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martedì 14 giugno 2011

Sic transit gloria mundi

Non è necessario essere dei fini latinisti per tradurre questa famosissima allocuzione latina. Letteralmente vuol dire: così passa la gloria del mondo. Questa frase serve a ricordare che nella vita di un uomo tutto è fatuo e temporaneo, soprattutto la gloria ed il successo. Veniva usata nella cerimonia di elezione di un nuovo papa per ricordargli di restare con i piedi per terra nonostante la potenza acquisita. Nell'antica Roma l'imperatore concedeva al generale, di ritorno da una campagna militare vittoriosa, l'onore di dichiararsi imperatore per un giono e di celebrare il trionfo nelle vie di Roma. Mentre riceveva l'omaggio del popolo alla guida della sua biga, alle sue spalle c'era uno schiavo che ripeteva per tutto il tragitto: "memento mori".

I romani, nella loro grande saggezza, avevano pensato a questo per ricordare al vincitore di turno che la sua gloria era passeggera di non montarsi la testa, anche per non correre il pericolo di vedersela tagliata. Oggi non si usa più ed è sbagliato perchè si dovrebbe ripristinare quella semplice usanza, potrebbe servire a molti per aiutarli a non sbagliare. Quando si ottiene una promozione, in particolare quando è un posto che comporta supremazia sugli altri, si ha quella sensazione di onnipotenza che può indurre all'errore. Se poi si viene investiti di una carica politica, sindaco, consigliere regionale, deputato e così a salire, è quasi normale convincersi di essere il migliore e di poter bistrattare chiunque.

La folla di questuanti che in ogni momento attorniano il potente di turno a tutti i livelli, lo inducono a dimenticare che il suo potere è momentaneo, anche se durasse anni è destinato a finire ed a passare. In quei momenti, chi non ripete a sè stesso continuamente questa frase si comporta nel modo sbagliato. Facilmente è portato ad osteggiare chi considera suo avversario e a selezionare gli amici in base al peso elettorale. Addirittura arriva ad apostrofare chi ha pochi voti da offrirgli, come persona che deve essere sputata in faccia. Chi si fà travolgere dalla superbia, quando viene disarcionato si rende conto di valere molto meno di chi possiede solo il proprio voto. Solo allora riesce a capire che quegli è padrone delle proprie virtù indipendentemente dagli altri, perciò molto più potente di lui.

 Quando viene umiliato dalla normale routine della vita si accorge di quanto ha sbagliato nel modificare i propri atteggiamenti. Nel momento che si rende conto di essere abbandonato dai questuanti che hanno preso altra direzione, di essere schifato da coloro che aveva trattato da inferiori, allora si rende conto di essere emarginato. Nel momento della solitudine si rende conto dei suoi errori connessi alla fatuità del momento, allora tocca il fondo della propria bassezza.
Solo chi tiene sempre scolpito nella mente questo motto sapiente, riesce ad essere sempre sè stesso e a coltivare sani rapporti con il prossimo. Solo così, quando la ruota gira in senso negativo, potrà continuare a vivere la sua vita normale di sempre. In verità non molti riescono a non farsi travolgere dal senso di onnipotenza correlato ad un posto di prestigio. Questo è normale, pochi sono grandi nell'animo, la maggioranza sono meschini pertanto indegni a ricoprire posti di rilievo.
Tutti quelli che si esaltano nei momenti di successo, pagano con l'umiliazione, tanto più grande quanto più si sono innalzati sugli altri e correlata alla loro pochezza di animo.

Tacito

sabato 11 giugno 2011

Due giorni informativa: obiettivo battiquorum


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La serata è cominciata in sordina a causa di un venticello freddo che ha  disturbato non poco, ma poi il vento è calato e la villa è andata via via movimentandosi. Tanti giovani ad ascoltare i tre gruppi che si sono esibiti: tutti bravissimi nel loro genere. Molto simpatici i Fiocchi d’Avena che
hanno proposto le sigle dei cartoni animati in modo particolarissimo e che ci hanno riportato piacevolmente indietro, ai tempi di un’infanzia non molto lontana. Straordinario l’assolo batteristico di Augusto Bortoloni che tutti noi conosciamo ed apprezziamo.
I Malpertugio, l’altro gruppo, sono stati una vera rivelazione per chi non li conosceva: un rock duro che richiamava i Black Sabbath di quarant’anni fa, ma molto appassionante. Bellissima la grinta e la voce di Ivan Franzini che sapeva far fremere l’anima e che nulla ha da invidiare ai professionisti più famosi!

Il vero exploit c’è stato con il Gruppo Operaio di Pomigliano d’Arco che, con i suoi meravigliosi  ritmi mediterranei, i nostri,  ha coinvolto nel ballo e nel canto tutti i giovani presenti. E’ stato un vero piacere ascoltarli. Del gruppo fa parte il nostro Amato De Ruosi  con la sua fisarmonica e siamo orgogliosi che ne faccia parte!
Ma, udite, udite, la serata è stata introdotta e animata da due presentatori di larga simpatia e professionalità che sicuramente avranno un grande futuro: Rino Di Cresce e Fabio Monfreda! Simpaticissimi, spigliati, hanno saputo dare un tocco di vera professionalità alla serata e ci hanno piacevolmente sorpresi. Bravissimi ragazzi!
Non poteva mancare un intervento informativo e questo ce lo ha fornito il bravo Gennaro Varriale parlandoci dell’acqua e dell’importanza di NON privatizzarla.

In un angolino a parte, sotto un gazebo illuminato, lavoravano in silenzio due giovani artisti, Antimo Matano e Giuseppe, di cui non conosco il cognome, che lentamente facevano nascere e crescere una  loro opera, sotto gli occhi attenti e incuriositi di molti spettatori. Alla fine della serata l’opera era finita e si è potuto ammirare un Urlo di Munch in versione “nucleare”! Bellissimo!
Quando, verso l’una, la serata è purtroppo terminata, i ragazzi sono rimasti a ripulire la villa e ad aiutare nelle operazioni di carico e scarico delle attrezzature.

La seconda giornata ha visto una manifestazione, diciamo,  più “seria”, ma non meno interessante.
La professoressa Giulia Casella ha saputo attirare l’attenzione di un giovane pubblico con il suo intervento veramente eccezionale, di grande chiarezza,  dove ha spiegato tutte le problematiche inerenti al nucleare. La prof ha illustrato, con supporto visivo, le conseguenze del nucleare nella nostra zona a causa della dismessa centrale del Garigliano che sarebbe destinata a diventare un centro sperimentale nucleare.

