Come ogni estate, anche quest’anno si parla delle condizioni di salute del nostro Pianeta che, a quanto pare, non sono affatto buone. Nonostante le ripetute denunce da parte di tanti organismi ambientalistici e di tanti scienziati, non sembra che si facciano grandi passi avanti. Forse perché non c’è una vera volontà politica mondiale. E intanto le cose continuano a peggiorare. Il buco nell’ozono e l’effetto serra stanno provocando dei cambiamenti climatici a volte catastrofici e bisognerebbe intervenire seriamente prima che sia troppo tardi. Ma cerchiamo di capire, in maniera molto elementare, questi problemi di cui si parla sempre e che creano tanto allarmismo per il futuro del Pianeta.
Come succede per noi, anche la Terra, se prende troppo sole, può scottarsi. Fino a qualche anno fa, a proteggerla dai raggi dannosi del sole, c’era uno strato di gas, l’ozono, che funzionava come crema solare.
Poi l’inquinamento cominciò ad attaccare lo strato di ozono aprendovi dei buchi. Il primo buco fu avvistato sopra l’Antartide nel 1982.
Questi buchi, o assottigliamenti dello strato dell’ozono, sono molto pericolosi perchè lasciano passare dei raggi solari dannosi, i quali causano seri danni al Pianeta: possono causare il cancro alla pelle degli uomini, danneggiare gli animali marini che vivono vicino alla superficie, ridurre il raccolto di importantissimi prodotti alimentari come grano, riso e mais che sono il sostentamento primario di interi popoli.
Responsabili dell’assottigliamento e dei buchi nell’ozono sono i clorofluorocarburi, ossia quei composti chimici che contengono fluoro e carbonio.
Fino a poco tempo fa, questi composti venivano usati negli spray, ma ora i governi di molti paesi, tra cui l’Italia, ne hanno proibito l’uso. I clorofluorocarburi vengono però ancora usati nei frigoriferi, nei condizionatori d’aria e nei vassoi di polietilene che si usano per la vendita di cibi quali carne e frutta. Sarebbe opportuno un uso moderato di questi prodotti per contribuire a non aggravare la situazione; piccoli contributi, è vero, ma se ci fosse una consapevolezza a livello mondiale, forse si riuscirebbe ad ottenere qualcosa.
E non è tutto. Quando si ha la febbre, la temperatura corporea sale e non si sta affatto bene. Si potrebbe dire che la Terra ha un bel febbrone. Piano piano la temperatura si alza e la Terra sta diventando sempre più calda. Quali sono le cause? I gas che intrappolano il calore del sole nell’atmosfera, i quali sono una forma di inquinamento causato dalla combustione del carbone, petrolio e altri combustibili. Ad esempio, le migliaia di aerei che solcano i cieli di tutto il mondo, stanno diventando un vero problema: le emissioni di gas nell’atmosfera dovuta alla combustione del carburante sono molto alte.
Il fenomeno del riscaldamento del clima viene definito effetto serra e provoca conseguenze disastrose: trasforma terre adatte alla coltivazione in sterili deserti, stermina specie animali, causa siccità in alcune zone e piogge acide in altre, cancella intere foreste in altre zone e provoca lo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari causando l’innalzamento degli oceani e la conseguente sommersione di molte zone costiere.
Il Protocollo di Kyoto, un trattato internazionale in materia ambientale, stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, ma non tutti i paesi vi aderiscono e per essere obbligatorio a livello internazionale, il Protocollo deve essere ratificato da almeno 55 Paesi. Questo cammino sembra alquanto lento.
Che fare? Fermare il progresso? Assolutamente no, ma ogni governo dovrebbe orientare la propria crescita verso uno sviluppo sostenibile che permetta la salvaguardia del nostro Pianeta e di noi stessi.
Galatea
Come succede per noi, anche la Terra, se prende troppo sole, può scottarsi. Fino a qualche anno fa, a proteggerla dai raggi dannosi del sole, c’era uno strato di gas, l’ozono, che funzionava come crema solare.
Poi l’inquinamento cominciò ad attaccare lo strato di ozono aprendovi dei buchi. Il primo buco fu avvistato sopra l’Antartide nel 1982.
Questi buchi, o assottigliamenti dello strato dell’ozono, sono molto pericolosi perchè lasciano passare dei raggi solari dannosi, i quali causano seri danni al Pianeta: possono causare il cancro alla pelle degli uomini, danneggiare gli animali marini che vivono vicino alla superficie, ridurre il raccolto di importantissimi prodotti alimentari come grano, riso e mais che sono il sostentamento primario di interi popoli.
Responsabili dell’assottigliamento e dei buchi nell’ozono sono i clorofluorocarburi, ossia quei composti chimici che contengono fluoro e carbonio.
