Chat

giovedì 31 ottobre 2013

Un Tocco a sorpresa


Ma perché mi fissano tutti in questo Bar?

…forse è meglio ordinare qualcosa.

-Ehm, scusi, vorrei un estathè per favore …ah! Solo Birra Peroni dice? (sorriso)  Va benissimo, la conosco anch’io!
-Posso offrirle qualcosa?
-Na flebo zi Mari’..
-Di dove sono? Provincia di Benevento, sono stato trasferito presso un ufficio postale qui vicino e sto cercando una casa in questi paesini, sembrano così tranquilli, assomigliano un po’ ai posti in cui sono nato.. Si si proprio così, uliveti, vigne, boschi verdi.. Come dite, ci sono incendi d’estate? Ah! e come mai? (alzata di spalle di tutta risposta). In che senso “il problema è un altro”?

(silenzio)

-Ehm, e a livello di comune, com’è la situazione? voglio dire il sindaco è di destra o sinistra…(scroscio fragoroso di risate collettivo)

Qualche minuto ancora di risate.

-Invece, le associazioni? che attività ci sono durante l’anno? Ci sono comitati attivi, aperti a forme di protesta o che ne so, a proposte…? In che senso “qua la protesta non prende la linea, non fa campo…”?
(silenzio)

(qualche minuto ancora di silenzio)

-Se so giocare a tressette? Si, ci ho giocato qualche volta.
-Certo mi siedo con voi, cosi approfitto per chiedervi se conoscete qualcuno che affitta una casa qui vicino…
-ah, dopo? prima giochiamo, Va bene. Ho capito, qua si dice “menare il tocco” e così mi assicurate che capisco come vanno le cose da queste parti… sta bene.
Dopo due ore di trentuno a ripetizione e padrone e sotto consequenziali, ( i tavoli intanto sono diventati due) il nostro amico della provincia di Benevento è andato ad urmo. 

Non per questo però cambierà idea sul fatto di trovare casa nel Comune di Carinola.

venerdì 25 ottobre 2013

E' ora di lavorare

Finite le feste per il venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di don Carlo è ora di iniziare i lavori in chiesa. Dopo un mese di preparativi e quindici giorni di eventi si è conclusa la festa per don Carlo. Le manifestazioni di affetto e stima sono state di tutti sia dei collaboratori che dei cittadini indistintamente. La partecipazione di tutta la parrocchia dimostra che quando si opera bene si raccolgono anche i frutti. Chiuso il piacevole periodo di festa è ora di interessarsi della chiesa intesa come edificio. Il complesso monumentale a causa dell'età mostra qualche ruga che deve essere curata. 

Alcune colonne portanti hanno delle crepe vistose e preoccupanti e l'umidità ha iniziato a passare il limite di guardia. Grazie all'interessamento di don Carlo che ha procurato un pò di fondi della CEI si cercherà di ovviare agli inconvenienti. Tra qualche giorno la chiesa sarà chiusa al culto e inizieranno i lavori. Tra i vari lavori da eseguire manca uno altrettanto importante oltre il consolidamento dell' edificio. 

All'ingresso della chiesa fanno bella mostra due tubi di eternit (Amianto) messi là tanti anni fa per sostenere la copertura creata per proteggere il portone dalle intemperie. Tra i tanti ecologisti che vivono a Casanova piena,  di fate turchine e grilli parlanti oltre ad un partito a forte spirito ecologista presente nel consiglio comunale,  nessuno ha notato il pericolo . Eppure ci sono passati vicino tante volte. Tanti ecologisti , tanti tecnici, nessuno dei quali ha notato il pericolo che è reale perché tante persone vi sostano e alcuni vi si appoggiano pure. Oltretutto uno dei tubi è lesionato aumentando il pericolo. Se non si avranno i fondi a disposizione per rimuovere i due tubi di eternit si spera che almeno vengano ricoperti con uno spesso strato di cemento. Si spera che i tecnici attuali siano più attenti di quelli che diressero i lavori del dopo terremoto ed eliminino il problema senza spendere come al solito somme enormi. 


Fata celeste




sabato 12 ottobre 2013

Noi responsabili della morte dell' Annunziata

Questo tempo così piovoso, così umido, così impietoso è proprio quello che ci vuole per i nostri beni culturali che aspettano ancora, ahimè, di essere restaurati. Ma quando?.... E intanto penso all'Annunziata, a quella “chiesa con qualche quadruccio”, come la chiamò un personaggio molto in alto dell'attuale amministrazione, a cui farà molto bene tutta quest'acqua. Essa, l'acqua, continuerà a colpire  i vecchi canali otturati da una fitta, esuberante vegetazione; continuerà a scorrere  lungo  i muri, ad annerirli, ad impregnarli di umidità, a penetrare all'interno, a rovinare gli affreschi. E la quattrocentesca “chiesa con qualche quadruccio” resterà lì imperterrita ad accogliere tutto quello che il cielo e gli uomini le mandano: acqua e indifferenza. Qualcosa si sta muovendo? Lo spero, ma bisogna operare in fretta: il degrado, quando è iniziato, cammina velocemente e solo dei pronti interventi possono fermarlo. Aspettare è sempre un rischio molto grosso e a Carinola, chissà perché, non si ha mai fretta di intervenire. E invece la fretta è necessaria per salvare l' Annunziata o sarà troppo tardi. Ricordiamoci che, oltre a salvare un pezzo importantissimo del nostro patrimonio storico-artistico,  è nostro obbligo morale custodire questi beni per le future generazioni le quali, a ragione, potranno accusarci di non essere stati dei buoni custodi, di aver lasciato cadere per noncuranza un monumento che appartiene a tutte le generazioni carinolesi, passate, presenti e soprattutto future.
Responsabilmente, adoperiamoci con ogni mezzo per salvare l'Annunziata dal degrado, dall'indifferenza e restituiamola al culto, in modo che essa possa vivere e sopravvivere ancora per molti secoli.

 sos





martedì 8 ottobre 2013

Destinazione Berlino (e altrove in Europa)

L'immigrazione italiana a Berlino, vista con gli occhi ( e con i dati) della sociologa Edith Pichler, intervistata dal http://www.corritalia.de/home.2.0.html. Le motivazioni, passate sotto la lente, della nuova fuga verso i Paesi europei in cui si va per trovare un lavoro, un futuro. Perchè si parte? Cosa andiamo a fare in Germania e chi sono i nuovi migranti? Scopriamolo insieme in  questa interessante intervista a cura di Gherardo Ugolini.
http://www.corritalia.de/Dettaglio.26+M598c4246d39.0.html