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martedì 6 marzo 2012

Riflessioni sottovoce

In ogni cosa, ci sono sempre due forze che si oppongono e si contrastano, e solo quando l’una riesce a prevalere sull’altra, si determina una specificità.
Mi spiego. Anche nel nostro Comune sono presenti due forze: l’una positiva e costruttiva, che cerca di orientare il territorio verso il bene, inteso nella sua totalità; l’altra negativa e distruttrice, che arresta qualsiasi passo in avanti, per favorire invece la particolarità.
Oggi come oggi, la forza positiva la vedo nei tanti giovani e meno giovani, come i soci di Coraggio e Libertà, i ragazzi di Circuito Caleno, gli amministratori e articolisti dei vari blog locali che, nel loro piccolo, cercano di risvegliare negli altri l’interesse, la coscienza civile e il senso di appartenenza per una totale valorizzazione del territorio. La vedo nei vari studiosi, da non sottovalutare, che impegnano le loro forze per riportare alla luce e alla conoscenza un’identità storica niente affatto trascurabile. Queste persone rappresentano la forza costruttiva che potrebbe aiutare validamente nel rilancio del territorio.

Ad essa si oppone la forza negativa rappresentata, guarda caso, dagli amministratori, i politicuzzi, i galoppini, i sotutto e i melavedoio, che antepongono sempre il particolare al comunitario, il personale al collettivo, la vanagloria al servizio. Questa categoria di persone, a cui è purtroppo affidata l’amministrazione comunale, sono la forza più devastatrice che possa esistere a causa della loro incompetenza e indifferenza su tutti i campi del sapere e dell’essere. A loro non interessa la crescita del territorio se non nei termini che concepiscono per il loro vantaggio; non interessa la valorizzazione delle persone se queste non sono tra i numeri del loro elettorato; non interessa la tutela e la valorizzazione urbanistica e artistica se esse rappresentano un impegno e un servizio di grande responsabilità. A causa di questa mentalità così meschina e restrittiva si è perso e si continua a perdere un patrimonio urbanistico e artistico-architettonico non indifferente e che non sarà ritrovato mai più. Si perdono, inoltre, le forze costruttrici che davvero possono aiutare la crescita.

E a chi interessa tutto questo? Agli amministratori?.... Essi, hanno altro a cui pensare, saturi di piccinismo come sono!
E siccome non sanno valorizzare le forze presenti sul territorio, non sanno tutelare i beni urbanistici e storico-artistici carinolesi e non sanno avere lungimiranza, li ritengo colpevoli per la mancata crescita territoriale. Ed è per questa ragione che non posso e non potrò mai avere stima di chi decreta la morte di Carinola.
Visto che non c'è da aver fiducia dei nostri amministratori, invito tutte le forze positive elencate sopra a non mollare mai la presa.

nauseato

mercoledì 29 febbraio 2012

AssurbaniPall colpisce ancora!!!


Popolo, ti dico questo: tappati le orecchie e sturati il naso. Parliamo di cose serie, di fame e di lavoro che non c'è. Parliamo di politica, meglio ancora, di quelli che si atteggiano a politici. Del nuovo astro 'pascente', Massimo Grimaldi. Questi, non è una semplice delusione perchè la delusione potrebbe anche essere l'esito negativo di qualcosa di potenzialmente buono: pensiamo ad una finale di calcio persa, la quale risulta sicuramente come una delusione, ma in ogni caso ci si è arrivati in finale grazie ad un percorso di vittorie. Massimo, invece, non ha nemmeno dato il calcio di inizio. Proprio così, Massimo è peggio di una delusione, è un fallimento totale, è l'espressione della peggior politica vista in questi anni. Forse, addirittura peggio degli anni dibiasiani.

'Ancora oggi non ho un lavoro e per pranzo non ho che un pugno di sal,
tutta colpa di Massimo AssurbaniPall!'.

Il problema di una certa società civile è sempre stato la memoria corta, un male che, senza meraviglia, attecchisce in dose minore a noi del quiquirì che, di campagne elettorali, di promesse e chiacchiere di balcone ne abbiamo sentite tante e puntualmente fissate nella mente. Come non ricordare le bugie di Di Biasio e di Mannillo che senza ritegno promettevano Lamerica a Carinola; come dimenticare gli scroscianti applausi a Grimaldi quando garantiva piogge di milioni regionali, provinciali su Carinola. E invece, solo Pallpolitica. Massimo AssurbaniPall risulta ad oggi un problema per il nostro territorio in quanto giocando nell'ombra detta il non-fare di questa amministrazione, liquidando perfino qualche propostina sana maturata da qualche assessore o dal sindaco stesso.

