Ai Consiglieri comunali di Carinola (CE)
Al sito quiquirì in risposta all’articolo di Michele Sorvillo
Oggetto: comunicazione inerente la questione rifiuti
Nonostante il mio volontario allontanamento dalla vita amministrativa devo ancora una volta assistere ad operazioni mediatiche che mirano a colpire l’Amministrazione dal sottoscritto presieduta.
Nel ricordare che il Comune di Carinola è stato commissariato senza alcuna motivazione e che durante la fase di commissariamento non sono state rilevate illegalità e/o illegittimità da inviare una commissione di accesso.
I problemi gestionali invocati nei bar, sui marciapiedi, negli oratori e nelle case private, fomentando perfino i vertici provinciali dei Partiti erano e sono frutto di una strumentalizzazione politica che ha trovato terreno fertile nell’ignoranza, nell’invidia e nella “sete” di potere di qualche politicante.
Non credo che sia stata fatta chiarezza fino in fondo ed questo l’unico mio scopo ed il mio rammarico, per lasciare alla mia famiglia un patrimonio intatto: la mia dignità. Per questo motivo ho deciso di scrivere all’organo sovrano e non ho voluto farlo attraverso il Sindaco ed il Presidente del C.C. che avrebbero potuto cestinare questa mia missiva.
Certamente avrò commesso qualche errore, di valutazione, di sopravvalutazione e qualche errore comportamentale sul piano personale che hanno favorito il dimissionamento ma pochissimi e veniali per il mio operato.
Procederò per ordine, oggi tratteremo la questione rifiuti.Nel ricordare che il Comune di Carinola è stato commissariato senza alcuna motivazione e che durante la fase di commissariamento non sono state rilevate illegalità e/o illegittimità da inviare una commissione di accesso.
I problemi gestionali invocati nei bar, sui marciapiedi, negli oratori e nelle case private, fomentando perfino i vertici provinciali dei Partiti erano e sono frutto di una strumentalizzazione politica che ha trovato terreno fertile nell’ignoranza, nell’invidia e nella “sete” di potere di qualche politicante.
Non credo che sia stata fatta chiarezza fino in fondo ed questo l’unico mio scopo ed il mio rammarico, per lasciare alla mia famiglia un patrimonio intatto: la mia dignità. Per questo motivo ho deciso di scrivere all’organo sovrano e non ho voluto farlo attraverso il Sindaco ed il Presidente del C.C. che avrebbero potuto cestinare questa mia missiva.
Certamente avrò commesso qualche errore, di valutazione, di sopravvalutazione e qualche errore comportamentale sul piano personale che hanno favorito il dimissionamento ma pochissimi e veniali per il mio operato.
Appena insediatoci avviammo dopo venti giorni la raccolta porta a porta, bonificammo tutto il territorio comunale, non solo Selleccola, la circonvallazione di Casale, due, tre aree a Nocelleto, Carinola, Ventaroli etc.
Per Selleccola firmai un’ordinanza e chiesi al caposettore Ermanno Iannotta di impegnare la spesa, ricordo ancora il criterio adottato: costo di ogni chilogrammo così come nella normale gestione.
Impegnammo 320.000,00 che De Risi volle caricare a tutti i costi nel ruolo 2009. La società è stata puntualmente pagata per tutti i servizi della gestione Mannillo compreso Selleccola.
Reiteratamente Sindaco, Assessore Pagano e corrispondenti dei giornali parlano di Selleccola.
Vorrei capire cosa è avvenuto. La Società chiede un pagamento ulteriore? C’è una sentenza di un Giudice che condanna il comune? C’è una volontà a costruire un contenzioso, non credo perché siete tutte persone perbene. Esigo una risposta chiara e per iscritto, diversamente girerò queste domande alla Procura della Corte dei Conti.
Un Saluto. Prof. Gennaro Mannillo
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