Sono trascorsi pochissimi giorni da quando si è festeggiato l'arrivo del nuovo anno augurandosi che sia migliore del precedente. Oltre all'augurio per la salute che va sempre al primo posto ci si è augurato migliori condizioni economiche e più fiducia nel futuro. Dopo l'anno orribile delle sciagure e dell'aumento vertiginoso della disoccupazione, il tutto condito con tante tasse ci si aspetta un anno migliore.
Difficile immaginare un anno peggiore di quello appena trascorso visto che che si è convissuto con la Fornero ed i suoi provvedimenti che hanno colpito vecchi e giovani. Ci si augura qualcosa di meglio anche perché ci saranno le elezioni e se ne andranno le mummie che sono al governo. Ci si augura che i successori siano più umani e più vicini al popolo ma dalle prime battute della campagna elettorale sembra che non cambierà nulla, è cambiato solo l'anno.
Avremo ancora Berlusconi, Bersani, Fini, Casini ed anche Bocchino deputato lanciato in politica a Casal di Principe. Tutti vivranno sotto il ricatto di Monti che sarà là pronto a tornare sulla sedia che tanto gli piace di presidente del consiglio. Cosa ci si potrà aspettare di buono da questi individui è facile immaginarlo, privilegi a loro tasse ai cittadini. Come cambiare è arduo in quanto i pochi movimenti che promettono qualche novità sono relegati in un angolino dall'informazione che purtroppo conta. Pseudo giornalisti della carta stampata e televisivi in questo momento daranno il meglio per ingraziarsi i loro protettori che li ricambieranno con una promozione o addirittura con una candidatura sicura - vedi Zavoli, Mineo, Capacchione ecc. L'inizio della campagna elettorale fa presagire chiaramente anche il risultato finale della competizione elettorale. Saranno eletti sempre gli stessi visto che i nomi si conoscono in anticipo. Grazie alla legge elettorale che hanno voluto nonostante un milioneduecentomila firme di cittadini che ne chiedevano l'abrogazione si assicurano il posto anche stando a sciare. Pertanto da politici vecchi non ci si potrà aspettare una politica nuova nonostante le chiacchiere della campagna elettorale e ci si dovrà rassegnare ad un lento ma inesorabile declino.