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giovedì 11 luglio 2013

La rivoluzione casalinga di Gino&Maria




La noia e la routine, il caldo e le ferie lontane. Bollette scadute ed in piu' in paese non si parlava piu' delle solite cose, ma anche di "energia", sito di "compostaggio" e sembrava che Di Biasio fosse addirittura contro, il primo difensore dell'energia pulita e rinnovabile.  Insomma, Gino e Maria erano abbastanza ammorbati e sopratutto confusi.
Quella mattina Gino rimase nel letto fino alla dieci passate. Alle undici sali' Maria col suo prendisole a fiori blu. Una volta Gino ne andava pazzo.
Che hai Gino stamattina, non ti vuoi alzare?
Dalle lenzuola usci' un grugnito comprensibile solo a Maria.
Che tieni, dai dovevamo prendere le pummarole nell'orto?!
Un altro grugnito.
Ho capito che vuoi..
Ancora un grugnito.
Oh!!Ma basta mo!!Io non ce la faccio piu' e ci mancavi solo tu!!
Allora Gino esce lentamente dalle lenzuola e apre finalmente la bocca, ma non dice niente nemmeno stavolta.
Dai dimmi...
Ehm...Maria io non riesco piu' a far l'amore...
Eh, perchè?
Perchè penso alla rivoluzione!
E dove la vuoi fare la rivoluzione a Carinola?
Si, cioè no, se si cominciasse a cambiare tutta questa specie di buoni a nulla, che pensano ancora alle discariche..capisci che sarebbe un primo passo importante verso...
Maria sali' sul letto, Gino resto senza fiato. Il prendisole era a terra.
Senti Gino, ma non credi che dovremmo cambiare prima noi?
Cioè, vuoi dire, cambiare... posizione?
....Vabbè anche, ma intendevo cambiare dentro.. Dai ne parliamo un'altra volta, magari quando prendiamo le pummarole
... ora fa troppo caldo..


 

venerdì 5 luglio 2013

Il PUC non convince i “forensi”.

Gli aderenti al FORUM del PUC non sembrano davvero molto contenti di come si vanno a mettere le cose. L'amministrazione De Risi sembra intenzionata  a proseguire nelle proprie linee di indirizzo senza tener conto delle concrete proposte dei partecipanti. Si ha davvero l'impressione che tutte le linee d'indirizzo del documento siano inconsistenti e girino intorno ad un unico, grande progetto:  la realizzazione di un sito di compostaggio per la  sola Carinola in luogo da destinarsi.

Durante la riunione del 1 luglio, in cui erano presenti rappresentanti della maggioranza, il sindaco ha reagito con veemenza alla definizione di “discarica”, specificando che “sito di compostaggio” e “discarica” non è la stessa cosa. Quando gli animi sono stati ridotti a ragionevolezza, De Risi ha spiegato il perché della presenza di quella voce progettuale nell'ambito del piano energetico del PUC,  i cui punti  forza  sarebbero un risparmio economico di circa 300.000 euro annui e cinque posti di lavoro (pochini!) Ha anche sottolineato che se una sola persona non è d'accordo,  il progetto non si realizzerà.
In un primo tempo i presenti sono sembrati rassicurati dalle parole del sindaco e siccome nessuno era d'accordo con la realizzazione dell'impianto hanno invitato il primo cittadino a stralciare quella voce dal PUC. Le perplessità sono arrivate subito dopo:  non solo il sindaco non ha voluto eliminare quella voce, ma  ha  ribadito che il progetto sulla carta va fatto perché solo se si ha in mano un progetto si può dire che non piace e si può stralciare.

