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domenica 24 febbraio 2013

Mandiamoli a casa tutti


Il momento democratico più atteso cioè quello del voto finalmente è giunto. Il momento in cui noi cittadini decideremo a chi affidare il governo del paese. Finalmente potremo cacciare con un voto democratico il mercanti dal tempio. Con un semplice tratto di matita potremo liberarci da tutti i parassiti che albergano nel parlamento italiano. Tutti di qualunque partito che sono solo autoriferenziati ai loro biechi interessi e della loro banda organizzata che prende il nome di partito a cui appartengono. Unico loro interesse procurarsi incarichi e posti altamente remunerati a spese del cittadino indifeso. Finalmente la coscienza civile delle masse si è svegliata ed hanno deciso di cacciarli tutti per poter riformare tutta la macchina dello stato. Mandare in parlamento delegati dei cittadini che difendano i loro interessi e non li considerino solo plebe a cui spremere le tasse fino a farli morire. Parlamentari che siano consapevoli delle difficoltà economiche dei cittadini a causa della crisi e le dividano con loro. Cancellino i privilegi dei tanti Fini e dei tanti D'alema che tra scorte e stipendi costano ai cittadini più di centomila euro al giorno. Ricevano qualcosa in più non il superfluo mentre i cittadini muoiono di fame. Nessuno deve restare indietro nel nuovo concetto di stato, tutti devono avere un minimo di sostentamento. Non saranno mille euro saranno cinquecento ma non nulla mentre loro sperperano milioni di euro.  Dove prendere i fondi necessari? Semplice, dagli stipendi, dei politici, dei manager di stato, dai dipendenti della la camera, da dipendenti del senato, dalla corte costituzionale, dal presidenza della repubblica, dalle regioni, dalla cancellazione della province, dalle fondazioni inutili, dai consorzi inutili. dai doppi e tripli incarichi pubblici, dalle pensioni milionarie, ovunque ci sia lo spreco voluto dalla malapolitica. Una marea di soldi pubblici da strappare dalle fauci di questi parassiti affamati e distribuirli ai cittadini in difficoltà. Chi vorrà votare per la conservazione di questo sistema di ladrocinio è libero di farlo ma comprenda per chi vota e per cosa vota e si vergogni.

Fan Movimento 5 Stelle.

lunedì 18 febbraio 2013

Biasox batte un colpo



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Un giorno d'inverno la vita della tranquilla comunità della contea di Calenum  si animò di colpo. il motivo era delle  tante pergamene attaccate un pò ovunque. il contenuto anche per quelli che non sapevano leggere era chiaro, il conte Biasox chiamava a raccolta  i vassalli, valvassori e valvassini che gli erano rimasti fedeli. Inutile dire che quasi tutti gli abitanti della contea accolsero con gioia ed entusiasmo la notizia dell'arrivo del conte Biasox foriera del suo ritorno sul trono della contea. Le loro condizioni sotto il regno del cerusico don Luis de Santa Cruz erano peggiorate di molto ed ormai tutti desideravano che tornasse a dedicarsi esclusivamente alle sue pozioni mediche vista la sua completa incapacità politica.  Motivo della riunione indetta dal conte erano le imminenti consultazioni per nominare i rappresentanti del regno di Maradonia presso il consiglio dell' impero di Arraffonia di cui il regno era tributario. La riunione si tenne presso un turrito monastero situato in una zona isolata in modo da poter controllare minuziosamente gli intervenuti. La scelta era caduta su quel sito anche perché il guardiano del monastero era fra Giovanni da Sinuessa religioso potente che con la sua influenza garantiva la incolumità degli ospiti. 

Il conte Biasox al contrario delle sue abitudini arrivò prima di tutti con pochissimi fedelissimi in modo da poter occupare il posto centrale e da lì dare ordini anche sulla disposizione degli ospiti intorno la  tavola. Grande fu la sua gioia quando vide l'immensa sala del monastero riempirsi tanto che molti dovettero sostare nei corridoi. Tante tante dame risposero al suo richiamo così che i mille bouquet di rose che aveva fatto preparare dal suo giardiniere per omaggiarle non bastarono. Fu tanta la sua gioia che il suo discorso fu brevissimo, solo grazie, grazie, grazie. L'applauso che lo accolse fu tanto fragoroso che nel villaggio vicino quella sera pensarono ad una scossa di terremoto. Mentre ascoltavano i forbiti discorsi degli astanti la sala ad un tratto si ammutolì: era entrato il duca Giano Trifronte seguito da due scudieri che con passo di sfida si diresse verso il conte Biasox. Tutti trattennero il fiato pensando che volesse lanciargli un guanto di sfida conoscendo i profondi dissidi che esistevano da tempo fra di loro. Invece il duca arrivato nei pressi del conte Biasox si distese a faccia in giù sul pavimento e gli baciò il piede giurandogli di nuovo eterna fedeltà. 

