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sabato 24 novembre 2007

Dispaccio serale (3)








Clicca sull'immagine per vedere le altre foto della protesta (photos by antiope e anto)
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Riunione all’oratorio Emmaus di Casanova. I consiglieri e i cittadini presenti hanno potuto sentire per l’ennesima volta ciò che ormai nel paese si sa, e di cui vergognosamente il più importante giornale del sud Italia, il Mattino, non ha mai parlato, arrivando oggi a sostenere che Casanova si è rassegnata: nel momento in cui il sindaco fu informato della scelta di Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, egli indicò la Cava di Casanova.
Mettendo da parte le differenze politiche e i servilisimi vari sembra che i consiglieri casanovesi siano finalmente giunti alla decisione alla quale li avremmo voluti vedere arrivare già da qualche tempo: al consiglio comunale di domani mattina presenteranno la proposta di un sito alternativo, Carabottoli, a posto della Cava di Casanova. Si sono inoltre impegnati a rassegnare le proprie dimissioni (cosa che potrebbe provocare la caduta dell’intera giunta), se la proposta non dovesse raccogliere la maggioranza dei voti in consiglio comunale.
Vorrei per il momento sospendere il giudizio, e aspettare domani, ricordando loro che comunque ormai non hanno più scuse.


Sgrinchio



Le ragioni di un'alternativa

In merito alla questione Vaglie dirò in queste righe cose mediamente inutili alla causa. De Franciscis ha infatti già ribadito la propria indisponibilità a seguire una via d’uscita di conciliazione con il Commissario Pansa, insistendo sul diniego totale alla messa a disposizione di siti utilizzabili per lo stoccaggio di ecoballe in provincia di Caserta. Da questa posizione difficilmente si muoverà: il suo “no a Carinola” è semplicemente conseguenza diretta del suo “no a Caserta”. Niente siti alternativi a quello della località Vaglie quindi, ma solo ricorsi e “resistenza”(!). Ogni eventuale considerazione sulla possibilità di altri percorsi è, ad oggi, bellamente superflua.
Nonostante ciò ritengo comunque utile esporre le ragioni che mi hanno indotto a sposare a più riprese quella che sin dall’inizio di questa storia mi era parsa una valida azione che stavano proponendo alcuni cittadini carinolesi: l’indicazione di un sito alternativo a Vaglie, ubicato nel Comune di Carinola. Tale esposizione, lo riconosco di nuovo, è oggi del tutto ininfluente e terribilmente demodè, ma allo stesso modo convengo che l’abitudine ad evitare di riflettere a posteriori, sia quando è “oramai troppo tardi” sia quando “abbiamo già vinto”, ha portato in casi analoghi a compiere inesorabilmente errori evitabili la volta successiva. Di Storia, diceva una mia mai dimenticata insegnante, val bene sempre discutere, anche se non la si può cambiare.
E allora, anche se ormai ciò appartiene alla storia, va detto che, nel mese di Novembre dell’anno 2007, nella comune ed indiscutibile intenzione di tutti i cittadini di Carinola di scongiurare l’installazione di un impianto di stoccaggio nella cava di Casanova disposta dal potentissimo (l’unico che può derogare la LEGGE!!!!) Commissario Alessandro Pansa, un gruppo di essi suggerì un’altra via: quella che avrebbe voluto l’individuazione di un sito alternativo sul territorio provinciale (compreso il territorio carinolese) da parte del Sub-Commissario Sandro De Franciscis. Nella testa di tali individui albergava innanzi tutto la convinzione che si stava commettendo un errore: l’opposizione da parte di molti cittadini alla nascita del sito di stoccaggio a Casanova era esclusivamente incentrata su una questione di appartenenza territoriale (“No alle ecoballe a Carinola”, “No alle ecoballe a Casanova”, seguito dal defranciscisiano “No alle ecoballe a Caserta”). L’illogicità e l’“illogistica” del sito di Vaglie in quanto troppo vicino al centro abitato nonché troppo difficile da raggiungere dai mezzi su gomma, sono sembrate essere relegate alla funzione di utili argomentazioni