Chat

martedì 28 gennaio 2014

La nascita della Pro Loco


La seconda riunione per la formazione della Pro Loco a Carinola si è svolta lunedi' sera con la partecipazione allargata alle associazioni attive sul territorio. Si è formato un comitato promotore il quale si riunirà a breve per elaborare un atto costitutivo, lo statuto, un bilancio preventivo quindi le attività da sviluppare. Chiunque è invitato ed è libero  d'iscriversi per poter partecipare all'assemblea costituente la Pro Loco il giorno 06 FEBBRAIO ore 19,00 - Palazzo Petrucci. 

In questa sede sarà votato e approvato il direttivo della Pro Loco, lo statuto e il bilancio preventivo. 

Ebbene, senza essere troppo naif, cerchiamo di proporre un contributo a chi vuole impegnarsi nella Pro Loco. Gli sforzi per rilanciare le attività di promozione in un Comune come il nostro sono enormi, occorre tanta determinazione, competenza e idee che altrove hanno funzionato. Le difficoltà sono dietro l'angolo, come il rischio che vi s'infiltri la mala-politica, l'affiatamento nel gruppo direttivo, l'appoggio della comunità locale. Ma tutto cio' è superabile, in quanto ci sono menti giovani e competenti nel gruppo promotore a cui si affiancano uomini e donne con tanta esperienza e conoscenza del  territorio. 

E ora per aprire un dibattito costruttivo vediamo insieme quali potrebbero essere le attività e le idee per favorire lo sviluppo turistico e naturale del territorio. Cosa suggerireste alla Pro Loco? E' possibile creare occupazione con la valorizzazione dei prodotti, la cultura ed il turismo a Carinola? E come?


Danton





giovedì 23 gennaio 2014

Amministrazione comunale: zero in condotta


Nonostante gli sforzi che qualcuno fa su fb per difendere l'operato di questa amministrazione, essa rimane senz'altro la peggiore amministrazione comunale che Carinola abbia mai avuto. Per tante cose: per l'incapacità di affrontare, in ogni senso, i veri problemi della cittadinanza; per l'incompetenza e la mancanza di idee di chi la compone e che hanno determinato un vero impaludamento socio-economico; per lo scandaloso nepotismo che la distingue e che ha portato questo comune agli anni più bui della sua storia e soprattutto per la mancanza di attenzione verso tutte le realtà sociali e culturali del comune. L'ultima di una lunga serie di meschinità risale a qualche sera fa,  quando l'assessore alla cultura, dott. Rosa di Maio, ha convocato i responsabili di cinque-sei associazioni per approntare, seduta stante, uno statuto per una costituente PRO LOCO, il quale statuto dovrà essere presentato entro il 15 febbraio.

Le associazioni convocate dall'assessore erano l'ass. femminile CIF, la Cooperativa Lilladis, l'ass. Festa della Vendemmia e l'ass. Circuito Culturale Caleno, l'ass. Matilde Serao e i ragazzi della Biblioteca Comunale. 
E le altre? 
Inesistenti per questa amministrazione, che ha già deciso quali sono le associazioni meritevoli di contributi e quali no. Fuori dal giro l'ass. INCONTRO PER LA VITA, l'ass. SEI TU LA MIA GIOIA, l'ass.Teatrale 'A SCARPASCIOTA, l'ass. 'A CETTA, l'ass. CORAGGIO e LIBERTA', l'ass, FULVIO NUVOLONE, l' ARCHEOCLUB di Carinola e qualche altra associazione che, al momento, non ricordo.

Proprio il responsabile di CCC presente alla riunione ha fatto opposizione e fatto notare alla Di Maio l'ingiustizia della cosa: non si può creare ex novo una Pro Loco e scriverne lo statuto senza coinvolgere TUTTE le associazioni presenti sul territorio. Forse l'unica a non doverne far parte è proprio la Lilladis, perchè  non essendo un' associazione senza fini di lucro, ma una cooperativa che si fa pagare, non avrebbe diritto ad alcun contributo comunale. Ma la rossa castellana di Carinola,  pupilla di Grimaldi,  è la più protetta da questa amministrazione matrigna; le altre sono tutte delle cenerentole. 

Zero in condotta, quindi, anche per la dolce Rosa. Professionista e laureata, ci si aspettava qualcosa di meglio da lei. Una presa di posizione più determinata, un'obiettività più giusta verso i cittadini di Carinola, una valorizzazione migliore delle realtà sociali e culturali del territorio. Invece si è rivelata più che mai parte integrante di questo schifoso meccanismo politico carinolese che premia solo se stessi, gli  "amici" e volta le spalle agli altri. 
Attenti amministratori! Le associazioni vanno avanti anche senza il vostro contributo, ma voi vi state scavando la fossa con le vostre mani. 
E noi non vediamo l'ora di metterci una croce sopra!

