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lunedì 7 gennaio 2008

Un altro motivo per odiare la politica

Tralasciando motivi come: corruzione, falso in bilancio, abuso d’ufficio, raccomandazioni, clientelismo (con debito servilismo) che, parola dopo parola, crollano nel più spicciolo moralismo gratuito, mi piacerebbe analizzare un altro viscido approccio del sistema politico. Una dinamica non sempre ben focalizzata, che allo stesso tempo ne evidenzia ancor di più lo squallore delle metodologie usate. Tutto ciò che la mano santa e profumata della politica tocca, ne assume le sue sembianze. Mi spiego meglio... Consideriamo le associazioni di varia matrice, comitati, squadre sportive ecc. Nella loro purezza, uno dei motivi trainanti è la socializzazione e al contempo il raggiungimento di un qualche traguardo di qualsiasi tipo: vincere un torneo, organizzare una festa riuscita e divertente, sensibilizzare la gente su qualche tema. Gruppi fatti di persone, dunque, persone = voti e fin qui ci siamo. Ma l’elemento più torbido si mostra nel momento in cui la politica, per perseguire i propri fini elettorali vi entra e ne detta automaticamente le proprie regole di organizzazione. Un direttivo di un comitato, sfiorato dalla politica, diventa un piccolo consiglio comunale nostrano, caratterizzato da inciuci, bugie, intrallazzi, secondi fini, doppi giochi ecc. eclissando i veri propositi e fini di organizzazioni di qualsiasi tipo. O meglio, lo scopo rimane, ma solo come atto autocelebrativo-politico in caso di successo, mentre, in caso di fallimento diviene una barriera protettiva: cioè una maschera. E su questo si può ancora sorvolare, del resto è noto che moltissime associazioni e cooperative nascono esplicitamente dalla politica. Ma la cosa che più mi fa vomitare, è che tali dinamiche sputate dalla politica, assorbite dai direttivi di associazioni, comitati ecc. che alla vigilia delle elezioni magicamente si colorano di individui dichiaratamente politici, insozzano, frantumano, avvelenano, appiattiscono lo spirito delle persone che, spontaneamente si riuniscono per passione o divertimento o per occupare il tempo in paesi come il nostro, si trovano dinnanzi a una scelta: andarsene, per palesare il rifiuto di squallide dinamiche politiche; strafottersene e continuare con le proprie passioni; o semplicemente adeguarsi e conformarsi. In tutte e tre le opzioni: l’inaridimento dell’azione culturale insita nei principi dell’associazionismo. Quindi un altro motivo in più per odiare la politica e i suoi mezzi, soprattutto.

PONZIO


11 commenti:

  1. caro quiquiri l'ora è giunta!
    tra pochi giorni verrete spazzati via come foglie al vento!
    pero un po mi dispiace.....ormai al giorno d'oggi specie sottosviluppate come voi andrebbero protette non cancellate!
    però non posso farci niente il vostro futuro è segnato ormai......verrete ricordati da tutti con un monumento in piazza con su scritto COGLIONI!

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  2. deve averti informato l'avvocato che a spese del comune e quindi di tutti sta cercando di chiuderci. Cmq visto che sei cosi' affezzionato al sito, sappi che nel caso in cui questo succeda e' gia' pronto sul server (senza perdere nemmeno un commento) www.ilquiquiri2.com . Se chiudono anche quello ci sara' il 3 il 4 e cosi via. Il tempo totale di chiusura sara' all'incirca 7 minuti.
    Auguri!

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  3. anche se sotto l'anonimato resta valida l'idea che siamo in democrazia per cui esprimere idee non dovrebbe essere vietato, però se qualcuno ha paura allora invoca la censura e si sà più c'è censura più c'è interesse a sapere.
    L'amico che auspica la chiusura di una voce libera certamante non sta a posto con la sua coscienza .
    Invece di chiudere il quiquirì sarebbe opportuno ed utile farsi un bell'esame di coscienza "politica" e magari sgombrare il campo e fare largo ai giovani o a chi crede in qualcosa di positivo per se e per gli altri.
    Lunga vita al Quiquirì

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  4. Caro antidemocratico hilander.
    Esiste la libertà, la censura è ignobile sempre e comunque. La chiusura di un Blog a seguito di censura è da un paese arretrato, da medioevo, da editto bulgaro!
    Fortuna che San Francesco d'Assisi era un precursore dei tempi moderni..... "Sai che debbi fare? Quando verrà l'enfame demonio, tu digli spietato: "Veneme appresso che eo te abbranco per l'orecchi, ti vò a spalancà la bocca e in quella ci caco dentro tutto lo smerdazzo che me riesce d'emprignatte!"
    Daio Fo docet!

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  5. Caro hilander,
    ...mi spiace dirti che il tuo discorso non ha nè capo nè coda...
    ...mi spiace dirti che l'unico nome che può seguire ad un eventuale monumento con scitto "coglioni" può essere solo il tuo...
    ...mi spiace dirti che per quanta gente ignorante, servile e presuntuosa come te ce ne sia altrettanta intelligente, attiva e propositiva...
    ...mi spiace ma non posso farci niente è così...
    ...mi spiace informarti che non sarà così semplice spegnere la voce del quiquirì e delle persone che pensano con la propria testa come ti fanno credere... ehm... "credi"...
    e infine mi spiace dirti che pure se ciò accadesse sarebbe un male anche per te ma ovviamente tu sei troppo "coglione" (scusa se ti ho rubato il termine "fine" che hai usato) per capirlo.

