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sabato 31 marzo 2007

"Soldin che cade nella cassetta, al cielo vola l'anima benedetta"


ESORTAZIONE AI FEDELI- Ma voi, o carissimi,ricordatevi delle cose che furono predette dagli apostoli del Signore nostro Gesù Cristo. Essi vi dicevano: “Alla fine dei tempi vi saranno impostori che si comporteranno secondo le loro empie passioni”.

Dalla lettera di Giuda




Secondo la nostra modesta interpretazione, la cosiddetta fine dei tempi è iniziata da quando la Chiesa ha tradito gli ideali su cui Gesù Cristo la fondò. Non vogliamo avere la presunzione di individuare con certezza questa data in qualche evento storico. Potremmo citare, nella nostra empia ignoranza, casi storici come la Donatione Costantiniana, da cui prende piede e si legittima più di un millennio di potere temporale e la creazione dello Stato Pontificio, grazie al quale l’Italia vedrà l’unificazione solamente nel 1861, in ritardo di almeno tre secoli sul resto d’Europa e che tutt’oggi continua ad esercitare una forte influenza sulla politica italiana(vedi pacs,aborto,divorzio,ecc.). Ma, quando il Maligno guida le deboli menti degli infedeli a oscuri lidi, appannaggio solo di imperscrutabilità divina, si rischia di uscire dal seminato. È per questo motivo che vorremmo iniziare in questa sede un discorso, che per la plurivocità degli argomenti trattabili, richiederà lo spazio di una sorta di rubrica. Esortiamo pii ed empi, a levare il proprio grido verso l’Alto ogni qualvolta la loro anima ne senta l’anelito.
Riprendendo il senso del frammento da noi estrapolato, lasciando a voi pecore e lupi l’arduo compito di interpretare il nostro intento, vorremmo incentrare questa prima questione su uno dei dubbi, che riteniamo essere più vicino alla nostra esperienza.
Come tutti ben sanno,fedeli e infedeli,è usanza fin troppo diffusa nelle nostre comunità donare del denaro al parroco della parrocchia di riferimento ogni qualvolta il pio cittadino vi si rivolge per prendere i sacramenti(comunioni,matrimoni,cresime),per adempiere al volere di Dio. E non solo,il parroco riceve “doni”anche per le giornaliere celebrazioni sacre in memoria di defunti per i quali fedeli e infedeli richiedono messe in suffragio delle loro anime periodicamente.
È noto che in alcune parrocchie,come in quella di Casale di Carinola,al presentarsi di queste occasioni, viene imposto al devoto cittadino un vero e proprio listino prezzi delle funzioni sacre che fa invidia al tabellone dei prezzi dei gelati esposto davanti alla porta di qualsiasi bar (zitti zitti agnellini,se il vostro pinguino travestito da pastore dovesse discovrir qualcosa,tosto appronterebbe il pasqual desco con le vostre tenere carni).
Lo stesso accadeva nella parrocchia di Casanova quando a guida delle nostre misere anime impure c’era il tanto temuto don Pasquale Timpanelli (buonanima). Ma ,con la venuta dell’allegro e gioviale don Carlo,le leggi sono mutate e,attualmente, le offerte sono libere cioè “a coscienza tua” come nella maggior parte delle parrocchie.
Ed è qui che ci sorge spontanea una serie di dubbi rivolti sia ai parroci sia ai devoti che ci tengono tanto a dimostrare la propria fede “concretamente” : ma tutte queste offerte dove vanno a finire? Come vengono sfruttati questi soldi? E voi,teneri agnellini,credete forse che le anime dei morti abbiano bisogno di denaro per guadagnare punti per il paradiso? Oppure,peggio ancora,avete paura del dito della comunità puntato contro di voi per il vostro ignobile comportamento da “pecorelle nere e smarrite”del gregge?? Noi crediamo solo che tutto questo sia ben lontano dalla figura di Cristo e dal suo insegnamento e l’istituzione ecclesiastica che li dovrebbe rappresentare ne è consapevole più di voi.

