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venerdì 30 novembre 2007
APOLOGIA DELLE BALLE
martedì 27 novembre 2007
Lettera aperta al consigliere De Risi
al signor De Risi consigliere del comune di Carinola
Ero presente al consiglio comunale di domenica 25 novembre c.a. Ho accolto con molto rispetto la sofferta votazione del consiglio sulla scelta di un sito alternativo a quello di Casanova per le eco balle, come richiesto dal prefetto dott. Pansa. Rispetto il voto di tutti, anche di quelli che hanno votato contro la proposta, tranne il tuo.
Perché:
1) Hai scelto di far depositare le balle di immondizia in mezzo Casanova, minacciando la salute di più di duemila persone al posto di Carabottoli dove non vive nessuno. Ti dovrebbero sospendere dall’ordine dei medici. Risponderai che hai proposto Selleccola. E' un'ipocrisia, in quanto la prefettura vi aveva avvisato che per loro Selleccola non era idoneo e proponendola si proponeva la cava di Casanova (sei sfortunato, ho validi informatori!).
2) Hai affermato che Carabottoli non è idoneo perché non è una cava mentre per legge al Prefetto serviva una cava, e poi hai proposto Selleccola che non lo è.
3) Hai sostenuto Carabottoli non idoneo, mentre, a fine anni novanta hai votato per una discarica di rifiuti temporanea da allocare in quel sito, votata da te quale consigliere e da De Biasio come assessore ai lavori pubblici, il quale vi ha anche realizzato una vasca di cemento che forse sarà la salvezza di Casanova. Ieri sito idoneo come discarica, oggi inidoneo per le balle che sono meno inquinanti.
4) Hai definito quel sito una palude e un attimo dopo terreno di prima classe dove insistono colture di pregio.
5) La tua proposta indecente di Selleccola non ha ricevuto nemmeno un consenso! Nonostante questo schiaffo morale non sei stato nemmeno sfiorato dall’idea di dimetterti da capogruppo - carica non retribuita- . Mi sono ricordato di quando anni fa ti hanno costretto a dimetterti (con notevole ritardo) per mantenere un impegno da te sottoscritto. Che strazio avrai provato! Che pena!
Ma dove hai toccato il fondo dell’ipocrisia con cui sei convissuto per anni, che a me ha dato tanto fastidio, è stato quando hai parlato di onestà intesa come libertà di pensiero e di idee. Della parola onestà tu non conosci il vero significato, facile da predicare, ma difficile da praticare, come ti ho dimostrato nei punti su descritti.
Ma credi che Casanova sia Milano? Forse anche là sanno che gli affittuari di Carabottoli e zone limitrofe sono tuoi elettori. Minacci la salute di una popolazione per quattro voti!
Al direttore del blog:
preciso che parlo esclusivamente di onestà politica. Di quanto sopra affermato esiste registrazione su nastro magnetico
domenica 25 novembre 2007
E' finita? (2)
Comunque, cio' che e' importante ricordare e' che la mozione dei consiglieri di Casanova per individuare Carabottoli come sito alternativo a Vaglie non ha raccolto l'unanimita' dei voti.
Del perche' di una simile contrarieta' si dovra' chiedere conto a queste persone. Se pensano che e' meglio mettere a rischio la salute dei cittadini portanto immondizia di dubbia provenienza fin dentro il centro di un paese, anziche' (ahime) sacrificare dei terreni di proprieta' demaniale devono spiegarci perche'. E cosi pure il sindaco.
Ricordiamoci comunque che non e' finita.
Raccontate la vostra, e se volete mandate le vostre foto: saranno inserite nella nuova sezione Galleria Foto nella barra laterale.
sabato 24 novembre 2007
Dispaccio serale (3)
Mettendo da parte le differenze politiche e i servilisimi vari sembra che i consiglieri casanovesi siano finalmente giunti alla decisione alla quale li avremmo voluti vedere arrivare già da qualche tempo: al consiglio comunale di domani mattina presenteranno la proposta di un sito alternativo, Carabottoli, a posto della Cava di Casanova. Si sono inoltre impegnati a rassegnare le proprie dimissioni (cosa che potrebbe provocare la caduta dell’intera giunta), se la proposta non dovesse raccogliere la maggioranza dei voti in consiglio comunale.