Ma Giggi, poi, che tristezza, un manichino senza anima: e pensare che per un secondo ho creduto che, con un colpo di testa, si sarebbe liberato dalle catene di Massimo. Ma non voglio parlare del sindaco che sinceramente mi provoca, ormai, un sentimento misto a tenerezza e ilarità.
Parliamo di Massimo che inseguendo i suoi sogni di gloria ha messo il nostro comune e quindi noi stessi nelle mani di inetti e incompetenti. Pensiamo, infatti, a Giorgio che oltre a non fare nulla, firma delibere decisamente devastanti, colui che dice sempre di si, forse, sta aspettando il momento per battere cassa.
Pagano arranca e, pieno di grande imbarazzo, può solo fare spallucce. Poi gli altri assessori non sappiamo nemmeno chi siano proprio perchè qui a Carinola non si vede nulla per poter dare una fisonomia a questi assessori evanescenti.
Ah, si! C'è il giovane Passaretti che sinceramente dovrebbe fare il giovane. Ma ora che abbiamo individuato l'artefice di tanti guai, bisogna rivolgergli due parole. Massimo, ci sei? Dai, dacci una risposta plausibile, ma sopratutto dalla ai cittadini di Carinola, i quali hanno il diritto di sapere dove sono tutte quelle cose promesse dai balconi.
L'asse provincia - regione ormai sgretolata con la dipartita politica della Di Maio è solo un ricordo lontano. Questa donna dalle dolcissime parole di miele d'acacia, in pieno stile grimaldiano, anche lei avvezza alle bugie, alle promesse facili, ricordiamo benissimo cosa diceva dalla piazza di Nocelleto, dove in nome del socialismo, avrebbe portato benessere e svolte di vita per i giovani, per i bisognosi ecc ecc. Invece, si è rivelata un politico come tutti, una socialista come tanti, appunto.
Non so, ma forse Massimo crede che veramente i carinolesi siano stupidi? Noi no. Ebbene, sappiate che ci sono ancora molti di quelli che lottano contro i mulini a vento ai quali la memoria, per ora, non li abbandona. Beh, che dire, buon degrado a tutti. Grazie Massimo, grazie a tutti gli ignavi.

Jakulazione feroce & Gavroche

venerdì 24 febbraio 2012

Bonifica del territorio?


Ricognizione dei cumuli di rifiuti eseguita dalla Polizia Municipale, conclusi i lavori giovedì mattina, prima dell' incontro voluto dal sindaco Luigi de Risi per pianificare e stimare la bonifica del territorio, in un tavolo tecnico a cui parteciperà la responsabile del settore ecologia Maria de Cristofaro ed il neo-comandante dei Vigili Nicola Di Biasio, subentrato dopo la rinuncia di Flavio Fiorillo, nell’ambito della rotazione prescritta. Chiesti i preventivi alle ditte, ora si attendono i risultati. Intanto il comandante Di Biasio mostrerà alcune decine di foto scattate e stampate in seguito alla ricognizione partita dopo un ordine di servizio del sindaco, deciso a dare una ripulita al territorio urbano ed extraurbano, dove insistono cumuli ed abbandoni di sacchetti e di rifiuti. Casanova, Nocelleto, Casale, San Donato, Ventaroli.

Il Comune sta attraversando un pessimo momento dal punto di vista ecologico, gli abbandoni sono quotidiani, l’omertà e la strafottenza la fanno da padroni. Infatti, sono in molti quelli che si domandano: che cosa accadrà una volta pulito tutto il Comune? Occorre assolutamente la collaborazione dei cittadini, oltre alla messa in campo di misure di controllo ed ordinanze volte ad incutere timore in coloro che senza un briciolo di rispetto per il posto in cui vivono inquinano le strade, i ciglioni, le campagne ed i burroni. Diciamo subito che la bonifica comporterà dei costi straordinari, che si aggiungeranno a quelli già di per sé salati della raccolta differenziata porta a porta. Dagli uffici continuano a ripetere che meno rifiuti prodotti significa meno tasse. Ma ciò non può bastare: l’assessore al ramo Fabio Passaretti deve assolutamente escogitare un piano che nel giro di tre anni conduca ad una riduzione dei rifiuti prodotti e porti alla sensibilizzazione dei cittadini sugli abbandoni selvaggi.