Biasox fece finta di credere alla sincerità del suo giuramento e gli concesse l'alto onore di sedersi al suo fianco. Nel frattempo gli si era avvicinato il vecchio genitore di Michelino da San Donato che implorò il conte Biasox di riprendere il giovanetto sotto la sua protezione donandogli qualche investitura. Il conte acconsentì con il più benevolo dei suoi sorrisi ma giratosi verso Giano bisbigliò nel suo orecchio e disse:  "mi sembra Laerte che reclama la salma di Ettore", facendo un pò di confusione con Priamo. Quel messaggio gli servì per dimostrare a Giano la sua cultura ma anche per dirgli cosa pensasse della richiesta appena ricevuta. Conoscendo l'ambiguità e anche trianguità del suo interlocutore era sicuro che in serata avrebbe informato Michelino. Finiti i vari discorsi di convenienza invitò tutti nella mensa del monastero da cui erano stati allontanati i trecento monaci che vi dimoravano stabilmente. La cena che fu servita fu una di quelle memorabili che solo il conte Biasox sapeva offrire : montagne di lasagne, centinaia di fagiani un paio di cervi ed anche un toro intero di circa nove quintali. 

Mentre mangiavano li guardava e sorrideva conoscendoli tutti e sapendo che il loro appoggio era proporzionale a quanto li facesse mangiare. Comunque era felicissimo -  non erano i soldi che gli mancavano e lui aveva bisogno dell'appoggio di tutti per poter tornare a sedersi sul trono di Calenum. Tornato nel suo palazzo si addormentò e per tutta la notte sognò la cacciata di don Luis e del marchese Grimaldellis suo protettore pro tempore.

Il Conte del Grillo 

mercoledì 13 febbraio 2013

Benedetto XVI - cultura e religione


L'annuncio delle sue dimissioni irrevocabili da capo della chiesa cattolica ha suscitato scalpore e commenti in tutto il mondo. Appena diffusa la notizia tutti i capi di stato hanno espresso il loro pensiero e molti il loro dispiacere. Degno di nota il commento delle autorità politiche israeliane che hanno espresso un forte e sincero dispiacere per l'abbandono del papa confermandogli il loro rispetto. Quasi hanno voluto far capire che hanno apprezzato di più il franco discorso di questo papa alle scuse di maniera del suo predecessore. I giornalisti e pseudo opinionisti italiani hanno espresso i più bizzarri giudizi arrivando perfino ad ipotizare oscure congiure.Tra gli altri Saviano che ha parlato di strategia elettorale come se il papa fosse interessato alla politica italiana. L'altro commento da ricordare per l'ottusità è quello di Carlo Freccero che ha affermato che non si è comportato come rappresentante di Cristo in terra. La sua ignoranza non gli permette di sapere che il papa è l'erede di San Pietro.  Tutti i commentatori, con poche eccezioni, sono accomunati dall'ignoranza della statura del personaggio. Forsde fuorviati dal suo carattere mite e votato all'umiltà pensano di aver di fronte un personaggio di bassa caratura. Pensano che sia come quelli che sono abituati a frequentare nel parterre politico italiano. Ignorano che questo papa è uno dei più grandi filosofi e studiosi esistenti al mondo, esponente primario della cultura vera che loro non conoscono. Ignorano che egli  parla correttamente più di dieci lingue che usa per dialogare e per insegnare anche nelle università. Non sanno che lui è il più grande esperto del diritto canonico e di temi telogici del cristianesimo. Ignoranno che dietro quell'aspetto così dimesso si nasconda uno dei più grandi cervelli mondiali portatore di un bagaglio culturale immenso. Siccome ignorano le sueimmense virtù nelle loro discussioni e scambio di opinioni ne parlano come se fosse Monti o Napoitano. Siccome ignorano lo spessore culturale  di queso papa si sono dati a giudizi e congetture assurde quando invece le motivazioni sono molto semplici. Lui svolge la sua missione nell'interesse della chiesa e dei suoi fedeli pertanto nel momento che si è reso conto che le forze gli stanno per mancare ha rimesso il suo mandato. questi nobili intenti sono inconcepibili da parte di chi  ogni giorno è a contatto con persone attaccate alla poltrona fino alla morte per conseguire solo il proprio interesse e la propria ambizione. Invece questo grande studioso e grande religioso resosi conto che non ha più l'energia a causa dell'età avanzata per guida la chiesa universale ha pensato di ritirasi in preghiera per il bene della chiesa e di tutta la comunità cristiana.

