Carinola sembra sempre più desolata, più gelida e più abbandonata. Al freddo pungente di quest’inverno, aggiungiamo la monnezza appesa ad ogni portone, ammonticchiata in ogni angolo, svolazzante in ogni strada e il quadro è completo: la desolazione più nera! Credo che Carinola non abbia mai raggiunto un livello così basso. A chi dare la colpa di questo collasso totale? Agli amministratori? Ai cittadini? Ai soldi che non ci sono? Un po’ a tutte queste cose insieme.
Ma la colpa principale la darei a chi questa situazione l’ha voluta ad ogni costo, al puparo regionale che pur di estromettere l’amministrazione precedente, ha messo insieme un’accozzaglia di persone demotivate ed incapaci. Quale era il suo vero scopo? Quello di favorire il territorio, di rilanciare Carinola? No, non credo. Forse era quello di sdebitarsi con i suoi amici, creando intorno a loro una situazione favorevole di immobilità in modo che potessero agire indisturbati.
A distanza di due anni e più, il Comune è precipitato nell’abisso dell’indifferenza e della desolazione. Non esiste una squadra amministrativa che si dia da fare per risolvere almeno qualche problema perché non c’è mai stata una squadra. Ci sono sempre state solo delle persone che hanno restituito un favore al puparo candidandosi per farlo contento, ma in loro non era né la voglia né la capacità di amministrare.
Sappiamo bene che non è possibile amministrare senza la collaborazione di persone che abbiamo le stesse motivazioni e gli stessi scopi. Oggi abbiamo un sindaco che chiamiamo incapace, e forse lo è, ma io credo che sia soprattutto solo, uno che non ha l’appoggio dei suoi compagni di viaggio e nemmeno del suo puparo.
A chi è giovata questa situazione? A noi carinolesi? Assolutamente no. E’ giovata solo agli amici degli amici e allo stesso puparo che si sente con la coscienza a posto perché ha ricambiato il favore, dimostrandosi, ai loro occhi, uomo di parola.
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