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domenica 27 aprile 2014

Il diritto al lavoro (stagionale)



"Il diritto al piacere potrebbe essere considerato come l'altra faccia del diritto al lavoro, che è uno dei diritti fondamentali a cui sembra che ultimamente abbiano tutti abdicato. Tutti si mettono d'impegno a degradare questo tema, parlando del lavoro come di una specie di regalo, invece che di un diritto, dimenticando che la difesa del lavoro è la difesa dell'unica arma di lotta dei lavoratori. Ecco, il sistema che attenta al diritto al lavoro è lo stesso che nega poi ai lavoratori, alla parte di umanità che non è ricca, il diritto al piacere. Inteso non come lusso, ma come la libertà che ti garantisce gioie semplici, anche solo passeggiare per la tua città, contemplare la vita, guardarti intorno e scoprire piccoli elementi di felicità." (L. Sepúlveda)
Ebbene, a Carinola, siamo messi molto male sul fronte lavoro: si arranca quando si ha un salario dignitoso, diviene difficile quando il lavoro è saltuario. Peggio ancora quando non lo si ha proprio un lavoro. Un senso di desolazione e abbandono si respira nelle strade. Eppure, non si deve disperare in questi momenti, e qui che gli uomini e le donne trovano idee e soluzioni per andare avanti, dignitosamente. 
Il problema è che l'amministrazione De Risi risulta talmente immobile da essere essa stessa un caso disperato, invece di essere un punto di riferimento per la comunità. Qualcuno potrà obiettare, cosa puo' fare un'amministrazione per creare lavoro? Ebbene, puo' fare qualcosa, anche solo in termini di lavoro stagionale. Facciamo un esempio. Possiamo immaginare la formazione di una lista per assumere durante i mesi estivi, una decina di operatori polivalenti del verde pubblico, residenti nel Comune. Meglio se nella lista vi fossero insieme giovani e adulti, ovviamente tutti con una seria motivazione e qualche esperienza nel settore. In questo modo,  invece di fare la solita gara e affidare i lavori (quindi i soldi) ad una ditta esterna, si lancerebbe un bel segnale. 

I vantaggi di questa trovata a nostro avviso sono questi: si sostengono una decina di famiglie per qualche mese, e allo stesso tempo si mettono in luce le strade, i vicoli, i beni architettonici, le piazze, insomma tutti gli spazi attualmente invasi da erbacce e rovi.

Cosi', per riprendere il pensiero di Sepulveda, potremmo almeno farci delle belle passeggiate, per cogliere la bellezza dei nostri luoghi. Un briciolo di felicità che farebbe bene a tutti, anche agli invidiosi che avranno qualcosa di cui parlare.

(Il sindaco e l'assessore al ramo, potrebbero seriamente pensarci su) 


venerdì 4 aprile 2014

Lettera al Sindaco sulle tasse

Caro Sindaco,

Con la TARES hai fatto una brutta figura ma hai potuto rimediare. I cittadini hanno attivato consiglieri, partiti ed associazioni che ti hanno indotto a metterci una pezza. Vedremo dai prossimi bollettini se non è peggiore del buco.
Nel frattempo, non se se è collegato, i dipendenti dell’ufficio tributi sono passati ad altri incarichi e cominciano a piovere affidamenti diretti ad una ditta del settore.
Lo so che a pensar male è peccato ma non avrai mica intenzione di affidare i tributi all’esterno? Se l’hai pensato, ti prego di fare una telefonata al tuo collega di Alife che è dovuto passare attraverso varie sentenze per sfuggire alla Pubblialifana di Piedimonte Matese ed oggi si è attrezzato con persone, programmi ed imbustatrice per fare tutto in casa.
Perché con i privati si paga anche quando sbagliano, non c’è dialogo e, ciò che è peggio, sono più i soldi che si tengono loro che quelli che danno al comune.
Già tuoi predecessori ci hanno venduto il cimitero e la pubblica illuminazione per 20 anni, Tu non vorrai mica vendere le nostre tasse?
Non so se te ne sei accorto, dall’alto dei tuoi tre stipendi pubblici uniti alle visite (a proposito, perché ti sei ripreso l’indennità da sindaco a cui avevi rinunciato durante la campagna elettorale?), ma noi i soldi per pagare non li abbiamo più, facciamo molti sacrifici, almeno lasciaci la possibilità di protestare quando sbagliate e di … prenderci qualche giorno in più quando è necessario.
Spero di sbagliarmi e che non c’è niente di vero perché proprio non possiamo permettere che altri avvoltoi vengano a nutrirsi dei nostri cadaveri.


cittadino tartassato

giovedì 3 aprile 2014

La Madonna rubata che salvava dal degrado



E' di questo pomeriggio una notizia sconcertante, apparsa su un noto sito di informazione casertano: una statuetta della "Madonna dei Raggi" è stata rubata a Mondragone, zona mare, viale Europa precisamente. Ma non è tutto. La Madonna era stata collocata da alcuni cittadini con uno scopo ben preciso e che sarebbe interessante approfondire anche dal punto di vista antropologico. Quale?
E' di questo pomeriggio una notizia sconcertante, apparsa su un noto sito di informazione casertano: una statuetta della "Madonna dei Raggi" è stata rubata a Mondragone, zona mare, viale Europa precisamente. Ma non è tutto. La Madonna era stata collocata da alcuni cittadini con uno scopo ben preciso e che sarebbe interessante approfondire anche dal punto di vista antropologico. Quale?



Ebbene, per dissuadere i barbari ad abbandonarvi sacchi di spazzatura che degradavano quel luogo, un gruppo di persone aveva pensato bene di collocarvi una madonnina, in modo tale da provare a scoraggiare gli sversamenti. E l'idea ha funzionato. La strada in questione, da qualche mese, aveva ritrovato grazie alla statuetta un certo decoro, per la gioia dei residenti, le maestre ed i bambini che frequentano un asilo materno. Fino a ieri, ed ora?

A quanto i residenti, fautori dell'iniziativa, non intendono mollare.

In effetti, l'ingegnosità di questa trovata è senz'altro da riconoscere. Pensate solo un momento: la gente che fino al giorno prima era mal abituata a lasciare tranquillamente il suo sacco d'immondizia, di fronte alla madonnina hanno cominciato ad esitare, quindi cambiato idea. Perchè? Proprio questo sarebbe interessante scoprire, ossia che cosa ha operato una statuetta nelle menti per indurle ad invertire l'idea di partenza. Certo, qualcuno ora risponderà che sarà andato a buttarlo altrove il sacchetto ed aggiungo non possiamo mica pensare di collocare santi e madonne dappertutto. 

E voi cosa ne pensate? Qual'è la vostra idea che suggerireste per dissuadere i barbari ad abbandonare rifiuti, nelle piazze, strade e campagne?







martedì 1 aprile 2014

....VOTIAMO DESTRA, VOTIAMO A SINISTRA. IO VOTO ALTRO PERCHE NUN VE REGGHE CHIU!!!

La nuova organizzazione della macchina è partita ufficialmente lo scorso 1 gennaio, ma i conflitti e le rivendicazioni sono di grande attualità tra i consiglieri regionali della Campania. Oggetto del contendere, come spesso è accaduto in passato, la collocazione di dipendenti comandati e distaccati. Da inizio anno, anche alla luce della recente inchiesta sui costi del Consiglio, ogni gruppo ha a disposizione un budget che non deve superare altrimenti i soldi li deve cacciare di tasca propria. Per non sforare il tetto massimo, alcuni collaboratori – che in molti casi prestano servizio presso i rispettivi capigruppo – sono stati incardinati nelle commissioni. Tutto regolare, secondo le norme, ma forse inopportuno stando a sentire molte voci nel Palazzo perché “così i costi vengono sostenuti dalle commissioni”. Inoltre, nelle ultime ore, il neocapodipartimento Francesco Capalbo – a quanto apprende RETENEWS24 – ha firmato una lettera di rientro per i distaccati dalla Giunta regionale che si occupavano di un settore alquanto “vago” come quello dei rapporti tra Giunta e Consiglio (Angela Calabrese, Antonio Grimaldi e Daniele Muoio). 

In generale, tengono banco le polemiche sui comandati nelle commissioni. Nell’isola F13 circolano nomi e appartenenze dei comandati e spuntano anche parentele incrociate. Alla II commissione permanente presieduta da Massimo Grimaldi (gruppo Caldoro presidente) figura come responsabile Giuseppe Oliviero, fratello del capogruppo del Psi, Gennaro Oliviero, che a sua volta ha preso come responsabile di segreteria del suo gruppo il fratello di Grimaldi, Pasquale: in molti fanno notare che ci sarebbe una norma dell’Ufficio di Presidenza di dicembre 2013 con cui si vietava “l’assunzione fino al terzo grado di qualsiasi parente o affini a vario titolo”. Alla I commissione di Angelo Marino (Caldoro presidente) ci sono due comandati su tre; alla III commissione guidata da Giovanni Baldi ne figura uno solo, Renato Coppola, proveniente dalla Provincia di Salerno; alla IV commissione presieduta da Pasquale Giacobbe (Forza Campania) ci sono quattro distaccati; alla V guidata da Michele Schiano (Fi) figurano due comandati (Pio Cuomo dal Comune di Napoli e Salvatore Di Procolo dalla Sepsa e un distaccato); alla VI presieduta da Antonia Ruggiero (Forza Campania) c’è un comandato dalla Sepsa, Carmine Del Mastro; alle VII di Luca Colasanto (Fi) due comandati (Giovanni Biele dal Ministero della Pubblica Istruzione e Salvatore Pollastro dal Comune di S.Agata de’ Goti; alla VIII presieduta da Pietro Foglia (Udc) un comandato dall’Asi di Avellino (Carmelo Azzoug) e uno dalla Clp (Geremia Perrone). Come commissioni speciali, alla Trasparenza di Nicola Caputo del Pd come comandato c’è Renato Cocchiaro dal Miur; alle Politiche giovanili presieduta da Rosetta D’Amelio del Pd uno sempre dal Miur, Mario Del Goleto; alle Bonifiche ambientali di Tonino Amato del Pd figura il comandato dalla Sma, Fabio Russo; all’organismo che si occupa di mobbing presieduto da Donato Pica sempre Pd, è stato collocato Egidio Milone proveniente dalla Società Agroccupazione srl; nella commissione Anticamorra guidata dal democratico Gianfranco Valiante c’è un comandato, Carmine D’Angelo, dipendente di BusItalia Sita nord. In tutti i casi citati si tratta di lavoratori irreprensibili, la cui collocazione però sta sollevando un polverone. 

( DA RETENEWS24)