Questo è quello che riguarda le due giornate informative.

Ora c’è qualcosa che vorrei dire ai nostri politici e politicizzati cittadini e lo dico senza acredine, ma con tutto il cuore: non meritate le giovani generazioni; non meritate i vostri figli. Questi ragazzi che combattono per il loro futuro e la salute del territorio si scontrano continuamente con la vostra indifferenza e la vostra apatia perché voi, al di sopra di tutto, ponete l’interesse particolare. Avrebbero bisogno di più attenzione da parte della classe politica; avrebbero bisogno di più compartecipazione. In fin dei conti, vogliono solo il bene della comunità e del territorio e andrebbero perciò ascoltati e presi in seria considerazione.  Se oggi molti di loro ve li ritrovate in veste di avversari politici, è semplicemente perché, in tanti anni,  non avete saputo dare le risposte che la comunità si aspettava da voi. E il vostro piccolo, meschino cervello continua a non darle perché incapace e perché ormai atrofizzato.
Continuate pure ad ignorarli e a snobbarli come sempre fate: essi saranno la forza che vi spazzerà definitivamente via.

Lady O

venerdì 10 giugno 2011

toc toc, uomo libero, ci sei?

Spulciando nei vecchi commenti, abbiamo trovato questo commento a nome Luigi De Risi con relativo indirizzo email, sotto il post "Appello a tutti i candidati" di venerdi 1 aprile 2011.

Lo storico Tucidide definiva "demagoghi" (capi popolo) tutti gli Ateniesi che, in seguito alla morte per peste di Pericle nel 429 a.C., cercavano di prendere il suo posto ingannando e seducendo l'assemblea popolare ateniese, tramite false promesse ed istigazione contro gli avversari politici.
Rifflessione sul modo di elargire giudizi su persone e fatti che appena si conoscono.
Essere contro senza se e senza ma al nucleare, garantire la proprietà pubblica dell'acqua, garantire la gestione pubblica dei servizi attivi,difendere e monitorizzare il nostro ambiente è stato e sarà il mio modo di essere. UN uomo libero
l.derisi@xxxxxx.it


Gradiremmo sapere se il pensiero di De Risi, intanto diventato Sindaco di Carinola, sia rimasto lo stesso o se nel frattempo abbia cambiato idea. Essendo lui un uomo libero, non si sa mai.

La Redazione

Della Politica, dei Referendum, dell'Acqua, del Nucleare, degli Arrapamenti, della Libertà, del Mio Amico e della Mia Ragazza...


Novembre 2003. Croce di Casale. Siamo in pieno periodo di protesta contro la possibile allocazione, nei paraggi, di un impianto di giacenza e trattamento di derivati RRSSUU. Sono di ritorno da Formia, cerco di affrettarmi perché non voglio mancare di unirmi ai miei concittadini, che stanno occupando la carreggiata della via Appia e che stanno per dar vita ad un corteo. Arrivo con la mia Fiat Tipo vecchio modello sino all’incrocio di San Donato, cerco di parcheggiare alla bene e meglio sulla statale, visto che non c’è possibilità di proseguire oltre. Vengo notato da alcuni miei compaesani, molto arrabbiati, che cominciano ad inveire veementemente contro di me. Alcuni di loro, una decina, iniziano a strattonare la macchina sino quasi a farla ribaltare. Scendo e chiedo spiegazioni. Mi spiegano con fare concitato che il mio amico Bassolino è un criminale. Capisco tutto, ce l’avevano con me perché militavo, con passione, nella stessa formazione politica dell’allora Presidente della Regione Campania, responsabile di un’insufficiente politica di gestione del problema rifiuti. Un po’ scosso dell’accaduto riesco a posizionare la macchina in modo decente e, “scortato” da altri compaesani più miti, anch’essi però convinti della mia reità, riesco a raggiungere a piedi, tra insistenti buu e pernacchie, il Bar di Antonio, dove un’anima ancor più tollerante mi invita a sorbire qualcosa di forte. Prendo un Cynar. Ma chi lo ha visto mai sto Bassolino? Mi convinco però che è meglio andare a casa. Riguadagno con qualche difficoltà la macchina e vado via, da un amico di Sessa. Me ne faccio una ragione, ed anzi arrivo a persuadermi che era giusto così, che la mia parte politica non era immune da pesanti responsabilità sul disastro rifiuti in Campania e che quindi era un prezzo politico da pagare con il giusto atteggiamento irritato dei miei amici….

Giugno 2005. Caserta. Siamo questa volta in pieno periodo referendario. Si vota per dire sì o no all’abrogazione di alcune norme che vietavano la fecondazione assistita di tipo eterologo, la diagnosi preimpianto e la ricerca sulle cellule staminali embrionali. Io ed miei amici Carlo e Generoso, compagni di militanza politica, decidiamo di partecipare, per ascoltare, ad un convegno organizzato da un’associazione di stampo cattolico vicina al vescovo in carica, che ovviamente si schierava per l’astensione. Ad esporre le loro ragioni c’era un relatore decisamente in gamba, capace di solleticare i sentimenti più sinceri degli astanti, tra l’altro già ampiamente convinti dai loro insegnamenti religiosi. Qualcuno, nel pubblico, riconosce Carlo. Qualcun altro riconosce Generoso. I Democratici di Sinistra, il nostro partito, hanno apertamente invitato a votare SI. Carlo e Generoso sono due ragazzi che da anni fanno politica e, nonostante non abbiano mai rivestito ruoli di primo piano, sono piuttosto conosciuti a Caserta. Si alza tutto ad un tratto un mormorio insistente, gli occhi cominciano a girarsi un po’ troppo verso di noi. Ci si avvicina un altro nostro amico, che è tra gli organizzatori e promotore dei comitati per l’astensione. Ci dice che siamo i benvenuti ma noi capiamo che dobbiamo andar via. Salutiamo con educazione, ci complimentiamo con loro per il lavoro svolto (l’impegno politico è sempre un valore) e guadagniamo, con qualche infamia, l’uscita….Ci piaceva ascoltare ma, pensammo, era quello uno scotto che il nostro attivismo portava in sé….

