Chat

lunedì 26 marzo 2012

Terre di vino


Terre di Vino, nuovo appuntamento del Circuito socio-Culturale Caleno, in programmazione per sabato trentuno marzo a partire dalle diciannove. Così mentre i colossi del Falerno – Cantine Papa, Fattoria Pagano, e tanti altri ancora- si sono precipitati nello scorso weekend al Vinitaly di Verona - i ragazzi del Circuito continuano un percorso di ricerca di vini dei vitigni autoctoni, in occasione di una serata didattico-degustativa presso la sede operativa - sita in Borgo Laurenzi, Via Grangelsa n° 87 – Casanova di Carinola per sabato prossimo. Diverse le adesioni fino a questo momento così come buona è la dose di entusiasmo che si registra nella comunità per questa seconda edizione. A spiegare bene l’evento ci pensa Antonio Papa, produttore di vino Falerno, dottore in lettere classiche che collabora con l’associazione. Infatti, “Ritengo queste occasioni, utili per ristabilire un rapporto sano e genuino con il nostro territorio. Ho deciso di appoggiare i progetti (didattici) del circolo caleno già da qualche tempo, offrendo la mia esperienza, con la speranza di contribuire ad alimentare la fame di conoscenza e l'ambizione, e tutelare le nostre tipicità e la nostra storia”. In effetti, sembra di capire che Terre di Vino cerca di stimolare i piccoli e medi produttori che si affacciano per la prime volta alla produzione di nicchia del mitico vino Falerno, un’occasione didattica per stabilire la creazione di contatti fra studiosi, appassionati e produttori così da stimolare la crescita e il miglioramento di una produzione vitivinicola tutta da valorizzare. Terre di Vino comincerà con un seminario sulle tecniche di produzione del falerno: una viticoltura eroica in chiave moderna a cura di Antonio Papa, tecnico sommelier AIS. Dopodiché saranno trattati i principi della tecnica di degustazione dei vini, a cura di Guido Di Cresce sommelier AIS. A seguire una degustazione e piatti tipici di stagione. Per i produttori è possibile comunicare le loro adesioni fino a sabato pomeriggio.

Circuito Caleno


martedì 20 marzo 2012

Il cavallo e l'asino


C'era un uomo che aveva un asino e un cavallo. Un giorno che stavano viaggiando per la strada, l'asino si rivolse al cavallo: << Prendi un pò del mio carico, se non vuoi vedermi morto >>. Ma l'altro non volle saperne. E l'asino stramazzò e morì. Allora il padrone passò sul dorso del cavallo tutto il carico e in più la pelle dell'asino; e il cavallo, piangendo, esclamava:
<< Ahimè disgraziato! Che cosa mi è mai successo, povero infelice! Per aver rifiutato un poco di quel peso, eccomi costretto a portarlo tutto, ed in più anche la pelle>>.

La favola mostra che nella vita grandi e piccoli devono far causa comune, se vogliono salvarsi gli uni e gli altri.

Dalle favole di Esopo
E dove se non qui, nella classicità, si posson trovare queste illuminazioni, capaci di scuotere anche se per un solo momento, la nostra coscienza affannata e subito dopo liberar l'immaginazione. Ricercar la concordia, buon senso, educazione e senso civico, da noi spesso è come cercare metalli preziosi. Non solo, a volte mettere in pratica buone azioni fa rivoltar le orbite degli occhi a taluni. Così spaventoso è l'aiutarsi in una piccola comunità, difendere insieme la propria terra vergine, verde, profumata e carica di frutti, alberi e animali?Nessuno può credere ad una cosa del genere. Eppure, non viviamo come una comunità forte, onesta ed unita. Semmai è vero il contrario.

Caspita, ora che ci penso, non ho mai sentito parlar bene di qualcuno da un altro carinolese! Tutti si sparlano con lingue biforcute, peggio di aspidi! Hai visto quello? Hai sentito quell'altro? E così dallo scherzo si passa a qualcosa di peggio. Ma ciò sarebbe poco se quando collaborando per una causa comune - pubblica o privata - ci si aiutasse l'uno con l'altro senza risparmio...

Forse sarebbe il caso di cominciare a pensare al cavallo!