Ora le riflessioni da fare  sono tante:
1) perché si vuole per forza far progettare un sito di compostaggio che non si vuole realizzare, spendendo migliaia di euro per il progetto stesso?
2) Non pensiamo che un sito di compostaggio posso servire la sola Carinola. Siccome per far funzionare un impianto energetico ci vogliono molte migliaia di tonnellate di umido che Carinola non produce, il sito sarà sicuramente aperto ad accogliere l'umido del litorale domizio di cui Carinola fa parte.
3) Siamo in Campania e non in Svezia o Svizzera e sappiamo benissimo come possono evolversi le cose. Ciò che nasce per uno scopo, può facilmente trasformarsi in tutt' altro perché, in caso di emergenza, può essere requisito dalla Regione o dallo Stato. Per non parlare di altri interessi che potrebbero subentrare.
Secondo gli aderenti al FORUM, sotto questo questo sito di compostaggio si nasconde un vero disegno criminale: a Sparanise si sta costruendo un impianto di biogas che dovrà essere alimentato da materiale organico. Da dove proverrà questo materiale? Dal sito di compostaggio di Carinola. Sappiamo che l'impianto di biogas funziona con il mais. Succederà che tutto il territorio carinolese sarà coltivato a mais e che il mais, per giungere a maturazione, subirà trattamenti con anticrittogamici molto forti, tanto la pianta servirà per essere bruciata e non per essere mangiata.  Tutto il territorio sarà avvelenato dall'aggressione di potenti anticrittogamici con conseguenze infauste per l'agricoltura e per la salute dei cittadini.  

Pensiamo che quest'amministrazione abbia tenuto presente ogni possibilità negativa; se non lo avesse fatto sarebbe un'amministrazione molto ingenua o molto incurante del benessere pubblico. E allora perché vuole rischiare sul futuro di Carinola?
Altra considerazione è che l'amministrazione sa bene che il sito di compostaggio non si farà, però non può esimersi dal presentare almeno il progetto. Perché? Chi bisogna accontentare? Il tecnico che farà il progetto o la parte politica  che si è compromessa nell'intero disegno energetico regionale?
Gli interrogativi sono tanti e le risposte che possono derivarne non soddisfano i forensi che si stanno realmente dando da fare per presentare delle ottime proposte concrete le quali, probabilmente non saranno prese in considerazione.
E mentre tutta l'Italia riscopre l'agricoltura e l'imprenditoria agricola giovanile, l'amministrazione carinolese va controcorrente e si da all'impiantistica per avvelenare definitivamente quello che ancora ci rimane di buono e per trasformare in peggio l'identità agricola del territorio.
Non credo che si possa permettere uno scempio simile: nemmeno a pensarlo per gioco.

Greenpeace


sabato 29 giugno 2013

Monnezza: ci provano di nuovo!

Il PUC, Piano Urbanistico Comunale, è un documento importantissimo perché pianifica le attività e gli interventi sul territorio comunale per diversi anni a venire. I cittadini attenti verso il loro territorio non dovrebbero perdere di vista lo svolgimento di questa pianificazione, ma dovrebbero tenerlo sotto stretta sorveglianza. Così non avviene a Carinola! Nonostante che  l'amministrazione in carica abbia invitato alla partecipazione ad un FORUM per il vaglio del PUC già elaborato fin dal febbraio scorso, ben poche associazioni si sono fatte segnare a questo FORUM.  Pochi e buoni, come si suol dire? Niente affatto. L'argomento è d'interesse comunitario e ognuno dovrebbe poter dire la sua. Il disinteresse verso certe tematiche è sorprendente oltre che pericoloso!
I partecipanti al FORUM, leggendo il documento di indirizzo del PUC, hanno potuto notare non poche spiacevoli novità che sicuramente non saranno gradite dal popolo carinolese.
Tralasciando le stesura carente del documento che sembra fatta solo di “copia incolla” visto lo scollegamento tra un paragrafo e l'altro; tralasciando l' insoddisfacente approccio con cui la maggioranza ha affrontato un simile documento e di cui la minoranza si è disinteressata; tralasciando il nome di “bomboniera” del litorale domizio che si vuole affibbiare a Carinola come fosse un paesotto del basso napoletano, la novità più sbalorditiva che emerge da un'attenta lettura del piano d'indirizzo PUC è la previsione di un sito di “compostaggio” sul territorio carinolese, che tradotto in termini semplici e comprensibili a tutti vuol dire: MUNNEZZA!
Ora dico e ribadisco con tutte le forze: CHI ha avuto la bella idea di proporre di nuovo  Carinola come sito di stoccaggio dopo quello che il popolo carinolese ha fatto per scongiurare un simile pericolo? CHI sono i consiglieri che hanno votato per questo incredibile progetto da realizzarsi sul nostro territorio? Non hanno recepito il messaggio della protesta di qualche anno fa? NO? Allora lo  ridiciamo molto chiaramente: NON VOGLIAMO MUNNEZZA A CARINOLA proveniente da altre parti della Campania. Ci basta già la nostra.
Il popolo non sarà contento di questa incresciosa decisione e noi faremo di tutto perché non lo sia. L'amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità e spiegare al popolo carinolese i motivi di questa decisione; perché i consiglieri di maggioranza l'hanno approvata e perché i consiglieri di minoranza l'hanno fatta approvare.
Attenti amministratori, state scherzando con il fuoco! Rischiate di bruciarvi! Se volete la guerra con i cittadini, l'avrete sicuramente.