di sostegno alla causa e mai elevate a causa stessa. Mi spiego: si combatteva contro l’installazione di una discarica a Carinola e a quel fine si argomentava che si era scelto un posto troppo prossimo alle case; più giusto invece sarebbe sembrato a molti il condurre una battaglia contro l’installazione di siti troppo vicini alle case (ovunque questo avvenisse) e conseguentemente essere contrari alla discarica che si stava predisponendo a Carinola. Tra le due posizioni (che assolutamente convergevano) la seconda appariva anche a me più credibile. E chissà se tale maggiore credibilità avrebbe potuto essere una sensazione avvertita anche da Sua Eccellenza Alessandro Pansa. Alle orecchie del Prefetto, invece di uno scontato “NO ALLE ECOBALLE A CARINOLA” (da affiancare agli innumerevoli no territoriali già pervenuti) o di un ancora più netto (e a questo punto insolente) “NO ALLE ECOBALLE A CASANOVA”, poteva giungere un’altra protesta: “NO ALLE ECOBALLE IN PROSSIMITA’ DELLE DIMORE” oppure “NO ALLE ECOBALLE VICINO ALLE SCUOLE E AI BAMBINI”. Protesta di diversa formazione e, probabilmente, di maggiore spessore, che per lo meno avrebbe evitato che Sua Eccellenza, in una sfottente intervista rilasciata al TG3, bollasse quella di Carinola come la più ovvia delle rivendicazioni, analoga a quella di Acerra, di Atena Lucana, di Ariano Irpino ecc. ecc. ecc.. Una cantilena, è apparso voler dire il Prefetto, a cui oramai aveva assuefatto l’udito e a cui non poteva dare importanza per ovvie ragioni. Ho creduto anche io che un dissenso improntato diversamente, che non si fosse fermato al “noi le ecoballe non le vogliamo”, che magari dalla protesta poteva trasformarsi in proposta, avrebbe avuto un’efficacia immediata diversa. Avremmo per lo meno guadagnato tempo, ed eravamo in ore drammatiche.
Se si fosse seguito tale filone sin dall’inizio della vicenda, come qualcuno proponeva, si sarebbero tuttavia (ed è qui che certi altri si sono improvvisamente tirati indietro) dovute seguire delle condotte consequenziali e assumere posizioni derivate che a molti (probabilmente ai più, per numero ed importanza) facevano arricciare il naso. Se si diceva che l’unico problema era quello di non installare impianti di stoccaggio in prossimità di case e scuole, si lasciava aperta la possibilità teorica di utililizzare spazi dotati di idonee distanze che si trovassero in Provincia di Caserta e, perché no, anche nel Comune di Carinola. Da ciò nasceva l’incompatibilità con gli assunti irremovibili di chi ha interpretato la lotta esclusivamente dal punto di vista dei confini di municipio (con tanto di invito pubblico ad evitare frazionismi) che tale possibilità esplicitamente escludeva.
Ma chi voleva lottare unicamente per la difesa di parametri di sicurezza e di tutela della salute e non per mera difesa di contrada non poteva porsi (se non a costo di compiere nefandezze intellettuali che avrebbero per sempre minato la propria credibilità) in posizione contraria all’individuazione di eventuali siti nel proprio territorio provinciale o addirittura comunale, qualora questi siti tali parametri rispettassero. Anzi, per rafforzare le proprie ragioni, alla ricerca di tali siti avrebbero dovuto partecipare propositivamente. Ecco quindi che, nell’invito che coloro che la pensavano in quel modo avrebbero voluto rivolgere immediatamente al Sub-Commissario de Franciscis di rintracciare in provincia un sito alternativo e con parametri idonei, non potevano escludere l’eventualità che tale sito sostitutivo di Vaglie si trovasse proprio nel Comune di Carinola e che rispondesse (ad esempio) al nome di “Carabottoli”. Tale località è quella del Comune di Carinola innegabilmente più distante dalle case e dai nuclei abitati sia del Comune di Carinola sia dei comuni limitrofi . Chi dice che il parametro principe per rendere possibile l’installazione un sito di stoccaggio deve essere la distanza dal centro abitato (e che sull’assenza di tale parametro fonda la sua contrarietà al sito di Vaglie), implicitamente indica Carabottoli come “possibile”. Possibile si è detto, non “auspicabile”.