Popolo, caspita e come dormi (e come russi)! Destati, sto parlando con te! Non star sempre ad impicciarti di politica da bar e da marciapiedi, inciuci e di balle profumate scritte su questi poveri blog. Pensa a te stesso! Lascia che questi caproni si scornino fra loro, ad intromettersi con questi rischi di perdere - come a lavar la testa all'asino- tempo, acqua e sapone. E forse pure i sordi!

(Ora che l'effetto classico è già svanito, sento che forse non ho perso tempo a parlare ad asini e a cavalli)

Gavroche

martedì 13 marzo 2012

Comunicazione del dott. Mannillo




Ai Consiglieri comunali di Carinola (CE)
Al sito quiquirì in risposta all’articolo di Michele Sorvillo


Oggetto: comunicazione inerente la questione rifiuti


Nonostante il mio volontario allontanamento dalla vita amministrativa devo ancora una volta assistere ad operazioni mediatiche che mirano a colpire l’Amministrazione dal sottoscritto presieduta.

Nel ricordare che il Comune di Carinola è stato commissariato senza alcuna motivazione e che durante la fase di commissariamento non sono state rilevate illegalità e/o illegittimità da inviare una commissione di accesso.

I problemi gestionali invocati nei bar, sui marciapiedi, negli oratori e nelle case private, fomentando perfino i vertici provinciali dei Partiti erano e sono frutto di una strumentalizzazione politica che ha trovato terreno fertile nell’ignoranza, nell’invidia e nella “sete” di potere di qualche politicante.

Non credo che sia stata fatta chiarezza fino in fondo ed questo l’unico mio scopo ed il mio rammarico, per lasciare alla mia famiglia un patrimonio intatto: la mia dignità. Per questo motivo ho deciso di scrivere all’organo sovrano e non ho voluto farlo attraverso il Sindaco ed il Presidente del C.C. che avrebbero potuto cestinare questa mia missiva.

Certamente avrò commesso qualche errore, di valutazione, di sopravvalutazione e qualche errore comportamentale sul piano personale che hanno favorito il dimissionamento ma pochissimi e veniali per il mio operato.


Procederò per ordine, oggi tratteremo la questione rifiuti.

Appena insediatoci avviammo dopo venti giorni la raccolta porta a porta, bonificammo tutto il territorio comunale, non solo Selleccola, la circonvallazione di Casale, due, tre aree a Nocelleto, Carinola, Ventaroli etc.
Per Selleccola firmai un’ordinanza e chiesi al caposettore Ermanno Iannotta di impegnare la spesa, ricordo ancora il criterio adottato: costo di ogni chilogrammo così come nella normale gestione.

Impegnammo 320.000,00 che De Risi volle caricare a tutti i costi nel ruolo 2009. La società è stata puntualmente pagata per tutti i servizi della gestione Mannillo compreso Selleccola.
Reiteratamente Sindaco, Assessore Pagano e corrispondenti dei giornali parlano di Selleccola.
Vorrei capire cosa è avvenuto. La Società chiede un pagamento ulteriore? C’è una sentenza di un Giudice che condanna il comune? C’è una volontà a costruire un contenzioso, non credo perché siete tutte persone perbene. Esigo una risposta chiara e per iscritto, diversamente girerò queste domande alla Procura della Corte dei Conti.

Un Saluto. Prof. Gennaro Mannillo
"

mercoledì 7 marzo 2012

Raccolta e bonifica

Raccolta differenziata e bonifica del territorio, l’amministrazione stretta tra due fuochi. Continua lo stato di agitazione di gran parte del cantiere Esogest che lavora sul Comune, ma ad assicurare i servizi essenziali, con gravi ricadute sulla percentuale e sullo spezzamento delle strade, continuano a pensarci solamente i cinque operatori con contratto a tempo determinato.

