Finite le feste per il venticinquesimo anniversario di ordinazione sacerdotale di don Carlo è ora di iniziare i lavori in chiesa. Dopo un mese di preparativi e quindici giorni di eventi si è conclusa la festa per don Carlo. Le manifestazioni di affetto e stima sono state di tutti sia dei collaboratori che dei cittadini indistintamente. La partecipazione di tutta la parrocchia dimostra che quando si opera bene si raccolgono anche i frutti. Chiuso il piacevole periodo di festa è ora di interessarsi della chiesa intesa come edificio. Il complesso monumentale a causa dell'età mostra qualche ruga che deve essere curata.
Alcune colonne portanti hanno delle crepe vistose e preoccupanti e l'umidità ha iniziato a passare il limite di guardia. Grazie all'interessamento di don Carlo che ha procurato un pò di fondi della CEI si cercherà di ovviare agli inconvenienti. Tra qualche giorno la chiesa sarà chiusa al culto e inizieranno i lavori. Tra i vari lavori da eseguire manca uno altrettanto importante oltre il consolidamento dell' edificio.
All'ingresso della chiesa fanno bella mostra due tubi di eternit (Amianto) messi là tanti anni fa per sostenere la copertura creata per proteggere il portone dalle intemperie. Tra i tanti ecologisti che vivono a Casanova piena, di fate turchine e grilli parlanti oltre ad un partito a forte spirito ecologista presente nel consiglio comunale, nessuno ha notato il pericolo . Eppure ci sono passati vicino tante volte. Tanti ecologisti , tanti tecnici, nessuno dei quali ha notato il pericolo che è reale perché tante persone vi sostano e alcuni vi si appoggiano pure. Oltretutto uno dei tubi è lesionato aumentando il pericolo. Se non si avranno i fondi a disposizione per rimuovere i due tubi di eternit si spera che almeno vengano ricoperti con uno spesso strato di cemento. Si spera che i tecnici attuali siano più attenti di quelli che diressero i lavori del dopo terremoto ed eliminino il problema senza spendere come al solito somme enormi.
Fata celeste