michele sorvillo

domenica 19 febbraio 2012

Episcopio in dirittura d'arrivo



Arriverà il Rotary Club all’Episcopio (e a Palazzo Petrucci) prossimamente per una visita d’eccezione, ma restano ancora chiusi i battenti della meravigliosa basilica paleocristiana, oramai pronta per essere aperta, ma solo prima degli ultimi necessari interventi. E questo lo sa bene il sindaco Luigi de Risi che manderà i Vigili per risolvere la strana questione delle acque bianche. Oggetto di un grosso finanziamento pubblico, dopo cinque lunghi anni sembra finito il lavoro della Modugno costruzioni.
Ma ancora insistono le barriere. Come mai? Tanto per cominciare si attendono i banchi di legno per la chiesa, quindi la Curia e l’amministrazione si stanno impegnando per una cerimonia d’inaugurazione la cui data però sfugge ancora. Marzo, aprile, maggio, non si sa bene. Così dopo un sopralluogo si capisce subito che di cose da fare ce ne sono ancora parecchie.
Asfaltata la strada che dalla piazza conduce alla Basilica, a questo punto è improrogabile un intervento per far cessare lo scorrere delle acque bianche che allagano parte della strada appena messa a nuovo. Assieme a questo occorre fare ampia pulizia ai margini, togliendo rovi ed erbacce. Infine, pensare seriamente a come pubblicizzare l’apertura al pubblico sui canali mediatici più importanti.
Sito internet, brochure, chi se ne occuperà visto che non funziona la Pro-Loco? Bisogna accorciarsi le maniche e lavorare bene per trasformare Ventaroli in meta di studi e di ricerche, visite guidate e luogo di eventi capace di risvegliare turismo di nicchia (unita ad altre mete architettoniche del Comune), avendo di fatto tutte le carte in regola per potervi aspirare.
La Basilica di Santa Maria in foro Claudio, affonda le sue radici nel VI secolo dopo Cristo. I lavori, cominciati a seguito dell’arrivo di fondi Por nel duemilasei, pari a un milione e trecentomila euro circa, si sono interrotti diverse volte.
Ricco di caratteristici affreschi risalenti alla prima metà dell'XI sec, con interventi in varie epoche storiche, l’ultimo dei quali nel dopoguerra, l’Episcopio si rivelerà una volta aperto al pubblico, con adeguata pubblicità, un luogo ideale per visite turistiche, eventi culturali, concerti. Possibile che vi si possa ritornare a celebrare i sacramenti e le messe domenicali.



Michele Sorvillo

martedì 14 febbraio 2012

Rosa Shocking

Stamattina su vari mezzi d'informazione e blog, più o meno addomesticati, è comparso il comunicato stampa dell'assessore provinciale Rosa di Maio. Nel comunicato informava delle sue dimissioni da assessore provinciale nelle mani del partito. Questa prassi consolidata nella prima repubblica si ripete ancora oggi anche se meno frequentemente. Non sono vere dimissioni ma minacce velate alla controparte, in questo caso al presidente dell' amministrazione provinciale. Questa tecnica ricattatoria, al limite del codice penale se messa in atto da un privato, è consentita alla politica più retriva. In questo modo si cerca di regolare i conti o le spartizioni, a volte velatamente, a volte apertamente, come in questo caso.

Tutti sanno che all'origine dello scontro ci sono le nomine ai vertici della sanità casertana per le quali non è stato accontentato il presidente della provincia Zinzi. Per lui come per tutti i politici di professione, mettere dei propri referenti ai vertici delle aziende sanitarie e degli ospedali è di vitale importanza per la loro attività politica. Evidentemente quei posti garantiscono risorse di ogni genere per i politici che le decidono.

Non si tratta di appalti o posti pubblici per i quali facilmenti si raggiunge l'accordo sulla spartizione, ma di poltrone uniche dal potere immenso. Ufficialmente, questi posti sono slegati dalla politica, poi, chissà per quale motivo, da questi scaturiscono crisi a tutti i livelli.

L’ assessore Di Maio suo malgrado è finita e forse sarà travolta in un gioco più grande di lei. Sembra chiaro, e forse tra le righe del comunicato lo ha ammesso, che non è una sua iniziativa, ma che è costretta da poteri superiori. La sua mancata ribellione al diktat non può essere giudicata come scarsa personalità, ma solo effetto della legge attuale.
Per questa legge l'assessore è un nominato da qualcuno e pertanto solo a lui deve rispondere, e non all'elettorato. Le storture del sistema nei momenti di crisi come questo sono evidenti e queste situazioni quasi imbarazzanti. Da domani l'assessore continuerà ad esercitare le sue funzioni tranne la principale: deliberare in giunta. Inutile precisare che senza l'indirizzo deliberativo della giunta l'attività è ferma, ma ai politici non importa. Per loro queste sono le attività indispensabili da svolgere, anche se inutili in un ente inutile che necessaramente dovrebbe essere abolito.

Certamente i politici troveranno qualche scappatoia per conservare questo contenitore di poteri e privilegi dove continuare a passare le loro giornate tra giochetti e trabocchetti a spese dei cittadini. E la nostra Rosa comunale? Purtroppo diventerà ogni giorno più shocking in viso.


unochesa











venerdì 10 febbraio 2012

AVVISO


ARCHEOCLUB D' ITALIA
SEDI DI CARINOLA E FALCIANO DEL MASSICO

Gli Archeoclub di Carinola e Falciano del Massico
sono lieti di annunciare che dal 18 al 21 febbraio 2012 daranno vita ad un Campo di Ricerca sulle mura fortificate del centro urbano di Carinola con la finalità di definire, attraverso una serie di indagini scientifiche, il perimetro del circuito murario e le loro varie fasi costruttive, nonché l’ individuazione delle originarie porte d’ ingresso della città.

I presidenti
dott. Ugo Zannini
geom. Carmine Di Lorenzo


La partecipazione al campo di ricerca è aperta a tutti.