Zapata

venerdì 28 giugno 2013

Altrimenti, ci arrabbiamo...

Linee di indirizzo del Piano Urbanistico Comunale: quindici pagine che cominciano male e finiscono peggio. Nel mezzo, bisogna riconoscerlo, tante belle idee e proposte per rilanciare il territorio che per il momento possiamo solamente leggere nella delibera n°19 del 28 febbraio scorso. Si tratta di un atto partorito dall'assessore all'Urbanistica e che servirà come base per i progettisti del Puc, strumento strategico di pianificazione e sviluppo, su cui la Giunta De Risi Marrese Russo, ha aperto pure un Forum. Speriamo solo che questo non serva solo a far scena.


Dicevamo, si parte male quando all'inizio dell'atto d'indirizzo si definisce Carinola la "Bomboniera del litorale Domitio". Perchè storpiare le cose? Pensiamo che sarebbe stato piu' semplice e nobile riprendere la definizione Rosi-Venturi, "Carinola, Pompei del Quattrocento", originale, dal forte richiamo turistico e con valenza storica. Qualcuno sembra che l'abbia già fatto notare, ora speriamo nel buon senso.

Nel mezzo,quindi, troviamo tanti "Piani", recupero dei centri storici, percorsi turistici, sicurezza idreogeologica del territorio, impianti fotovoltaici, naturalmente Bandiera Blu, addirittura rilancio del mercato settimanale, sostegno ad agriturismi, insomma sembra di leggere un piano di sviluppo d'un Comune della Toscana o del Veneto.

Benissimo, solo che scivolando verso la fine s'incontra il Piano energetico comunale e tra i punti, la costruzione di un impianto di compostaggio della frazione organica dei rifiuti. Cos'è sta roba?Bene, non vorremmo avere pregiudizi se non ci fossero stati negli anni scorsi almeno tre loschi tentativi d'impiantare discariche, affari e malaffare a Carinola. Tanto per cominciare nel programma elettorale ImpegnoinComune, semmai si parla di isole ecologiche, ma mai di siti di compostaggio. O allora si tratta di un sito a sola ricezione comunale? E se si quali garanzie, dove sarà localizzato e chi lo gestirà? 
Comunque, non provateci nemmeno stavolta, altrimenti ci arrabbiamo.

sabato 22 giugno 2013

Diritti gay, l'oppio della sinistra

I diritti dei gay sono sempre stati uno dei vessilli  della sinistra italiana. Qualunque governo guidato da
uomini della sinistra sventola qualche nuova legge per i gay. Qualunque manifestazione di questi trova sempre qualche esponente di alto livello di sinistra che interviene.
L'ultimo raduno che si è tenuto a Roma ha avuto la partecipazione ufficiale di un ministro e del presidente della camera oltre a molti deputati. Essere gay è per la sinistra è l'unico valore che ancora la differenzia dai partiti di centrodestra in quanto per tutto il resto sono ormai omologati. Essere gay è stato sempre sinonimo di libertà, progressismo oltre che di lotta civile. La sinistra italiana che pensa di incarnare questi valori ha arruolato tutte le categorie di gay. Siccome il numero dei gay è in forte incremento anche per la conquistata libertà di dichiararsi vengono corteggiati e coccolati. Fino a che punto lo facciano per quello che rappresentano o per mero calcolo elettorale è da verificare. Hanno avuto  il deputato transgender poi la lesbica adesso quello omosessuale classico. La categoria dei gay è stata sempre rappresentata in parlamento nelle fila della sinistra dando loro più risalto che ai lavoratori. 
Perfino il governo dell'abatino Prodi propose una legge per loro che poi sparì nel nulla adesso ci riprova questo governo ma il finale sarà lo stesso. La sinistra che pensa solo alla propaganda e poco a risolvere i problemi di chi la vota non farà mai l'errore di approvare una legge risolutrice per i gay. Sono interessati  solo al loro consenso e perciò devono tenere sempre attivo il problema facendo finta di volerlo risolvere. Successe lo stesso nel dopoguerra quando fecero credere ai contadini che avrebbero avuto la terra diventandone padroni. Ripeterono il giochetto quando la nazione fu fortemente industrializzata facendo credere agli operai che avrebbero condiviso gli utili. Hanno distrutto l'agricoltura e le fabbriche ed i lavoratori sono ridotti peggio di prima. 
Probabilmente faranno lo stesso con i gay difendendoli in ogni momento e promettendo chissà quali diritti dando loro al massimo un registro dove iscriversi. Come tutte le battaglie della sinistra anche quella per i diritti dei gay finirà nel nulla per i gay ma con tanti voti per gli esponenti della sinistra che sono maestri nell'addormentare le coscienze.