p. Jorge

mercoledì 6 febbraio 2013

Carinola: tutti morosi



Da giorni  i carinolesi stanno ricevendo la cartella esattoriale per il pagamento della tassa sui rifiuti solidi urbani.Invece dela solita comunicazione bonaria a versare quanto imposto per l'efficientissimo  servizio di cui hanno usufruito hanno ricevuto una notifica di pagamento. L'invito bonario è dovuto per legge per dar modo al cittadino di verificare l'entità delle somme dovute ed in caso di errori poter procedere ad una richiesta di rettifica o sgravio rivolgendosi all'ente impositore. Questo passaggio è previsto dalla legge 241/90 che i funzionari comunali dovrebbero conoscere. Nel caso un cittadino non abbia provveduto al pagamento richiestogli o ad un eventuale ricorso scatta la notifica  che in effetti è una certificazione di morosità. Pertanto a Carinola tutti sono morosi per decisione dell'amministrazione comunale. Non bastava essere considerati sodali con la camorra grazie ad alcuni di loro adesso anche questo altro affronto. Al fatto morale bisogna aggiungerne quello pratico. La notifica di cui si sta trattando costa quasi sei euro se eseguita tramite il servizio postale come in questo caso. Questa spesa viene accollata al moroso per non aver ottemperato ai suoi obblighi nei termini previsti, Siccome hanno deciso che i carinolesi sono tutti morosi hanno proceduto ad aggiungere le spese di notifica alla tassa. Loro sicuramente fidano nella pazienza dei loro devoti cittadini che pecorecciamente pagheranno anche se non è certo. Potrebbe darsi che qualche forza di opposizione raccogliesse tutte le notifiche e le facesse impugnare da qualche avvocato rendendole nulle per vizio di forma. In quel caso il furbo montagnaro non dormirebbe sonni tranquilli dovendo accollarsi lui tutte le spese e forse rimborsarle visto che trattasi di malversazione. Può darsi anche che il colpo di genio gli vada bene e riesca ad entrare in possesso delle somme con qualche mese di anticipo. Non gli si può dare torto per la fretta in quanto deve pagare la prima rata del vantaggiosissimo contratto che ha firmato da qualche giorno. Sembra che la spesa per la raccolta dei rifiuti sia aumentata e contemporaneamente quasi la metà del personale addetto sia stato licenziato. Oltre le responsabilità morali nei confronti di sei famiglie a cui deve andare la solidarietà di tutti serve un'altra riflessione: se con quindici operatori si aveva una raccolta a singhiozzo con nove sarà mensile? Se accadrà i carinolesi non solo saranno morosi ma anche pieni di immondizia come  è da quando si è insediata questa amministrazione non tanto brillante.


Fiscalista


venerdì 1 febbraio 2013

Ecco perché un cittadino del Sud non può votare PDL


Carissimo cittadino del Sud, 
tra qualche giorno finirà questa assurda campagna elettorale con il riciclaggio politico più grande della storia italiana. Nemmeno al tempo dei Comuni c’era un si tanto divisionismo tra le parti, le quali, piuttosto che pensare al bene comune, pensano al proprio orticello e poltrona. 
Sicuramente sarai confuso su chi scegliere a rappresentarti, oppure sei tra quelli che ha già deciso, ma ti prego solamente di evitare due cose:
- il non andare a votare;
- il votare PDL.
Ti starai chiedendo “ma chi è costui che vuole dirmi cosa fare?”
Certo puoi fare quello che vuoi, ma se, leggerai attentamente, alla fine sarai d’accordo con me che
UN CITTADINO DEL SUD NON PUO’ VOTARE PDL!
Si, vota chi vuoi, eccetto PDL, perché si è alleato con la Lega Nord che ha come motto “PRIMA IL NORD”.
Non puoi mandare a governare un partito che si  allea con un partitino da 5% che sicuramente, visto il motto, non farà i tuoi interessi.
Non puoi vendere il futuro di tuo figlio e la tua terra solo per risparmiare qualche centinaio di euro di IMU.
Meglio pagare l’IMU su una casa che possiedi, che rischiare in futuro perdere la tua casa proprietà.
PENSACI BENE!
Starai pensando “ma chi è questo arrogante?”, “ma in fondo la Lega Nord vuole fare anche i miei interessi!”.
Ti assicuro che non sono un arrogante, ma tu non essere un illuso!
Sei mai stato ad un congresso della Lega o a qualche riunione che essi tengono nelle loro terre?
Io ci sono stato! Sai cosa dicono? 
Dicono che sei una cacca, che non vali niente e che sei la causa di tutti i loro mali. 
Dicono che non paghi le tasse, che sei un camorrista o mafioso, che rubi i loro soldi ed il loro lavoro. 
Dicono che sarebbe ora di metterti in un campo di concentramento per farti lavorare a vita fino a farti scoppiare.
Se sei campano, inoltre, identificato con Napoli, sei il peggiore di tutti.
Ti assicuro che vivendo da molti anni al Nord, per fortuna non tutti la pensano così, ma quella minoranza di seguaci della Lega Nord la pensa proprio così.  
ECCO PERCHÉ DEVI ASSOLUTAMENTE EVITARE DI VOTARE PDL!
Non si può scendere a patti con chi si allea con chi ti disprezza!
Il tuo onore ed il tuo futuro vale molto di più di una manciata di euro.
Ricordalo! E ricordalo ogni giorno fino a quando entrerai in cabina elettorale!
VOTA CHI VUOI, MA NON VOTARE PDL, 
poiché daresti ragione alle affermazione dei leghisti, a meno che tu non ti ci identifichi veramente.
Ricordalo sempre! In caso contrario, poi non dire che non ti ho informato!

