epidemie, ergo i rifiuti possono restare in strada. E’ mai possibile che queste persone che sono così solerti quando devono dare un incarico, nominare o nominarsi in qualche ente, poi fanno il giro dei quattro cantoni per non decidere? L’augurio è che lo facciano deliberatamente, il sospetto però è che non siano capaci altrimenti non ci troveremmo in queste condizioni. Basta guardare i comuni limitrofi, nessuno si trova nella condizioni di Carinola: per trovarne uguali , bisogna andare nell’aversano o nelle periferie degradate di Napoli. Fortunatamente a Falciano c’è stata la svolta, in modo che almeno nella zona c’è chi fa compagnia nella schifezza. Come è possibile che il comune sia caduto così in basso ? Il comune di Carinola era il comune più civile della zona da secoli. Sede di baroni, sede vescovile, dove sono nati politici illustri, magistrati, professori universitari, filosofi, grandi studiosi e soprattutto abitato da persone oneste e pulite. Adesso si trova in mano a ad attori che cercano solo di fare fumo senza realizzare niente di concreto e adesso ci stanno togliendo anche il decoro omologandoci ai napoletani e coprendoci della stessa vergogna . Ma è possibile che in un comune così vasto con così pochi abitanti non si trovi un sito per lo stoccaggio dei rifiuti come ha fatto Sessa, Cellole, Francolise,? Se non sono capaci di organizzare la differenziata perché non chiedono aiuto al sindaco di Francolise che è una persona disponibile? No loro devono fare i giochetti, sono politici fini, il loro senso della vergogna non è comune a quello della maggioranza del popolo. Logicamente se leggono queste note sorridono perché loro sono furbi, pensano questo non sa che tra poco arriva San Gennaro e una volta fatta pulizia sarà tutto dimenticato fino alla prossima crisi. Loro sono sicuri che tutti dimenticheranno le barzellette e le nefandezze di cui si sono resi protagonisti , credono di prendere in giro tutti. Chissà, il giorno del giudizio è vicino, può darsi che qualcuno le prossime feste estive se le veda in ultima fila.
Belfagor
domenica 20 gennaio 2008
Enigmi (2)
C’è un pezzo di carne dentro una grotta oscura.
Sto sempre in casa, son coperta tutta, sempre son bagnata e mai asciutta .
:-) A Voi!
sabato 19 gennaio 2008
Sistema Mastella, sistema Campania
mercoledì 16 gennaio 2008
Links e Controlinks
"in genere segnaliamo i siti che ci impressionano positivamente, questa volta facciamo un'eccezione per questo sito che onestamente non ci piace. Naturalmente non vogliamo entrare nel merito delle posizioni politiche o di pensiero dei curatori, che peraltro non conosciamo. Naturalmente ognuno può esprimere sul web ogni genere di idee e posizioni, fortunatamente non c'è censura, e tutte le opinioni, anche non condivise, sono da rispettare. Quello che non ci piace è lo stile degli autori (o dell'autore) dei pezzi, che si firmano sempre con fantasiosi pseudonimi, mi sembrerebbe invece più corretto, soprattutto quando si scrivono cose anche di un certo peso, firmare gli articoli. Non ci piacciono gli appellativi, i nomignoli anche offensivi, con cui vengono derisi vari personaggi e politici locali e non, e, attenzione, non perchè vogliamo fare i difensori o perchè siamo sostenitori dell'uno o dell'altro, ma perchè non ci piace che il confronto politico o sociale scada a sequela di battute, lazzi e ammiccamenti da bar dello sport, perchè non ci piace chi spara nel mucchio per affermare in fin dei conti il solito qualunquistico e improduttivo concetto della politica arte di ladri e delinquenti. Ci piace pensare che la politica sia anche altro."
La arredazione
lunedì 14 gennaio 2008
Enigmi
Non è futile occupazione, come taluni pensano, l’indovinare o sciogliere gli enigmi, richiedendosi acume di vedere e una certa facoltà riflessiva per poter conseguire in mezzo agli altri quella certa gloria, della quale è retribuito colui che ne vede la loro vera interpretazione.
Cominciamo con il primo:
La madre non è ancora nata e il figlio sta sul tetto.
A voi la risposta!
Per chi ha risposto : La caldaia da riscaldamente e il comignolo del camino. Te la diamo per buona! la risposta e' la fiamma e il fumo sul comignolo!
Indovina quest'altro!