Le iscrizioni vanno richieste alle sedi degli Archeoclub
o telefonicamente al numero 3208850565
Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato.

mercoledì 8 febbraio 2012

Che fine ha fatto la Pro-Loco?


Che fine ha fatto la Pro-Loco? Se lo chiedono in tanti, sopratutto alla vigilia della partenza di materiale informativo - su turismo, cultura e folklore - per Milano, alla fiera del turismo di Rho, attraverso uno spazio concesso dalla Camera di Commercio.
Vi parteciperà il Comune, quindi alcune associazioni locali. L’obiettivo è la promozione di eventi primaverili ed estivi (come Lunarte Festival) dell'anno 2012; si cerca disperatamente pubblicità oltre i confini regionali, un modo per far conoscere il territorio e le attrazioni possibili, che siano queste culturali, enogastronomiche, legate alla bellezze monumentali e naturalistiche. Certamente c'è tanto da fare, ma lo strano silenzio che avvolge l'inoperosità della Pro-Loco locale ha bisogno di un forte scossone. Da molti anni, l'ente di promozione turistico non propone e non riceve proposte. Scarsissimi i contatti con l'amministrazione comunale, così come con le associazioni e con la popolazione, sebbene esse abbiano corsie preferenziali nel riceve finanziamenti regionali.

Di fatto, è impossibile trovare un sito della Pro-Loco su internet, poiché nessuno ha mai pensato di crearlo. Il presidente - Claudio Iannettone - ha avuto nuove adesioni nel 2009 in una campagna tesseramenti, ma nonostante questo non sono state messe in campo iniziative di stampo turistico. Sappiamo invece che in genere queste famose associazioni popolari - che funzionano molto bene nei piccoli comuni della Campania e in tutto il Belpaese - hanno come obiettivo riprendere, promuovere, tutelare e sostenere le iniziative di carattere turistico – culturale. Far conoscere il paesaggio, le tradizioni e la storia. Quindi i beni archeologici, culturali e architettonici. Esaltare i prodotti tipici del paese. Infine accogliere, assistere e informare il turista sulle manifestazioni e le attrattive del paese. Ma fin'ora niente di tutto questo.
La Pro-Loco come ha detto qualcuno ieri, c'è ma non si vede. “Eppure ci sarebbe tanto bisogno di mettere in campo azioni volte alla promozione a tutto campo del territorio - spiegano alcuni studenti universitari incontrati in centro - il Comune sempre più abbandonato da forze giovani va deperendo giorno per giorno. Serve darsi da fare, organizzare iniziative anche simboliche, ma che risultino interessanti. Fra tutte, la Pro-Loco deve darsi una mossa, assolutamente”.

Michele Sorvillo

domenica 5 febbraio 2012

Di Cresce e Monfreda: ma che mi fate?


Premetto che data l’ età, e dunque l’ essere nato molti anni addietro, ho chiesto la cortesia ad un caro amico di scrivermi queste poche note su un argomento che mi sta molto a cuore.
Sono nato in tempi in cui, quasi come oggi, l’ acqua era bassa..e ..la scuola non mi è stata concesso di frequentarla dai miei genitori per ragioni più che intuibili e che non sto qui a rielencare. Se il mio “scrivano” non dovesse riportare con impeccabile perfezione grammaticale quello che io intendo affidare alla sua penna, ciò è solo perché sono io a non rendere perfettamente le idee. Anzi sono io che glielo confondo di sicuro. Però credo che alla fine si capisca e si colga il messaggio che voglio lanciare.

Sono uno che ha sempre votato a destra e, pertanto, potete capire in questi ultimi venti anni per chi ho votato, non pentito. Quest’anno alle amministrative però non avevo riferimenti: De Risi si commenta da solo (praticamente una vergogna politicamente) e Galdieri non solo è quello che è, e certamente non è quello che crede, per quanto, sia detto non come battuta, non ha neppure i voti dei parenti! Ho pertanto deciso di votare per il più giovane pensando di dare il mio piccolo e umile apporto elettorale ad una lista civica:quella di Michele Zannini.
Intendiamoci, Michele non è né giovane, almeno secondo me, né bravo come crede o tenta di accreditarsi. In più per anni è stato interprete e attuatore della dottrina “Dibiasiana”, seguendo il padre che era addirittura il Coordinatore dei DS, cioè del partito che ha governato Carinola dal 1994 al 2008 e ancora oltre, se consideriamo la Sindacatura di Mannilo, essendo questi un noto esponente della sinistra.

Non a caso Michele è finito per essere addirittura il segretario di questi. Lo stesso Michele che ha inteso oggi che è Consigliere comunale devolvere il risibile compenso mentre ieri, quando percepiva bei soldini quale segretario del sindaco non ha parlato di tagli né di risparmi, ma si è fatto pagare profumatamente eccome! Ho votato nell’ ambito della lista di Michele per due esponenti che mi parevano, almeno dicevano di essere, di destra: Rino Di Cresce e Fabio Monfreda.