Vorrei per il momento sospendere il giudizio, e aspettare domani, ricordando loro che comunque ormai non hanno più scuse.
Le ragioni di un'alternativa
Nonostante ciò ritengo comunque utile esporre le ragioni che mi hanno indotto a sposare a più riprese quella che sin dall’inizio di questa storia mi era parsa una valida azione che stavano proponendo alcuni cittadini carinolesi: l’indicazione di un sito alternativo a Vaglie, ubicato nel Comune di Carinola. Tale esposizione, lo riconosco di nuovo, è oggi del tutto ininfluente e terribilmente demodè, ma allo stesso modo convengo che l’abitudine ad evitare di riflettere a posteriori, sia quando è “oramai troppo tardi” sia quando “abbiamo già vinto”, ha portato in casi analoghi a compiere inesorabilmente errori evitabili la volta successiva. Di Storia, diceva una mia mai dimenticata insegnante, val bene sempre discutere, anche se non la si può cambiare.
E allora, anche se ormai ciò appartiene alla storia, va detto che, nel mese di Novembre dell’anno 2007, nella comune ed indiscutibile intenzione di tutti i cittadini di Carinola di scongiurare l’installazione di un impianto di stoccaggio nella cava di Casanova disposta dal potentissimo (l’unico che può derogare la LEGGE!!!!) Commissario Alessandro Pansa, un gruppo di essi suggerì un’altra via: quella che avrebbe voluto l’individuazione di un sito alternativo sul territorio provinciale (compreso il territorio carinolese) da parte del Sub-Commissario Sandro De Franciscis. Nella testa di tali individui albergava innanzi tutto la convinzione che si stava commettendo un errore: l’opposizione da parte di molti cittadini alla nascita del sito di stoccaggio a Casanova era esclusivamente incentrata su una questione di appartenenza territoriale (“No alle ecoballe a Carinola”, “No alle ecoballe a Casanova”, seguito dal defranciscisiano “No alle ecoballe a Caserta”). L’illogicità e l’“illogistica” del sito di Vaglie in quanto troppo vicino al centro abitato nonché troppo difficile da raggiungere dai mezzi su gomma, sono sembrate essere relegate alla funzione di utili argomentazioni di sostegno alla causa e mai elevate a causa stessa. Mi spiego: si combatteva contro l’installazione di una discarica a Carinola e a quel fine si argomentava che si era scelto un posto troppo prossimo alle case; più giusto invece sarebbe sembrato a molti il condurre una battaglia contro l’installazione di siti troppo vicini alle case (ovunque questo avvenisse) e conseguentemente essere contrari alla discarica che si stava predisponendo a Carinola. Tra le due posizioni (che assolutamente convergevano) la seconda appariva anche a me più credibile. E chissà se tale maggiore credibilità avrebbe potuto essere una sensazione avvertita anche da Sua Eccellenza Alessandro Pansa. Alle orecchie del Prefetto, invece di uno scontato “NO ALLE ECOBALLE A CARINOLA” (da affiancare agli innumerevoli no territoriali già pervenuti) o di un ancora più netto (e a questo punto insolente) “NO ALLE ECOBALLE A CASANOVA”, poteva giungere un’altra protesta: “NO ALLE ECOBALLE IN PROSSIMITA’ DELLE DIMORE” oppure “NO ALLE ECOBALLE VICINO ALLE SCUOLE E AI BAMBINI”. Protesta di diversa formazione e, probabilmente, di maggiore spessore, che per lo meno avrebbe evitato che Sua Eccellenza, in una sfottente intervista rilasciata al TG3, bollasse quella di Carinola come la più ovvia delle rivendicazioni, analoga a quella di Acerra, di Atena Lucana, di Ariano Irpino ecc. ecc. ecc.. Una cantilena, è apparso voler dire il Prefetto, a cui oramai aveva assuefatto l’udito e a cui non poteva dare importanza per ovvie ragioni. Ho creduto anche io che un dissenso improntato diversamente, che non si fosse fermato al “noi le ecoballe non le vogliamo”, che magari dalla protesta poteva trasformarsi in proposta, avrebbe avuto un’efficacia immediata diversa. Avremmo per lo meno guadagnato tempo, ed eravamo in ore drammatiche.