Judith and The Sober

mercoledì 28 marzo 2007

Maestro parolaio: l'avvocato Ceraldi

Guardate cosa ha avuto il coraggio di scrivere l'illustrissimo avvocato Ceraldi sul suo sito:
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“Cari Signori l'approssimarsi della cosiddetta buona stagione invita a piacevoli passeggiate all'aperto e questa mia potrebbe eufemisticamente essere interpretata come un vero e proprio invito ad una breve passeggiata primaverile! Carinola si sa è una ridente cittadina la cui piazza principale, piazza Mazza, è la stessa di tanti secoli fa, è bellissima anzi favolosa, credo che tutti quelli che la visitano anche per pochi minuti ce la invidiano, è un vero e proprio gioiello ma ha un difetto(se così si può dire):è piccola ed ha pochi pochissimi posti auto! Ora facciamo conto che a scrivere questa lettera non sia io il vostro assessore, ma un cittadino, un qualsiasi cittadino di questo Comune (cittadino che poi, se vogliamo, sia pure in percentuale, è il vostro datore di lavoro):facciamo conto che questo cittadino debba comprare una medicina o prendere il giornale o recarsi in banca o venire al comune per qualche cerificazione, ebbene è sempre lo stesso cittadino che vi prega sommessamente e gentilmente di non parcheggiare la vostra vettura in piazza Mazza, occupando per circa sei ore (ore 8,00-14,00)o poco più ,uno dei pochissimi posti per il parcheggio esistenti in detta piazza! L'invito è rivolto anche a tutti gli altri (titolari o dipendenti degli esercizi ed uffici) che debbono sostare per tante ore impedendo ai poveri malcapitati che debbono fermarsi per pochi minuti di trovare il tanto agognato "posto"! Eviterete tra l'altro che i vigili debbano fare i "parcheggiatori" e potrete trovare posto sia lungo il corso Umberto sia, facendo appena "trenta passi", davanti al Castello o nei pressi del Tribunale! Grazie per avermi letto signori dipendenti, e non solo, mi auguro che accogliate questa mia come un vero e proprio invito ad una piacevole e salutare passeggiata!”
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Beh Caro Ceraldi allora facciamo una cosa, facciamo tutti come te e parcheggiamo nel cortile di Palazzo Novelli, ok? C'e' un mio amico parcheggiatore abusivo di Napoli che conosce delle tecniche di incastro favolose, non immagini quante ne riuscirebbe a far entrare e uscire da quell'angusto spazio. Tanto poi, a che altro serve sto palazzaccio?
Sergio Rubini

martedì 27 marzo 2007

Edil Carinola S.p.A.

Gente, vi esortiamo a notare la mancanza di organizzazione con cui il nostro comune seguita a perseverare nello sviluppo di opere pubbliche, e la continua e perpetua presa in giro, nei confronti di noi cittadini, da parte dei “personaggi”del nostro consiglio comunale; i quali appaltano, opere che dovrebbero essere utili e di primaria esigenza, stravolgendole e riducendole a squallido fine del loro interesse, a ditte in odor di stampo camorristico. Queste ultime non fanno altro che ricoprire i nostri luoghi di ritrovo sotto una gettata di triste cemento - non un prato, non un po’ d’erba ( ma non da fumare), aiuole o cazzi vari – continuando a seguire criteri urbanistici anni ’70, del tipo colate di cemento a go-go, volte a rassicurare la gente di non abitare più in un triste paesello di campagna, ma in una piccola perla d’efficienza urbana in evoluzione. Ebbene questa evoluzione si è fermata, trasformandoci in un pallido riflesso di sclerotizzante periferia.
Con cadenza ciclica il comune continua a propinarci le stesse vecchie promesse di lavori pubblici su strutture in realtà mai finite (Villa comunale sita in Casanova) o deteriorate dal tempo e dalla mancata manutenzione ( Campanile sito nella Piazza Maggiore De Rosa di Casanova,) e altre. Infatti, recentemente sul Corriere di (sito in) Caserta è apparso un articolo in cui L’Assessore ai Lavori Pubblici affermava che il Comune aveva promosso uno stanziamento di fondi: corrispondenti tra le altre proposte a 395.000 € per il rifacimento della Piazza Alberata sita in Casanova ( pensiamo che dovrebbe essere la Villa comunale); 48.000 € per la ristrutturazione e messa in funzione del Campanile prospiciente Piazza Maggiore De rosa sito in Casanova. La priorità di messa in opera dei lavori menzionati è rispettivamente di 6 e 1, riferendosi ad una scala che va da un minimo di 1 ad un massimo di 10.(Siamo malignamente portati a pensare che il Campanile non sarà mai messo in funzione, sempre riguardo a quest’opera potremmo anche palesare il nostro malfidato dubbio sui criteri che danno la priorità, “ma il sonno è d’oro e non va disturbato”). E ora a noi cittadini non resta altro che aspettare l’ennesima impresa edile la cui sospetta natura celata sotto sfilze di prestanomi è già pronta, con ruspe affamate e armata di sogni di calcestruzzo, a distruggere colline e a costruire colate di incubi.
Comitato pro-Vele in Casanova

lunedì 26 marzo 2007




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Risposta del portavoce del sindaco all'articolo "schiavi dei nocelletesi"

