Sono passati ormai giorni dalla cattura di nostri connazionali in Afghanistan ed il risultato è ancora come le prime ore dalla notizia. Credo che tutti ormai sono a corrente di quello che è successo pochi giorni fa in quella terra maledetta chiamata Afghanistan. Tre nostri medici di guerra sono accusati di terrorismo per la detenzione di armi e giubbotti esplosivi all’interno di un ospedale di Emergency nella provincia di Kabul. E’ una vergogna per il nostro paese. Non ci sono ancora notizie certe su i tre medici italiani e questa è una cosa gravissima e preoccupante. La totale indifferenza da parte delle nostre autorità è sconfortante.
Emergency è un’associazione non governativa fondata nel 1994 da Gino Strada, essa opera in territori di guerra e si è sempre dichiarata neutrale in qualsiasi conflitto perchè la sua posizione è solo quella di curare feriti di guerra, senza distinzioni o schieramenti politici. Un ruolo un po’ scomodo in Afghanistan per chi cura talebani e non…
La vittoria è stata ottenuta. Dopo il ritrovamento delle armi nell’ospedale, Emergency è stata costretta a lasciare Lashkar Gha. Una domanda sorge spontanea! Ma gli ammalati di quell’ospedale che fine faranno? E’ giusto chiarire che il 60% dei ricoverati sono bambini e che quest’assurdità politica li porterà ad una morte sicura.
Voglio concludere questo pensiero gettando un grido di allarme per questi tre nostri connazionali, in balia di un governo ancora da decifrare e senza alcuna regola, colpevoli solo di aver svolto il proprio lavoro con amore e serietà, lasciando alle spalle le declinazioni e gli ideali politici, perché quando in un ospedale di Emergency arriva un fertito non gli si chiede se è talebano, ma si conforta e gli si da speranza, quella speranza che è nella nostra coscienza per questi tre fratelli italiani.
Vaga84
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