Oscar Wilde

mercoledì 12 giugno 2013


Facciamo un gioco, scateniamo l’immaginazione.   

Sogno un Comune senza affari, pure senza soldi ma con un sindaco nuovo, giovane, donna o uomo che sia, che abbia idee, mille idee vere per renderci felici. Tutti felici, non qualcuno.

Sogno un Comune dove non esistano terreni incolti, perché un mercato settimanale raduna agricoltori e centinaia di utenti.

Sogno un Comune dove lavori un ufficio del turismo.

Sogno un Comune con una ditta locale che raccolga veramente i rifiuti differenziati.

Sogno un Comune dove i vecchi politicanti dicano  “ si è vero, mo basta, facciamo qualcosa di serio, è meglio che ce ne stiamo a casa”.

Sogno un Comune dove i cittadini siano forti, lottino, a viso aperto, tutti i giorni, per difendere i propri diritti.


E voi, mica sognate ancora?

mercoledì 29 maggio 2013

Catilina ,exi ex urbe;libera rem publicam metu, in exilium abi!

L’ Amministrazione Comunale è a lavoro ormai da 2 anni, eppur con sforzi immensi d'immaginazione, la popolazione ancora non riesce a percepire nessun beneficio,  nè in termini di servizi nè di una gestione oculata delle spese.

Il territorio si presenta in pessima condizione su tutto il comune.

Manca la pulizia, mancano opere pubbliche d'immagine, a chi per caso si trova a passare per le nostre zone.
Ma intanto quando occorre pagare consulenze faraoniche ai vari "Enzo Piano" ingaggiati dalla nostra amministrazione all'improvviso "il cash"si materializza e viene veicolato dalla tesoreria per pagare  importanti consulenze.

Per non parlare delle cifre con cui sono state pagate le ditte per la raccolta rifiuti, con transazioni sottotono e silenti,  ma dall'entità nemmeno immaginabile per un piccolo comune come Carinola...

 Carinola di ELDORADO, per alcuni oseremo ironizzare,  ma con rabbia e perplessità.

Perché l'altra faccia della medaglia non è dorata come la famosa città dell'oro, 
bensì' bianca e blu : il colore delle cartelle esattoriali, dell' acqua e della spazzatura.

(con tanto di addizionale per lo smaltimento delle acque reflue, quando tutti sanno che manca il depuratore al nostro acquedotto, anzi pare che manchi l'intera impiantistica, ma questa è una storia da trattare in seguito).


E' grigia e mesta come il cuore gonfio di rabbia degli operatori ecologici licenziati, ove non c'è stata nessuna trattativa di reintegro.
E bianca e incredula come quella di chi  si presta a giochi,sulla mancanza o meno di una firma su un atto pubblico.

C'è rassegnazione, c'è consapevolezza, che cambiare è impossibile.

Da una lista con questo nome : "Impegno in Comune"ci  aspettavano altri risultati e altre prospettive.

Sembra che l'impegno ce lo mettono e tanto , ma non per risolvere i problemi della gente !
Ma solo per elargire laute consulenze!!

Ora vedremo con il tanto sbandierato finanziamento,che colore potremmo attribuire, 
speriamo il blu del mare,  perché altrimenti ci sarà rimasto solo il blu del cielo a Carinola.

Il blu di una notte scura che sembra non passare mai.


