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mercoledì 13 febbraio 2013

Benedetto XVI - cultura e religione


L'annuncio delle sue dimissioni irrevocabili da capo della chiesa cattolica ha suscitato scalpore e commenti in tutto il mondo. Appena diffusa la notizia tutti i capi di stato hanno espresso il loro pensiero e molti il loro dispiacere. Degno di nota il commento delle autorità politiche israeliane che hanno espresso un forte e sincero dispiacere per l'abbandono del papa confermandogli il loro rispetto. Quasi hanno voluto far capire che hanno apprezzato di più il franco discorso di questo papa alle scuse di maniera del suo predecessore. I giornalisti e pseudo opinionisti italiani hanno espresso i più bizzarri giudizi arrivando perfino ad ipotizare oscure congiure.Tra gli altri Saviano che ha parlato di strategia elettorale come se il papa fosse interessato alla politica italiana. L'altro commento da ricordare per l'ottusità è quello di Carlo Freccero che ha affermato che non si è comportato come rappresentante di Cristo in terra. La sua ignoranza non gli permette di sapere che il papa è l'erede di San Pietro.  Tutti i commentatori, con poche eccezioni, sono accomunati dall'ignoranza della statura del personaggio. Forsde fuorviati dal suo carattere mite e votato all'umiltà pensano di aver di fronte un personaggio di bassa caratura. Pensano che sia come quelli che sono abituati a frequentare nel parterre politico italiano. Ignorano che questo papa è uno dei più grandi filosofi e studiosi esistenti al mondo, esponente primario della cultura vera che loro non conoscono. Ignorano che egli  parla correttamente più di dieci lingue che usa per dialogare e per insegnare anche nelle università. Non sanno che lui è il più grande esperto del diritto canonico e di temi telogici del cristianesimo. Ignoranno che dietro quell'aspetto così dimesso si nasconda uno dei più grandi cervelli mondiali portatore di un bagaglio culturale immenso. Siccome ignorano le sueimmense virtù nelle loro discussioni e scambio di opinioni ne parlano come se fosse Monti o Napoitano. Siccome ignorano lo spessore culturale  di queso papa si sono dati a giudizi e congetture assurde quando invece le motivazioni sono molto semplici. Lui svolge la sua missione nell'interesse della chiesa e dei suoi fedeli pertanto nel momento che si è reso conto che le forze gli stanno per mancare ha rimesso il suo mandato. questi nobili intenti sono inconcepibili da parte di chi  ogni giorno è a contatto con persone attaccate alla poltrona fino alla morte per conseguire solo il proprio interesse e la propria ambizione. Invece questo grande studioso e grande religioso resosi conto che non ha più l'energia a causa dell'età avanzata per guida la chiesa universale ha pensato di ritirasi in preghiera per il bene della chiesa e di tutta la comunità cristiana.

p. Jorge