Questo avrebbero dovuto fare, in buona sostanza, i cittadini e l’Amministrazione secondo alcuni, compreso il sottoscritto: indicare un’area possibile nel proprio territorio ed esortare tutti gli altri Comuni ed Enti Locali della provincia di Caserta a fare altrettanto nel loro. Al Sub-Commissario poi sarebbe spettata la scelta definitiva, da prendere in un’assemblea plenaria di tutti i Sindaci casertani.
In quella sede sarebbero poi stati rimessi in gioco anche quei siti che nella oramai famosa circolare prot. 26525 venivano indicati dallo stesso Commissario delegato “potenzialmente idonei”.
Ricapitolando, alcuni di coloro che ora parteciperanno alla “resistenza” ad oltranza avrebbero agito in questa maniera:
1) subito dopo aver appreso la notizia dell’individuazione di Casanova, i Cittadini e l’Amministrazione Comunale, con le procedure più consone (Consiglio Comunale? Ordinanza?), dopo aver considerato e dimostrato (relazione tecnica di parte) che il sito Vaglie è clamorosamente non idoneo ad ospitare il sito di stoccaggio in quanto posizionato estremamente vicino al centro abitato, avrebbero potuto chiedere la convocazione ad horas di un’assemblea plenaria di tutti i sindaci della Provincia di Caserta, presieduta dal Sub Commissario on. De Franciscis, onde discutere l’elaborazione di parametri di buon senso per la ricerca di un sito alternativo sul territorio provinciale;
2) in tale sede la posizione dell’Amministrazione Comunale di Carinola sarebbe stata quella di considerare non negoziabile il parametro della distanza minima di 800 metri dal centro abitato per istallare un impianto di giacenza rifiuti di qualsiasi tipo;
3) nella stessa convocazione dell’assemblea, il sub.commissarioDe Franciscis avrebbe dovuto ordinare (i sub commissari hanno poteri superiori di imporre ordinanze) ad ogni sindaco di indicare eventuali siti rispondenti ai parametri scelti (con particolare riferimento a fogli catastali non compromessi urbanisticamente) che dovessero trovarsi nei territori amministrati, oltre a quelli già considerati potenzialmente idonei dalla nota 26525;
4) il Comune di Carinola avrebbe potuto da subito, in un’ottica di non sottrarsi alle proprie responsabilità e ai propri doveri nei confronti dell’emergenza rifiuti e in segno di profondo spirito di collaborazione con il Commissario ed il Sub-Commissario, il sito di Carabottoli come il sito potenzialmente idoneo indicato dallo stesso Comune di Carinola;
5) Il sub-commissario De Franciscis avrebbe quindi operato una scelta definitiva tra le proposte pervenute dai vari sindaci e quelle già contenute nell’elenco.
A chi dice che i Sindaci non avrebbero risposto all’invito di indicare un sito con i giusti parametri nel proprio territorio, è necessario ricordare che le mappe catastali sono di gestione comunale e che alla domanda “esiste nel vostro territorio in luogo posto in un foglio non compromesso urbanisticamente?” o a domande similari, i sindaci non avrebbero potuto sottrarsi.
La nostra indicazione sarebbe inoltre servita quale esempio per gli altri e come testimonianza di non preconcettualità.
Agendo così avremmo insomma ottenuto il grande risultato di rimettere tutto immediatamente in gioco, e oggi, probabilmente, ci troveremmo di fronte una situazione diversa.
Con il nostro senso di responsabilità avremmo “costretto” ad altrettanta responsabilità gli amministratori e i cittadini degli altri comuni e lo stesso Sandro De Franciscis. Si sarebbe trovata, infine, una soluzione definitiva e, credo, tra i tanti siti “possibili” difficilmente sarebbe stata scelta l’area di “Carabottoli”.
Vi ho raccontato il perché, da subito, il sottoscritto si è schierato con coloro che invocavano l’indicazione di un sito alternativo nel Comune di Carinola.
Se proprio non meritiamo la ragione, spero di aver contribuito a far riguadagnare a coloro che l’hanno pensata come me un minimo di rispetto. La nostra era una posizione frutto di un ragionamento. W Carinola.
L'olandese