Stimo Rino come uno dei massimi esperti mondiali di patronat! Apprezzo Fabio come uno gagliardo, tosto, serio sul lavoro e di destra! Me li ritrovo oggi alla corte della Picierno, una che sta nel PD, ancorata a quella tradizione che vede tutta la sua famiglia impegnata da decenni nella politica con lo zio, che attualmente è ancora Sindaco di Teano, e che va inserito in quel gruppo di potere che per anni ha disamministrato la nostra provincia; e con Ludovico Feola, Pasquale Di Biasio, Michele Zannini, Enrico Fabozzi (l’ex sindaco di Villa Literno, sostenuto alle regionali anche dalla Picierno, ho detto tutto!). Tutto questo perché Michele Zannini vuole fare carriera nel PD sponda Picierno!!

Mi chiedo: a chi è andato il voto, a Monfreda, a Di Cresce o a Zannini che me lo porta, anzi lo svende a sinistra per finalità personali che lo vedono in rapporto con la Picierno? La vicenda Tribunale è solo il pretesto per giustificare questo avvicinamento, almeno mi pare. Rino e Fabio sono troppo astuti per abboccare e ridicolizzare la loro passione e qualità politica e la loro storia personale. Mi appello alla loro intelligenza. Ah, volete saperne qualcosa di più di me? Ultrasettantenne, una vita in aeronautica, di destra da quando era in fasce…..mi capirete, ma non ve lo dirò se me lo chiedete da vicino!!!Però……Rino e Fabio, voi si, voi si che potete facilmente individuarmi, nella speranza che nel frattempo non sarete diventati del Piddi o dell’ Italia dei Valori (Di Pietro poi…). I vostri risultati non possono essere strumentalizzati da altri. Qualcuno al vostro interno lo ha già compreso. Non dubito che possiate farlo anche voi.
Ciao grazie se mi pubblicherete.

Unodidestra

venerdì 3 febbraio 2012

Voglio morire di noia!

Forse Monti ha voluto scherzare, ma non tanto. Forse ha voluto sdrammatizzare una situazione che si fa sempre più drammatica, ma il risultato è stata una gaffe poco intelligente che ha fatto arrabbiare gli italiani e sorridere i paesi europei. Secondo Monti, è molto meglio se i giovani si abitueranno a cambiare lavoro spesso, perché il lavoro fisso a lungo andare è monotono!

Ahahahahahahahah!!! Quest’ uomo è fuori di testa!

Per la maggior parte dei giovani, non c’è nemmeno un primo lavoro, figuriamoci se ci sarà il secondo, e poi il terzo lavoro e così via!

Io credo che questa classe politica sia tutta fuori di testa, non solo Monti! E sapete perché? Perchè i politici vivono tutti fuori dalla realtà. Lo dimostrano ogni giorno per le continue cazzate che dicono, per come giocano con la vita della gente, pensando di giocare con dei pupazzi da mettere via quando non servono più. D’altra parte, chi vive da bancario da anni, o da professore universitario, o da parlamentare, non può capire chi vive con mille euro al mese.

Chi ha posti di lavoro già assicurati per i propri rampolli, non può capire chi è costretto a vedere i propri figli esaurirsi alla ricerca di uno straccio di lavoro sottopagato. Chi diventa padrone di una casa al Colosseo senza neppure sapere chi gliel’ha pagata, non può capire chi ha un mutuo ventennale sulle spalle per pagarsi uno straccio di appartamento. Chi prende una ricca pensione dopo una sola legislatura, non può capire chi lavora 40 anni per ritrovarsi con una pensioncina da terzo mondo, e non può capire neanche chi perde il lavoro a cinquant’anni, ritrovandosi con una famiglia, e magari un mutuo, sul groppone.

Non può capirlo perché semplicemente non lo sa!

E allora il sistema non va, non PUO’ andare assolutamente. E facciamocele capire le cose ai nostri governanti! Come? Con l’esperienza sul campo.

Per capire cosa significa essere un italiano medio, i politici dovrebbero essere dei morti di fame come tutti gli italiani medi. Hanno rinunciato a 700 euro mensili del loro stipendio milionario? Poveretti! Ma vogliamo scherzare! A chi vogliono prendere per i fondelli? Con 700 euro mensili CI DEVONO VIVERE e rinunciare a tutto il resto, non viceversa! E devono viaggiare in treno, in autobus, in motorino, in bicicletta, a piedi o tutt’ al più con auto propria, come la maggior parte dei cittadini italiani. E magari li mandiamo anche a raccogliere i pomodori a Villa Literno per un’intera estate! Solo facendo varie esperienze della normalità, di quel che per gli altri è normalità, possono essere in grado di governare una nazione. Non altrimenti.

Da cittadino italiano che vive in una democrazia, pretendo che tutti i privilegi spariscano e che chi ci governa debba essere esattamente uguale agli altri. Se si mettono le scarpe degli altri, solo allora si capisce se esse vanno bene o fanno male. Il resto è tutta inutile retorica.