"Cari Quiquiri. Quale portavoce del sindaco Di Biasio (però mi dispiace per voi non ho i gusti di Sircana!) ho visitato il blog del Quiquirì. Ho intuito che non avete molta simpatia per il mio eroe e secondo me a torto. Lo accusate di non aver operato, quando invece per elencare tutta la sua attività ci vorrebbero parecchie pagine. Ha rifatto Casale in lungo e in largo (il campetto 3 o 4 volte), il campo sportivo di Carinola (quattro o cinque volte), via 4 novembre a Nocelleto trasformata da una strada di ranocchie a piazza Navona, a Casanova villa Provitola, passeggiata Sciaudone e tra poco sarà realizzata la passeggiata archeologica denominata “Mannillum” oltre al campanile e al rifacimento del campetto dove arbitrerà l’assessore aggiunto del Comune. Queste le opere principali prosciugando i bilanci comunali dei prossimi dieci anni su cui sono stati lucrati molti interessi. Ultimo, è stato nominato presidente del Consorzio Idrico; voi dite : senza titoli! Ma qualcuno in mezzo a voi con tutte le lauree che ha raccolto è capace di tenere al guinzaglio commercialisti, avvocati, ingegneri, dottori ecc. a cui elargire progetti, consulenze e cause da perdere? Voi vivete nel mondo di internet e non dove vi trovate. I medici di Carinola possono operare (sic) solo tra Carinola, Sessa e Mondragone; gli avvocati solo a Carinola, ingegneri ed architetti idem, solo lui conosce i loro ideali e li realizza perciò lo votano e lo voteranno sempre. La Selleccola è una sua chicca, il posto ideale per la monnezza era Carabottoli, fuori mano, lontano dai centri abitati, ma quei terreni erano di suoi amici elettori perciò si va a Casanova, tanto i due assessori per non perdere i suoi favori (e lo stipendio) non si opporranno mai. Voi osservate i suoi successi, vi riferiscono che riscuote tre-quattro stipendi al mese e reagite scrivendo che non sa parlare invece ogni anno sovvenziona premi di cultura a livello nazionale: Matilde Serao (per tenersi buono Corribolo), Moscati (per contenere la lingua della farmacista), poi la festa dell’uva per i socialisti, la festa dell’olio per il vicesindaco, la festa della pesca per i percocari di Nocelleto, tutto questo per nobili fini (elettorali e personali). E voi??? Criticate! Vivete, perché l’aria è gratis, non siete capaci di concretizzare le vostre nobili idealità che restano nel vuoto come il canto delle quaglie! L’unica cosa che avete indovinato è la vostra denominazione: il canto delle quaglie che si sentono ma non si vedono. Ma non vi preoccupate: prima o poi Pasquale vi scoverà con i suoi cani che tiene a caccia dei non allineati e vi impallinerà o vi metterà nella sua gabbia (leggi posticino fisso al Comune o al Consorzio) e qualcuno in mezzo a voi canta sognando solo questo….! Buon Quiquirì augurandovi di non diventare quaquaraqua."
Ufficio Stampa del sindaco.

Schiavi dei nocelletesi....