Dal letame non nascono più fiori

Nell'agenda politica mondiale l'ambiente è una priorità stabile. Tutti convengono che, a questo punto, i verdi hanno esaurito il loro ruolo. Anche gli americani notoriamente contrari a Kyoto vanno rivedendo le loro posizioni. La situazione dell'ecosistema mondiale è ormai ad un punto di non ritorno. Per la cultura ambientale si può e si deve fare di più.Ma la nostra provincia e la nostra regione, caso ormai noto a livello planetario, è indietro. Troppo. E' arrivato il momento di fare quello scatto di orgoglio che nelle situazioni più difficili permette di recuperare posizioni altrimenti pregiudicate. Si tratta di esercitare tutta la virtù italica per evitare il collasso più completo. La responsabilità maggiore ovviamente è da imputare agli organi istituzionali preposti alla informazione, istruzione e formazione dei cittadini. Chi non ha innestato nelle giovani menti il germe della cultura ambientale è colpevole anche delle conseguenze di ciò. E' arrivato forse il momento di prenderne coscienza e di porre in essere le azioni necessarie per evitare il perpetuarsi di tali insopportabili lacune. Senza di ciò le nostre terre saranno sempre più invase da rifiuti di ogni genere fino al collasso totale per cui in un futuro ormai prossimo si potrebbe rinunciare all'idea di tenerle pulite (da qualche parte già si è in tale situazione). Allo stesso modo la politica locale deve fare quanto è nelle proprie possibilità fissando obiettivi ragionevoli e raggiungibili e vigilando che i servizi ci siano e siano efficienti.Soprattutto deve cominciare a parlare con i cittadini dei loro problemi, mettendo in cima alle sue priorità la difesa dell'ambiente e il recupero dei siti contaminati. Lo scarso controllo sul territorio denuncia che tali siti sono molti di più di quelli ufficalmente conosciuti e classificati. Anche sulle vendite dei terreni andrebbe attuato un severo controllo ambientale, come pure sui siti normalmente incolti. Attenzione massima ci dovrebbe essere anche per gli studi epidemiologici e per le cause di decesso.Inspiegabilmente nemmeno di ciò abbiamo notizia. Quale il rischio di ammalarsi vivendo nel nostro territorio? Io ho sentito solo allarmanti dati in ordine ad alcuni indici di inquinamento in alcuni comuni della Campania (v. Voce della Campania) . Se questi suggerimenti non saranno prontamente recepiti è difficile anche solo immaginare un futuro. L'ambiente sembra sopportare ogni angheria ma, a veder bene, non è così. La battteria usata gettata in discarica sarà ancora lì tra 100 anni(forse più) mentre potrebbe essere raccolta separatamente e riutilizzata. I metalli pesanti, le sostanze tossiche e nocive, quelle radioattive provocano danni nemmeno quantificabili e pertanto andrebbero gestiti con le dovute accortezze.Perchè ciò non avviene? Perchè raccogliamo i rifiuti come si faceva trnt'anni fa? E' possibile che tutti siamo così ciechi? Oggi abbiamo opportunità di informazione che mai l'uomo ha avuto a disposizione ma anche il maledetto vizio di "tirare a campare" per pigrizia o per quieto vivere. Ma senza l'impegno consapevole da parte di ognuno questa battaglia, forse una delle più importanti che l'uomo combatte dalla sua comparsa sulla terra, sarà vana. L'ambiente e la sua tutela devono diventare priorità condivise, imprescindibili punti fermi nella cultura di ogni cittadino. Per vivere c'è bisogno del verde, dell'acqua, del sole. Senza c'è solo la morte. Siamo invasi dall'immondizia, ormai, e Natale si preannuncia fetido per le notizie che giungono dal fronte della dissennata gestione dei rifiuti in Campania e per le vicende note che colpiscono la nostra comunità. Troppo poco forse si è fatto su questo fronte e allora? Bisogna tutti, accantonate le polemiche sterili e strumentali, le spaccature insensate e personalistiche, le accuse becere e demagogiche, rimboccarsi le maniche e trovare la forza di andare avanti perchè ... "domani è un altro giorno" e forse c'è ancora una speranza. Tra un momento non ci saremo più ma resteranno i rifiuti che abbiamo prodotto EVITIAMO CHE CIO' VADA A DANNO DI CHI VERRA' DOPO DI NOI
Wangfu

venerdì 23 novembre 2007

Dispaccio serale (2)

Da stamattina fino ad ora (ore 20:40), il blog ha registrato circa 850 visite.
La media giornaliera è di 100.
Cosa significa?
Significa che la gente è alla disperata ricerca di informazioni, di certezze, di verità.
La verità, gente, non la troverete qui, purtroppo.
Sarebbe normale che la verità venisse fuori dai nostri "amministratori", che invece a quanto pare sono intenti solamente a difendersi gettando fumo negli occhi, raccontando barzellette e mettendo uno contro l'altro.
Ma ora non c'è tempo per le barzellette.
Non credete alle balle che vogliono farvi credere che oramai la decisione è rimessa ai tecnici del Commissariato di Governo. E' solo un modo per togliersi da dosso responsabilità che ormai rimarranno appiccicate a queste persone per tutta la vita. La verità è che basta una telefonata del sindaco al Prefetto per far finire questa storia.
Oramai che è appurato che Carinola ospiterà una discarica (come noi abbiamo detto dall'inizio, venendo accusati di essere quelli che volevano la discarica), DOBBIAMO COSTRINGERLI a farla il più lontano possibile dal centro abitato.