Giugno 2011. Carinola, frazione Casale. Siamo in piena campagna referendaria. Si votano quesiti relativi alla cessione della gestione della distribuzione idrica ai privati e alla possibilità di mettere in funzione, in Italia, centrali termonucleari ed elettronucleari. Un’associazione territoriale ha organizzato una manifestazione per invitare i cittadini a recarsi alle urne ed a votare SI. Io sono tra il pubblico. La serata è organizzata molto bene. Ci sono fornitissimi stand di enti di promozione sociale molto famosi, c’è l’appetitoso stand gastronomico, c’è la musica di uno stupefacente gruppo locale, c’è un maxi-schermo che proietta immagini suggestive e spot molto persuasivi. Mi entusiasmo tantissimo, soprattutto alla vista di tanti giovani finalmente impegnati. Si alternano sul palco i relatori. Comincia la solita professoressa Rozera di Sessa. Come sempre nelle sue frequenti campagne, è brillantissima. Io mi accampo sul lato nord-est della piazzetta dove si svolge il tutto. Mi trovo casualmente in compagnia di alcuni amici del paese che, forse ricordo un po’ male, sono gli stessi che otto anni prima a Croce di Casale mi aggredirono verbalmente, inviperiti. Alle parole della Rozera (applausi scroscianti dei miei vicini), gli animi sembrano inviperirsi di nuovo. Contro Berlusconi e contro Caldoro, protagonisti, a detta della relatrice, di politiche programmatiche sull’energia del tutto favorevoli al nucleare. Sembra addirittura, a detta di chi parlava (applausoni appassionati dei miei vicini!) che l’attuale Presidente della Regione Campania si sia reso disponibile per l’individuazione di siti sul nostro territorio. Prende la parola il bravissimo Diego che, invece, focalizza l’attenzione un po’ di più sul referendum sull’acqua. Chiarisce che i Giovani Indipendenti, l’associazione organizzatrice, è fuori dalle dispute partitiche ma, tuttavia, rimarca la differenza di posizione tra chi, come Nichi Vendola, considera la mercificazione dell’acqua un delitto contro l’umanità e chi, come Valducci del PDL, ha riferito che l’invito del PDL è quello si astenersi. I miei amici inviperiti, a questo punto, si esibiscono in un boato da stadio, pieno di trasporto e di passione. Altra musica, poi la bellissima manifestazione comincia ad avvicinarsi al termine. Vi è però un altro, finale, sussulto. Un’automobile di grossa cilindrata di fabbricazione tedesca transita a bassa velocità al margine della piazza. Dopo qualche esitazione il conducente riesce a posizionare l’ammiraglia proprio al centro dello slargo. Scende una slendida coppia di scintillanti giovani, una venere elegantissima ed uno chiccoso individuo dalle movenze preziose . Il maschio è Massimo Grimaldi. Mi accorgo immediatamente che i miei amici non sono più intorno a me, ma sono ad alimentare il capannello di pubblico che sta circondando l’Onorevole, l’amico di Caldoro. Strette di mano, sorrisi, pacche sulle spalle, manifestazioni di stima e vicinanza. Lui non ha niente da pagare per conto altrui, nessuna sanzione in termini di opinione pubblica per la politica del suo partito e dei suoi amici. Lui è ricco e potente e quindi vaffanculo a tutto. “Come è buono (“bono” ndr)……A me mi piglia tanto!” sento sussurrare una biondina alla sua amichetta. Mi posiziono sulla panchina di fronte al bar, gli occhi persi nel vuoto. Dopo un po’ mi raggiungono due persone, due grandi persone. Uno è il mio amico di sempre (ci rinneghiamo spesso a vicenda ma tant’è), l’altra è la mia fidanzata. Si siedono. Hanno capito tutto. Stiamo lì in silenzio per quasi un’ora, osserviamo la prolungata scena e ogni tanto ci guardiamo negli occhi. L’Onorevole va via, noi salutiamo la fuoriserie in partenza con un cenno timido della mano, reso all’unisono. Poi decidiamo di andare a dormire e cominciamo ad incamminarci, lenti, verso l’altra piazza dove ci sono le nostre sgangherate utilitarie. Ci dividiamo dal mio amico, che vediamo salire triste sulla sua vettura. Da lontano si sentono cantare i ragazzi. La canzone del partigiano ci sembra di sentire. Non diciamo niente. Solo lei, ad un certo punto mi fa: “Amore stiamo ancora dieci minuti insieme, sto benissimo con te..”. Anche io, forse, riesco ad arrapare qualcuno. La guardo è ho una sorpresa……lei è bella, bellissima…i suoi occhi un po’ umidi sono colmi della straordinaria e dolcissima beltà dell’indignazione….ma guarda un po’, è andata a toccare proprio a me la più bella del mondo!


L'Olandese

Referendum comunisti?