Ma quanto potrà durare questa situazione? Certamente non tantissimo. Indiscrezioni parlano di un incontro informale tra Esogest e i vertici della maggioranza nella giornata di sabato. Ma il quadro resta complicato. La questione si alimenta dei debiti pregressi, di decina di migliaia di euro e all’orizzonte è già pronta la scadenza biennale del contratto. Come fare? Indubbiamente la questione è controversa, opaca e logicamente penalizza l’ambiente urbano e i cittadini stessi, costretti a sopportare disservizi continui da quando l’Esogest ha in gestione il ciclo dei rifiuti. Altro problema invece quello della bonifica del territorio, ora al lavoro si sono messi anche i Carabinieri della locale stazione, intenti a perlustrare il territorio in lungo ed in largo, in cerca di cumuli di rifiuti isolati da segnalare, ma pure preparati a beccare, qualora si dovesse presentare, l’occasione per pizzicare quanti inquinano con abbandoni di sacchetti, ingombranti e rifiuti speciali. Infatti, depositate l'altra mattina in Comune ben due segnalazioni di cumuli nella frazione Nocelleto. Intanto, il sindaco Luigi de Risi e l’ufficio tecnico sono al lavoro da giorni per organizzare la bonifica per i cumuli di competenza comunale, mentre scattano le ordinanze per quelli che cadono su terreno privato. Insomma, cresce l’attenzione per le problematiche ambientali che gravano da anni su un territorio che può essere recuperato con sforzi sia economici ma soprattutto morali da parte della comunità. Certamente a sollecitare le istituzioni in questo senso ci hanno pensato anche le associazioni locali, protagoniste di una serie di segnalazioni e denunce, in particolare per la rimozione di etèrnit. Ma ora serve lo scatto di orgoglio e grande collaborazione dei cittadini. Fallire questa occasione significa restare legati a pratiche barbare e oltretutto molto dannose anche per la nostra salute.

Misor

martedì 6 marzo 2012

Riflessioni sottovoce

In ogni cosa, ci sono sempre due forze che si oppongono e si contrastano, e solo quando l’una riesce a prevalere sull’altra, si determina una specificità.
Mi spiego. Anche nel nostro Comune sono presenti due forze: l’una positiva e costruttiva, che cerca di orientare il territorio verso il bene, inteso nella sua totalità; l’altra negativa e distruttrice, che arresta qualsiasi passo in avanti, per favorire invece la particolarità.
Oggi come oggi, la forza positiva la vedo nei tanti giovani e meno giovani, come i soci di Coraggio e Libertà, i ragazzi di Circuito Caleno, gli amministratori e articolisti dei vari blog locali che, nel loro piccolo, cercano di risvegliare negli altri l’interesse, la coscienza civile e il senso di appartenenza per una totale valorizzazione del territorio. La vedo nei vari studiosi, da non sottovalutare, che impegnano le loro forze per riportare alla luce e alla conoscenza un’identità storica niente affatto trascurabile. Queste persone rappresentano la forza costruttiva che potrebbe aiutare validamente nel rilancio del territorio.

Ad essa si oppone la forza negativa rappresentata, guarda caso, dagli amministratori, i politicuzzi, i galoppini, i sotutto e i melavedoio, che antepongono sempre il particolare al comunitario, il personale al collettivo, la vanagloria al servizio. Questa categoria di persone, a cui è purtroppo affidata l’amministrazione comunale, sono la forza più devastatrice che possa esistere a causa della loro incompetenza e indifferenza su tutti i campi del sapere e dell’essere. A loro non interessa la crescita del territorio se non nei termini che concepiscono per il loro vantaggio; non interessa la valorizzazione delle persone se queste non sono tra i numeri del loro elettorato; non interessa la tutela e la valorizzazione urbanistica e artistica se esse rappresentano un impegno e un servizio di grande responsabilità. A causa di questa mentalità così meschina e restrittiva si è perso e si continua a perdere un patrimonio urbanistico e artistico-architettonico non indifferente e che non sarà ritrovato mai più. Si perdono, inoltre, le forze costruttrici che davvero possono aiutare la crescita.

E a chi interessa tutto questo? Agli amministratori?.... Essi, hanno altro a cui pensare, saturi di piccinismo come sono!
E siccome non sanno valorizzare le forze presenti sul territorio, non sanno tutelare i beni urbanistici e storico-artistici carinolesi e non sanno avere lungimiranza, li ritengo colpevoli per la mancata crescita territoriale. Ed è per questa ragione che non posso e non potrò mai avere stima di chi decreta la morte di Carinola.
Visto che non c'è da aver fiducia dei nostri amministratori, invito tutte le forze positive elencate sopra a non mollare mai la presa.

nauseato

mercoledì 29 febbraio 2012

AssurbaniPall colpisce ancora!!!


Popolo, ti dico questo: tappati le orecchie e sturati il naso. Parliamo di cose serie, di fame e di lavoro che non c'è. Parliamo di politica, meglio ancora, di quelli che si atteggiano a politici. Del nuovo astro 'pascente', Massimo Grimaldi. Questi, non è una semplice delusione perchè la delusione potrebbe anche essere l'esito negativo di qualcosa di potenzialmente buono: pensiamo ad una finale di calcio persa, la quale risulta sicuramente come una delusione, ma in ogni caso ci si è arrivati in finale grazie ad un percorso di vittorie. Massimo, invece, non ha nemmeno dato il calcio di inizio. Proprio così, Massimo è peggio di una delusione, è un fallimento totale, è l'espressione della peggior politica vista in questi anni. Forse, addirittura peggio degli anni dibiasiani.

'Ancora oggi non ho un lavoro e per pranzo non ho che un pugno di sal,
tutta colpa di Massimo AssurbaniPall!'.

Il problema di una certa società civile è sempre stato la memoria corta, un male che, senza meraviglia, attecchisce in dose minore a noi del quiquirì che, di campagne elettorali, di promesse e chiacchiere di balcone ne abbiamo sentite tante e puntualmente fissate nella mente. Come non ricordare le bugie di Di Biasio e di Mannillo che senza ritegno promettevano Lamerica a Carinola; come dimenticare gli scroscianti applausi a Grimaldi quando garantiva piogge di milioni regionali, provinciali su Carinola. E invece, solo Pallpolitica. Massimo AssurbaniPall risulta ad oggi un problema per il nostro territorio in quanto giocando nell'ombra detta il non-fare di questa amministrazione, liquidando perfino qualche propostina sana maturata da qualche assessore o dal sindaco stesso.

Ma Giggi, poi, che tristezza, un manichino senza anima: e pensare che per un secondo ho creduto che, con un colpo di testa, si sarebbe liberato dalle catene di Massimo. Ma non voglio parlare del sindaco che sinceramente mi provoca, ormai, un sentimento misto a tenerezza e ilarità.
Parliamo di Massimo che inseguendo i suoi sogni di gloria ha messo il nostro comune e quindi noi stessi nelle mani di inetti e incompetenti. Pensiamo, infatti, a Giorgio che oltre a non fare nulla, firma delibere decisamente devastanti, colui che dice sempre di si, forse, sta aspettando il momento per battere cassa.
Pagano arranca e, pieno di grande imbarazzo, può solo fare spallucce. Poi gli altri assessori non sappiamo nemmeno chi siano proprio perchè qui a Carinola non si vede nulla per poter dare una fisonomia a questi assessori evanescenti.
Ah, si! C'è il giovane Passaretti che sinceramente dovrebbe fare il giovane. Ma ora che abbiamo individuato l'artefice di tanti guai, bisogna rivolgergli due parole. Massimo, ci sei? Dai, dacci una risposta plausibile, ma sopratutto dalla ai cittadini di Carinola, i quali hanno il diritto di sapere dove sono tutte quelle cose promesse dai balconi.
L'asse provincia - regione ormai sgretolata con la dipartita politica della Di Maio è solo un ricordo lontano. Questa donna dalle dolcissime parole di miele d'acacia, in pieno stile grimaldiano, anche lei avvezza alle bugie, alle promesse facili, ricordiamo benissimo cosa diceva dalla piazza di Nocelleto, dove in nome del socialismo, avrebbe portato benessere e svolte di vita per i giovani, per i bisognosi ecc ecc. Invece, si è rivelata un politico come tutti, una socialista come tanti, appunto.
Non so, ma forse Massimo crede che veramente i carinolesi siano stupidi? Noi no. Ebbene, sappiate che ci sono ancora molti di quelli che lottano contro i mulini a vento ai quali la memoria, per ora, non li abbandona. Beh, che dire, buon degrado a tutti. Grazie Massimo, grazie a tutti gli ignavi.

Jakulazione feroce & Gavroche

venerdì 24 febbraio 2012

Bonifica del territorio?


Ricognizione dei cumuli di rifiuti eseguita dalla Polizia Municipale, conclusi i lavori giovedì mattina, prima dell' incontro voluto dal sindaco Luigi de Risi per pianificare e stimare la bonifica del territorio, in un tavolo tecnico a cui parteciperà la responsabile del settore ecologia Maria de Cristofaro ed il neo-comandante dei Vigili Nicola Di Biasio, subentrato dopo la rinuncia di Flavio Fiorillo, nell’ambito della rotazione prescritta. Chiesti i preventivi alle ditte, ora si attendono i risultati. Intanto il comandante Di Biasio mostrerà alcune decine di foto scattate e stampate in seguito alla ricognizione partita dopo un ordine di servizio del sindaco, deciso a dare una ripulita al territorio urbano ed extraurbano, dove insistono cumuli ed abbandoni di sacchetti e di rifiuti. Casanova, Nocelleto, Casale, San Donato, Ventaroli.

Il Comune sta attraversando un pessimo momento dal punto di vista ecologico, gli abbandoni sono quotidiani, l’omertà e la strafottenza la fanno da padroni. Infatti, sono in molti quelli che si domandano: che cosa accadrà una volta pulito tutto il Comune? Occorre assolutamente la collaborazione dei cittadini, oltre alla messa in campo di misure di controllo ed ordinanze volte ad incutere timore in coloro che senza un briciolo di rispetto per il posto in cui vivono inquinano le strade, i ciglioni, le campagne ed i burroni. Diciamo subito che la bonifica comporterà dei costi straordinari, che si aggiungeranno a quelli già di per sé salati della raccolta differenziata porta a porta. Dagli uffici continuano a ripetere che meno rifiuti prodotti significa meno tasse. Ma ciò non può bastare: l’assessore al ramo Fabio Passaretti deve assolutamente escogitare un piano che nel giro di tre anni conduca ad una riduzione dei rifiuti prodotti e porti alla sensibilizzazione dei cittadini sugli abbandoni selvaggi.

michele sorvillo

domenica 19 febbraio 2012

Episcopio in dirittura d'arrivo



Arriverà il Rotary Club all’Episcopio (e a Palazzo Petrucci) prossimamente per una visita d’eccezione, ma restano ancora chiusi i battenti della meravigliosa basilica paleocristiana, oramai pronta per essere aperta, ma solo prima degli ultimi necessari interventi. E questo lo sa bene il sindaco Luigi de Risi che manderà i Vigili per risolvere la strana questione delle acque bianche. Oggetto di un grosso finanziamento pubblico, dopo cinque lunghi anni sembra finito il lavoro della Modugno costruzioni.
Ma ancora insistono le barriere. Come mai? Tanto per cominciare si attendono i banchi di legno per la chiesa, quindi la Curia e l’amministrazione si stanno impegnando per una cerimonia d’inaugurazione la cui data però sfugge ancora. Marzo, aprile, maggio, non si sa bene. Così dopo un sopralluogo si capisce subito che di cose da fare ce ne sono ancora parecchie.
Asfaltata la strada che dalla piazza conduce alla Basilica, a questo punto è improrogabile un intervento per far cessare lo scorrere delle acque bianche che allagano parte della strada appena messa a nuovo. Assieme a questo occorre fare ampia pulizia ai margini, togliendo rovi ed erbacce. Infine, pensare seriamente a come pubblicizzare l’apertura al pubblico sui canali mediatici più importanti.
Sito internet, brochure, chi se ne occuperà visto che non funziona la Pro-Loco? Bisogna accorciarsi le maniche e lavorare bene per trasformare Ventaroli in meta di studi e di ricerche, visite guidate e luogo di eventi capace di risvegliare turismo di nicchia (unita ad altre mete architettoniche del Comune), avendo di fatto tutte le carte in regola per potervi aspirare.
La Basilica di Santa Maria in foro Claudio, affonda le sue radici nel VI secolo dopo Cristo. I lavori, cominciati a seguito dell’arrivo di fondi Por nel duemilasei, pari a un milione e trecentomila euro circa, si sono interrotti diverse volte.
Ricco di caratteristici affreschi risalenti alla prima metà dell'XI sec, con interventi in varie epoche storiche, l’ultimo dei quali nel dopoguerra, l’Episcopio si rivelerà una volta aperto al pubblico, con adeguata pubblicità, un luogo ideale per visite turistiche, eventi culturali, concerti. Possibile che vi si possa ritornare a celebrare i sacramenti e le messe domenicali.



Michele Sorvillo

martedì 14 febbraio 2012

Rosa Shocking

Stamattina su vari mezzi d'informazione e blog, più o meno addomesticati, è comparso il comunicato stampa dell'assessore provinciale Rosa di Maio. Nel comunicato informava delle sue dimissioni da assessore provinciale nelle mani del partito. Questa prassi consolidata nella prima repubblica si ripete ancora oggi anche se meno frequentemente. Non sono vere dimissioni ma minacce velate alla controparte, in questo caso al presidente dell' amministrazione provinciale. Questa tecnica ricattatoria, al limite del codice penale se messa in atto da un privato, è consentita alla politica più retriva. In questo modo si cerca di regolare i conti o le spartizioni, a volte velatamente, a volte apertamente, come in questo caso.

Tutti sanno che all'origine dello scontro ci sono le nomine ai vertici della sanità casertana per le quali non è stato accontentato il presidente della provincia Zinzi. Per lui come per tutti i politici di professione, mettere dei propri referenti ai vertici delle aziende sanitarie e degli ospedali è di vitale importanza per la loro attività politica. Evidentemente quei posti garantiscono risorse di ogni genere per i politici che le decidono.

Non si tratta di appalti o posti pubblici per i quali facilmenti si raggiunge l'accordo sulla spartizione, ma di poltrone uniche dal potere immenso. Ufficialmente, questi posti sono slegati dalla politica, poi, chissà per quale motivo, da questi scaturiscono crisi a tutti i livelli.

L’ assessore Di Maio suo malgrado è finita e forse sarà travolta in un gioco più grande di lei. Sembra chiaro, e forse tra le righe del comunicato lo ha ammesso, che non è una sua iniziativa, ma che è costretta da poteri superiori. La sua mancata ribellione al diktat non può essere giudicata come scarsa personalità, ma solo effetto della legge attuale.
Per questa legge l'assessore è un nominato da qualcuno e pertanto solo a lui deve rispondere, e non all'elettorato. Le storture del sistema nei momenti di crisi come questo sono evidenti e queste situazioni quasi imbarazzanti. Da domani l'assessore continuerà ad esercitare le sue funzioni tranne la principale: deliberare in giunta. Inutile precisare che senza l'indirizzo deliberativo della giunta l'attività è ferma, ma ai politici non importa. Per loro queste sono le attività indispensabili da svolgere, anche se inutili in un ente inutile che necessaramente dovrebbe essere abolito.

Certamente i politici troveranno qualche scappatoia per conservare questo contenitore di poteri e privilegi dove continuare a passare le loro giornate tra giochetti e trabocchetti a spese dei cittadini. E la nostra Rosa comunale? Purtroppo diventerà ogni giorno più shocking in viso.


unochesa











venerdì 10 febbraio 2012

AVVISO


ARCHEOCLUB D' ITALIA
SEDI DI CARINOLA E FALCIANO DEL MASSICO

Gli Archeoclub di Carinola e Falciano del Massico
sono lieti di annunciare che dal 18 al 21 febbraio 2012 daranno vita ad un Campo di Ricerca sulle mura fortificate del centro urbano di Carinola con la finalità di definire, attraverso una serie di indagini scientifiche, il perimetro del circuito murario e le loro varie fasi costruttive, nonché l’ individuazione delle originarie porte d’ ingresso della città.

I presidenti
dott. Ugo Zannini
geom. Carmine Di Lorenzo


La partecipazione al campo di ricerca è aperta a tutti.

Le iscrizioni vanno richieste alle sedi degli Archeoclub
o telefonicamente al numero 3208850565
Ai partecipanti sarà rilasciato un attestato.

mercoledì 8 febbraio 2012

Che fine ha fatto la Pro-Loco?


Che fine ha fatto la Pro-Loco? Se lo chiedono in tanti, sopratutto alla vigilia della partenza di materiale informativo - su turismo, cultura e folklore - per Milano, alla fiera del turismo di Rho, attraverso uno spazio concesso dalla Camera di Commercio.
Vi parteciperà il Comune, quindi alcune associazioni locali. L’obiettivo è la promozione di eventi primaverili ed estivi (come Lunarte Festival) dell'anno 2012; si cerca disperatamente pubblicità oltre i confini regionali, un modo per far conoscere il territorio e le attrazioni possibili, che siano queste culturali, enogastronomiche, legate alla bellezze monumentali e naturalistiche. Certamente c'è tanto da fare, ma lo strano silenzio che avvolge l'inoperosità della Pro-Loco locale ha bisogno di un forte scossone. Da molti anni, l'ente di promozione turistico non propone e non riceve proposte. Scarsissimi i contatti con l'amministrazione comunale, così come con le associazioni e con la popolazione, sebbene esse abbiano corsie preferenziali nel riceve finanziamenti regionali.

Di fatto, è impossibile trovare un sito della Pro-Loco su internet, poiché nessuno ha mai pensato di crearlo. Il presidente - Claudio Iannettone - ha avuto nuove adesioni nel 2009 in una campagna tesseramenti, ma nonostante questo non sono state messe in campo iniziative di stampo turistico. Sappiamo invece che in genere queste famose associazioni popolari - che funzionano molto bene nei piccoli comuni della Campania e in tutto il Belpaese - hanno come obiettivo riprendere, promuovere, tutelare e sostenere le iniziative di carattere turistico – culturale. Far conoscere il paesaggio, le tradizioni e la storia. Quindi i beni archeologici, culturali e architettonici. Esaltare i prodotti tipici del paese. Infine accogliere, assistere e informare il turista sulle manifestazioni e le attrattive del paese. Ma fin'ora niente di tutto questo.
La Pro-Loco come ha detto qualcuno ieri, c'è ma non si vede. “Eppure ci sarebbe tanto bisogno di mettere in campo azioni volte alla promozione a tutto campo del territorio - spiegano alcuni studenti universitari incontrati in centro - il Comune sempre più abbandonato da forze giovani va deperendo giorno per giorno. Serve darsi da fare, organizzare iniziative anche simboliche, ma che risultino interessanti. Fra tutte, la Pro-Loco deve darsi una mossa, assolutamente”.

Michele Sorvillo

domenica 5 febbraio 2012

Di Cresce e Monfreda: ma che mi fate?


Premetto che data l’ età, e dunque l’ essere nato molti anni addietro, ho chiesto la cortesia ad un caro amico di scrivermi queste poche note su un argomento che mi sta molto a cuore.
Sono nato in tempi in cui, quasi come oggi, l’ acqua era bassa..e ..la scuola non mi è stata concesso di frequentarla dai miei genitori per ragioni più che intuibili e che non sto qui a rielencare. Se il mio “scrivano” non dovesse riportare con impeccabile perfezione grammaticale quello che io intendo affidare alla sua penna, ciò è solo perché sono io a non rendere perfettamente le idee. Anzi sono io che glielo confondo di sicuro. Però credo che alla fine si capisca e si colga il messaggio che voglio lanciare.

Sono uno che ha sempre votato a destra e, pertanto, potete capire in questi ultimi venti anni per chi ho votato, non pentito. Quest’anno alle amministrative però non avevo riferimenti: De Risi si commenta da solo (praticamente una vergogna politicamente) e Galdieri non solo è quello che è, e certamente non è quello che crede, per quanto, sia detto non come battuta, non ha neppure i voti dei parenti! Ho pertanto deciso di votare per il più giovane pensando di dare il mio piccolo e umile apporto elettorale ad una lista civica:quella di Michele Zannini.
Intendiamoci, Michele non è né giovane, almeno secondo me, né bravo come crede o tenta di accreditarsi. In più per anni è stato interprete e attuatore della dottrina “Dibiasiana”, seguendo il padre che era addirittura il Coordinatore dei DS, cioè del partito che ha governato Carinola dal 1994 al 2008 e ancora oltre, se consideriamo la Sindacatura di Mannilo, essendo questi un noto esponente della sinistra.

Non a caso Michele è finito per essere addirittura il segretario di questi. Lo stesso Michele che ha inteso oggi che è Consigliere comunale devolvere il risibile compenso mentre ieri, quando percepiva bei soldini quale segretario del sindaco non ha parlato di tagli né di risparmi, ma si è fatto pagare profumatamente eccome! Ho votato nell’ ambito della lista di Michele per due esponenti che mi parevano, almeno dicevano di essere, di destra: Rino Di Cresce e Fabio Monfreda.

Stimo Rino come uno dei massimi esperti mondiali di patronat! Apprezzo Fabio come uno gagliardo, tosto, serio sul lavoro e di destra! Me li ritrovo oggi alla corte della Picierno, una che sta nel PD, ancorata a quella tradizione che vede tutta la sua famiglia impegnata da decenni nella politica con lo zio, che attualmente è ancora Sindaco di Teano, e che va inserito in quel gruppo di potere che per anni ha disamministrato la nostra provincia; e con Ludovico Feola, Pasquale Di Biasio, Michele Zannini, Enrico Fabozzi (l’ex sindaco di Villa Literno, sostenuto alle regionali anche dalla Picierno, ho detto tutto!). Tutto questo perché Michele Zannini vuole fare carriera nel PD sponda Picierno!!