E che si dica senza avere paura: CARABOTTOLI!

Sgrinchio

giovedì 22 novembre 2007

Dispaccio serale

Decine di persone "assediano" la casa comunale. Caos e carabinieri, minacce e urla, risentimento e vergogna.

Mettiamo un po' d'ordine. Questi sono i fatti.

Nessuno, credo, vuole pensare che il sindaco ha indicato Carinola per ospitare le balle. Solo un pazzo lo farebbe.

Eppure, nel momento in cui e' stato informato (scelta fatta, anche se non ufficialmente, da De Franciscis) che era stata scelta Carinola come luogo in cui individuare un sito di stoccaggio, ha indicato Casanova.

Questo puo' essere letto in diversi modi. puo' averlo fatto a scopi politico elettorali in quanto, come dice qualcuno, a Casale (Cese) ci abita il prossimo candidato vicesindaco del centrosinistra e una cosa del genere lo avrebbe "bruciato" all'istante, e Nocelleto perche' e' ovviamente il bacino elettorale primario dello stesso Sindaco. Oppure, volendo essere meno maligni, puo' averlo fatto perche' credeva che, essendo la Cava di Casanova vicinissima all'abitato, sarebbe riuscito con i suoi poteri di amministratore ad evitarla in base a ragioni igienico-sanitarie.

Qualunque sia la ragione, credo dobbiamo per un attimo mettere da parte tutto questo.
Il punto fondamentale e', al momento, il fatto che il prefetto ha detto che, se non sara' al piu' presto indicato un sito alternativo, lunedi vengono le ruspe.

La conferenza dei servizi di domani mattina ci chiarira' qualche dubbio, si spera.

Buona serata

Sgrinchio

mercoledì 21 novembre 2007

NUN TE REGGHE CHIU'

Commenti definitivi e senza appello. Definizioni certe e convinzioni granitiche. Io in verità in questa fase ne ho poche. Forse sono un semplice. Se si farà il sito a Casanova poi si troverà chi l'ha voluto, chi lo ha sponsorizzato e perchè. Rimane una sola cosa certa: la politica che fa male alla politica e genera l'antipolitica è proprio questa di Vaglie. Quella che si dichiara contraria ma che non esprime una posizione, sia pure impopolare. Quella messa in campo, per intenderci, dal Presidente De Franciscis. Già Presidente della provincia e uomo della speranza della nuova stagione casertana, appare totalmente incapace di cogliere l'istanza vera del territorio che è quella di avere un governo affidabile e sicuro, al riparo da pressioni e strumentalizzazioni di qualsivoglia tipo. Il suo comporamento rimane inqualificabile perchè denuncia l'assoluta mancanza di una visione d'insieme del territorio e della pianificazione strategica delle sue risorse.Impotente nell'affrontare i problemi e passivo nella loro soluzione viene fuori dalla vicenda di Vaglie come il vero sconfitto, il leader senza leadership, il comandante senza esercito e, volendo essere cattivelli, "il casertano tipico".
Allora alla fine di questa breve considerazione viene spontaneo dire Vaffanculo a tutti: DC PSI PC AN PD CL e chi più ne ha più ne mette.
Ma il nodo vero e proprio è che non si è ancora trovato come risolvere il problema dei problemi (il metaproblema) da cui originano tutti gli altri problemi. Nessuno, infatti, riesce a dare una risposta seria alle seguenti domande: chi può sostituire oggi la politica nelle scelte per il governo del territorio? Il super potere concesso ad un qualunque funzionario dello stato?(Dio... spero proprio di no.... anche perchè allora.. dei politici che ce ne facciamo? ) tutto il resto è vanità... chiacchiere e facile strumentalizzazione.
HI

martedì 20 novembre 2007

E' finita?


“La linea politica ha fallito”. Queste sono le prime battute del vicesindaco Mannillo che verso l’una di notte congela, ancor più di quanto già non fosse, il presidio. Così il vicesindaco, appena tornato da un’incontro con De Franciscis, riassume il non cambio di rotta del Presidente della Provincia. All' incontro notturno erano presenti il sindaco e altri carinolesi di cui non si conosce ancora l’identità. Un incontro che ha spento ancor di più la fiamma della speranza che, ormai piccolissima, non può che gettarci nella rabbia più feroce.

