Forse avete creduto di fare bene, forse vi siete lasciati troppo influenzare da quelli che, colpiti dagli strali della gente, non facevano altro che denigrare l’anonimato anche se erano i primi ad usarlo. Ma il Quiquirì è nato anonimo, è nato per dare voce alla gente qualsiasi che non conta nulla, a chi vuole togliersi almeno la soddisfazione di chiamare “stronzo” un politico che gli sta sulle scatole perché non fa il suo dovere. E voi che fate? Gli togliete questa possibilità per uniformarvi ai migliaia di blog “politically correct” che infestano il web. Non è giusto e non è bello.
Si è vero, come in tutte le cose qualcuno esagera sempre, si lascia andare a commenti poco ortodossi e poco piacevoli, ma bastava eliminare quelli più cattivi, lasciando gli altri.
Adoro il Quiquiri, lo apro tutte le mattine per leggere quello che c’è di nuovo e anche per ridere un po’ con i commenti così schietti e genuini scritti dai lettori, ma da qualche tempo non mi sembra più lo stesso. Lo avete snaturato. Ho l’impressione di ascoltare un muto e non capisco cosa stia dicendo perché manca l’incisività della parola colorita, della chiacchiera, del pettegolezzo.
Vi sembra brutto tutto questo? Ma è quello che da colore alla vita! Lasciate ai secchioni ipocriti la “scorrettezza politica” fatta a suon di belle parole, voi restituiteci il NOSTRO Quiquiri.
Grazie
Anonimo via web
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