Anonimo

giovedì 2 febbraio 2012

Terra rubata - Viaggio nell' Italia che scompare

Un’Italia erosa dalle lobby del cemento e del mattone che fagocitano per sempre, al ritmo di 75 ettari al giorno, tesori naturalistici e paesaggistici, terreni agricoli e spazi di aggregazione sociale che non saranno più restituiti all’ambiente e alla collettività.

È la fotografia di un processo irreversibile e in crescita, quello della perdita di territorio, che FAI e WWF tracciano nel Dossier sul consumo del suolo “Terra Rubata – Viaggio nell’Italia che scompare”, presentato ieri a Milano, in cui vengono illustrate le analisi e le proposte delle due associazioni. Secondo il Dossier, nei prossimi 20 anni la superficie occupata dalle aree urbane crescerà di circa 600mila ettari, pari ad una conversione urbana di 75 ettari al giorno, raffigurabile come un quadrato di 6.400 chilometri quadrati.
La stima, emerge da un’indagine condotta su 11 regioni italiane, corrispondenti al 44% della superficie totale, secondo cui l’area urbana in Italia negli ultimi 50 anni si è moltiplicata, secondo i dati ufficiali, di 3,5 volte ed è aumentata, dagli anni ’50 ai primi anni del 2000, di quasi 600mila ettari - oltre 33 ettari al giorno e 366,65 mq a persona, con valori medi oltre il 300% e picchi di incremento fino al 1100% in alcune regioni – equivalenti all’intera regione del Friuli Venezia Giulia, come risulta da un progetto di ricerca promosso dall’Università degli Studi dell’Aquila in collaborazione con il WWF Italia, l’Università Bocconi, l’Osservatorio per la Biodiversità, il Paesaggio Rurale e ilProgetto Sostenibile della Regione Umbria.
E in 50 anni (1951 – 2011) persino quei comuni che si sono svuotati a causa dell’emigrazione sono cresciuti di oltre 800 mq per ogni abitante perso.
Resta la piaga dell’abusivismo edilizio, che dal 1948 ad oggi ha ferito il territorio con 4,5 milioni di abusi edilizi, 75mila l’anno e 207 al giorno, e in favore negli ultimi 16 anni ci sono stati 3 condoni (1985, 1994 e 2003). Poi ci sono le cave che nel solo 2006 hanno mutilato il territorio escavando 375 milioni di tonnellate di inerti e 320 milioni di tonnellate di argilla, calcare, gessi e pietre ornamentali. I progetti delle grandi infrastrutture, invece, mettono a rischio 84 aree protette, 192 Siti di Interesse Comunitario e 64 International Bird Area.

Si registra poi, in agricoltura, dal 2000 al 2010 una diminuzione della Superficie Aziendale Totale (SAT) dell’8% e della Superficie Agricola Utilizzata (SAU) del 2,3%, mentre il numero delle aziende agricole e zootecniche diminuisce, nello stesso periodo, del 32,2% in meno di aziende agricole e zootecniche. Il risultato è un territorio meno presidiato e più fragile: in Italia circa il 70% dei Comuni è interessato da frane che, tra il 1950 e il 2009, hanno provocato 6.439 vittime tra morti, feriti e dispersi. Allarmante anche il rischio desertificazione: il 4,3% del territorio italiano è considerato “sensibile a fenomeni di desertificazione” e il12,7% come “vulnerabile”.
Tra le proposte di FAI e WWF contenute nella road map per fermare il consumo del suolo, ci sono:
- severi limiti all’urbanizzazione nella nuova generazione di piani paesistici e, in attesa della loro definitiva redazione, la richiesta di una moratoria delle nuove edificazioni su scala comunale;
- il censimento degli effetti dell’abusivismo edilizio su scala comunale per contrastare più efficacemente il fenomeno;
- dare priorità al riuso dei suoli anche utilizzando la leva fiscale per penalizzare l’uso di nuove risorse territoriali;
- procedere ai Cambi di Destinazione d’Uso solo se coerenti con le scelte in materia di ambiente, paesaggio, trasporti e viabilità.
- rafforzare la tutela delle nostre coste estendendo da 300 a 1000 metri dalla linea di battigia il margine di salvaguardia;
- difendere i fiumi non solo attraverso il rispetto delle fasce fluviali ma con interventi di abbattimento e delocalizzazione degli immobili situati nelle aree a rischio idrogeologico;
- farsi carico degli interventi di bonifica dei siti inquinati, escludendo che i costi di bonifica vengano compensati attraverso il riuso delle aree a fini edificatori.

Fonte: Greenews.info

mercoledì 1 febbraio 2012

Calendario Eventi C.C.C.