Fino a poco tempo fa, questi composti venivano usati negli spray, ma ora i governi di molti paesi, tra cui l’Italia, ne hanno proibito l’uso. I clorofluorocarburi vengono però ancora usati nei frigoriferi, nei condizionatori d’aria e nei vassoi di polietilene che si usano per la vendita di cibi quali carne e frutta. Sarebbe opportuno un uso moderato di questi prodotti per contribuire a non aggravare la situazione; piccoli contributi, è vero, ma se ci fosse una consapevolezza a livello mondiale, forse si riuscirebbe ad ottenere qualcosa.
E non è tutto. Quando si ha la febbre, la temperatura corporea sale e non si sta affatto bene. Si potrebbe dire che la Terra ha un bel febbrone. Piano piano la temperatura si alza e la Terra sta diventando sempre più calda. Quali sono le cause? I gas che intrappolano il calore del sole nell’atmosfera, i quali sono una forma di inquinamento causato dalla combustione del carbone, petrolio e altri combustibili. Ad esempio, le migliaia di aerei che solcano i cieli di tutto il mondo, stanno diventando un vero problema: le emissioni di gas nell’atmosfera dovuta alla combustione del carburante sono molto alte.
Il fenomeno del riscaldamento del clima viene definito effetto serra e provoca conseguenze disastrose: trasforma terre adatte alla coltivazione in sterili deserti, stermina specie animali, causa siccità in alcune zone e piogge acide in altre, cancella intere foreste in altre zone e provoca lo scioglimento dei ghiacci delle calotte polari causando l’innalzamento degli oceani e la conseguente sommersione di molte zone costiere.
Il Protocollo di Kyoto, un trattato internazionale in materia ambientale, stabilisce precisi obiettivi per i tagli delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra, ma non tutti i paesi vi aderiscono e per essere obbligatorio a livello internazionale, il Protocollo deve essere ratificato da almeno 55 Paesi. Questo cammino sembra alquanto lento.
Che fare? Fermare il progresso? Assolutamente no, ma ogni governo dovrebbe orientare la propria crescita verso uno sviluppo sostenibile che permetta la salvaguardia del nostro Pianeta e di noi stessi.
Galatea
Molto bene,un discorso a livello mondiale. Come ci sembra che col passare degli anni ci sono fenomeni atmosferici strani! Ogni anno fa sempre più caldo. Eppure a nessuno frega niente,anche l'America SE non sbaglio. Della serie "non ci importa,crepiamo". Non ho nulla da dire se non il solito fatto che i governi dovrebbero muoversi visto che,a dirla tutta,sembra persino essere già troppo tardi.
RispondiEliminaS
Peccato che non tutti capiscono l'importanza della salvaguardia dell'ambiente. Penso che molto bisogna ancora fare e, nelle scuole, bisognerebbe dedicare molto più tempo allo studio e all'approfondimento dei problemi dell'ambiente. La protezione dell'ambiente e tanto importante che sarebbe opportuno che diventasse disciplina scolastica, solo così si riuscirebbe ad educare le nuove generazioni. Ma l'ambiente è anche oggetto di tanti, troppi interessi speculativi, e quelli, come si fa a combatterli? Solo lo Stato può farlo con una giusta politica, ma vuole veramente farlo?
RispondiEliminaSi è vero....stiamo veramente inguaiati ! Basta solo pensare e riflettere sul fatto che coloro che fino a qualke tempo fa nelle istituzioni italiane erano competenti in materie ambientali si chiamavano Ermete Realaci e Alfonso Pecoraro Scanio..............quest'ultimo assieme ad Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino principale artefice del disastro rifiuti in Campania........... Speriamo che qualke politico indistintamente, di destra o di sinistra, si passi la mano per la coscienza e almeno cerchi di fare qualcosa per l'ambiente in modo serio. perchè l'ambiente non è ne di destra ne di sinistra.......è patrimonio dell'umanità intera.
RispondiEliminaGrazie,Galatea per averci dato delle delucidazioni sul grande problema del riscaldamento del nostro pianeta.Speriamo che i governi di tutto il mondo facciano
RispondiEliminaqualcosa al piu` presto perche questo non e` un problema locale di
questa o quella nazione ma e ` un problema globale che interessa tutto lo scibile umano e le generazioni future.Possiamo solo
sperare che qualche provvedimento
sia preso quanto prima per salvaguardare la vita del nostro
pianeta.
Molto dipende anche da noi. Bisogna avere una coscienza ambientalistica che ci permetta di capire i problemi legati all'ambiente e adottare un atteggiamento di tutela e di protezione nei suoi confronti.
RispondiEliminaE bisogna imparare a pretendere. Come cittadini dobbiamo pretendere, dalle autorità locali,
che vengano rispettate tutte le norme relative alla difesa del territorio, non solo quando si presentano grandi problemi come le ecoballe, ma anche nei piccoli problemi di tutti i giorni.Pretendere, pretendere e sempre pretendere la tutela dell'ambiente. E ricordiamoci: è il piccolo che fa compone il grande.