La situazione politica amministrativa carinolese ricorda molto quella nazionale. E' sotto gli occhi di tutto lo stallo dell'amministrazione che non riesce a muoversi di un centimetro. L'opposizione di Russo e Marrese, inizialmente celata, si fa ogni giorno più evidente e più incisiva. Dall'iniziale astensione sono arrivati a votare con l'opposizione in diverse occasioni facendo traballare il sindaco, già tremolante di per sè. Come il governo Berlusconi così l'amministrazione De Risi tira a campare senza realizzazioni concrete nè progetti futuri. Continua a rappezzare le buche che si formano nell'amministrazione senza riuscire ad impedire che si formino delle altre. Un pò come le strade del comune che a causa delle tante buche sono diventate estremamente pericolose costringendo chi le percorre a guidare con estrema attenzione. Allo stesso modo, le falle nell'amministrazione costringono il sindaco ad esser guardingo per evitare agguati da parte dei suoi scaltri oppositori di maggioranza. Questa situazione comporta l'immobilismo della machina comunale che appare abbandonata a sè stessa.
Sintomo evidente di questo abbandono è l'assenza continua degli amministratori, anche fisica, dalle stanze del comune, La loro assenza contribuisce a rafforzare quel senso di abbandono e di crisi che si vive in tutto il comune di Carinola.
Da queste brevi considerazioni scaturisce la domanda - perchè no anche a Carinola un governo tecnico? Come si è fatto a Roma si può farlo anche qui. Il sindaco rinuncia alle sue preogative decisionali in favore di una giunta formata da tecnici capaci ai quali viene assegnato un compito da svolgere in un paio di anni. La nuova giunta verrebbe approvata da tutte le forze politiche di maggioranza ed opposizione insieme ad un programma di pochi punti. Alla fine del breve percorso si andrebbe di nuovo alle elezioni che dovrebbero portare chiarezza al problema. Il perchè della indispensabilità di questa soluzione è sotto gli occhi di tutti: l'inerzia assoluta sta comportando conseguenze gravi per i cittadini già pesantemente vessati dalla crisi economica nazionale. Sicuramente anche il sindaco, pur vivendo nel mondo dei sogni, si sarà reso conto di questa necessità, lo farà? A giudizio di chi lo conosce abbastanza bene, difficilmente proporrà una soluzione del genere, lesiva del suo orgoglio di sapiente teorico. Accettare una soluzione simile significherebbe sottoscrivere la sua incapacità o minimo la sua inefficienza.
Pertanto i cittadini devono rassegnarsi a vivacchiare come l'amministrazione senza futuro. Niente efficienza nei servizi, niente PUC, niente nuovi vigili nè comandante, niente riorganizzazione degli uffici, niente sviluppo economico e sociale, solo qualche tassa in più per mantenere in piedi un baraccone rattoppato. Carinola continuerà a vivere scialbamente regredendo ogni giorno di più insieme ai suoi grigi abitanti.
Montini