Arcobaleno


lunedì 27 maggio 2013

Oggi vi presento un paesologo



Franco Arminio è uno scrittore e poeta nato in Irpinia che se ne va in giro per i paesi d’Italia a vederli per poi raccontarli. Viaggia parecchio, ascolta la voce di chi non ha niente o poco da dire, poi scrive, parla, incontra le facce dei paesi desolati, stringe mani vigorose e sporche di chi fa cose e  ricostruisce pian piano dalle macerie. A tutti parla di paesologia, una fusione tra poesia e geografia ha detto qualcuno, una scienza che inizia proprio con lui. La sua scrittura mi ha fatto bene, la sua visione dei paesi mi aiuterà a capire cosa siamo diventati. Qualche giorno fa è uscito il suo ultimo libro (Geografia commossa dell’Italia interna, Bruno Mondadori ) ma in attesa di averlo riproponiamo scorci di qualche anno fa. Ora sotto gli occhi abbiamo un suo pezzo, la Repubblica della paesologia. 
Alcuni passaggi mi hanno colpito. “…I paesi non sono morti, ci sono ancora, sono malati, esattamente come è malato tutto il pianeta. C’è una parola che può riassumere tutto: desolazione. Si tratta di una malattia nuova per i paesi. Prima c’era la miseria, c’era il mondo mirabilmente descritto da Carlo Levi, c’era la lontananza e l’oppressione, c’era la comunità dei poveri, degli umili. Siamo passati dalla civiltà contadina, a volte crudele, perfino spietata, a questa cosa oscena che chiamo modernità incivile”. Penso a Ventaroli, San Donato, Casanova. Carinola il comune dei paesi disgiunti e dei borghi abbandonati alla loro bellezza fatta di rovi e solitudine. E ancora, “Scrivo a oltranza di luoghi che perdono abitanti e di abitanti che hanno perso i loro luoghi”. Dalle nostre parti accade qualcosa di simile, siamo proprio noi che perdiamo ogni giorno i nostri palazzi, ruscelli, fontane, case, strade di campagna, casini.

Qualcuno di noi si emoziona ancora per tutto questo perdere e cerca disperatamente aiuto. Altri hanno dimenticato come si fa. Le occasioni e le soluzioni giungeranno se saremo capaci di ritrovare “una nuova etica, un umanesimo delle montagne” scrive ancora Arminio.
Ecco che oggi piu’ che mai, tornando in città lontane dopo qualche giorno in paese sento che dovremmo semplicemente provare a fare qualcosa. 

Basta una passeggiata, 
il sole che passa nelle fronde di quercia,
che acceca di bellezza. Della nostra bellezza. 

Micco

venerdì 10 maggio 2013

Lettera all'assessore Antonio Russo




Queste righe intendono semplicemente invogliare a prendersi cura del territorio, in particolare di alcuni spazi caduti nel più totale degrado, frutto dell’abbandono urbano quale coerente conseguenza di una più complessiva degenerazione sociale.

In riferimento a quanto premesso, preme allo scrivente, in questa sede, seppur riduttiva, rivolgere alla Sua autorevole attenzione, una riflessione concreta, in virtù della sua decennale esperienza maturata in ambito politico-amministrativo, tenendo conto dell’importante ruolo istituzionale assunto nell’attuale giunta cittadina.
Vengo subito al problema: abbandono e degrado della villa comunale di Casanova, medesime problematiche per il campetto sportivo.

Pur riconoscendo il limite delle deleghe attribuitegli - edilizia sportiva e relativa gestione di competenza del Suo illustre Collega, Assessore Francesco Di Spirito - confidiamo, ugualmente, in un suo preciso e puntuale interessamento o, cosa migliore, in un'azione politico-amministrativa congiunta.

Sono stato raggiunto da un amico qui a Parigi, il quale mi ha descritto un quadro piuttosto desolante della situazione urbana e sociale del Comune, ma più di tutto sono rimasto colpito dal furto di tombini nella villa comunale  di Casanova.

Un fatto grave si ma che rivela tutto il suo carattere grottesco e inaudito, segno di una evidente decadenza strutturale.