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  6. Caro hilander
    noto grande soddisfazione nel tuo commento, penso che resterai deluso , i tuoi degni compari non sono capaci di chiudere questo blog,l'avrebbero fatto da mesi. Approfitto per dirti che grazie alle persone come te viviamo nella monnezza, purtroppo siete la maggioranza. La mia speranza è che qualche buona malattia colpisca anche te e i tuoi compari che difendi con tanto ardore.

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  7. hilander e i suoi compari.
    Spero che nessuno si sogni di ascoltare una persona come te a una voce di libertà come il quiquirì preferisce una censura. Si vedono qui l'intelligenza e l'ignoranza delle persone, e te hai scelto di appartenere alla seconda scelta. Questa sicuramente nn è per te, ma è per tutte le persone ke sono indecise e ancora nn hanno perso la capacità di pensare.

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  8. A proposito di comitati: che ne dite di quello per la festa di maggio? mi pare che la sorella di un noto politico del posto nonchè qualche militante di spicco di qualche partito ne recitano ruoli di spicco all'interno. Mi spiace che l'indignazione non fuoriesca dalle colonne di questo blog. E' il solito atavico problema dei meridionali, parlare alle spalle ma non avere il coraggio di dire le cose a chiare lettere!quanto farebbe bene una rivoluzione...Poi non ci lamentiamo se la democrazia cristiana ha governato per cinquant'anni nonostante le critiche o di altre cose del genere.

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  9. Stranamente, per la prima volta da quando seguo questo Blog, mi trovo ad appoggiare in toto un articolo.Porzio,hai centrato in pieno la situazione.Certi loschi personaggi sanno far terra bruciata dei buoni e apolitici propositi di alcuni cittadini.Personalmente non vivevo molto il paese pur abitandoci e alcune volte mi rammaricavo di questa mia lontananza dalle questioni casanovesi. l'insorgere del problema discarica però mi ha tirato improvvisamente dentro e per una ragione puramente logistica, la situazione esigeva una mia partecipazione attiva, ...non l'avessi mai fatto!!! Stò ancora vomitando. Farò sicuramente tesoro di questa esperienza tenendomi ben lontana da tutto quello che avverrà prossimamente.Naturalmente nessun neonascente comitato di Casanova mi rappresenta,non riconosco a nessuno questa autorità, in quanto mi considero da sempre un cane sciolto,ovvero "libero".

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  10. La paura dell'ironia, della critica è un chiaro segnale di quanto sia guasta la maggiroanza che governa Carinola. A questo punto se credono oppourtno ingaggiare avvocati per farci chiudere, dimostrano solo una cosa, ovvero di avvre tanta, tanta paura. Di che? di perdere? anche. e di qualche altra cosa. Totò D'arabia

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  11. OLTRE I RIFIUTI.SOGNO O REALTA'?
    Mi piacerebbe immaginare che domani mattina sia tutto finito e risvegliarmi in un comune pulito, libero dai cumuli nauseabondi,camminare su strade pulite, con i cestini per i rifiuti lungo imarciapiedi, qualche fioriera adibita a fioriera, le panchine intere niente cicche e cartacce .........
    sono cose normali e pure sembra di sognare tanto ci siamo imbruttiti che perfino ciò che rientra nei canoni della civile convivenza ci sembra utopia.
    Questo fa molto male perchè vuol dire che siamo stati capaci di farci del male da soli, non abbiamo preservato un ambiente a cui i nostri padri tenevano molto più di noi perchè non usavano i sacchetti di plastica, per prendere il latte dal contadino usavano bottiglie vuoto a rendere, così pure col vino e con l'acqua, le ceneri venivano disperse a mò di concime , nel terreno e così pure le bucce di patate anzicchè di mele, le pile si usavano poco oggi sarebbe meglio usarle ricaricabili, (una pila per essere smaltita nel terreno impiega 100 anni) abbandoniamo addirittura le carcasse delle auto e molti componenti elettrici negli angoli più nascosti delle strade di campagna , si gettano lattine, oli, bombole vuote, frigoriferi lavatrici , ceramica vetro ferro , rame,anzi il rame no perchè vale, ma solo per quello.
    E' mai possibile che siamo ridotti così? Sarebbe ora di svegliarci da questo sonno collettivo e capire che l'ambiente in cui viviamo va trattato con tutte le cure del caso
    per avere il diritto , se capita , e capita, di dire no ai disastri ambientali che ci calano dall'alto, non è giusto fare gli ambientalisti solo quando ci vogliono mettere i rifiuti dietro casa ed il giorno dopo diventare usurpatori dell 'abitat e dare sempre la colpa agli altri.
    Mi scuso per questo sfogo ma sento che tra noi la coscienza lavora a cicli alterni e la severità di giudizio che abbiamo nei confronti dei nostri aguzzini non è la stessa che dovremmo avere verso noi stessi quando ci abbandoniamo a deturpare la grande ricchezza che la natura ci offre.
    Se ognuno di noi ogni volta che capita pensa di non farlo e magari ricorda la stessa cosa all'amico distratto ha la cerezza che questa educazione si diffonde e diventa quella che in altri posti sembra la NORMALITA'.
    p.s: LO SO CHE NON C'ENTRA NIENTE CON QUESTO POST MA MI ANDAVA DI SCRIVERLO E L'HO SCRITTO

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