Povera Patria


mercoledì 30 gennaio 2013

Fece anche bene?



Questo è l'interrogativo che molti si pongono in questi giorni, ovviamente la domanda si riferisce alle affermazioni di Berlusconi. Lui ha sostenuto che Mussolini sbagliò ad emanare  le leggi razziali ma fece anche cose positive. Tralasciando le motivazioni elettorali che lo hanno spinto a profferire quelle frasi la domanda resta. La risposta della sinistra dedita solo alla distruzione dell'avversario, in quel caso anche materialmente, è netta, nulla da salvare del ventennio fascista. Al contrario i pochi testi di storia che riportano quel periodo asseriscono che furono anni di progresso economico e civile per il popolo italiano almeno per i primi quindici anni. 
Si ricorda l'istituzione dell'Inps dell'Inail, del genio civile, dell'iri, delle bonifiche che diedero lavoro a tante persone fermando l'emigrazione che fino ad allora era l'unico mezzo per salvarsi dalla miseria. Furono anni in cui l'italia conquistò primati in tutti i campi, nelle costruzioni navali, in quelle aeronautica, nella carpenteria pesante e nelle opere pubbliche all'avanguardia. 

L'agricoltura fu modernizzata e assistita con contributi statali che fece fare un grande progresso ai coltivatori migliorando i loro raccolti e le loro entrate  Il tutto fu rovinato con l'emanazione delle  leggi razziali e con l'entrata in guerra a fianco della Germania che costò tanti lutti agli italiani.  Comunque l'assetto sociale ed economico della nazione è rimasto fino ad oggi insieme alle grandi opere. Oltre alle bonifiche , quasi tutti i tribunali, il foro italico, l'eur per citare solo le opere principali. La previdenza sociale e contro le malattie è stata creata da Mussolini compreso l'indennità di disoccupazione e le pensioni. Era un sistema così ben studiato che la sinistra  e company non ancora è riuscita a distruggerlo completamente.

Chi nega queste realtà è in mala fede anche perché non sanno quali opere moderne contrapporre a quelle né in campo sociale che in campo economico. Siccome sono nani politici si salvano con gli insulti e con l'oblio tacciando chi ricorda anche le positività come fascista. Chissà se è fascista chi legge i libri di storia senza pregiudizio o chi tiene gran parte dei cittadini nella miseria pensando solo ad arraffare denaro.

Storia patria

mercoledì 23 gennaio 2013

VOTATE VOTATE



Con la presentazione delle liste dei candidati al parlamento la poderosa macchina elettorale sta girando a pieno regime. Vero che le spese elettorali in Italia sono le più alte del modo in compenso si dà la possibilità a chiunque di partecipare e anche di avere un rimborso elettorale. Ce n'è per tutti i gusti, dai pensionati ai rivoluzionari con Ingroia e rivoluzionari moderati, fratelli d'Italia, amnistia e libertà per i carcerati, lega nord e grande sud, liberi da equitalia e tantissimi altri per tutti i gusti. 

