La Provincializzazione della crisi al Comune di Carinola investe gli organi ufficiali del partito di maggioranza che sostiene Mannillo, intervengono a favore di Mattia Di Lorenzo, il Sen. Coronella, il Sen Giuliano ed il deputato Landolfi, giustificando ed elogiando il suo comportamento in occasione delle ultime amministrative.
In realtà, e non potrebbe essere altrimenti, Mattia non ha fatto altro che far votare per il partito in cui milita, lo stesso partito che nella scelta delle candidature alla Provincia ha preferito designare il candidato di Cellole, costringendo l'aspirante di Carinola a ripiegare verso una lista per Zinzi Presidente, lo stesso Zinzi che, sempre a Carinola, ha ritenuto corretto candidare anche, non me ne voglia, quello che in realtà sarebbe stato il suo designato naturale, in quanto amico e refernte da sempre, vale a dire il dr. Pasquale Galdieri.
In realtà, e non potrebbe essere altrimenti, Mattia non ha fatto altro che far votare per il partito in cui milita, lo stesso partito che nella scelta delle candidature alla Provincia ha preferito designare il candidato di Cellole, costringendo l'aspirante di Carinola a ripiegare verso una lista per Zinzi Presidente, lo stesso Zinzi che, sempre a Carinola, ha ritenuto corretto candidare anche, non me ne voglia, quello che in realtà sarebbe stato il suo designato naturale, in quanto amico e refernte da sempre, vale a dire il dr. Pasquale Galdieri.
Non so se a monte ci fossero accordi particolari, non so se e quanta desistenza abbia esercitato Di Lorenzo a Casanova, non so se un esponete politico di rilievo possa sottoscrivere accordi che escludino il voto al suo partito, non so neanche quanto affidamento Antonio Russo abbia fatto su questo presunto patto, e non so se i voti che mancano siano da ricercarsi a Casanova o altrove, ed inoltre non capisco neanche, qualora il problema fosse Casanova, perchè dovrebbe essere solo Di Lorenzo a pagare visto che a Casanova alberga anche il Sindaco e non risultano richieste di dimissioni nei suoi confronti, né tracce di patti volti a sostenere il componente della Giunta candidato alla al Consiglio Provinciale.
Adesso, gli organi provincilai del Pdl, correttamente, giudicano lineare il comportamento di Mattia Di Lorenzo e chiedono motivazioni politiche capaci di sostenere l'accanimento della parte della maggioanza che lo osteggia chiedendone la revoca dalla Giunta.
Il Sindaco, dal canto suo, non essendo un esponente del centro destra, non avendo ricevuto atti di sfiducia, ed in attesa di nomi vecchi o nuovi per surrogare gli assessori dimissionari, non può far altro che attenersi all'attuazione del programma elettorale che, durante la ormai famosissima assemblea popolare di Palazzo Petrucci, ha difeso strenuamente, elencando gli obbiettivi raggiunti, i progetti in fase di realizzazione ed i punti non ancora realizzati, sottolineando le innumerevoli sedute di Giunta e la quantità di voto unanime raccolti, a sostegno della totale condivisione del progetto intrapreso due anni fa da questa stessa maggioranza.
Oggi si alimenta una crisi che non ha fondamenta politiche, ha molto di personale e non giustifica il comportamento irresponsabile dei rappresentanti del popolo che, apparentemente senza motivo, stanno portando il Comune di Carinola verso una profonda crisi econonomica e politica vista la totale confusione che attraversano, in questa fase, quasi tutte le formazioni operanti sul territorio.
La destra è divisa, la sinistra è stata decimata dalle urne ed il centro rincorre i responsabili della frattura evidenziatasi tra i consiglieri eletti, con continui richiami e giustificazioni che non portano la chiarezza necessaria ad una coalizione che dovrebbe contrastare l'avanzamento registrato dalla destra a tutti i livelli amministrativi. Le ultime notizie dicono che il Pdl abbia già consegnato le sue decisioni al Sindaco confermando tutti gli assessori uscenti meno uno.
Tutto questo non avrebbe senso vista la nota di protesta presentata da Mattia Di lorenzo al coordinatore comunale del partito, in cui sottolinea la non appartenenza al gruppo di Russo e Micillo, nel frattempo è intervenuta la autorevole mediazione che chiedeva una sospensiva fino a Venerdì, esortando il Partito a rivedere la posizione su Di Lorenzo, non ritenuto colpevole, anzi, di comportamento scorretto, in fine ci sarebbero le dimissioni di Micillo dalla Presidenza del Consiglio, che, da quanto mi risulta, avrebbe rimesso il mandato nelle mani del partito, a cui non apparterrebbe........
ALLORA ?... FERMIAMOCI UN ATTIMO!
C'è qualcosa che non va, a questo punto ogni mediazione risulterebbe essere inutile, questa maggioranza ha finito il suo ciclo e, nonostante tutte le implicazioni circa il commissariamenete dell'Ente e la durata dello stesso, deve andare a casa, ed a decretarlo, vista la totale confusione, dovrebbe essere il Sindaco in prima persona, constatando l'effettiva impossibilità a proseguire un progetto viziato dal protagonismo dei singoli, che ignorando la grande anomalia esistente a monte, vogliono curare con la politica ciò che politica non è e non può essere, in quanto la stessa prevede la contrapposizione tra schieramenti opposti e non la loro confusione.
A mali astremi estremi rimedi, quindi, continuare con questi presupposti non giova a nessuno e non rende un buon servizio alla comunità carinolese che, ancora una volta, si vede abbandonata da chi avrebbe dovuto, autorevolmente, guidarla.
Snoopy