Se si fosse seguito tale filone sin dall’inizio della vicenda, come qualcuno proponeva, si sarebbero tuttavia (ed è qui che certi altri si sono improvvisamente tirati indietro) dovute seguire delle condotte consequenziali e assumere posizioni derivate che a molti (probabilmente ai più, per numero ed importanza) facevano arricciare il naso. Se si diceva che l’unico problema era quello di non installare impianti di stoccaggio in prossimità di case e scuole, si lasciava aperta la possibilità teorica di utililizzare spazi dotati di idonee distanze che si trovassero in Provincia di Caserta e, perché no, anche nel Comune di Carinola. Da ciò nasceva l’incompatibilità con gli assunti irremovibili di chi ha interpretato la lotta esclusivamente dal punto di vista dei confini di municipio (con tanto di invito pubblico ad evitare frazionismi) che tale possibilità esplicitamente escludeva.
Ma chi voleva lottare unicamente per la difesa di parametri di sicurezza e di tutela della salute e non per mera difesa di contrada non poteva porsi (se non a costo di compiere nefandezze intellettuali che avrebbero per sempre minato la propria credibilità) in posizione contraria all’individuazione di eventuali siti nel proprio territorio provinciale o addirittura comunale, qualora questi siti tali parametri rispettassero. Anzi, per rafforzare le proprie ragioni, alla ricerca di tali siti avrebbero dovuto partecipare propositivamente. Ecco quindi che, nell’invito che coloro che la pensavano in quel modo avrebbero voluto rivolgere immediatamente al Sub-Commissario de Franciscis di rintracciare in provincia un sito alternativo e con parametri idonei, non potevano escludere l’eventualità che tale sito sostitutivo di Vaglie si trovasse proprio nel Comune di Carinola e che rispondesse (ad esempio) al nome di “Carabottoli”. Tale località è quella del Comune di Carinola innegabilmente più distante dalle case e dai nuclei abitati sia del Comune di Carinola sia dei comuni limitrofi . Chi dice che il parametro principe per rendere possibile l’installazione un sito di stoccaggio deve essere la distanza dal centro abitato (e che sull’assenza di tale parametro fonda la sua contrarietà al sito di Vaglie), implicitamente indica Carabottoli come “possibile”. Possibile si è detto, non “auspicabile”.
Questo avrebbero dovuto fare, in buona sostanza, i cittadini e l’Amministrazione secondo alcuni, compreso il sottoscritto: indicare un’area possibile nel proprio territorio ed esortare tutti gli altri Comuni ed Enti Locali della provincia di Caserta a fare altrettanto nel loro. Al Sub-Commissario poi sarebbe spettata la scelta definitiva, da prendere in un’assemblea plenaria di tutti i Sindaci casertani.
In quella sede sarebbero poi stati rimessi in gioco anche quei siti che nella oramai famosa circolare prot. 26525 venivano indicati dallo stesso Commissario delegato “potenzialmente idonei”.