A questi bisogna aggiungere i partiti tradizionali sui quali si dovrebbe concentrare il voto della maggior parte degli elettori. La Campania è una delle regioni più contese dai candidati al senato visto che alla camera sono tutti d'accordo per far vincere il Pd. La battaglia è al senato perché chi riesce a prendere un notevole numero di senatori avrà maggior forza contrattuale nella composizione del nuovo governo. Tutti dicono di voler vincere ma in realtà nessuno vuole una vittoria netta in modo da riproporre la stessa maggioranza che si è avuta l'anno scorso. Tutti insieme è bello, un ministro ed un sottosegretario per uno non fa male a nessuno, poi ci sono i consigli d'amministrazione delle banche degli enti, della rai, ecc. ecc.. Ce n'è per tutti. 

Chi paga? 

I cittadini ovviamente con le tasse che saranno ancora aumentate certamente non pagheranno i politici che già 
che già lavorano tanto per il bene dell'Italia e per gli italiani. Adesso come dicono i politici di professione la parola passa agli elettori. 

Dando uno sguardo ai candidati della circoscrizione cui appartiene Carinola si ha ampia possibilità di scelta. Chi vuole votare per il pd vota Letta, ne vota uno ne prende due. Deve far votare anche i parenti se vuole far entrare la Picierno l'unica casertana presente in lista. Purtroppo l'altro casertano, Caputo, lo hanno brutalmente eliminato nonostante fosse arrivato primo alle primarie. Per il pdl c'è la coppia Carfagna Degirolamo insieme a tutti napoletani così li difendono. Chi vota sinistra e libertà avrà il piacere di eleggere Vendola così si potrà sposare. Gli elettori Udc potranno votare la coppia Zinzi Demita in modo da perpetuare il nome in politica. I più seri voteranno futuro e libertà in modo da eleggere la coppia Fini Bocchino simboli dell'onestà e della coerenza. Al senato oltre a Berlusconi, Buttiglione,Casini, si potrà votare anche un altro giovanotto cioè Monti che ci aiuterà a peggiorare la nostra situazione economica anche nel 2013. Insieme a questi baldi giovanotti si potrà votare anche Katanga pseudonimo del console Vattani candidato della destra di Storace.

 Non manca nulla e nessuno tutti pronti a sacrificarsi per il bene del popolo ed impegnarsi a tutelare i loro interessi. Si potrà scegliere liberamente a chi dare il proprio voto ma si potrà scegliere liberamente anche di mandarli tutti a quel paese votando Il movimento Cinque Stelle così da pulire un pò il parlamento italiano inquinato dal malaffare.



Disqus

mercoledì 16 gennaio 2013

Affari tuoi o fatti suoi?



Tantissimi conoscono la popolare  trasmissione televisiva ""affari tuoi"". In quella trasmissione un concorrente sceglie una serie di pacchi alla ricerca fortunosa di quello contenente cinquecentomila euro.Il conduttore in sala con il concorrente di turno è in collegamento con un personaggio sconosciuto a tutti tranne che a lui. Questi gli detta il da farsi per telefono cosicché tutto il gioco è deciso dal personaggio che non è sulla scena. Pochissimi sanno che il gioco dei pacchi si fa pure in uno sperduto e arretrato comune della provincia di Caserta, Stesso impianto del gioco con dei concorrenti, un conduttore che è anche l'autista del personaggio che sta nell'ombra e dirige il gioco e tantissimi concorrenti.Le modalità del gioco sono le stesse ma con alcune differenze sostanziali ad esclusivo interesse dei conduttori. Anche qua ci sono i pacchi ma a differenza della trasmissioni sono molto di più di venti, il loro numero aumenta in virtù dell'approssimarsi delle consultazioni elettorali. Altra differenza è che i pacchi sono tutti uguali ed anche di scarso valore, ma quando si dà qualcosa gratis la riconoscenza è assicurata.Torniamo al gioco, l'autista conduttore seleziona i concorrenti raccogliendo le loro domande dopo averle sottoposte al vaglio del suo capo provvede alla distribuzione con un sorteggio le cui regole sono note solo a loro. Un gioco facile come quello televisivo a cui concorrono in tanti e quasi tutti vincono perchè si tratta di generi alimentari del valore di meno di cinquanta euro. Un gioco semplice che sembra andare nell'interesse dei concorrenti che non pagano nulla per parteciparvi,,  In effetti è molto più redditizio per gli affari elettorali di quelli che conducono il gioco in quanto con quel pacco li indurranno a votare per loro o per chi decideranno loro, o meglio per chi deciderà lui. 