Tanto tempo fa (nella notte dei tempi ormai) il nostro paese era conosciuto perche', in un periodo di tale e tanta ignoranza e quando la gente non eveva ne' il tempo ne' i soldi per studiare ed acculturarsi, come quello che un po' di piu' si elevava rispetto agli altri riguardo a personaggi della cultura e della politica. Saranno cambiati i tempi, perche' oggi quel tempo andato sembra assolutamente dimenticato e siamo a tutti gli effetti schiavizzati dai Nocelletesi. Le ultime cose che confermano questa idea sono, in ordine di tempo, la scelta della Selleccola come discarica e, piu' recentemente, la rescissione del contratto del Comune di Carinola con il Consorzio Idrico "Terra di Lavoro". Quest'ultima va spiegata nel dettaglio: tempo fa il nostro caro ed efficiente sindaco Pasquale Di Biasio ha avuto, certamente non attraverso lottizzazioni politiche ma per la sua alta educazione ed esperienza da manager, l'incarico di presidente del Consorzio Idrico, un incarico che non solo richiede impegno ma che frutta anche un, diciamo, sopraelevato stipendio (considerando sempre che questo Consorzio e' in passivo di svariati milioni, tutti soldi dei contribuenti cioe' noi). Subito sorse nei malpensanti un dubbio: ma non e' che uno facendo il sindaco di un comune che fa parte del Consorzio e poi facendo anche il presidente del consorzio stesso, si trovi in una posizione un po' scorretta? Tale posizione si chiama "incompatibilita'", ed e' esattamente cio' in cui il nostro sindaco si trova. Ah scusate, si trovava, perche' ora e' tutto a posto (per lui). Cosa e' successo allora dopo? Per fugare i maligni dubbi che qualcuno avanzava (ma anche perche' il prefetto li obbligo'), si fece qualche mese fa un Consiglio Comunale, per decidere sull'incompatibilita' di Di Biasio. Chi era presente ricordera' come fu divertente vedere che ogni chiacchiera era completamente inutile, in quanto avevano gia' deciso, senza discutere nel merito, che Di Biasio non era incompatibile. Ci fu addirittura chi, senza fare nomi (Luigi De Risi), disse che anche se il sindaco fosse stato incompatibile lui avrebbe comunque votato a suo favore. Tra scherzi e barzellette il consiglio quindi fini', sancendo definitivamente la compatibilita' di Di Biasio tra la caraica di Sindaco di Carinola e Presidente del Consorzio. Tutto finito? Beh cosi' dovrebbe essere... se non che qualche giorno fa, alla chetichella, si tiene un Consiglio comunale che scioglie il contratto del Comune di Carinola con il Consorzio idrico "Terra di Lavoro". Non ci serviva' piu' quel contratto? nessuno ce lo ha spiegato, ragion per cui a qualcuno e' venuto il ragionevole dubbio che il contratto sia stato sciolto per evitare che il sindaco potesse essere dichiarato incompatibile da chi di dovere. ora ragioniamo un attimo: il Consorzio Idrico fornisce un servizio essenziale: l'acqua. Non so quanto bene fornisca questo servizio e, visto da chi viene guidato oggi e ieri penso male. Tuttavia, cio' che appare chiaro e' che si e' privato ai carinolesi di un servizio, di cui prima usufruivano, per la unica ragione di non far perdere la poltrona da sotto al culo del nostro caro sindaco, con annesso stipendiuccio da diverse migliaia di euri.... e noi ci teniamo i consiglieri che si fanno fare il marciapiedi e gli assessori/e che essendo eletti di sentono piu' "elevati" (cioe' meno bassi). Questo mi fa pensare che siamo caduti molto in basso, e basta guardare alla vicina Falciano, che fino a poco tempo fa ci divertivamo a chiamare "i ciucci" che invece vive anni di sviluppo e di prosperita'... mi sa mi sa che i ciucci siamo noi, o per lo meno "i strunzi".
LeFa il Drago Sputaveleno

domenica 25 marzo 2007

Bassani

Nel 1916 nasce a Bologna Giorgio Bassani da famiglia appartenente alla borghesia israelitica di Ferrara.

è attivo antifascista e partecipa alla Resistenza. Diventa direttore di una collana di narrativa dell'editore Feltrinelli,vicepresidente della Rai e poi presidente dell'associazione "Italia nostra".

Nel 1958 pubblica il romanzo breve "Gli occhiali d'oro".

Nel 1962 vince il premio Viareggio con "Il giardino dei Finzi Contini".

Nel 1974 Bassani riunisce sei libri sotto il titolo complessivo de "Il romanzo di Ferrara",opera che in una nuova stesura del 1980,prenderà un nuovo titolo:"Dentro le mura".

Muore nel 2000.

"Gli occhiali d'oro" è un romanzo breve con cui Bassani passa per la prima volta alla narrazione in prima persona, affidandola a un personaggio autobiografico. L'io narrante è un ragazzo ebreo che vive a Ferrara, città che l'autore descrive minuziosamente e in cui si svolgono gli eventi narrati.

Bassani pubblica il racconto nel 1958, ma ha la straordinaria capacità di presentarci e di calarci nella società e nella situazione politica della Ferrara del ventennio fascista;l'autore riesce a farlo attraverso descrizioni e citazioni prese dal mondo del cinema,dell'arte,della musica,del giornalismo di quel periodo.Bassani riprende persino il linguaggio dell'epoca.

é su questo sfondo che si svolge la vicenda di Athos Fadigati,un medico appartenente alla borghesia ferrarese.Persona colta e molto stimata finchè non viene alla luce la sua omosessualità.Da questo momento in poi il dottore dovrà fare i conti con il volto crudele,borghese e conformista di Ferrara e dei suoi abitanti,ma soprattutto con la sua "diversità".