Ricapitolando, alcuni di coloro che ora parteciperanno alla “resistenza” ad oltranza avrebbero agito in questa maniera:
1) subito dopo aver appreso la notizia dell’individuazione di Casanova, i Cittadini e l’Amministrazione Comunale, con le procedure più consone (Consiglio Comunale? Ordinanza?), dopo aver considerato e dimostrato (relazione tecnica di parte) che il sito Vaglie è clamorosamente non idoneo ad ospitare il sito di stoccaggio in quanto posizionato estremamente vicino al centro abitato, avrebbero potuto chiedere la convocazione ad horas di un’assemblea plenaria di tutti i sindaci della Provincia di Caserta, presieduta dal Sub Commissario on. De Franciscis, onde discutere l’elaborazione di parametri di buon senso per la ricerca di un sito alternativo sul territorio provinciale;
2) in tale sede la posizione dell’Amministrazione Comunale di Carinola sarebbe stata quella di considerare non negoziabile il parametro della distanza minima di 800 metri dal centro abitato per istallare un impianto di giacenza rifiuti di qualsiasi tipo;
3) nella stessa convocazione dell’assemblea, il sub.commissarioDe Franciscis avrebbe dovuto ordinare (i sub commissari hanno poteri superiori di imporre ordinanze) ad ogni sindaco di indicare eventuali siti rispondenti ai parametri scelti (con particolare riferimento a fogli catastali non compromessi urbanisticamente) che dovessero trovarsi nei territori amministrati, oltre a quelli già considerati potenzialmente idonei dalla nota 26525;
4) il Comune di Carinola avrebbe potuto da subito, in un’ottica di non sottrarsi alle proprie responsabilità e ai propri doveri nei confronti dell’emergenza rifiuti e in segno di profondo spirito di collaborazione con il Commissario ed il Sub-Commissario, il sito di Carabottoli come il sito potenzialmente idoneo indicato dallo stesso Comune di Carinola;
5) Il sub-commissario De Franciscis avrebbe quindi operato una scelta definitiva tra le proposte pervenute dai vari sindaci e quelle già contenute nell’elenco.
A chi dice che i Sindaci non avrebbero risposto all’invito di indicare un sito con i giusti parametri nel proprio territorio, è necessario ricordare che le mappe catastali sono di gestione comunale e che alla domanda “esiste nel vostro territorio in luogo posto in un foglio non compromesso urbanisticamente?” o a domande similari, i sindaci non avrebbero potuto sottrarsi.
La nostra indicazione sarebbe inoltre servita quale esempio per gli altri e come testimonianza di non preconcettualità.
Agendo così avremmo insomma ottenuto il grande risultato di rimettere tutto immediatamente in gioco, e oggi, probabilmente, ci troveremmo di fronte una situazione diversa.
Con il nostro senso di responsabilità avremmo “costretto” ad altrettanta responsabilità gli amministratori e i cittadini degli altri comuni e lo stesso Sandro De Franciscis. Si sarebbe trovata, infine, una soluzione definitiva e, credo, tra i tanti siti “possibili” difficilmente sarebbe stata scelta l’area di “Carabottoli”.
Vi ho raccontato il perché, da subito, il sottoscritto si è schierato con coloro che invocavano l’indicazione di un sito alternativo nel Comune di Carinola.
Se proprio non meritiamo la ragione, spero di aver contribuito a far riguadagnare a coloro che l’hanno pensata come me un minimo di rispetto. La nostra era una posizione frutto di un ragionamento. W Carinola.
Dal letame non nascono più fiori
venerdì 23 novembre 2007
Dispaccio serale (2)
La media giornaliera è di 100.
Cosa significa?
Significa che la gente è alla disperata ricerca di informazioni, di certezze, di verità.
Oramai che è appurato che Carinola ospiterà una discarica (come noi abbiamo detto dall'inizio, venendo accusati di essere quelli che volevano la discarica), DOBBIAMO COSTRINGERLI a farla il più lontano possibile dal centro abitato.
E che si dica senza avere paura: CARABOTTOLI!
Sgrinchio
giovedì 22 novembre 2007
Dispaccio serale
Mettiamo un po' d'ordine. Questi sono i fatti.