A mezzanotte il silenzio suona tutto barbuto e barba non tiene, corona in testa e re non è, sperone al piede e cavaliere non è indovinate chi è?
indizio: ha il cappello rosso, e non è cardinale, ha la barba e non è eremita, ha gli speroni e non è cavaliere, suona il mattutino e non è sagrestano.
sabato 12 gennaio 2008
Il più grande dei privilegi - l'irresposabilità
Leggendo il gettonatissimo bestseller LA CASTA si ha una ampia cognizione dei privilegi che si sono arrogati i nostri attuali governanti dal più piccolo assessore al la presidenza della repubblica. Si legge che il Quirinale costa sette volte l’Eliseo, senza averne però la stessa importanza, che il Parlamento italiano spende più dei parlamenti delle maggiori nazioni europee messe insieme. I nostri politici godono di stipendi elevatissimi oltre a viaggi gratis in Italia e all’estero, indennità ,taxi, albergo, portaborse e ultimamente hanno chiesto anche una indennità di compagnia per la notte. A queste quisquilie bisogna aggiungere qualche presidenza o consigliere di amministrazione in uno degli innumerevoli enti inutili, per noi, ma utilissimi per loro. Nel libro però non viene citato il privilegio più grande di cui godono tutti i politici italiani che è l’irresponsabilità per gli atti che adottano. Nessuno è responsabile delle cose negative, in verità poche perché una stampa prezzolata ci racconta che tutto funziona alla perfezione in una nazione ricca moderna e felice. Se succede che un ministro licenzia un membro del C.D.A. della RAI e questi viene reintegrato dal T.A.R. se un altro ministro rimuove un generale e anche questo viene reintegrato o il governo cita una direttiva sbagliata in un decreto legge nessuno è tenuto a dimettersi , nessuno viene licenziato o semplicemente redarguito. L’opposizione lancia flebili proteste perché pensano di fare peggio se andranno al governo. Ma il massimo del privilegio dell’irresponsabilità lo possiamo verificare in questi giorni che stiamo vivendo l’ennesima crisi dei rifiuti in Campania. LE immagini di uno scandalo mai visto in nessuna parte del mondo, che fanno vergognare l’Italia , che comportano anche perdite economiche incalcolabili, immagini che sono la foto della cattiva amministrazione, dell’incompetenza, del dispregio assoluto del decoro e della salute dei cittadini che conseguenze comportano sul quadro politico? Nessuna. Il presidente della regione ammette una piccola responsabilità ma subito si affretta a dire che non si dimette, la nonna sindaco dichiara che ha fatto il suo dovere informando il capo del governo , questi prima di intervenire deve ultimare la settimana bianca, intanto la gente annaspa nell’immondizia con scuole chiuse ,sommosse ,malattie in aumento , chi è responsabile? Nessuno. Chi deve pagare le conseguenze di scadimento di immagine dell’Italia nel mondo? Nessuno. Con la loro faccia tosta si presentano pure in tv senza contraddittorio, a dire quello che si deve fare per risolvere la crisi , si presenta pure il pseudo ministro dell’ambiente( sic) che ci illustra come raccogliere le carte di caramella mentre ci troviamo in un mare di monnezza. Il Pecoraro è il quadro più eloquente dell’irresponsabilità basta guardare la sua faccia ambigua e irriverente con il suo ghigno abbronzato al sole dei congressi spesati,che dice fate bla bla tanto a me nessuno mi smuove . Come è possibile, hanno sperperato un milione di milioni di euro tra amici e conoscenti e adesso dicono che non sanno niente ,che loro non c’entrano è colpa dei commissari,ma chi li ha nominati i commissari? Chi li doveva controllare? Le risposte sono semplici , sono loro i colpevoli, ma loro si avvalgono del loro più grande privilegio: l’irresponsabilità delle loro azioni. Perciò non possiamo far niente se non sperare che passi presto questa emergenza e aspettare la prossima.
BELFAGOR
martedì 8 gennaio 2008
Commissariamento del commissario e altre bizzarrie...
lunedì 7 gennaio 2008
Un altro motivo per odiare la politica
PONZIO
Sorvegliati molto speciali: I Frati Francescani
Siamo ancora nel decennio francese. Gioacchino Murat, Re di Napoli dal 1806 al 1813, anno della sua morte, non era una persona tanto di Dio. Le sue idee ultra moderne e rivoluzionarie cozzavano di brutto con quelle del clero, conservatrici e antiquate, che influenzavano pesantemente la vita sociale e politica del Regno. I suoi rapporti con la Chiesa non erano perciò affatto idilliaci, ma chi gli stava proprio sullo stomaco erano gli ordini mendicanti.
A che servivano, in fondo, tutti quei religiosi? A niente. Non avevano nessuna utilità sociale se non quella di pesare sulla comunità che doveva mantenerli.
E un Governo come quello francese, votato a migliorare le sorti della gente, non poteva tollerare chi non era di pubblica utilità.