Pochi giorni fa è stato pubblicato il calendario bimestrale delle attività dell'associazione Circuito socio-Culturale Caleno. Gli eventi si terranno tutti presso la sede operativa dell’associazione carinolese situata nello storico Borgo Laurenzi di Casanova di Carinola. L'organizzazione delle attività ha un cartellone decisamente avvincente e pieno di spunti per chiunque, si svaria infatti dal teatro alla poesia, dal rock all'elettronica, per passare poi a serate all'insegna della letteratura e dell'attualità politica sia nazionale che internazionale e con infine una serata dedicata all'enogastronomia.

Si inizierà dunque il 4 Febbraio con il “Reading Rock”, iniziativa di grande spessore ed originalità, ideata dall'attore e regista teatrale Pasquale Passaretti. Una serata di sinergia tra musica e poesia, dove rock e teatro si confondono e si mescolano creando sensazioni e vibrazioni di fortissimo impatto.

Un evento di grande coinvolgimento emotivo durante il quale, la musica diventa momento teatrale e la poesia corpo scenico. L'evento è organizzato dall’associazione Circuito socio-Culturale Caleno insieme all' Associazione Teatrale Etérnit di Mondragone.
A partire dalle ore 22:00, gli attori e musicisti Agostino Pagliaro, Pasquale Passaretti, Luigi Morra e Velia Esposito daranno vita ad un momento di grande sperimentazione nel quale la musica rock, poesia classica e azione scenica confluiranno insieme dando luogo ad uno spazio toccante ben definito, circondato da simboli ad uso degli spettatori. Un reading che diventa, quindi, un contenitore che avvicina generi artistici apparentemente lontani. Poeti classici come Alfieri, Foscolo, D'Annunzio, Montale, Ungaretti, Baudelaire verranno riletti dagli attori, accompagnati da sonorità acide e allo stesso tempo melodiche di stampo rock, offrendo così al pubblico una chiave di lettura diversa rispetto alle classiche interpretazioni accademiche. La serata, proseguirà con un dj set a cura del collettivo "CoseDiCasa".

Ci sarà poi il 18 Febbraio alle ore 20:00 una cena sociale dove si assaporeranno i prodotti tipici locali del periodo di Carnevale.

Sabato 10 Marzo alle ore 17:30 sarà invece la giornata di presentazione del libro di Paola Broccoli “Quegli istanti a ridosso del futuro” con la prefazione di Roberto Saviano. Alla presentazione del testo ci sarà anche la partecipazione della preside della facoltà di lettere della Seconda Università di Napoli ed altri esponenti della cultura campana e non solo. Si coglierà l'occasione per dar vita ad un dibattito aperto riguardo la situazione nello specifico delle zone di Terra di Lavoro, le opportunità perse e quelle che ancora è possibile recuperare.

Il 17 marzo alle ore 20:00 sarà la volta dell'ultimo appuntamento con l'attualità in programma per questo bimestre di attività così intense con: “Free Palestine”una giornata dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni noto attivista ed uomo sempre in primo piano nella salvaguardia dei diritti civili calpestati nell'area della Cisgiordania. All'evento parteciperanno diversi attivisti tra cui “Castelli per la Palestina” ed amici dello stesso Arrigoni che porteranno il loro contributo con video, dossier e testimonianze, illustrando le diverse campagne portate avanti in nome della giustizia nell'area del medio oriente. Anche in questo caso vi sarà un dibattito aperto sulla questione palestinese con confronti e spunti di sicuro molto interessanti.

L'ultimo evento in programma, ma non per questo meno importante ci sarà il 31 Marzo alle ore 20:00 con una seconda riproposizione del riuscitissimo “Terre di Vino” evento entusiasmante che propone la spiegazione del noto sommelier Antonio Papa della storia del Vino Falerno con delucidazioni riguardo le migliori tecniche di produzione e conservazione vitivinicole.

Non ci resta dunque che dirci arrivederci al 4 Febbraio data del primo evento in programma. NON MANCATE!!!!!

Per info circuitocaleno@gmail.com
oppure chiama al 3386812014

martedì 24 gennaio 2012

Volere, fortemente volere


Un occhio all’Europa e una mano al nostro territorio: l’essenziale è darci da fare. Molto in alto si preannunciano una serie di misure dettate dalla presidenza danese, che ha fissato il calendario per una crescita verde, attraverso una riforma fiscale ambientale che proverà ad approvare durante i sei mesi che gli spettano. E questi i dieci punti programmatici che Ida Auken, Ministro dell’Ambiente danese cercherà di sviluppare entro il 30 giugno prossimo. Vediamo. “Uscita sostenibile dalla crisi, prospettive finanziarie, clima, energie, salute e inquinamento, prodotti chimici, agricoltura e pesca sostenibile, risorse, spreco e tutela dell’ambiente”.

Insomma, sei mesi di politiche verdi come non si sono mai viste prima? Vedremo. Intanto aspettando Godot, bisogna comunque rimboccarci le maniche e fare ognuno la propria parte. Per primi a dare un esempio dovrebbero essere coloro che amministrano, troppo impegnati forse con la formazione dello Staff, con la Esogest, con la scrittura di un Puc misterioso. Che dire di un’unione dei comuni per farsi trovare pronti alle misure della green-economy, o si preferisce quella grey? Ma anche la minoranza potrebbe fare tanto, produrre proposte, segnalare, mettere in campo iniziative simboliche. Macchè! Signore e signori il quadro è triste.