De Franciscis, da quanto riferito da Mannillo, non cambia la sua linea politica nei confronti del commissario Pansa e la sua non scelta condanna inevitabilmente Casanova. “Stranamente” Carabbottoli risulta non idoneo e a decretarlo è addirittura l’ARPAC, massima autorità regionale per quanto riguarda la protezione ambientale, mentre per la cava di Casanova abbiamo il no dell’ASL sbandierato dal sindaco come grande mossa offensiva per evitare le ecoballe. Ecoballe che se non vi sarà un miracolo dell’ultima ora riempiranno la cava. Un no dell’ASL non così forte come il sindaco ha detto, in quanto pieno di "potrebbe", "forse", "ma" ecc ecc che potrebbe (appunto) diventare semplice carta straccia. Del ricorso al Tar non si sa praticamente più niente, e intanto c’è gente che fino ad oggi applaudiva il sindaco accusando chi voleva azioni concrete di essere soggetti privi di fiducia che hanno come unico obiettivo quello di dividere la cittadinanza. Persone da isolare, facinorosi che vogliono la discarica, questo si diceva verso coloro che provavano a non pensarla come il Sindaco. Invece, a quanto sembra, i criminali sono proprio i nostri rappresentanti o meglio il nostro Dux, il quale, senza mezzi termini, ci ha preferiti alle bufale dei Capezzuto e c’è gente che sbatte le mani ad ogni sua bugia. Eco-balle a pioggia, questo ci danno, e i cattivi chi sono? Quelli che hanno sempre chiesto siti alternativi? o quelli che per una delega, una poltrona in comune sono pronti a vedere tutto il Monte Massico piene di balle di munnezza? Sono triste e stanco vado a letto e forse…………..

lunedì 19 novembre 2007

Aspettando Godot....


Tre giorni di manifestazione, o meglio tre giorni di passeggiate ecologiche mentre le ore passano e le eco-balle si avvicinano. Consigli comunali straordinari decisamente poco straordinari che slittano per motivi decisamente straordinari, riunioni di maggioranza decisamente poco di maggioranza, vista la presenza di individui che fino a prova contraria non sono stati eletti. Comitati che nascono si sciolgono e poi rinascono, comitati che si spaccano e si riuniscono, comitati moderati che fanno gli estremisti, comitati estremisti che fanno i moderati, tanto alla fine chi decide non sono i comitati. Notti di ansia e nervi a mille, vino, carne e paura di fronte ai falò che spezzano il freddo, mentre tutto diventa occasione per fare politica. Piccoli gruppi che bisbigliano in silenzio, presunte spie e spie vere. Un comune spaccato in tre parti che si logora sempre di più. Nocelletesi che annunciano di menare le mani se si parla di Carabbottoli, Casalesi che annunciano di sferrare calci si parla di Cese, Casanovesi stupidamente educati che aspettano e basta. Un sindaco che quando non sente più applausi preferirebbe restare a casa. Tanta voglia di parlare al microfono per poi dire sempre le stesse cose. Si dice no alla discarica e poi ci si limita ad aspettare una mano dal cielo che miracolosamente ci salvi. Terreni intoccabili, persone intoccabili, decisione vaghe e ambigue. Una cittadinanza dall’applauso facile narcotizzata da finti salvatori. Paura, nervosismo, rassegnazione ma tanto alla fine….. tutto si risolve, oppure no. Si parla di azioni forti, ma l’unica cosa forte è la grappa o al massimo la salsiccia…… e alla fine si aspetta soltanto. Aspettare le eco-balle oppure un grande festa per lo scampato disastro? Decisamente la seconda, anche se i minuti passano e si aspetta ancora.

Depopa


domenica 18 novembre 2007

Ruspe Vaglie




Vignette
di
WANGFu

Cosa è Carinola?





Di parole se ne stanno spendendo tante, forse troppe, in questi tormentati giorni durante i quali siamo di fronte all'ipotesi di una discarica nella cava di Casanova, nel pieno centro del paese. Uno dei rischi che corriamo, a prescindere dall'esito di questa vicenda, è quello di essere accomunati, nell'immaginario collettivo, a luoghi oramai famosi solo per il fatto di ospitare discariche (ad es. Acerra, S.Maria la Fossa, Lo Uttaro ecc. ecc.).