Successivamente, partendo da tale argomentazione si è, via via, parlato della struttura del campetto sportivo, dove gli spogliatoi restano tuttora incompleti e, cosa gravissima, il campo versa nell'abbandono più totale.
Un’azione politica e amministrativa degna di questo nome avrebbe saputo trasformare negli anni il campetto in un impianto capace di accogliere discipline sportive di vario tipo, trasformarsi in attività ricettiva ed in forma occupazionale attraverso l'organizzazione di un vero e proprio centro sportivo di qualità.

L'azione politica amministrativa è andata nel senso contrario, disinteressandosi, per motivi incomprensibili. 

Tutti capiscono che se la struttura sportiva fosse riabilitata e vissuta, la stessa villa comunale ne gioverebbe, naturalmente con adeguata manutenzione settimanale.

In definitiva, la riflessione volge ad un punto concreto di proposta: promuovere un tavolo cittadino finalizzato alla concertazione, con tutti gli attori istituzionali presenti nella Nostra Comunità, per poter predisporre, nei modi e nei tempi, una precisa proposta progettuale, entro l'otto giugno prossimo, indirizzata al Dipartimento per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport per accedere, come spero che a Lei sia notorio, al Fondo per lo sviluppo e la capillare diffusione della pratica sportiva in concerto con associazioni del Comune che si occupano di sport avendo requisiti di competenza e spirito di passione.



Confidando di un Suo preciso quanto immediato riscontro, in attesa di Sue indicazioni al riguardo, l’occasione mi è gradita per porgeLe i miei più Cordiali Saluti. 

Michele Sorvillo







lunedì 6 maggio 2013

Gli indifferenti



Se Moravia avesse trascorso qualche giorno a Carinola sicuramente avrebbe ambientato qui il suo celebre romanzo . 
A Carinola  il degrado amministrativo ed economico viene vissuto nell'indifferenza totale della popolazione. Sulle loro spalle scivola qualunque avvenimento senza scuoterli minimamente. Eppure nel corso degli anni quasi tutte le amministrazioni hanno cercato di risolvere il problema.   Si sono susseguite negli anni, amministrazioni che hanno progettato lavori pubblici solo per arricchire imprenditori e tecnici. Amministrazioni che sono entrate in contatto con la camorra provocando lo scioglimento del consiglio comunale. Nulla, nessuna reazione. Hanno appaltato i servizi economici a prezzi astronomici lo stesso senza risultati. Allora i maggiorenti del comune hanno pensato di ingaggiare un sindaco medico che potesse curare meglio i cittadini da questa oscura malattia. Il poveretto si è messo subito al lavoro convinto di poter guarire i carinolesi convinto di essere bravo come medico ma ancor più bravo come amministratore. Ha iniziato col vestirsi sempre di rosso cercando di strappare un sorriso almeno ai bambini , nulla. Li ha privati dell'acqua e della viabilità , nulla . 
Ha incrementato notevolmente l'inquinamento ambientale anche con l'amianto, nulla nessun segnale di reazione. Allora ha provato a toccarli nella tasca aumentando le tasse a dismisura , nulla. Ha aumentato il costo dei servizi licenziando contemporaneamente un pò di persone, nulla. Non volendo arrendersi è ricorso all'ultimo tentativo quello di ingaggiare un nuovo comandante di vv uu. assumendo un forestiero che sarà pagato con le tasse dei carinolesi sperava di creare una protesta tra i giovani laureati che dovrebbero aspirare a quel posto ma senza esito. Ormai gli restano a disposizione solo due soluzioni per risolvere la gravissima epidemia. O farli  frustare tutti dal comandante che si è scelto o dimettersi permettendo a qulcun altro di provarci. Chiunque sarà il successore certamente fallirà in quanto non riuscirà a far meglio del sindaco attuale. Questi  nonostante i suoi sforzi inventivi e la sua riconosciuta capacità non è riuscito nemmeno a scalfire la cappa di indifferenza che avvolge i carinolesi.
Speranza

venerdì 3 maggio 2013

...... Il Fascio-Vivente.....


In questo periodo vaga nell'inquietudine l'anima d'un fascio-vivente. Sulla pagina Fb di tribuna politica  lo zombie Mattia non perde tempo a postare commenti in continuazione, per altro qualunquisti che fanno invidia anche a Grillo, in merito alla situazione italiana e carinolese. Quando scrive questi post crede proprio che la gente sia stupida e che non abbia memoria, ma si sbaglia e leggendo alcune sue frasi mi viene il dubbio che sia proprio lo zombie in questione ad averla persa. Quindi rinfreschiamola un po’.