Aveva ragione mio nonno quando diceva che il comunismo alligna dove c'è ignoranza e miseria, almeno morale!
Una prova la stiamo vedendo in questa consultazione referendiaria: in tanti sono a digiuno di conoscenze specifiche e giuridiche, eppure vengono aizzati a votare per difendere l'acqua, come se qualcuno li volesse lasciare a secco, o proteggere il mondo dai disastri di Chernobyl, un disastro più comunista che nucleare!
Premessa: quando sentite dei leader politici che vi invitano a votare No, cancellateli dalla lista delle persone affidabili. 
Chi è contrario alle abrogazioni, infatti, NON DEVE RECARSI AL VOTO!
Non diciamo balle del genere: l'astensione è devastante per la democrazia!
Non è lo Stato che ci chiama a votare, allora sarebbe antidemocratico non partecipare alla consultazione, ma dei soggetti privati che si sono organizzati per far abrogare delle leggi e devono farlo a spese loro, mentre se scatta il quorum, hanno diritto ad un rimborso di 1 euro a voto, ergo sono già almeno 25milioni, un business! Se il legislatore prevede che l'abrogazione possa avvenire solo se il referendum raggiunge il quorum della metà più 1 dei votanti, evidentemente prevede che si possa non andare a votare, è una posizione democratica, sana, di gente non ignorante che ha compreso cos'è l'istituto referendario!
I cittadini hanno 2 opzioni: se d'accordo sulle abrogazioni, si recano alle urne e votano, se contrari, NON CI DEVONO ANDARE! Nel caso siano contrari non a tutti e 4 i quesiti ma solo ad alcuni, NON DEVONO RITIRARE LA SCHEDA PER QUEI REFERENDUM e farlo mettere a verbale!
E' vero, è previsto il NO, ma è un'ulteriore possibilità offerta al cittadino che può cambiare idea anche nella cabina elettorale, leggendo il quesito referendario, magari per la prima volta, perché in pochi si sono presi la briga di verificare quali leggi si vogliano abrogare.
Vediamo di che si tratta.
Acqua: i quesiti sono 2, uno per privatizzare non l'acqua ma la sua distribuzione, affidare ai privati la gestione delle reti, conseguentemente la possibilità di aggiungere in bolletta una quota per il recupero del capitale investito. 
PRIMA MENZOGNA: L'ACQUA E' E RESTA PUBBLICA, si privatizza la gestione delle tratte idriche, ossia privati ne curano la manutenzione, dire che si vuole privatizzare l'acqua è una mistificazione è un'altra profonda manifestazione di ignoranza! La rete idrica nazionale "fa acqua" da tutte le parti, si perdono all'anno oltre 2 miliardi di euro, cifre ancora più spaventose se tradotte in litri di risorsa sprecata!
Se c'è una cosa che mi terrorizza al mondo, è restare senz'acqua! Se sento scorrere l'acqua, brutta abitudine delle colf, divento pazza, un bene prezioso non va sprecato in questo modo, figuriamoci poi se si deve perdere perché i tubi sono bucati come uno scolabrodo!
Perché la sinistra si oppone alla privatizzazione della gestione? ma perché in questo modo riesce a gestire, attraverso gli enti locali, un potere immenso, aggiungendo spreco di risorsa a spreco di soldi.
Non a caso l'acqua più costosa in Italia è quella delle Regioni Rosse, Toscana in testa, seguita a ruota dalla Puglia. Già Ennio Flaiano ai suoi tempi diceva che l'Acquedotto Pugliese è quell'ente che serve a dare più da mangiare che da bere! Non è cambiato nulla dagli anni '50, continua ad essere così ovunque il pubblico gestisca risorse, è solo un settore della partitocrazia! 
Vogliamo la meritocrazia? Liberalizziamo tutto, solo così potremo ottenere che coloro che valgono siano premiati, attualmente conta solo la tessera rossa!
Vogliamo sperare di non sprecare acqua e soldi? NON ANDIAMO A VOTARE, i privati sapranno farlo, anche perché si occuperanno di tratte ridotte in regime di concorrenza, sotto la supervisione dello Stato, dunque che problema c'è? Certo che Vendola non vuole privatizzarne la distribuzione, gli servono i 2 euro al metro cubo che fa pagare ai poveri pugliesi, già provati da una sanità malata.. pensate che a Milano costa 0,60, con un'ottima rete.. la povera Moratti aveva lavorato bene, come i precedenti sindaci di CDX!
TUTTI AL MARE O RIFIUTIAMO LA SCHEDA ROSSA E QUELLA GIALLA!
Passiamo al nucleare.
C'è da morire dal ridere, o da piangere, a leggere illustri pareri su FaceBook, di persone che evidentemente sono diventate "fisici nucleari ad honorem", saltando le elementari, a giudicare dall'uso spregiudicato dei verbi e degli ausiliari, per lo più sono, infatti, seguaci del Di Pietro, un altro laureato, come dice di essere, a cui l'Italiano fa difetto! 
Io non ho la competenza di occuparmi della cosa, per cui mi rifugio nel buon senso, nella logica che mi suggerisce due argomenti:
1) La legge che si va ad abrogare porta già una data di scadenza, finirà a novembre di quest'anno, se anche passasse il referendum, come probabilmente avverrà, stante l'ignoranza e la mistificazione che circonda la materia, l'abrogazione sarebbe valida a settembre, e si mette su un costosissimo, per lo Stato, ambaradam referendario solo per 2 mesi? Nemmeno Superman Berlusconi potrebbe tirar su una centrale nucleare in così poco tempo! Mah! Sento puzza di business, le decine di milioncini di cui sopra, oltre che di strumentalizzazione politica…..
2) Visto che tutti gli Stati Europei, nessuno escluso, hanno centrali nucleari, la Francia ne ha 59 di cui 13 vicinissime a noi, che senso ha proibirla in Italia? Vuol dire indebitarci per comprare l'energia e rischiare allo stesso modo. La materia, complessa tanto da poter essere discussa da pochissimi nel mondo, dev'essere affrontata dall'UE! Comprendo la priorità di prezzare le banane….ma se l'Europa non ha una comune politica energetica, che ci sta a fare??? 
TUTTI AL MARE O NON RITIRATE LA SCHEDA DI COLORE GRIGIO!
Chicca finale, il referendum sul legittimo impedimento, ovvero il referendum contro Berlusconi, quello che, secondo i comunisti più tosti, dovrebbe essere il KO per il Premier.
Va da sé che, se ministri o Premier sono chiamati a svolgere le loro funzioni di pubblica utilità, devono privilegiare queste, piuttosto che eventuali presenze nelle aule dei Tribunali, non ci sarebbe bisogno di ribadirlo, gli stessi giudici dovrebbero pensarci come Servitori dello Stato, ma alcuni servono solo la mammona rossa! 
Sono certa che la Magistratura ha un alto senso dello Stato, ma dobbiamo prendere atto che esistono fasce minoritarie nocive alla stessa immagine dell'Istituzione.
Non ho mai compreso perché il governo di CDX abbia battuto strade impervie, lodo Schifani, lodo Alfano, ora il legittimo impedimento, piuttosto che ripristinare l'Immunità Parlamentare, unico strumento per un equilibrio tra i Poteri dello Stato, il perno dello Stato di Diritto teorizzato da Montesquieu, fondamento delle Democrazie moderne, contro il temuto Partito dei Giudici, di cui già all'Epoca dei Lumi si conoscevano le storture!
Notare che i leader referendari, Di Pietro e De Magistris, hanno già usato il legittimo impedimento per non presentarsi in aula e si sono avvalsi dell'immunità in Europa, come D'Alema!
Conclusione: tutto è legittimo per tutti tranne che per Berlusconi?
L'equivoco su cui gioca la sinistra è che Berlusconi abbia problemi suoi, che risolve con leggi ad personam, NOOOOOO! E' vero il contrario, Berlusconi è vittima di una persecuzione perché è a capo della parte politica che si oppone al regime rosso, quello che ha sventato il colpaccio SME di Prodi e De Benedetti, per difendere i quali la Boccassini e Colombo misero sotto accusa tutta la magistratura romana, parlando di "ambiente corrotto", criminalizzando giudici perbene come il Misiano e tanti altri, con il supporto mediatico dei giornali di De Benedetti (altro che conflitto d'interessi!), tenendo in pugno, da allora in poi, tutta la magistratura sana! 
L'hanno fatto con altri prima di lui, Andreotti fu accusato di mafia e di omicidio, Almirante di stragi, Craxi poi, ha pagato per tutti ed è quello che ha preso di meno, i soci di Primo Greganti invece, sono usciti di scena in modo alquanto sorprendente……!
Lo faranno con chiunque osi schierarsi contro, che ci vuole a scattare una foto ad Alfano che bacia uno in odore di mafia? Magari alla fine di un comizio, quando si stringono mille mani, si abbracciano centinaia di sostenitori, impossibile chiedere preventivamente la fedina penale a chi si avvicina per una stretta di mano!
I servizi sono in mano ai poteri forti, c'è da aspettarsi di tutto!
SALVIAMO LA DEMOCRAZIA NON ANDANO A VOTARE O NON RITIRANDO LA SCHEDA VERDE CHIARO.
Personalmente andrò al mare, non mi faccio strumentalizzare né dagli ignoranti, né da chi in mala fede illustra realtà distorte. 


Sveva

martedì 7 giugno 2011

Informando - 9 e 10 Giugno


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Infine, ce l’abbiamo fatta! Dopo varie riunioni, parecchi intoppi, qualche resistenza e anche un po’ di inutile polemica, siamo riusciti a raggiungere lo scopo: una due giorni informativa sul referendum tra la villa comunale di Casanova  e Palazzo Petrucci di Carinola.
Si inizia Giovedì 9 a Casanova, intorno alle 20,30, con una serata musicale a cui parteciperanno tre gruppi musicali: IL GRUPPO OPERAIO DI POMIGLIANO D’ARCO, IL MALPERTUGIO  e I FIOCCHI D’AVENA che gratuitamente hanno aderito a questa manifestazione  e a cui va il nostro indiscutibile grazie.
Durante la serata ci sarà l’intervento di Gennaro Variale e, inoltre, il giovanissimo Antimo Matano, studente dell’Istituto d’arte di Cascano, darà un saggio di arte estemporanea.
Venerdi 10 alle ore 18:00, il Palazzo Petrucci di Carinola ospiterà, invece, gli interventi della prof.ssa Giulia Casella e del dott. Dimitri Pierri che non vanno assolutamente persi.
E’ fondamentale dire che questa due giorni informativa è stata possibile grazie all’impegno di tutti i componenti del Comitato Referendario che hanno creduto a questo piccolo progetto al di là di ogni difficoltà e di ogni colore, ma soprattutto grazie al contributo economico dei commercianti del Comune che hanno sostento con piacere la manifestazione. Per loro sarà creato un piccolo spazio pubblicitario da affiggere in loco.
Che dire di più? Invitiamo la cittadinanza carinolese  ad accorrere numerosa a queste manifestazioni  non solo per informarsi, ma anche per trascorrere piacevoli momenti di comunità.

Il Comitato Referendario

lunedì 6 giugno 2011

ORA TOCCA A NOI!

La volontà popolare sembra chiara, ma non basta. Per cancellare il nucleare,e la privatizzazione dell’acqua sarà indispensabile una forte partecipazione al voto. Superando quella soglia del “50 per cento più uno” degli aventi diritto che resta inviolata dal 1997.

Mercoledi 8 giugno l’associazione “GIOVANI INDIPENDENTI CARINOLA” insieme ad altre associazione come l’eco-club e l’endas organizza una manifestazione referendaria per i SI al referendum. TRE SI, due per l’acqua bene pubblico e il terzo contro il ritorno del nucleare in Italia, Il tutto si svolgerà nella piazzetta di Casale di Carinola contornata da Musica live e stand gastronomici.

Il fine ultimo della manifestazione è quello di focalizzare l’attenzione sui referendum - due sulla privatizzazione dell’acqua pubblica, e uno sulle centrali nucleari in Italia

Al di là della manifestazione in sé la popolazione, secondo le rilevazioni statistiche, sembra essere favorevole all’abrogazione delle leggi in discussione. Il problema, a questo punto, è riuscire a raggiungere il quorum necessario perché il risultato referendario venga convalidato: il 50 per cento più uno degli aventi diritto. Si tratta di uno scoglio quasi insuperabile, viste le ultime consultazioni di questo tipo: dal 1997 in poi nessun referendum abrogativo in Italia lo ha raggiunto. Ma stavolta le questioni toccano al cuore la sensibilità di moltissime persone, e il Governo rischia di essere contraddetto dalla stessa volontà popolare che, stante il successo dell’attuale maggioranza nelle ultime tornate elettorali, invoca sempre di fronte alle critiche politiche e alle stesse inchieste giudiziarie.

Anche per questo le votazioni per le elezioni Amministrative e i referendum sono stati separati, e nel secondo caso si è optato per metà giugno sperando che gli italiani “vadano al mare” e decidano, nonostante tutto, di lasciare ancora il loro Paese al volere dei partiti. Ed è proprio il quorum la preoccupazione di Ermete Realacci, presidente di Legambiente, che spera «che ai referendum su acqua e nucleare vada a votare più gente possibile indipendentemente dal raggiungimento del quorum che è molto difficile per come è fatta la legge italiana sui referendum che prevede appunto la partecipazione del 50% degli aventi diritto».

«Siamo in piazza per sostenere le ragioni della vita. L'acqua integra il diritto alla vita, è il bene comune per eccellenza. Immaginare di viverla come una qualunque merce, immaginare processi di privatizzazione è un delitto contro il diritto dei popoli», ha detto Nichi Vendola durante il corteo a favore di telecamera, il cui ddl regionale di ripubblicizzazione dell’Acquedotto Pugliese è però ancora lontano dall’avere valore di legge. E ha aggiunto: «Le furbizie del governo a proposito di moratoria nucleare non ingannano nessuno. Il 12 giugno andremo a dire sì non solo per l'acqua pubblica, ma anche contro il nucleare». Stavolta non si può che essere d’accordo, nonostante lui sembri già entrato in clima da campagna elettorale.

D’altronde, l’espressione (o la non espressione) di voto è l’unica arma, se si esclude la mobilitazione di massa, che permette ai cittadini di difendersi dai suoi stessi governanti. Un’arma spuntata, ma che almeno in qualche caso può tornare a essere efficace. Soprattutto se si tratta di giudicare leggi specifiche come nel caso dei referendum, e non di mettere una semplice croce su un simbolo. Proprio per questo Mario Valducci, presidente della Commissione trasporti della Camera, ha già confermato nelle scorse settimane che in riferimento al 12 e 13 giugno «l'indicazione del Pdl sarà quella di astenersi». La maggioranza al governo cercherà dunque di tenere lontano l’elettorato dalle urne, fregandosene di quali siano realmente le sue reali preferenze.

Quindi vi aspettiamo Mercoledi 8 Giugno alle ore 20!
 
Giovani Indipendenti


domenica 5 giugno 2011

Ultime dalla stampa on-line

Articolo tratto da casertace.net

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Un lettore ci pone il questito all'indomani della notificazione al medico e neo primo cittadino di un provvedimento dell'autorità giudiziaria, che, di qui a due o tre mesi, potrebbe condurre al suo rinvio a giudizio


Salve, Vi scrivo per portavi a conoscenza che tra i 34 medici indagati nell'inchiesta "Asl - Piedimonte Matese" figura anche Luigi Salvatore Angelo De Risi (Luigi Di Risi il nome usato in modo errato nell'articolo). De Risi il 16 maggio è stato eletto Sindaco di Carinola (CE) nelle fila del NPSI. Leggendo il vostro articolo e gli articoli delle altre redazioni inerenti sempre alle stesse indagini a Carinola si è scatenata una polemica perchè ci sono dei giuristi che ritengono che in caso di condanna in primo grado di un sindaco per tale reato sia previsto il commissariamento del comune!!! Potete approfondire??? Grazie.
Lettera firmata


LA RISPOSTA DEL DIRETTORE:

Non è cominciata, dunque, certo bene l’avventura di Luigi De Risi, all’anagrafe Luigi Salvatore Angelo De Risi alla guida del Comune di Carinola. Il suo nome, infatti, risulta presente nell’elenco dei 34 medici indagati dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per il reato di peculato. Un’indagine chiusasi con l’invio delle comunicazione ai sensi dell’articolo 416 bis del codice di procedura penale e che di qui a uno massimo due mesi, quando gli indagati stessi avranno, eventualmente, presentato alla procura stessa elementi a loro discolpa, attraverserà un altro bivio importante: quelle delle più che possibili, a questo punto, richieste di rinvio a giudizio, con annessa fissazione dell’udienza preliminare, alla fine della quale, ascoltate accusa e difesa, il giudice, che in questa funzione, si chiama, appunto, giudice per l’udienza preliminare (gup), deciderebbe, nel caso, se mandare o meno a processo gli indagati.

Il reato contestato a De Risi rende ancor più delicata la sua situazione, dato che il peculato appartiene proprio a quella categorie delle patologie dei funzionari della pubblica amministrazione. De Risi, dunque, secondo l’ipotesi accusatoria che si va, mano mano, consolidando nella testa dei magistrati inquirenti, da dipendente pubblico, cioè da dipendente di un’ospedale dell’Asl “Caserta uno” avrebbe introitato guadagni illegali, dopo aver dichiarato l’adozione del regimeintramoenia, non trasferendo all’Asl la parte di incassi (fifty fifty, cinquanta e cinquanta) che gli derivavano dall’esercizio dell’attività di medico specialista privato, in aggiunta a quella di medico nella’ambito di una struttura ospedaliere pubblica. Siccome De Risi è diventato sindaco di Carinola lo scorso 16 maggio, appoggiato da una lista civica che faceva perno sulla regia politica del consigliere regionale del Nuovo Psi, Massimo Grimaldi, uomo vicinissimo al governatore della Campania, Caldoro è evidente che un’accusa di peculato finisce, comunque, per pesare nell’attività di un sindaco, per di più tanto collegato con autorevolissimi ambienti istituzionali, quand’anche si tratti di un’accusa che non è stata ancora provata in un processo e, dunque, tocchi una persona innocente fino a sentenza definitiva di Cassazione passata in giudicato.
Per il momento, Casertace non prende posizione e attende gli eventi, proponendosi, però, di seguire, con attenzione, l’evoluzione del percorso giudiziario.
E veniamo alla polpa della lettera giuntami: a Carinola, qualcuno dice che il peculato, in caso di condanna di primo grado dell’imputato porti automaticamente alla decadenza dalla carica pubblica ricoperta. Non è proprio così, ma neanche si tratta di una fregnaccia a assoluta.
Dò un contributo di chiarezza al lettore: cominciamo a dire che la contestazione che viene fatta a De Risi riguarda il primo e non il secondo comma dell’articolo 314 del codice penale: dunque si tratta di “peculato” e non della sua variabile più blanda di “peculato d’uso”, che si fonda, a differenza della versione ordinaria del reato, sul trattenimento temporaneo da parte del funzionario pubblico dei beni di proprietà altrui, allo scopo di farne, appunto, “uso temporaneo”. La precisazione è importante perché questa, in passato, fu materia dibattuta nel casodella decadenza del sindaco di Messina, fino a che una sentenza della Corte costituzionale, innescata da una contestazione di legittimità sollevata dalla Cassazione, non chiuse il casoconsiderando incostituzionale un articolo del decreto legislativo che metteva a riparo dall’ineleggibilità e, dunque, dalla sospensione, chi era stato condannato per la fattispecie meno grave di peculato d’uso e, dunque, equiparando, per gli effetti relativi al mantenimento delle cariche pubbliche il peculato pieno a quello d’uso,

Quello ipotizzato per De Risi è, dunque, peculato, diciamo così, pieno. E allora non resta altro da fare che ricorrere alle norme contenute nel Testo Unico degli enti locali, precisamente al combinato degli articoli 58 e 59, i quali, da un lato elencano tutti i reati che, in caso di sentenza definitiva passata in giudicato e in caso di patteggiamento decretano l’annullamento, dunque, la cancellazione dell’elezione del condannato, dall’altro, proprio nell’articolo 59 associano il provvedimento meno afflittivo della sospensione a chi ha riportato condanne non definitive per quei reati, tra cui c’è proprio quello dell’articolo 314, cioè il peculato.

Per farla breve, siccome una condanna di primo grado, al pari di una condanna di secondo grado, non è condanna definitivasi ci limita alla semplice sospensione. Ordunque, se De Risi, da qui a uno o due anni (questo dipende dai tempi della giustizia) fosse condannato per peculato, sarebbe automaticamente sospeso dalla carica di sindacoSospeso e non decaduto. Il che significa che non si andrebbe automaticamente a nuove elezioni, ma sarebbe il suo vice a guidare le sorti del Comune di Carinola,
Spero di essere stato chiaro.

