[...] Mi piace evocare alla rinfusa suggestioni per gli
amministratori e gli abitanti. Terra e cultura più che cemento e uffici.
Prodotti tipici da consumare non solo nelle sagre. Canti e teatro al posto
delle betoniere. Svuotare le coste e riportare le persone sulle montagne.
Sistemare le strade provinciali, togliere le buche, restaurare i paesaggi, le pozze
d’acqua per gli ovini, ripulire i fiumi, i torrenti. Ora al sud si fanno buoni
vini, ma il pane potrebbe essere migliore. E così pure il latte.

Ogni paese deve
avere un piano regolatore del suo paesaggio.

Mettere una tassa di trentamila euro l’anno per ogni pala eolica e usare questa
cifra per servizi agli anziani. Stabilire gemellaggi tra i paesi interni e
quelli della costa. Dimezzare il costo del gas e del gasolio da riscaldamento
nei paesi più freddi. Dare incentivi a chi abbatte edifici incongrui o a chi
restaura la propria casa rendendola più adatta al contesto. Obbligare ogni
paese ad avere un’isola pedonale in funzione tutto l’anno. Dare attenzione a chi cade e aiutarlo a rialzarsi, chiunque sia. Leggere poesie
ad alta voce. Far cantare chi ama cantare. Abituare i cittadini a un uso
limitato della macchina. Diminuire l’uso della plastica e degli imballaggi.
Fare una vera raccolta differenziata e stimolare azioni locali di recupero e
riciclaggio dei materiali. Stabilire che ogni amministrazione comunale faccia
per legge un’assemblea pubblica ogni sei mesi sulle scelte riguardanti la
comunità. Piantare alberi da frutta e obbligare gli acquedotti a mettere almeno
una fontana pubblica in ogni paese. Abituare i cittadini a fare un manifesto in
cui si annuncia la nascita di un bambino: perché annunciare la morte e non la
nascita? Il futuro dei luoghi sta nell'intreccio di azioni personali e civili.
Per evitare l’infiammazione della residenza e le chiusure localistiche occorre
abitarli con intimità e distanza. E questo vale per i cittadini e più ancora
per gli amministratori. Bisogna intrecciare in ogni scelta importante
competenze locali e contributi esterni. Intrecciare politica e poesia, economia
e cultura, scrupolo e utopia.[…]
*Pezzo
estrapolato da Geografia commossa dell’Italia
interna, di F. Arminio, edito da B. Mondadori 2013.