Il Notaio 

P.S. dalle ultime notizie sembra che prima delle prossime elezioni saranno sorteggiati più di duecento pacchi.......tutti uguali.

giovedì 10 gennaio 2013

Anno nuovo politica vecchia



Sono trascorsi pochissimi giorni da quando si è festeggiato l'arrivo del nuovo anno augurandosi che sia migliore del precedente. Oltre all'augurio per la salute che va sempre al primo posto ci si è augurato migliori condizioni economiche e più fiducia nel futuro. Dopo l'anno orribile  delle sciagure e dell'aumento vertiginoso della disoccupazione, il tutto condito con tante tasse ci si aspetta un anno migliore. 

Difficile immaginare un anno peggiore di quello appena trascorso visto che che si è convissuto con la Fornero ed i suoi provvedimenti che hanno colpito vecchi e giovani. Ci si augura qualcosa di meglio anche perché ci saranno le elezioni e se ne andranno le mummie che sono al governo. Ci si augura che i successori siano più umani e più vicini al popolo ma dalle prime battute della campagna elettorale sembra che non cambierà nulla, è cambiato solo l'anno. 

Avremo ancora Berlusconi, Bersani, Fini, Casini ed anche Bocchino deputato lanciato in politica a Casal di Principe. Tutti vivranno sotto il ricatto di Monti che sarà là pronto a tornare sulla sedia che tanto gli piace di presidente del consiglio. Cosa ci si potrà aspettare di buono da questi individui è facile immaginarlo, privilegi a loro tasse ai cittadini. Come cambiare è arduo in quanto i pochi movimenti che promettono qualche novità sono relegati in un angolino dall'informazione che purtroppo conta. Pseudo giornalisti della carta stampata e televisivi in questo momento daranno il meglio per ingraziarsi i loro protettori che li ricambieranno con una promozione o addirittura con una candidatura sicura - vedi Zavoli, Mineo, Capacchione ecc. L'inizio della campagna elettorale fa presagire chiaramente anche il risultato finale della competizione elettorale. Saranno eletti sempre gli stessi visto che i nomi si conoscono in anticipo. Grazie alla legge elettorale che hanno voluto nonostante un milioneduecentomila firme di cittadini che ne chiedevano l'abrogazione si assicurano il posto anche stando a sciare. Pertanto da politici vecchi non ci si potrà aspettare una politica nuova nonostante le chiacchiere della campagna elettorale e ci si dovrà rassegnare ad un lento ma inesorabile declino.  

lunedì 24 dicembre 2012

Lettera di fine anno ai cittadini pensanti e non carinolesi

Una sensazione strana  ha attraversato il mio corpo e ciò che comunemente chiamiamo anima. Un freddo, una malinconia, una voglia di girare la faccia e andare via, per sempre.
Parlando con amici vengo a sapere che durante una partita di calcio, precisamente tra Nocelleto e Teano un gruppo di sostenitori del Nocelleto, senza perdere tempo, aggrediscono un loro compaesano se non erro di S.Donato. Tutto nasce,  da un invito del signore di S. Donato verso i sostenitori del Nocelleto di evitare offese verso la panchina del Teano, un invito che è stato percepito come un atto di sfida e quindi giù con calci e pugni. 

Che vergogna. 

Carinolesi che picchiano carinolesi per una partita di calcio, che vergogna. Mentre ascoltavo questa brutta pagina di cronaca locale mi giravo intorno e tutto il mio paese era pieno di sacchetti di spazzatura appesi e per strada; mentre ascoltavo delle “mazzate” inferte al signore di S. Donato non vedevo intorno a me nemmeno una lucina piccolissima che indicasse l’arrivo del Natale. 
Ecco a questo punto mi attraversa il corpo e l’anima una terribile sensazione di lontananza rispetto a dove mi trovavo. Mi sono sentito come straniero in patria lontano da una terra caratterizzata da natura, solidarietà e vicinanza. Lontano dal Comune di Carinola pur stando a Carinola. 

Questa non è la mia terra, pensavo. 

Dinamiche, modi, ambienti propri di terra di Gomorra, ormai siamo un suo prolungamento dove per le strade c’è solo degrado, solitudine, inciviltà. 
I cittadini chiusi nelle proprie abitazioni adornate a festa con i giardini puliti e curati mentre fuori il male, la solitudine. 
Non voglio additare la colpa a questa amministrazione che sta semplicemente continuando un modo di amministrare iniziato da più di 15 anni. Cambiano i sindaci. ma la lontananza verso le vere priorità del popolo resta. Una voglia di girare la faccia e andare via, dimenticare Carinola, perché ciò che vediamo non è Carinola. 