Nessuno, credo, vuole pensare che il sindaco ha indicato Carinola per ospitare le balle. Solo un pazzo lo farebbe.
Eppure, nel momento in cui e' stato informato (scelta fatta, anche se non ufficialmente, da De Franciscis) che era stata scelta Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, ha indicato Casanova.
Questo puo' essere letto in diversi modi. puo' averlo fatto a scopi politico elettorali in quanto, come dice qualcuno, a Casale (Cese) ci abita il prossimo candidato vicesindaco del centrosinistra e una cosa del genere lo avrebbe "bruciato" all'istante, e Nocelleto perche' e' ovviamente il bacino elettorale primario dello stesso Sindaco. Oppure, volendo essere meno maligni, puo' averlo fatto perche' credeva che, essendo la Cava di Casanova vicinissima all'abitato, sarebbe riuscito con i suoi poteri di amministratore ad evitarla in base a ragioni igienico-sanitarie.
Qualunque sia la ragione, credo dobbiamo per un attimo mettere da parte tutto questo.
Il punto fondamentale e', al momento, il fatto che il prefetto ha detto che, se non sara' al piu' presto indicato un sito alternativo, lunedi vengono le ruspe.
La conferenza dei servizi di domani mattina ci chiarira' qualche dubbio, si spera.
Buona serata
Sgrinchio
mercoledì 21 novembre 2007
NUN TE REGGHE CHIU'
wangfu@ilquiquiri.com
martedì 20 novembre 2007
E' finita?
lunedì 19 novembre 2007
Aspettando Godot....
Tre giorni di manifestazione, o meglio tre giorni di passeggiate ecologiche mentre le ore passano e le eco-balle si avvicinano. Consigli comunali straordinari decisamente poco straordinari che slittano per motivi decisamente straordinari, riunioni di maggioranza decisamente poco di maggioranza, vista la presenza di individui che fino a prova contraria non sono stati eletti. Comitati che nascono si sciolgono e poi rinascono, comitati che si spaccano e si riuniscono, comitati moderati che fanno gli estremisti, comitati estremisti che fanno i moderati, tanto alla fine chi decide non sono i comitati. Notti di ansia e nervi a mille, vino, carne e paura di fronte ai falò che spezzano il freddo, mentre tutto diventa occasione per fare politica. Piccoli gruppi che bisbigliano in silenzio, presunte spie e spie vere. Un comune spaccato in tre parti che si logora sempre di più. Nocelletesi che annunciano di menare le mani se si parla di Carabbottoli, Casalesi che annunciano di sferrare calci si parla di Cese, Casanovesi stupidamente educati che aspettano e basta. Un sindaco che quando non sente più applausi preferirebbe restare a casa. Tanta voglia di parlare al microfono per poi dire sempre le stesse cose. Si dice no alla discarica e poi ci si limita ad aspettare una mano dal cielo che miracolosamente ci salvi. Terreni intoccabili, persone intoccabili, decisione vaghe e ambigue. Una cittadinanza dall’applauso facile narcotizzata da finti salvatori. Paura, nervosismo, rassegnazione ma tanto alla fine….. tutto si risolve, oppure no. Si parla di azioni forti, ma l’unica cosa forte è la grappa o al massimo la salsiccia…… e alla fine si aspetta soltanto. Aspettare le eco-balle oppure un grande festa per lo scampato disastro? Decisamente la seconda, anche se i minuti passano e si aspetta ancora.
Depopa
domenica 18 novembre 2007
Cosa è Carinola?
foto aerea di Carinola. Sulla destra si può vedere la cava di Casanova.
Convento di S.Francesco, Casanova
S.Maria in Foro Claudio, Ventaroli
S.Maria in Foro Claudio, interno
S.Maria in Foro Claudio, affresco.
Convento di S.Martino, Casanova-Falciano
foto aerea di Casanova.
Sono poche, ma credo diano l'idea che questo non è il posto adatto ad ospitare QUESTE: