Liberatevi. Liberi. Ora. Scacciate l’Io, mandatelo per qualche minuto, basterà forse, in un giardino di sole e spine. Ma, veramente Io ancora devo. ..No, basta ! Di nuovo, strozzatelo in gola. Dunque ora che siamo vicini al giardino entriamoci tutti e lasciamoli li per un pò. "Ritornando alle nostre tribù finalmente ci incontreremo e parleremo nelle strade, dove capita , ascoltando con attenzione quello che gli altri ci vogliono comunicare. Ora che non dobbiamo più subire certe idiozie, possiamo naturalmente comunicare i nostri dubbi al nostro amico, le nostre vedute e confrontarci anche aspramente se è il caso. Non esistono ragioni. C’ è un grosso problema ora. "Certo, ci sono tanti problemi, bisogna risolverli, e se è vero che c’è qualcuno in grado di risolverli, tuttavia sarebbe opportuno che in tanti andassimo lì ogni settimana a farci sentire. Almeno per aggiornarci sulle cose, sugli affari!
"Brava, sono assolutamente d’accordo, ma forse una volta a settimana è un pò troppo, per me basterebbe una volta al mese!
A questo punto una signora appena arrivata s’intromise nella piacevole conversazione ed esclamò, guardando sbigottita le due donne negli occhi: " ma che cazz’ state a dice? Non vi fidate di questi che stanno mò sul comune? Ma che gente siete! Che gente mal –stava per dire, quando la prima signora la interruppe e disse molto ragionevolmente : "mi scusi signora, per adesso abbiamo solo affidato ai nuovi amministratori la gestione della cosa pubblica, tanto che li abbiamo votati, ma interessarsi di quello che ci riguarda, delle decisioni che prendono è cosa ben diversa dal non fidarsi! Per giunta controllare l’operato è un sacrosanto dovere che abbiamo purtroppo dimenticato di svolgere".
"Oh si è proprio vero, sono d’accordo- fece l’altra donna, quasi sull’onda di uno slancio eroico neo-giacobino- e quindi lei dovrebbe sapere che ora noi faremo.., ma non fece in tempo a finire, che a quel punto cominciarono ad uscire gli Io dal giardino, che il Sole stava per tramontare cosi che le spine, sentendosi sole, li fecero tutti fuggire.
Non so come concludere questa storia , perchè non oso rivelarvi la verità su quello che fecero gli Io, dopo il ritorno alle tribù. D’altronde il fato così volle, anche perchè da tempo gli uomini e le donne non sono più artefici del proprio destino.
"Brava, sono assolutamente d’accordo, ma forse una volta a settimana è un pò troppo, per me basterebbe una volta al mese!
A questo punto una signora appena arrivata s’intromise nella piacevole conversazione ed esclamò, guardando sbigottita le due donne negli occhi: " ma che cazz’ state a dice? Non vi fidate di questi che stanno mò sul comune? Ma che gente siete! Che gente mal –stava per dire, quando la prima signora la interruppe e disse molto ragionevolmente : "mi scusi signora, per adesso abbiamo solo affidato ai nuovi amministratori la gestione della cosa pubblica, tanto che li abbiamo votati, ma interessarsi di quello che ci riguarda, delle decisioni che prendono è cosa ben diversa dal non fidarsi! Per giunta controllare l’operato è un sacrosanto dovere che abbiamo purtroppo dimenticato di svolgere".
"Oh si è proprio vero, sono d’accordo- fece l’altra donna, quasi sull’onda di uno slancio eroico neo-giacobino- e quindi lei dovrebbe sapere che ora noi faremo.., ma non fece in tempo a finire, che a quel punto cominciarono ad uscire gli Io dal giardino, che il Sole stava per tramontare cosi che le spine, sentendosi sole, li fecero tutti fuggire.
Non so come concludere questa storia , perchè non oso rivelarvi la verità su quello che fecero gli Io, dopo il ritorno alle tribù. D’altronde il fato così volle, anche perchè da tempo gli uomini e le donne non sono più artefici del proprio destino.
Il Primo Morto di Sonno Saziato di Vino
il primo morto di sonno saziato di vino
Se scrivi un altro post tu morirai di sonno e io di crepacuore in seguito a forte depressione. Ho letto e riletto ma non ci capisco niente. Mi devo rassegnare a considerarmi un incapiente mentale??? O per caso lo sei tu???.....
RispondiEliminabello. controlliamo quello che fanno scavalcando l'io e omologarci al noi ciao. tavola polverosa
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