Pinkerton

sabato 4 gennaio 2014

*Idee per il Mediterraneo interiore



[...] Mi piace evocare alla rinfusa suggestioni per gli amministratori e gli abitanti. Terra e cultura più che cemento e uffici. Prodotti tipici da consumare non solo nelle sagre. Canti e teatro al posto delle betoniere. Svuotare le coste e riportare le persone sulle montagne. Sistemare le strade provinciali, togliere le buche, restaurare i paesaggi, le pozze d’acqua per gli ovini, ripulire i fiumi, i torrenti. Ora al sud si fanno buoni vini, ma il pane potrebbe essere migliore. E così pure il latte. 

Imparare a fare il formaggio. Dare ai giovani le terre demaniali. Coltivare un pezzo di terra. Essere scrupolosi, ma farsi tentare dalla fantasia, dall'impensato. Distendersi ogni tanto con la pancia per terra. Avere cura che i propri figli imparino a cucinare e a fare lavori manuali. Adottare un luogo e prendersene cura. Passare ogni giorno un po’ di tempo vicino a un animale. 

Ogni paese deve avere un piano regolatore del suo paesaggio. 

Un piano dove siano previste zone inoperose, in cui non solo non si fabbricano case, ma non si fa neppure agricoltura. Zone dove non si taglia neppure la legna. Un piccolo cuore selvatico per ogni paese. Nei piccoli paesi dovrebbero essere esentati dalla tassa sulla casa le persone che abitano nel centro antico. Stare all'aria aperta almeno due ore al giorno. Ascoltare gli anziani, lasciare che parlino della loro vita. Ogni paese deve avere un piccolo teatro e una sala per suonare. Le scuole devono essere aperte la mattina per i ragazzi e la sera per gli adulti. Riattivare la vita comunitaria. Oltre al museo della civiltà contadina ci devono essere dei luoghi in cui i ragazzi possano apprendere vecchi mestieri: fare un cesto, una sciarpa, potare un albero. Viaggiare nei dintorni. Tenersi la testa tra le mani ogni tanto. Incontrare delle persone che sappiano sverniciare la nostra modernità incivile. Costruirsi delle piccole preghiere personali e usarle. Esprimere almeno una volta al giorno ammirazione per qualcuno. Svegliarsi ogni tanto alle tre di notte. Uscire all’alba almeno una volta al mese. Comprare il formaggio da chi lo fa, fare la spesa nei piccoli negozi. Riportare gli animali nei paesi. Un paese in cui non ci sia un uovo fresco non ha senso. Mettere una libreria comunale in cui si vendono i libri a prezzo ridotto. Stabilire che in ogni consiglio comunale ci debba essere come primo punto all’ordine del giorno un’iniziativa culturale. Riportare le feste patronali alle antiche tradizioni. Dire quello che vediamo assai più di quello che pensiamo. Regalare almeno un libro la settimana, magari dopo averlo letto.
Mettere una tassa di trentamila euro l’anno per ogni pala eolica e usare questa cifra per servizi agli anziani. Stabilire gemellaggi tra i paesi interni e quelli della costa. Dimezzare il costo del gas e del gasolio da riscaldamento nei paesi più freddi. Dare incentivi a chi abbatte edifici incongrui o a chi restaura la propria casa rendendola più adatta al contesto. Obbligare ogni paese ad avere un’isola pedonale in funzione tutto l’anno. Dare attenzione a chi cade e aiutarlo a rialzarsi, chiunque sia. Leggere poesie ad alta voce. Far cantare chi ama cantare. Abituare i cittadini a un uso limitato della macchina. Diminuire l’uso della plastica e degli imballaggi. Fare una vera raccolta differenziata e stimolare azioni locali di recupero e riciclaggio dei materiali. Stabilire che ogni amministrazione comunale faccia per legge un’assemblea pubblica ogni sei mesi sulle scelte riguardanti la comunità. Piantare alberi da frutta e obbligare gli acquedotti a mettere almeno una fontana pubblica in ogni paese. Abituare i cittadini a fare un manifesto in cui si annuncia la nascita di un bambino: perché annunciare la morte e non la nascita? Il futuro dei luoghi sta nell'intreccio di azioni personali e civili. Per evitare l’infiammazione della residenza e le chiusure localistiche occorre abitarli con intimità e distanza. E questo vale per i cittadini e più ancora per gli amministratori. Bisogna intrecciare in ogni scelta importante competenze locali e contributi esterni. Intrecciare politica e poesia, economia e cultura, scrupolo e utopia.[…]
*Pezzo estrapolato da Geografia commossa dell’Italia interna, di F. Arminio, edito da B. Mondadori 2013.

http://comunitaprovvisorie.wordpress.com/