Nello stesso tempo anche l'io narrante,unico amico di Fadigati,scopre di essere un "diverso"a causa delle leggi razziali promulgate nel 1939.

Bassani vuole raccontare,sullo sfondo di una tragedia storica,un'altra tragedia individuale:il tentativo disperato di integrazione e di uguaglianza di un uomo che vedrà il suo fallimento in un tragico epilogo.


Pignasecca

Il Pericolo tra noi...

Il pericolo è tra noi, nessuno è più al sicuro…si salvi chi può. Sembrerebbe l’inizio di un racconto bellico, di un tragico resoconto dell’ennesima guerra. Non temete cari amorfi concittadini, non voglio tediarvi con cose o fatti che succedono a migliaia di chilometri di distanza e che quindi abbiamo tutti il nostro bravo diritto civile di considerare come facenti parte di un altro luogo, un altro tempo. Per fortuna siamo molto lontani da qualsiasi conflitto da non sentire il rumore di una bomba che cade, il puzzo del sangue che scorre e tutto l’ameno resto. Ma stop al panegirico; la frase iniziale è riferita a ciò che penso quando vedo il telegiornale, leggo un quotidiano, o semplicemente mi guardo attorno, lietamente passeggiando nel nostro idilliaco borgo. “Coetanei picchiano compagno di classe disabile inneggiando al nazismo ed al razzismo durante l’orario scolastico filmando il tutto con i cellulari. Torino” “Maestra elementare taglia la lingua ad un bambino di 7 anni durante la sua lezione. Milano” “Diciottenne entra in un centro commerciale uccide 5 persone e viene successivamente abbattuto dalla polizia. Utah, USA” “Poliziotto ucciso negli scontri dopo una partita di calcio. Catania” “Diciottenne ucciso dalla polizia mentre rientrava a casa. Bologna” “Minorenne accoltella e uccide due ragazzi di 18 e 19 anni per gelosia. Pozzuoli” “Felice coppia di coniugi uccide 4 persone, vicini di casa, tra cui un bambino di 2 anni e poi dà fuoco alla casa nel tentativo di eliminare le prove, perché venivano disturbati dai loro maleducati vicini. Erba” “-Stasera aggiu vattuto a mammema pecchè non me vuleva fa ascì- Casanova (persona non citata per motivi di privacy)” “-Violenza uguale esigenza- pallido riflesso di filosofia ultras napoletana made in Casanova.” Insieme a molte altre questa scritta fa bella mostra di sé nella nostra villa. Si ciancia tanto di "bullismo" in questo ultimo scorcio d'inverno impazzito, e apposta ho voluto citare fatti e notizie che con questa realta' apparentemente non c'entrano poi molto. Ne siamo cosi' sicuri? Il problema principale secondo me e' una cronica carenza di eduzione. Certo voi direte “questo succede solo nelle grandi citta', il problema non e' il nostro”. E invece io vi dico: il problema c'e' anche da noi, ed e' tangibile. Faccio un esempio banale: se in un assolato meriggio dei ruggenti anni '80 io, o chi per me, rompeva i coglioni ai ragazzi piu' grandi, tosto veniva redarguito con un paio di legittimi ceffoni. Ora, Anno Domini 2007, se solo mi azzardo a sfiorare un pargolo, so che dovro' inevitabilmente pugnare con il di lui padre, pronto a difendere il proprio rampollo con le unghie e con i denti. E allora ve la dico io la verita', i vostri teneri figlioletti sono dei piccoli cafoni bastardi, e la colpa e' vostra cari condiscententi genitori. Ma io vi avverto, come oggi che sono piccoli, rispondono male, o peggio ancora, a insegnanti e genitori vari, domani se la prenderanno con voi, se non lo fanno gia'. E allora che farete? Quando vostro figlio fresco patentato, vi rubera' la Mercedes ultimo modello, che trasuda il sangue dei vostri ultimi cinque anni di risparmi e salti mortali per arrivare a fine mese, a chi darete la colpa? Quando vostra moglie si infilera' nel letto con un occhio nero perche' non voleva mandare vostro figlio all'after, e lui no “perche' se alle sei di mattina esci dalla discoteca e non vai all'after allora sei uno sfigato, che poi se torno alle sette o a mezzogiorno e' la stessa cosa”, quando voi non l'avete nemmeno sfiorata con un dito, anche quando, parliamoci chiaro, l'avete sorpresa a fare gli occhi dolci all'idraulico, chi denuncerete? Ho modestamente azzardato una spiegazione a tutto cio'. Tutti sappiamo che fino a qualche decennio fa a Casanova, le famiglie che se la passavano bene e che contavano erano poche,e il resto era Scamma, e che io figlio di qualsiasi contadino morto di fame dovevo il Don anche all'ultimo pezzo di merda uscito dal buco del culo del piu' reietto esponente di quei pochi notabili, e che la loro parola come quella di mio padre, anche quando dicevano emerite cazzate, era legge. Ebbene questo era un estremo, e sapete come la penso riguardo agli estremi, ma oggi si e' arrivati all'estremo opposto. Perche' poi con il passare del tempo, e con il mutare della societa', quei figli di contadini si sono accorti che quel rispetto inamidato era solo dovuto a convenzioni sociali, e quando hanno avuto i figli e qualche soldo in piu' nelle tasche, hanno giurato sul loro sangue di dispensare la loro porgenie da quello che avevano dovuto ingoiare loro. E come al solito hanno strafatto, non hanno saputo trovare la misura, ed ora ci ritroviamo dei piccoli Sandokan-Catanghi che scorazzano nelle strade. E ora mi rivolgo ai genitori carinolesi: “Vi siete tanto offesi da questo mio articolo-sfogo? Bene, continuate cosi', la foto sul giornale di domani o chissa' un intero servizio della “Vita in Diretta” potrebbe parlare di voi e dei vostri figli. Uno dei due potrebbe pero' non essere presente per gloriarsene nel bar. Un Cordiale e rispettoso saluto