Mi chiedo: a chi è andato il voto, a Monfreda, a Di Cresce o a Zannini che me lo porta, anzi lo svende a sinistra per finalità personali che lo vedono in rapporto con la Picierno? La vicenda Tribunale è solo il pretesto per giustificare questo avvicinamento, almeno mi pare. Rino e Fabio sono troppo astuti per abboccare e ridicolizzare la loro passione e qualità politica e la loro storia personale. Mi appello alla loro intelligenza. Ah, volete saperne qualcosa di più di me? Ultrasettantenne, una vita in aeronautica, di destra da quando era in fasce…..mi capirete, ma non ve lo dirò se me lo chiedete da vicino!!!Però……Rino e Fabio, voi si, voi si che potete facilmente individuarmi, nella speranza che nel frattempo non sarete diventati del Piddi o dell’ Italia dei Valori (Di Pietro poi…). I vostri risultati non possono essere strumentalizzati da altri. Qualcuno al vostro interno lo ha già compreso. Non dubito che possiate farlo anche voi.
Ciao grazie se mi pubblicherete.

Unodidestra

venerdì 3 febbraio 2012

Voglio morire di noia!

Forse Monti ha voluto scherzare, ma non tanto. Forse ha voluto sdrammatizzare una situazione che si fa sempre più drammatica, ma il risultato è stata una gaffe poco intelligente che ha fatto arrabbiare gli italiani e sorridere i paesi europei. Secondo Monti, è molto meglio se i giovani si abitueranno a cambiare lavoro spesso, perché il lavoro fisso a lungo andare è monotono!

Ahahahahahahahah!!! Quest’ uomo è fuori di testa!

Per la maggior parte dei giovani, non c’è nemmeno un primo lavoro, figuriamoci se ci sarà il secondo, e poi il terzo lavoro e così via!

Io credo che questa classe politica sia tutta fuori di testa, non solo Monti! E sapete perché? Perchè i politici vivono tutti fuori dalla realtà. Lo dimostrano ogni giorno per le continue cazzate che dicono, per come giocano con la vita della gente, pensando di giocare con dei pupazzi da mettere via quando non servono più. D’altra parte, chi vive da bancario da anni, o da professore universitario, o da parlamentare, non può capire chi vive con mille euro al mese.

Chi ha posti di lavoro già assicurati per i propri rampolli, non può capire chi è costretto a vedere i propri figli esaurirsi alla ricerca di uno straccio di lavoro sottopagato. Chi diventa padrone di una casa al Colosseo senza neppure sapere chi gliel’ha pagata, non può capire chi ha un mutuo ventennale sulle spalle per pagarsi uno straccio di appartamento. Chi prende una ricca pensione dopo una sola legislatura, non può capire chi lavora 40 anni per ritrovarsi con una pensioncina da terzo mondo, e non può capire neanche chi perde il lavoro a cinquant’anni, ritrovandosi con una famiglia, e magari un mutuo, sul groppone.

Non può capirlo perché semplicemente non lo sa!

E allora il sistema non va, non PUO’ andare assolutamente. E facciamocele capire le cose ai nostri governanti! Come? Con l’esperienza sul campo.

Per capire cosa significa essere un italiano medio, i politici dovrebbero essere dei morti di fame come tutti gli italiani medi. Hanno rinunciato a 700 euro mensili del loro stipendio milionario? Poveretti! Ma vogliamo scherzare! A chi vogliono prendere per i fondelli? Con 700 euro mensili CI DEVONO VIVERE e rinunciare a tutto il resto, non viceversa! E devono viaggiare in treno, in autobus, in motorino, in bicicletta, a piedi o tutt’ al più con auto propria, come la maggior parte dei cittadini italiani. E magari li mandiamo anche a raccogliere i pomodori a Villa Literno per un’intera estate! Solo facendo varie esperienze della normalità, di quel che per gli altri è normalità, possono essere in grado di governare una nazione. Non altrimenti.

Da cittadino italiano che vive in una democrazia, pretendo che tutti i privilegi spariscano e che chi ci governa debba essere esattamente uguale agli altri. Se si mettono le scarpe degli altri, solo allora si capisce se esse vanno bene o fanno male. Il resto è tutta inutile retorica.

Anonimo