Non credo di poterne aggiungere altre, anche per mancanza di argomenti e sopratutto di aggiornamenti sulla questione, visto che purtroppo sono lontano dal paese. Credo che a volte meglio delle parole possano parlare le immagini (clicca sulle immagini per ingrandirle)


























foto aerea di Carinola. Sulla destra si può vedere la cava di Casanova.












Convento di S.Francesco, Casanova






































centro di Carinola.











S.Maria in Foro Claudio, Ventaroli










S.Maria in Foro Claudio, interno

















S.Maria in Foro Claudio, affresco.







Convento di S.Martino, Casanova-Falciano










foto aerea di Casanova.





Sono poche, ma credo diano l'idea che questo non è il posto adatto ad ospitare QUESTE:



venerdì 16 novembre 2007

Balle sotto la pioggia...


Doveva scendere una pioggia continua per rinfrescare le idee a questi quattro polticanti che subiscono decisioni- ma questo forse si saprà alla fine di questa drammatica vicenda- dall'alto, dai "Padre eterni", che sicuro hanno diavoletti spregiudicati dalle nostre parti. A questo punto "Sandro" se ha una coscienza e onestà intellettuale dovrebbe convocare di corsa un consiglio provinciale e fare quello che Pansa-che non è un dittatore- gli ha chiesto -ultimamente al tg3 -di fare , ovvero collaborare per evitare un collasso a Carinola, già troppe volte sbattuta, come una puttana di periferia.
Manfredi

domenica 11 novembre 2007

Sceneggiate Casanovesi

Avevte assistito al comizio di piazza improvvisato venerdì? Perchè di comizio si è trattato...e di che altro sennò?Una vergogna nauseabonda in tutti i sensi dal mio soggettivo punto di vista! I motivi?
1-Colossale sfilza di cazzate rifilateci dai rappresentanti sia della giunta che dell'opposizione, che non hanno sprecato la minima parola sul da farsi concreto.In compenso però si sono strenuamente impegnati a difendere ciascuno la propria personale estraneità ai fatti e a lamentarsi di come malamente sono stati trattati dalla popolazione...poverini!!!Di Lorenzo, che pena, raccontava che dalla manifestazione di qualche anno fa è stato addirittura cacciato via sotto scorta... a calci in culo ti dovevano cacciare!!!!
2-Pochezza culturale, per non dire analfabetismo, di qualcuno "politici" ospiti... Paolo Cevoli col suo assessore a Zelig fa un baffo!!!!
3-Maggioranza dei cittadini intervenuti interessata più ad applaudire il proprio leader che a chiedere coerenza e azione!
4-Dimostrazione dell'elevato "livello di bestialità" tra la folla...e chi c'era sa di cosa parlo.Detto questo, lapidatemi pure, ma non smentisco il mio cinico disfattismo: la discarica si farà,certo che si farà!!! Perchè? Perchè i nostri politici non conoscono altro linguaggio che quello della propaganda elettorale e comincio seriamente a credere che non sappiano cosa voglia dire essere cittadini...chissà, il "potere" delle cariche che ricoprono avrà dato loro alla testa! Quindi nessuna speranza di azione da parte loro. Non riusciranno a collaborare serenamente per risolvere il problema....Saranno impegnati a punzecchiarsi (sulla nostra pelle però!) come già dimostrato.Assodato che (improbabile miracolo a parte) i politici non ci saranno, tocca allora alla cittadinanza! L'occupazione del luogo? Io non ce li vedo proprio i casanovesi col sacco a pelo, a dicembre, a dormire sotto le stelle!!!! Ce ne saranno sicuramente, all'inizio, di irriducibili combattivi... ma il numero degli occupanti diminuirà gradualmente.. Quanto si resisterà allora? Una settimana? E poi?No, il casanovese non è un uomo d'azione, è un uomo di lingua...il suo motto è "armiamoci e partite!".Non me ne vogliate...magari sarò una poveraccia che non merita la stima dei suoi conterranei, ma sono realista.Se poi mi sbaglio (e spero tanto sia così), farò pubblicamente mea culpa e vorrà dire che i Casanovesi "residenti" (perchè chi ha potuto è scappato!) sono ancora un popolo capace di sorprendere positivamente qualcuno, (tra cui la sottoscritta) e non solo animali da bar!Buonanotte a tutti, Elettra.
P.S. Redazione, non me ne volere!!!!
Elettra

mercoledì 7 novembre 2007

Cava di Carinola?