Se facessimo una fotografia dello stato di salute del territorio comunale, di certo non sarebbe per niente facile fare un bel sorriso, al contrario verrebbe da indignarci. Scarichi di eternit ( denunciati da cinque associazioni - Coraggio e Libertà, Circuito socio-Culturale Caleno, Nessun Dorma, Associazione La Grangelsa e Compagnia Teatrale 'A Scarpasciota - lunedì a Carabinieri, Sindaco, Vigili e Asl), sversamenti continui di sacchetti di rifiuti solidi urbani, materiale di risulta; scarichi bianchi senza depurazione. E ancora, salendo in collina e spingendoci fino in montagna, bossoli dappertutto lasciati dai cacciatori, per non parlare di quel che resta degli incendi estivi. Credere che questa sia la normalità è il più grande inganno in cui potessimo cadere. No, questa non è normalità, queste sono barbarie che dobbiamo assolutamente contrastare. Dov’è finita la Civiltà? Si è persa dentro le parole della politica, nell’indifferenza, nella fretta di consumare, buttare e di spendere ancora. Nel frazionismo esasperato, che invece di essere un valore, diventa ostacolo. Quali sono le soluzioni? Tantissime, basta solo volerle veramente.

Penny Vendolo


martedì 17 gennaio 2012

Concordia, disastro all'italiana



In questi giorni i media ci stanno bombardando con notizie e reportage sul naufragio della nave da crociera Concordia. Tutto il mondo è collegato con l'isola del Giglio dove è spiaggiata la più bella nave della marineria italiana e forse del mondo. Meglio sorvolare sui giudizi degli stranieri sul nostro paese che ricordano tanto i sorrisini della Merkel e Sarkozy. Tutti ridono dell'Italia e concordano con i giudizi delle agenzie di valutazione internazionali che giudicano inaffidabile il nostro paese. La Concordia è un esempio molto vistoso dell'anarchia in qui vive l'Italia senza regole e senza alcun senso dello stato.

Confusione, approssimazione, scarsa professionalità , arroganza e menefreghismo condite da tanta furbizia: queste sono le virtù che imperano in Italia. Tutto questo si è visto su quella nave, personale che non conosceva la lingua dei passeggeri, stranieri ingaggiati a prezzi minimi, scarsa professionalità, niente preparazione alle emergenze.

Senza dimenticare l'organizzazione amministrativa da barzelletta che dopo giorni dalla disgrazia non riesce a stabilire l numero preciso dei dispersi, perché forse non sapevano il numero preciso di passeggeri imbarcati. Si ha motivo di credere che il comandante della nave abbia avuto quell'incarico perché la madre era amica della proprietaria della società, nel più tradizionale stile italiano. Il merito e la capacità non contano, serve solo essere amico di o figlio di - il resto non conta.

E alla prima occasione ecco i risultati. I disastri che comporta questo sistema vigente in tutti gli ambiti, in particolare nella gestione dello stato sono incalcolabili. Ormai si diventa ministro o assessore perché amica/o del premier o del sindaco.

Adesso che abbiamo al governo tutto il reparto geriatrico del policlinico, nessuno si è preoccupato di controllare in che modo questi vecchi tromboni abbiano fatto carriera, sono bravi e basta. Se i politici se la cavano semplicemente mettendosi momentaneamente in disparte, nonostante i disastri fatti, non è lo stesso per questo comandante fasullo. Anche se fatiscente la giustizia non potrà esimersi dal comminargli il massimo della pena per le nefandezze commesse. Questi, forte del suo presunto potere assoluto, non solo ha fracassato tale bellezza ma si è disinteressato della salvezza dei passeggeri e delle vittime della sua incapacità. Le marinerie di tutto il mondo hanno sempre celebrato il comandante coraggioso che abbandona per ultimo la nave o addirittura è andato a fondo con essa.
Adesso assistiamo al comandante napoletano che ha pensato a filarsela
per primo e anche davanti ad un ordine perentorio di un bravo ufficiale di tornare sulla nave si è rifiutato. Sembra un oltraggio a tutti i buoni principi ma non è altro che il normale modo di agire in Italia.
Chiunque abbia una responsabilità in Italia, ha diritto ai privilegi del grado ma non agli obblighi se ce ne sono come in questo caso. Ormai anche il bidello della scuola è convinto di poter fare quello che vuole, tralasciamo il preside. Il reparto geriatrico che ci governa in questo momento riuscirà a invertire questo modo di vivere?
Chissà, difficilmente ci proveranno in quanto anche loro sono imbevuti di questa nuova dottrina imperante in Italia e cioè chi può, può e
basta.

Naufrago giapponese