Il fasciovivente dopo anni e anni di inconsistente opposizione ha trovato la sedia in maggioranza solo grazie alla genuflessione a Grimaldi aprendo una grande storia d’amore in quei mesi con il compagno Mannillo degna dei migliori romanzi harmony. Il fascio vivente dimentica, poi, che alle ultime elezioni si è venduto a Di Biasio, offendendo i suoi elettori, i quali, diversamente da lui, vivono una vita reale fatta di lavoro e sacrificio e non una vita su tribuna politica dove poter sparare cazzate a fiumi, cercando una sorta di resurrezione. Il fascio vivente, si permette di offendere il sindaco Gigi ( non è una difesa in quanto Gigi è indifendibile) etichettandolo come lupo del matese evidenziando sempre che non è di Carinola trascurando il fatto che lui vive a Caserta e non conosce assolutamente la vita reale del comune e i suoi problemi reali ( non politici),  diversamente dai suoi sostenitori e partner di partito che si spaccano la schiena col lavoro.

Percio' il fascio vivente dovrebbe avere la dignità di stare zitto e viversi la sua vita a Caserta presso la segreteria del suo partito (suo appunto) senza postare commenti ipocriti così come la sua storia politica, caratterizzata da accordi  sottobanco con chi il giorno prima sputtana dai balconi. Se vuole fare l’uomo di destra deve farsi un bell'esame di coscienza dinanzi ai suoi sostenitori e ricordare che un uomo di destra mai avrebbe accettato la candidatura con Mannillo e Gigi e mai avrebbe accettato di portare l’acqua a Di Biasio. Vergogna.

Ma tanto sono convinto che la gente ha già aperto gli occhi e il tuo vagare in questo purgatorio mediatico come internet si tradurrà in un inferno politico dove per la legge del contrappasso porterai l’acqua a Di Biasio per l’eternità sotto il busto di Mussolini
unodidestravero

mercoledì 1 maggio 2013

LETTA & HOLLANDE, LA NUOVA COPPIA

E' finita da pochi minuti la conferenza stampa di Enrico Letta e di François Hollande, a margine del loro primo incontro politico, che a Parigi scende la pioggia su un pomeriggio dove non ci sono concerti nelle piazze ma almeno tre manifestazioni ( due di sinistra  ed una di estrema destra) nella sola capitale.  I due rispondono alle domande dei giornalisti  dopo aver spiegato i punti del loro confronto all'Eliseo e gli obiettivi che si propongono per i prossimi mesi: unione bancaria europea, abbassamento tassi di interesse, sblocco delle risorse per creare lavoro nei piu' giovani, alleggerimento delle politiche del rigore per rilanciare crescita e sviluppo. Evidentemente i due hanno stretto un forte patto in Europa, che con Monti sarebbe stato impensabile: fatto il lavoro sporco, ottenuto il posto in Senato, ora puo' riposarsi in santa pace. Letta, l'uomo dalle ampie vedute e dalle larghe intese, due giorni dopo la fiducia  prende a braccetto la Francia. Ma ora dovranno convincere la Germania ed i Paesi vicini alla locomotiva che è giunto il momento di prendere un nuovo cammino per mostrare un altro volto dell'Europa, quella che non punisce, che non tassa solamente ma che sia capace di creare benessere. Un altro miraggio? La sfida è enorme.

Enrico Letta si è espresso in un buon francese, ha convinto la  stampa per la sua determinazione, ma per lui la vera sfida sarà quella di convincere il Parlamento italiano, dove già la battaglia per i sottosegretari sembra piu' importante della battaglia per la creazione del lavoro.

Intanto, oggi primo maggio, in Francia si protesta per le politiche di rigore, per tre milioni di disoccupati e per le scelte di Hollande che non convincono. In Italia pic-nic e concertone a Roma, mentre a Taranto si lotta.

Cosa ne sarà dell'Europa diciamo fra dieci  anni?La Cina già grande potenza mondiale, gli Stati Uniti che raggiungono l'indipendenza energetica, Paesi in via di sviluppo ( nel continente africano come altrove) che conoscono margini di crescita rigogliosa, mentre noi europei  bloccati dalla fine del lavoro.
Proviamo a rialzarci.

Mi So