Non crediamo di poter commentare ancora ma ci limitiamo a riportare quanto stasera scrivono le agenzie di stampa. Se venite a conoscenza di ulteriori dettagli vi preghiamo di commentare a questo post.

(ANSA) - ROMA, 7 NOV - Per uscire dell´emergenza rifiuti in Campania si sta lavorando ad ´un´ipotesi normativa che consenta di chiudere le vicende pregresse´. E´ quanto afferma una nota di palazzo Chigi al termine dell´incontro presieduto dal premier Prodi per trovare una soluzione alle vicende campane. Sono stati individuati 9 siti: Casamarciano e Chiaiano in provincia di Napoli, Buccino e Baronissi (Salerno), Morcone e Casalduni (Benevento), Cava di Carinola (Caserta), Petrulo Irpino e Lioni (Avellino). Tra i siti che verranno scelti, cinque dovranno essere attrezzati per poter diventare discariche, perch resta confermato - come tra l´altro gia´ stabilito dalla legge - che ogni provincia dovra´ avere una discarica.Quanto all´ipotesi normativa su cui si sta lavorando, l´obiettivo e´ quello di ´trasformare´, almeno sulla carta, le ecoballe - di proprieta´ della Fibe ma poste sotto sequestro dalla magistratura - in balle in modo da poterle inertizzare e utilizzarle, ad esempio, per ricostituire morfologicamente le cave. (ANSA).

Per uscire dell'emergenza rifiuti in Campania si sta lavorando ad 'un'ipotesi normativa che consenta di chiudere le vicende pregresse che tutt'ora incidono negativamente sulla questione'. E' quanto afferma una nota di palazzo Chigi al termine dell'incontro presieduto dal premier Romano Prodi per trovare una soluzione alle vicende campane. All'incontro hanno partecipato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Enrico Letta, il ministro dell'Interno Giuliano Amato, il commissario straordinario per l'emergenza, prefetto Alessandro Pansa, il direttore generale dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente Giancarlo Viglione, il capo dipartimento per lo sviluppo delle economie territoriali Francesco Boccia. Presenti anche il presidente della Campania Antonio Bassolino, i presidenti delle province di Napoli, Benevento e Caserta e il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino. 'Al termine di una discussione ampia e approfondita - afferma Palazzo Chigi - si e' stabilito di lavorare alla definizione di un'ipotesi normativa atta a chiudere le vicende pregresse che tuttora incidono negativamente sulla questione rifiuti'. Contemporaneamente, 'il prefetto Pansa completera' rapidamente il piano per l'uscita dell'emergenza, prevista per la fine dell'anno'. L'individuazione di nove siti di stoccaggio provvisorio da cui verranno scelti quelli che entreranno in funzione il 20 dicembre dopo la chiusura di Taverna del Re, norme che consentano di trasformare gli oltre sei milioni di ecoballe (che sono eco solo sulla carta) attualmente presenti in Campania in balle, in modo cosi' da poterle utilizzare nella ricostituzione morfologica delle cave e la conferma della fine dello stato di emergenza il 31 dicembre. Sono questi i tre punti principali di cui si e' discusso, secondo quanto si e' appreso, nel corso della riunione tenutasi a palazzo Chigi sull'emergenza rifiuti nella regione. Per quanto riguarda i siti, il commissario straordinario Pansa ha presentato a palazzo Chigi una lista gia' sottoposta alle autorita' locali. Ai presidenti delle province pero' sono state concesse ulteriori 24-48 ore per informare i cittadini e condividere con il commissario le scelte. Pansa avrebbe indicato come siti Casamarciano e Chiaiano in provincia di Napoli, Buccino e Baronissi in provincia di Salerno, Morcone e Casalduni in provincia di Benevento, Cava di Carinola in provincia di Caserta, Petrulo Irpino e Lioni in provincia di Avellino. Tra i siti che verranno scelti, cinque dovranno essere attrezzati per poter diventare discariche, perche' resta confermato - come tra l'altro gia' stabilito dalla legge - che ogni provincia dovra' avere una discarica. Quanto all'ipotesi normativa su cui si sta lavorando, l'obiettivo e' quello di 'trasformare', almeno sulla carta, le ecoballe - di proprieta' della Fibe ma poste sotto sequestro dalla magistratura - in balle in modo da poterle inertizzare e utilizzarle, ad esempio, per ricostituire morfologicamente le cave.

Redazione Il Quiquiri'