Michele Angusbon

Quiquirì is out !!!!!

Abbiamo il piacere di annunciarvi che il primo numero del nuovo Quiquirì è uscito oggi. Per chi non lo ha avuto può cliccare in basso a destra per scaricare il file. Per l'occasione pubblichiamo il commento a caldo di una nostra cara lettrice:


"Stamattina sono uscita a comprare le sigarette...ed ecco che qualcuno mi mette tra le mani questo grazioso giornaletto...Sono subito entusiasmata...Gli do un'occhiata e penso subito che è proprio vero che il viaggio verso Napoli è diventata un'odissea...e che dopo anni di grandi scorpacciate di asparagi,adesso,mangiare gli asparagi raccolti sulla nato mi fa paura...Sì!sono certamente contaminati....E quanto mi piacerebbe avere a disposizione quella biblioteca che dicevano avrebbero costruito a Carinola.Ma ,del resto, perchè(qualcuno avrà pensato)finanziare un progetto così importante per i giovani?!!!Comunque...mentre leggevo una donna mi dice di sentirsi offesa..per quella frase nell'angolino dell'ultima pagina:.."le donne sono come le carte..."e aggiunge che se fosse per lei questo giornale non esisterebbe!Torno a casa sconcertata da tale affemazione perchè penso che questo giornale dimostri che c'è ancora un motore attivo dietro i nostri desolati paesi...Allora perchè quella donna è stata così "aspra"?Poi vedo mia madre con il giornale tra le mani.Ride di gusto.Le chiedo il perkè...Mi indica quell'angolino e continua a ridere.Mia madre ha 60 anni,quella donna aspra ne avrà avuti 35!!Allora sorrido e penso che tra chi si offende,tra chi si diverte,tra chi crede e chi no,oggi l'informazione ha percorso le nostre strade,è entrata nelle nostre case...e lo ha fatto gratis e secondo me, con un sacco di cuore.Kiss"

Antis

Risposta del portavoce del sindaco all'articolo "schiavi dei nocelletesi"