Gianluigi Guarino

sabato 4 giugno 2011

Ciao Antonio


Ieri pomeriggio è venuto a mancare l'amico di tutti Antonio Ricciardone. La tremenda malattia che lo ha colpito qualche anno fa, ha avuto la meglio su di lui. Era un giovanotto pieno di gioia e di interessi sociali, come sono tutti i giovani normali. Nonostante i tanti dispiaceri avuti nella sua vita cercava senpre di essere sereno o almeno dimostrarsi tale. Non voleva assillare chi gli stava intorno con i suoi problemi che sono stati tanti per lui. Per una questione di privacy non li voglio elencare, ne cito uno per tutti la mancanza del padre. Nonostante lo avesse cercato e desiderato tanto di conoscerlo non è mai riuscito ad incontrarlo. Ultimamente era stato anche sospeso dal servizio, per una strana coincidenza dopo qualche mese è comparsa la malattia che lo ha portato alla morte. Nonostante tutto, i suoi temi preferiti erano il sociale e l'ambiente. I suoi discorsi erano sempre in difesa dei boschi degli animali selvatici, perfino dei randagi. Polemizzava sempre con i cacciatori locali, che oltre a sterminare gli uccelli, abbandonano i bossoli delle cartucce nei boschi. Diventava  una furia quando vedeva i boschi bruciare ed invitava tutti a combattere questa vergognosa abitudine. Antonio non parlava mai di interessi personali, i suoi discorsi erano sempre su questi temi, Pensava sempre come si potesse creare una cooperativa di giovani che potessero gestire al meglio il patrimonio naturale e culturale del comune. Ripeteva continuamente questi concetti per far sì che i giovani non fossero costretti ad allontanarsi dal paese natale. 
Questi discorsi Antonio li faceva molto prima di andare a Milano per lavoro, forse li aveva fatti da quando era nato. Con le poche forze che gli erano rimaste sosteneva i referendum che si terranno prossimamente. Nonostante fosse fortemente debilitato si era impegnato ad andare a votare anche in carrozzella. Il destino non ha voluto concedergli questo suo ultimo desiderio. L'impegno dei giovani sensibili ai temi collettivi, come lo era lui, lo faranno contento convincendo qualcuno restìo a recarsi a votare. Quel voto recuperato sarà dato al posto di Antonio. Certamente lui ne sarà molto  felice, più  delle messe e delle visite di rito che si tengono in queste dolorose circostanze. Ci impegniamo tutti ad accontentarti, ciao Antonio.

Un Amico

giovedì 2 giugno 2011

REFERENDUM: giovani in movimento

Per fortuna tutta l’Italia, o quasi, ha capito l’importanza del prossimo referendum, ma purtroppo c’è sempre  una fetta di popolazione che non la capisce e se ne sta tranquilla a casa invece di andare a votare. Per far si che si raggiunga il quorum del 50% più uno che assicuri la validità delle votazioni, è opportuno che tutte le forze disponibili si diano da fare per informare i cittadini e li convincano ad andare a votare.

E’ quello che sta succedendo anche a Carinola.

Da circa un mese,  un gruppo di giovani e meno giovani si  riunisce nell’oratorio di Casanova per approntare una campagna informativa per la cittadinanza carinolese e regalarle anche una serata diversa, all’insegna della musica e dell’informazione referendaria.

Ma per potere mettere insieme una serata simile c’è bisogno di impegno, buona volontà e un po’ di soldini per affrontare le spese che inevitabilmente si devono sostenere.

Nonostante molti amici abbiano fatto a proprie spese le fotocopie per il volantinaggio e diversi gruppi musicali abbiano dato la propria disponibilità gratis perché consapevoli dell’importanza della manifestazione, c’è tuttavia la SIAE da pagare, un palco da affittare, il servizio tecnico, l’attacco elettrico con ENEL e altre spesucce varie.

Oltre ad auto-tassarsi, il gruppo ha bisogno anche dell’aiuto di tutti i commercianti di Carinola che possano elargire un piccolo contributo per la buona riuscita della manifestazione, per cui rivolgo a loro l’invito ad accogliere questi ragazzi e partecipare con fiducia alla loro richiesta: quello che stanno facendo, lo fanno per tutto il popolo carinolese e non per loro stessi. Il minimo che tutti noi possiamo fare è condividere ogni sforzo che si fa per il nostro benessere comunitario.

Grazie a tutti.

Una di loro

mercoledì 1 giugno 2011

Analisi primo Consiglio Comunale (2)

Che noia fare un’analisi su Massimo, ma in qualche modo bisogna pure afferrare il senso delle scelte prodotte nel primo consiglio comunale, svoltosi ieri a Palazzo Petrucci, in una sala consiliare capovolta per l’occasione. Quindi cominceremo proprio da questo. Invertita la disposizione dei tavoli, ci si è ritrovati in una sala molto più ariosa, dove il popolo era sopra, gli amministratori qualche gradino più sotto. Ma per ora sembra solo simbologia derisiana. La notizia invece è un'altra, ed è fin troppo semplice fare sarcasmo sui due dinosauri, Marrese e Russo, fuori dalla giunta e da incarichi per la prima volta, variamente ringraziati per il “passo indietro”, seduti nei pressi del presepe, uno accanto all’altro, scambiandosi mezzi sorrisi, tentando di smorzare il colpo, la botta, la mazzata, o come volete chiamarla, di Massimo Grimaldi. Poco lontani dai Re magi ( ossia i tre assessori esterni, Tonino Pagano, Antonio Giorgio, Fabio Passaretti) , i due sembravano quasi volersi abbracciare per consolarsi dal freddo politico.
Certo Giggi ha avuto fermezza, ma prima, madonna, quante ne ha tentate. Correva voce di parecchi assessorati proposti nelle ultime 48ore, da Casanova a Nocelleto, passando per Carinola. AAA si cercavano disperatamente volti puliti, professionisti, ragazzi e ragazze da mettere in giunta, ed alla fine ha accettato un ventitreenne, Fabio Passaretti, un bravo ragazzo, tranquillo, studente di ingegneria. Ovviamente di Nocelleto. Ma perché non individuarli prima che si trionfasse, permettere una formazione, farli arrivare in giunta a poco a poco, magari quasi alla fine della turnazione?Perchè all’ultimo momento? Massimo Grimaldi così ha deciso, premiando solo Luigi Verrengia con la vicesindacatura per tenerlo buono per il dopo-Giggi. Infilando due suoi componenti nelle commissione elettorale ( il diligente Nardelli ed il piccolo Di Spirito) ha poi espresso il desidero che Carinola restasse senza assessore, in cambio Peppe del Prete si accontenta della presidenza del Consiglio. E ancora il piccolo Di Spirito vicepresidente.
Massimo, in poche parole ha fatto capire a tutti che ha lo scettro in mano, ma questo Russo e Marrese lo sapevano fin dall’inizio eppure hanno accettato di remare per lui e per Giggi. (Essere più forti, trionfare, sedersi sul comune, questo dolore che Carinola sopporta). Ma con queste scelte di forza Massimo fa capire soprattutto a chi non lo ha votato, a chi voterà, che con lui si può far tutto. Dalla mattina alla sera siedi in consiglio comunale, entri nelle commissioni, diventi assessore. Sei grande, famoso. Tutto questo a costo dello svilimento del significato di formazione politica-amministrativa. Con lui fai prima l’amministratore e poi la formazione.
Ma qual è il prezzo che Carinola paga? Certamente è molto pericoloso questo metodo, in quanto chi si affaccia alla politica per la prima volta ha bisogno di formarsi da solo, farsi da solo, pensare da solo, decidere da solo, ovviamente con un gruppo fidato alle spalle. Ma per ora la gente vuole questo.