Con sommo piacere, Murat continuò gli interventi del suo Governo che già aveva decretato l' espulsione dei gesuiti nel 1806, degli Ordini delle regole di S. Bernardo e S. Benedetto nel 1807 e ora, nel 1809, era la volta dei francescani.
Mendicanti si, ma avevano dei conventi e dei monasteri che erano una meraviglia. Pronti all' uso. E il Governo francese sapeva come usarli. D'altra parte, dove poteva far alloggiare tutte le truppacce che si era portato dietro? E dove situare i municipi, i tribunali, gli orfanatrofi e tutto ciò che era necessario alle nuove riforme? E' facile immaginarlo: nei conventi. La soluzione era dunque semplice e la trasformazione dei conventi in caserme, o altro, ancora più semplice: bastava cacciare via i religiosi.
In attesa di applicare la Legge che avrebbe soppresso gli ordini mendicanti, i religiosi erano tenuti sotto stretta sorveglianza.
Anche i frati del vostro bellissimo Convento di S. Francesco, che oggi potete ammirare restaurato, non sfuggirono alla sorveglianza: eccoli tutti 'schedati', insieme ai loro confratelli di Mondragone.
clicca sull'immagine per ingrandirla
Con il Real Decreto del 7 Agosto 1809, anche gli ordini religiosi francescani degli Osservanti, dei Riformati, dei Cappuccini e degli Alcantarini furono soppressi. I frati presenti a Casanova, nel Convento di S. Francesco e nell' Ospizio, sparirono dalla vita del paese. Preferirono tutti essere accorpati ad altre famiglie religiose non toccate dalla Legge e andarono alle loro nuove destinazioni. Uno solo rimase per qualche anno a Casanova: fra' Alessandro.
Potete trovarlo nelle registrazioni dei vostri registri parrocchiali come aiutante del parroco, don Fortunato Verazza.
Poi, anche lui sparì dalla scena del paese volando verso altri lidi.
Per il Convento, abbandonato alla sua sorte e alle truppe francesi, ebbe inizio una lunga e dolorosa epopea che solo recentemente si è conclusa.
Ma questa è un' altra pagina.
CLIO
p.s. Per consultare la trascrizione della schedatura dei frati scaricare il file "frati.doc" dalla sezione download oppure cliccare qui.
domenica 6 gennaio 2008
Il Grande Imbroglio - Antefatto
Intanto Sandrino de Ricchioniis aveva inviato un messaggero al console Panza de Ecobalarium, che era il responsabile del regno per lo smaltimento dello sterco con l’ordine verbale di portarla a Calenum.
mercoledì 2 gennaio 2008
Un effetto dell' abolizione del Feudalesimo e nascita del Territorio del Comune di Carinola
Io Clio, Musa della Storia, in questo nuovo anno ritengo che il popolo di Carinola, così duramente provato negli affetti e negli interessi, debba guardare un attimo indietro al suo passato per riscoprire la magia e la freschezza della semplicità, nonchè il rispetto reciproco che sembra aver perduto.
Vengo a ricordarvi, o carinolesi, che non perdere mai di vista le proprie radici è ciò che aiuta a ben crescere e a progredire pur conservando intatto il proprio carattere.
Vi regalo perciò una pagina della vostra Storia, e molte altre ve ne regalerò, affinchè possiate ritrovare in essa il giusto amore per la vostra terra e per voi stessi, e perchè possiate riappropriarvi di quella dignità che avete messo da parte. E poichè sembrate interessati in montagne, boschi e foreste.....A voi!
Buona lettura.
Provincia di Terra di Lavoro. Circondario di Carinola.
Verbale per il distacco di duemiladuecentoventuno moggia, tre passi e ventiquattro passitelli dei dieci canali dell' ex barone Sig. Duca Grillo per le due terze parti spettantino alla Comune di Carinola incluso in questo il compenso di 150 moggia di cese rilasciate al detto Sig. Duca e delle moggia 85, passi 19 e passitelli 6 dall' Uliveto piantato nel Canale delle Vaglie rilasciate all' istesso Sig. Duca.