"Cari Quiquiri. Quale portavoce del sindaco Di Biasio (però mi dispiace per voi non ho i gusti di Sircana!) ho visitato il blog del Quiquirì. Ho intuito che non avete molta simpatia per il mio eroe e secondo me a torto. Lo accusate di non aver operato, quando invece per elencare tutta la sua attività ci vorrebbero parecchie pagine. Ha rifatto Casale in lungo e in largo (il campetto 3 o 4 volte), il campo sportivo di Carinola (quattro o cinque volte), via 4 novembre a Nocelleto trasformata da una strada di ranocchie a piazza Navona, a Casanova villa Provitola, passeggiata Sciaudone e tra poco sarà realizzata la passeggiata archeologica denominata “Mannillum” oltre al campanile e al rifacimento del campetto dove arbitrerà l’assessore aggiunto del Comune. Queste le opere principali prosciugando i bilanci comunali dei prossimi dieci anni su cui sono stati lucrati molti interessi. Ultimo, è stato nominato presidente del Consorzio Idrico; voi dite : senza titoli! Ma qualcuno in mezzo a voi con tutte le lauree che ha raccolto è capace di tenere al guinzaglio commercialisti, avvocati, ingegneri, dottori ecc. a cui elargire progetti, consulenze e cause da perdere? Voi vivete nel mondo di internet e non dove vi trovate. I medici di Carinola possono operare (sic) solo tra Carinola, Sessa e Mondragone; gli avvocati solo a Carinola, ingegneri ed architetti idem, solo lui conosce i loro ideali e li realizza perciò lo votano e lo voteranno sempre. La Selleccola è una sua chicca, il posto ideale per la monnezza era Carabottoli, fuori mano, lontano dai centri abitati, ma quei terreni erano di suoi amici elettori perciò si va a Casanova, tanto i due assessori per non perdere i suoi favori (e lo stipendio) non si opporranno mai. Voi osservate i suoi successi, vi riferiscono che riscuote tre-quattro stipendi al mese e reagite scrivendo che non sa parlare invece ogni anno sovvenziona premi di cultura a livello nazionale: Matilde Serao (per tenersi buono Corribolo), Moscati (per contenere la lingua della farmacista), poi la festa dell’uva per i socialisti, la festa dell’olio per il vicesindaco, la festa della pesca per i percocari di Nocelleto, tutto questo per nobili fini (elettorali e personali). E voi??? Criticate! Vivete, perché l’aria è gratis, non siete capaci di concretizzare le vostre nobili idealità che restano nel vuoto come il canto delle quaglie! L’unica cosa che avete indovinato è la vostra denominazione: il canto delle quaglie che si sentono ma non si vedono. Ma non vi preoccupate: prima o poi Pasquale vi scoverà con i suoi cani che tiene a caccia dei non allineati e vi impallinerà o vi metterà nella sua gabbia (leggi posticino fisso al Comune o al Consorzio) e qualcuno in mezzo a voi canta sognando solo questo….! Buon Quiquirì augurandovi di non diventare quaquaraqua."



Ufficio Stampa del sindaco.

venerdì 23 marzo 2007

Schiavi dei nocelletesi...

Tanto tempo fa (nella notte dei tempi ormai) il nostro paese era conosciuto perche', in un periodo di tale e tanta ignoranza e quando la gente non eveva ne' il tempo ne' i soldi per studiare ed acculturarsi, come quello che un po' di piu' si elevava rispetto agli altri riguardo a personaggi della cultura e della politica. Saranno cambiati i tempi, perche' oggi quel tempo andato sembra assolutamente dimenticato e siamo a tutti gli effetti schiavizzati dai Nocelletesi. Le ultime cose che confermano questa idea sono, in ordine di tempo, la scelta della Selleccola come discarica e, piu' recentemente, la rescissione del contratto del Comune di Carinola con il Consorzio Idrico "Terra di Lavoro". Quest'ultima va spiegata nel dettaglio: tempo fa il nostro caro ed efficiente sindaco Pasquale Di Biasio ha avuto, certamente non attraverso lottizzazioni politiche ma per la sua alta educazione ed esperienza da manager, l'incarico di presidente del Consorzio Idrico, un incarico che non solo richiede impegno ma che frutta anche un, diciamo, sopraelevato stipendio (considerando sempre che questo Consorzio e' in passivo di svariati milioni, tutti soldi dei contribuenti cioe' noi). Subito sorse nei malpensanti un dubbio: ma non e' che uno facendo il sindaco di un comune che fa parte del Consorzio e poi facendo anche il presidente del consorzio stesso, si trovi in una posizione un po' scorretta? Tale posizione si chiama "incompatibilita'", ed e' esattamente cio' in cui il nostro sindaco si trova. Ah scusate, si trovava, perche' ora e' tutto a posto (per lui). Cosa e' successo allora dopo? Per fugare i maligni dubbi che qualcuno avanzava (ma anche perche' il prefetto li obbligo'), si fece qualche mese fa un Consiglio Comunale, per decidere sull'incompatibilita' di Di Biasio. Chi era presente ricordera' come fu divertente vedere che ogni chiacchiera era completamente inutile, in quanto avevano gia' deciso, senza discutere nel merito, che Di Biasio non era incompatibile. Ci fu addirittura chi, senza fare nomi (Luigi De Risi), disse che anche se il sindaco fosse stato incompatibile lui avrebbe comunque votato a suo favore. Tra scherzi e barzellette il consiglio quindi fini', sancendo definitivamente la compatibilita' di Di Biasio tra la caraica di Sindaco di Carinola e Presidente del Consorzio. Tutto finito? Beh cosi' dovrebbe essere... se non che qualche giorno fa, alla chetichella, si tiene un Consiglio comunale che scioglie il contratto del Comune di Carinola con il Consorzio idrico "Terra di Lavoro". Non ci serviva' piu' quel contratto? nessuno ce lo ha spiegato, ragion per cui a qualcuno e' venuto il ragionevole dubbio che il contratto sia stato sciolto per evitare che il sindaco potesse essere dichiarato incompatibile da chi di dovere. ora ragioniamo un attimo: il Consorzio Idrico fornisce un servizio essenziale: l'acqua. Non so quanto bene fornisca questo servizio e, visto da chi viene guidato oggi e ieri penso male. Tuttavia, cio' che appare chiaro e' che si e' privato ai carinolesi di un servizio, di cui prima usufruivano, per la unica ragione di non far perdere la poltrona da sotto al culo del nostro caro sindaco, con annesso stipendiuccio da diverse migliaia di euri.... e noi ci teniamo i consiglieri che si fanno fare il marciapiedi e gli assessori/e che essendo eletti di sentono piu' "elevati" (cioe' meno bassi). Questo mi fa pensare che siamo caduti molto in basso, e basta guardare alla vicina Falciano, che fino a poco tempo fa ci divertivamo a chiamare "i ciucci" che invece vive anni di sviluppo e di prosperita'... mi sa mi sa che i ciucci siamo noi, o per lo meno "i strunzi".