Le colpe di questo degrado è si dei sempre soliti politiciucci che si dividono, si riuniscono, si odiano, si amano sempre con gli stessi modi. ma anche di tutti quei cittadini schiavi che curano il proprio giardino e fingono di non vedere lo schifo che c’è fuori. Tutti quei cittadini che vendono il proprio voto per amicizia, per soldi, per niente. che hanno favorito il disastro del nostro comune. 
Tutti quei cittadini che si nascondo dietro le tapparelle della propria casa della propria vita. Non c’è speranza se non c’è un popolo che ha speranza, non c’è lotta se non c’è un popolo che lotta. 

Natale passerà, forse raccoglieranno anche la spazzatura e forse non si farà più a “mazzate” nel campo comunale, ma ciò che resterà sarà sempre la clausura intellettuale di tutti se non si alzano le tapparelle della propria individualità, della propria moralità.   

straniero in patria

giovedì 20 dicembre 2012

Corsi e ricorsi storici


Sono anni che è in corso l'unificazione dell'Europa con passo lento ma inarrestabile. Presentata sotto una veste romantica questa futura unione di popoli è pur sempre una unificazione forzata come tante altre già verificate nei secoli scorsi. 
Un popolo dovrà giocoforza sottomettersi ad un altro rininciando a tutta o in parte della propria storia e della propria autonomia per confluire in un organismo pù grande. Una volta le unificazioni avvenivano tramite guerre sanguinose che duravano  tanti anni. Basti pensare alle guerre interne che portarono alla costituzione del regno di Francia o altrettanto sanguinose per quella del regno di Inghilterra. Oppure basti ricordare l'unificazione che ci ha interessato più vicino, cioè quella italiana. 
Accompagnata da un aureola romantica  tra versi poetici e con le musiche sublimi di Verdi in effetti è stata una annessione  forzata e sanguinosa allo Stato più forte da parte di quelli più deboli. 
Il prezzo dell'unificazione fu pagato dalle popolazioni meridionali con tante tasse e con l'emigrazione di massa per alcuni,  per altri che si ribellarono con la morte. Oggi l'unificazione  non si fà più a colpi di cannone ma a colpi di spred e di tassi monetari. Questi mezzi più sofisticati ma non meno efficaci permettono ai paesi forti di assoggettare quelli più deboli. L'orgogliosa  Grecia, a dispetto della sua storia, è costretta a chiedere l'elemosina alle altre nazioni. L'Italia che si vede dettare la linea economica e   addirittura il nome dei governanti. 
Anche questa è guerra, con le sue  vittime che sono sia i numerosi suicidi sia la condanna alla disoccupazione di milioni di persone. Tutti insieme obbligati a sventolare la bandierina dell'unione europea come i bambini della scuola all'arrivo del presidente della repubblica. 
Come ogni guerra non ci sono solo vittime ma anche chi si arricchisce come la grande finanza mondiale che specula sui debiti degli Stati, facendo utili a dismisura, o come tanti politici che sono riusciti a procurarsi un posticino nel governo europeo. 
L'Italia oltre ad essere un paese debole economicamene ha anche la disgrazia di avere una classe politica mediocre interessata solo agli interessi personali. Questi due gravi handicap comporteranno  che i cittadini italiani sono e saranno quelli che sopporteranno più di tutti il peso di questa Unione tanto  desiderata. Su di loro pende anche un'altra grande minaccia: quella di non raggiungere mai la parità con gli altri paesi europei. Se la storia si ripeterà,  anche quando l'unificazione sarà funzionante a pieno titolo,  ci sarà differenza tra italiani e tedeschi come oggi a distanza di un secolo e mezzo tra gli italiani del nord e quelli del sud.

Europeista scettico  


sabato 15 dicembre 2012

One man show

Carinola sembra sempre più desolata, più gelida e più abbandonata.  Al freddo pungente di quest’inverno, aggiungiamo la monnezza appesa ad ogni portone,  ammonticchiata in ogni angolo, svolazzante in ogni strada  e il quadro è completo: la desolazione più nera! Credo che Carinola non abbia mai raggiunto un livello così basso. A chi dare la colpa di questo collasso totale? Agli amministratori? Ai cittadini? Ai soldi che non ci sono?  Un po’ a tutte queste cose insieme. 
Ma la colpa principale la darei a chi questa situazione l’ha voluta ad ogni costo, al puparo regionale che pur di estromettere l’amministrazione precedente, ha messo insieme un’accozzaglia di persone demotivate ed incapaci. Quale era il suo vero scopo? Quello di favorire il territorio, di rilanciare Carinola? No, non credo. Forse era quello di sdebitarsi con i suoi amici, creando intorno a loro una situazione favorevole di immobilità in modo che potessero agire indisturbati. 

