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giovedì 29 aprile 2010

Lettera aperta al dott. De Risi

Egregio dottore,
Da quando ho cominciato a capire Lei era già in politica in questo comune. E' stato consigliere, assessore e vicesindaco, ma cercando e domandando in giro, non un'opera, non un atto, non dico importante ma almeno significativo, è sopravvisutto alle Sue legislature. Sarà la giovane (rispetto a Lei) età o l'ignoranza ma non sono riuscito a trovare niente ascrivibile a Suo merito.
Ora Le chiedo, se avesse avuto qualcosa da dire a questa terra ed a questa gente, cosa Le ha impedito di dirlo/farlo in oltre un ventennio?
Perchè continua imperterrito a voler giocare al gioco della poltica?
Non risponda, per favore, come l'attuale Bruno Vespa carinolese, che disse alla presentazione dell'ultima lista nella quale si è candidato, che solo gli elettori possono decretare la fine di un politico. Per Lui è stato fatale. Lei, invece, faccia un esame di coscienza: la votano per le sue qualità politiche o perchè è medico?
Da sempre da noi i medici raccolgono facilmente il consenso politico troppo spesso speso male.
Se la risposta dovesse essere la seconda, allora serva la comunità come medico, dicono sia bravo e lo fa con amore.
Se, poi, non avesse altri hobby per riempire il tempo libero, come il nostro Bruno si è riscoperto giornalista, informandoci sulle zeppole e sulle beghe dei politicanti, Lei potrebbe scrivere un libro di memorie sulla politica dell'ultimo ventennio carinolese. Magari da pubblicare postumo, perchè, come disse il grande Andreotti, alcune cose si possono rivelare solo postume!

Un amico.

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