LeFa il Drago Sputaveleno

domenica 18 marzo 2007

Selleccola - La Storia Infinita

Ancora come pecore ad aspettare, senza parlare, che qualcuno faccia qualcosa per liberare dai rifiuti la Selleccola: così appaiono i casanovesi dopo che addirittura i Carabinieri ( cioè, dico, i carabinieri!!!) si sono resi conto che l’utilizzo della ex-base NATO era quantomeno improprio per una così enorme massa di munnezza. La base, come sappiamo, è stata utilizzata come sito provvisorio per la discarica dei rifiuti urbani, dopo le disposizioni dettate dal Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti. La località è stata tuttavia messa sotto sequestro dal NOE di Caserta, in quanto non vi erano le condizioni igienico-sanitarie necessarie per il corretto utilizzo del sito. Finalmente oggi un decreto straordinario stilato dal Commissariato per l’emergenza rifiuti ha dato il compito agli addetti di sgomberare la base dai rifiuti. Naturalmente, data la lentezza della burocrazia, nonché i problemi delle altre discariche che strabordano di rifiuti provenienti da ogni dove, la monnezza della base viene prima messa in container e successivamente dovrebbe essere portata in altri siti preposti allo smaltimento dei rifiuti. Detto in parole povere: stanno impacchettando i rifiuti, ma non li stanno portando via. Seppur gli amministratori (i quali sono i primi responsabili della triste scelta di quel sito come discarica) ci tengano a dire che entro aprile il sito sarà bonificato, noi non nutriamo molte speranze, anche a giudicare da come si sono sviluppati gli eventi relativi alla suddetta discarica fino ad oggi. Scaricabarili vari, la maggioranza che si accusa a vicenda al suo interno, l’opposizione che a parte delle inutili parole non ha fatto nulla, e soprattutto il silenzio assordante di TUTTI i casanovesi. Un silenzio che stona con il casino fatto dai casalesi in occasione dell’ ipotesi-discarica a Cese, quando tutto il paese scese in piazza a piedi e con i trattori, bloccando l’Appia, facendo ben capire di che pasta sono fatti. Tra le pecore purtroppo ci siamo anche noi…perché noi come gli altri non abbiamo fatto nulla per evitare che uno dei luoghi dei nostri momenti più felici (soprattutto a distruggere i resti della base americana!) è stato reso una schifosa discarica a cielo aperto, quando tutti noi sappiamo che c’è Carabottoli, non solo più lontana dal centro abitato, ma dove sono stati spesi fior di milioni per rendere un’area adatta ad ospitare rifiuti. Si dice che in quel luogo le falde acquifere siano troppo superficiali e che sia pericoloso portarvi i rifiuti… tuttavia sembra che l’unico lato negativo di Carabottoli sia il fatto che vi abita qualche “potente feudatario” che non ha gradito l’idea, ventilando la possibilità di ritirare il suo appoggio all’amministrazione… Tutti lo dicono, ma mormorando, quasi come fosse pericoloso parlarne, quasi come fosse un peccato… sarà che forse anche a noi sembra normale, in fondo, che la preoccupazione di non perdere voti sia una giustificazione più che valida per fare scelte sbagliate e dalle conseguenze pesanti, tanto vanno solo a danno dei fessi.






Oskar M. e DePoPa