 A distanza di due anni e più, il Comune è precipitato nell’abisso dell’indifferenza e della desolazione. Non esiste una squadra amministrativa che si dia da fare per risolvere almeno qualche problema perché  non c’è mai stata una squadra. Ci sono sempre state solo delle persone che hanno restituito un favore al puparo candidandosi per farlo contento, ma in loro non era né la voglia né la capacità di amministrare.  
Sappiamo bene che non è possibile amministrare  senza la collaborazione di persone che abbiamo le stesse motivazioni e gli stessi scopi.  Oggi abbiamo un sindaco che chiamiamo incapace, e forse lo è,  ma io credo che sia soprattutto solo, uno che non ha l’appoggio dei suoi compagni di viaggio e nemmeno del suo puparo. 
A chi è giovata questa situazione? A noi carinolesi? Assolutamente no. E’ giovata solo agli amici degli amici e allo stesso puparo che si sente con la coscienza a posto perché ha ricambiato il favore, dimostrandosi, ai loro occhi, uomo di parola. 

A noi ha dato solo una spinta in più verso lo sfascio.

snowman

venerdì 7 dicembre 2012

Questioni di responsabilità

Non voglio alzare una discussione sulla prevenzione relativa ai disastri naturali e nemmeno individuare le responsabilità di coloro che avrebbero dovuto mettere in sicurezza il nostro territorio da tali improvvisi e devastanti avvenimenti. 
Voglio, invece, evidenziare come i nostri rappresentanti, i quali sono stati votati per gestire, superare le difficoltà che possono accadere nei nostri confini, si limitano a ordinare ai vigili urbani di porre semplicemente le transenne di plastica gialla nel luogo del disastro. Voglio parlare dello stato di abbandono e di  disinteresse in cui è stata lasciata la nostra “Fontana Vecchia”. Un simbolo della comunità casanovese e non solo che, ad oggi, è ancora invasa dal fango sceso giù dalla collina durante l’ultima notte di ottobre. Fango, detriti e scoli a cielo aperto questo è oggi la fontana vecchia. 
Messe le transenne sparito il Comune. La cosa più triste di questa situazione, a mio avviso, è la sordità dei nostri rappresentanti ed in particolare dell’assessore casanovese, nei confronti delle richieste dei residenti in merito ai tempi di recupero dell’area. Nessuno offre il minimo che dovrebbe offrire, ovvero: trasparenza. 
I disastri naturali capitano; ciò che non deve capitare è la lontananza verso quei cittadini che, credo, meritano almeno una presenza, una vicinanza, una risposta da chi ha una carica pubblica grazie ai voti del popolo. E’ triste vedere il degrado in un luogo simbolo della comunità casanovese, è deprimente vedere la strafottenza dei nostri rappresentanti. 
Il giovane assessore Di Spirito deve capire il significato del concetto di responsabilità morale che ha nei confronti del suo popolo e  particolarmente verso la frazione di Casanova,  in quanto è l’unico dell’apparato amministrativo che rappresenta il nostro paese. 
Di Spirito non ha abbandonato la sua natura infantile, nel senso negativo dell’accezione, e continua a giocare a fare l’assessore, dimettendosi quando non ha le competenze e le soluzioni ( vedi delega all’ecologia) e limitandosi a favorucci personalistici e di facciata trascurando le cose serie. L’assessore Di Spirito deve crescere e deve caricarsi dell’obbligo morale che i cittadini gli hanno regalato con il loro voto e non può limitarsi a fare il bullo con la sua macchina nera, scimmiottando modi e atteggiamenti di qui politici che oggi stanno distruggendo l’Italia tutta. 
Ritornando alla fontana vecchia, credo che sia un po’ pochino poggiare semplicemente delle transenne gialle e aspettare dal cielo un ripristino della zona ancora impraticabile, quasi come una palude. A questo punto,  chi di dovere dovrebbe almeno far finta di dare risposte sulle tempistiche o sulle metodologie da intraprendere per risolvere il degrado sotto gli occhi di tutti. Chi di dovere dovrebbe avere almeno l’educazione, nel momento in cui proprio non si comprende il concetto di responsabilità morale e di far finta di essere vicino a coloro che, vedendo tale situazione, si deprimono e si rattristano di tale abbandono. 
In attesa di una risposta posso solo augurare che qualcuno finisca di giocare all’assessore e , invece, provi a lavorare da assessore. 

inkiavikato