Noi Giustino Conti, agente dipartitore demaniale del Circondario di Carinola, volendo mandare in effetti il distacco delle moggia 2221, passi 3 e passitelli 24 dei dieci canali dell' ex barone Sig. Duca Grillo nella Montagna di Montemarsico, cioè: Fossa Lupara, Cerchiello, Rivone Separa, la Pizza, Sant' Angelo, S. Maria, Le Mandre, Lo Ceraso e S. Martino, per le due terze parti spettantino in prezzo alla Comune per il compenso delle 150 moggia destinate a cese rilasciate al Sig. Duca, non men che delle moggia 85, passi 19 e passitelli 6 per l' uliveto piantato al Canale delle Vaglie di proprietà della Comune, rilasciati all' istesso Duca in virtù della sentenza dell' abolita Suprema Commissione Feudale, giusta la perizia fatta dall' agrimenzore sig. Paolo Vitolo, coll' intervento e presenza dell' arbitro del Sig. Duca, il Sig. Diego Leardi e l'antecedente verbale del dì 11 aprile 1812, essendo eccedenti oggi li 13 del mese medesimo, ci recammo al luogo col detto agrimenzore Sig. Vitolo e ancorchè coll' arbitro Sig. Leardi da noi invitato, il Sindaco Comunale Sig. Giacomo Rozera, i Decurioni Sig.ri Antonio Saraceni e Pietro Mazzucchi, con i testimoni fuori guardia Sig. Giacomo Apicerni di Casanova e il Sig. Giuseppe Broccoli di Falciano; quivi, essendo da detto Sig. Vitolo designato il confine dove giungono le giuste quantità di moggia 2221, passi 3 e passitelli 24, caduto dopo di sette canali che vengono inclusi nella suddetta quota e cioè: S. Martino, Ceraso, la Pizza, la Separa, S. Angelo, S. Maria e le Mandre, e propriamente nella linea che tira tra il suddetto ultimo settimo canale e parte dell' intervallo si frappone tra questo e l'altro denominato Olivone che spetta al Sig. Duca ed esce sotto l' arbusto che Nicola Prata di Falciano tiene di suo conto alle falde dei suddetti ultimi canali, quivi alla presenza del Sindaco, Decurioni e Testimoni ho proceduto e fatto procedere all' effettivo distacco della suddetta quantità di moggia 2221-3-19 facendo all' effetto scorciare un albero di quercia sistente in detto confine e scavare sotto di esso un fosso provvisorio per l'apposizione dei termini stabiliti, marmorei o di fabrica, nell' approvazione che si avrà dal Sig. Intendente della Provincia, facendo tirare su per il Monte l' istessa linea e scavar dei fossi provvisori per il medesimo effetto da mano in mano, alla dimostrazione dei confini indicati.
Avendo formato il presente verbale, ne ho dato lettura ai detti Sig. Vitolo, Sindaco Sig. Rozera, Decurioni e Testimoni che son passati perciò a sottoscrivere avendo trovato formata la verità.
Carinola lì tredici Aprile milleottocentododici. Seguono firme.
La pagina di Storia locale che vi ho appena dato risale al periodo napoleonico, a voi meglio noto come decennio francese poichè inizia nel 1806 e termina nel 1816 circa.
Quando i francesi occuparono il Regno di Napoli, prima con Giuseppe Bonaparte, fratello di Napoleone e poi con suo cognato Gioacchino Murat, vigeva ancora il feudalesimo: estesissimi territori e città, i feudi, erano nelle mani di un solo padrone, il barone, che aveva enormi poteri sulle vite degli uomini e sulle cose.
Con l'arrivo dei francesi, arrivarono nel Regno molte idee nuove nate sulla scia della Rivoluzione Francese da cui Napoleone veniva. Nuove riforme furono perciò necessarie per rimodernare la pesante e caotica impalcatura su cui si reggeva il Regno di Napoli. Le riforme più impellenti riguardavano la giustizia, le imposte e l' amministrazione civile, ma per attuarle il feudalesimo, nemico acerrimo di ogni rinnovamento, doveva sparire. E sparì ufficialmente con la legge del 2 Agosto 1806.
A seguito di questa legge che abolì la feudalità, nacquero nuove circoscrizioni territoriali e amministrative: le Comuni. E per far funzionare in maniera agevole questi nuovi organismi, venne adottato il moderno Codice Napoleonico che già operava in Francia.
Ma la piccola storia locale non sempre cammina con lo stesso passo della Grande Storia, soprattutto nella mentalità e nei comportamenti delle persone.
Nel 1812, la Comune di Carinola stava ancora disegnando il proprio territorio contendendolo all' ex barone, il Sig. Duca di Mondragone Gaetano Grillo, come testimonia la pagina data. In essa, i grandi nomi della Grande Storia vengono sostituiti da nomi e cognomi a voi più familiari, tra cui sono sicuramente vostri antenati.
La Grande Storia continuò il suo corso, come ben sapete (o no?), e di conseguenza anche la piccola storia: i Borboni ritornarono ancora per molti anni, il Codice Napoleonico diventò, con qualche ritocco, il Codice Ferdinandeo e il Decurionato( l' amministrazione municipale) ritornò ad essere chiamato Senato, ma le basi erano state gettate e la Comune di Carinola diventò infine il Comune di Carinola.
CLIO