DeLucis

Analisi primo Consiglio Comunale (1)

Con la riunione del consiglio comunale di ieri si è completato l'organigramma della squadra che collaborerà col neo sindaco di Carinola. Con la nomina della giunta, del presidente del consiglio e commissioni varie, gli adempimenti preliminari sono stati tutti ultimati e bisogna solo operare. Non ci sono più ostacoli all'inizio dell'azione di questo sindaco che ha sempre eruttato progetti in tutti i campi, da quello delle finanze comunali a quello dell'economia, senza tralasciare lo sport e il sociale. Se realizzerà la metà dei progetti che ha predicato in tanti anni, Carinola diventerà una piccola Svizzera. L'eminenza grigia della lista ha pensato a tutto mettendogli tutti i mezzi a disposizione, lui ci deve mettere solo l'impegno.
Mai nessun sindaco ha potuto avere a disposizione tanti mezzi ed agganci amministrativi come questo. Ha un assessore proviciale eletto con lui, ha il presidente del bilancio regionale che lo protegge, inoltre, cosa non da poco, una giunta oltremodo docile.
Sua eminenza con una grandiosa manovra politica ha eliminato i dinosauri che avrebbero potuto intralciare il lavoro della giunta.Veramente encomiabile questa operazione che ha portato all'estinzione dei due dinosauri sopravvissuti. Dopo aver eliminato Mannillo, Di Lorenzo e Di Biasio adesso ha ingabbiato anche Marrese e Russo dopo averli sfruttati elettoralmente. Prime mosse azzeccatissime da parte dell'allenatore che ha fornito anche una squadra che più arrendevole di così non si poteva trovare: Giorgio, Verrengia, Passaretti non sono dei piantagrane, tantomeno Pagano, da sempre grande elettore del sindaco. Questi ora non ha alcuna giustificazione o alibi per sottrarsi alla concretizzazione dei suoi programmi. Nessuno lo disturberà e tutti lo aiuteranno, anche se qualcuno  volesse ostacolarlo non ha la forza per farlo, visto che in consiglio ci sono tutti gruppi politici singoli.. Non potrà certo essere disturbato dall'ipotetico gruppo dei due dinosauri eliminati,  adesso contano i numeri non i voti. Un consigliere di cinquecento preferenze vale uno, quanto quello di centocinquanta.
Quindi il sindaco può e deve lavorare in tutta serenità, abituandosi anche  a pensare prima di parlare, cosa non facile per lui. Ieri sera ha confermato questo suo difetto cronico gaffando nei confronti della maggioranza, nei confronti di Di Spirito e dell'opposizione nei confronti della lista di Zannini. Ha rivelato coram populi che Di Spirito non ha voluto cariche e che non voleva nemmeno quella simbolica di vice presidente del consiglio per paura di dover parlare. Ha poi apostrofato i componenti della lista  Coraggio e Libertà col termine "guagliuni". Bene ha fatto Zannini a rintuzzarlo fermamente, ricordandogli che tutti i componenti la sua lista ed anche i supporters, sono stimati professionisti. La reazione dell'altro  arriverà quando capirà. Si spera che in futuro faccia attenzione alle sue parole ricordandosi di essere il sindaco e non un politicante da bar. Tutto a gonfie vele dunque, perciò sindaco lavora e se possibile in silenzio.

Sfreccero

Circuito socio-Culturale Caleno


A breve sarà operativa la nuova ONLUS Circuito socio-culturale Caleno (C.C.C. ONLUS). L’associazione si pone come proposito quello di creare uno spazio culturalmente attivo, aperto a chiunque abbia a cuore l’equitá sociale, la cultura, la promozione di attivitá socio culturali in Italia e all’estero tramite progetti di cooperazione, progetti che permettano di ideare e promuovere attività artistiche, culturali, teatrali e artigianali. Il Centro è un’associazione senza scopo di lucro che ha come fine quello di divenire l’epicentro di un laboratorio di idee e attivitá in continua evoluzione, un luogo aperto a tutte le menti fervide della zona e non, così come a gruppi e realtá di ogni tipo. Dopo i successi di iniziative quali il Lunarte Festival giunto ormai alla 5ª edizione, ci proponiamo di far crescere l’idea della cultura vista come un propellente dinamico capace di creare e sviluppare le potenzialitá di giovani e meno giovani.
Chiediamo per tanto l’aiuto di tutti coloro vogliano in un modo o nell’altro collaborare con noi in questo affascinante ed ambizioso progetto. Stiamo allestendo la nuova sede del centro che si trova nella piazzetta dei Laurenzi a Casanova di Carinola (Via Grangelsa 87) e come si puó ben immaginare, c’è bisogno di tutto o quasi, oltre a tanto lavoro da fare.
Chiunque abbia in casa oggetti o materiale vario da buttare via o riposto in qualche dimenticata dispensa o cantina ha dunque la possibilitá di contattarci. Verremo a vedere quello che vogliate darci (in forma di prestito o come donazione) e lo porteremo ed useremo come allestimento per la sede.
Gli oggetti ed i materiali di cui abbiamo bisogno possono essere : libri, libreire, scaffali, monitor, proiettori, PC, poltrone,  scrivanie e qualsiasi altra cosa vi venga in mente.
Se avete intenzione di collaborare con un’ iniziativa dinámica e nuova, che ha come idea base quella della partecipazione totale di chiunque abbia a cuore la cultura come base fondante dei rapporti sociali e come incentivo per lo sviluppo e l'evoluzione di tutti, non esitate a contattarci all’indirizzo mail ccclunarte@gmail.com

oppure contattate:  
Mario Piccirillo (mariopicci@gmail.com) 3386811004
Michele Sorvillo (misorvillo@yahoo.it) 3386812014
Pasquale Passaretti (passarettip@hotmail.it) 3890582014
Giorgio Di Lorenzo (giogridi@hotmail.it)

Grazie a tutti dallo staff della C.C.C ONLUS!!!!!