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mercoledì 14 settembre 2011

Gli arraffatutto

Prossimamente avrà inizio il quindicesimo censimento della repubblica italiana a cura dell'ISTAT. Questo evento è molto importante per fotografare il modo di vivere della popolazione italiana, dove lavorano e che lavoro svolgono, dove abitano e di quali servizi godono. Dalla lettura e dallo studio approfondito dei dati rilevati uscirà il quadro della situazione generale della vita del paese in  tutte le  sue sfaccettature. Lo studio della situazione attuale indurrà gli studiosi del settore a preparare i progetti utili all'ulteriore sviluppo della società italiana per i prossimi dieci anni. Questo lavoro di rilevamento è importante proprio perchè dai dati scaturiti dal censimento si avrà l'input per la stesura di tutti i grandi progetti, in ambito sociale ed economico.

La registrazione dei dati è effettuata da personale incaricato dal comune, i cosiddetti rilevatori. Scorrendo le pagine  internet sull'argomento si leggono i bandi di tanti comuni per reclutare il personale ad hoc, quasi tutte del centro nord: Milano, Roma le città più grandi e tanti comuni più piccoli, hanno pubblicato bandi per l'assunzione di  un numero di rilevatori necessari per il buon esito del lavoro. Per citare un dato, Roma ha bandito una selezione per 1935 addetti. I requisiti principali richiesti titolo di studio e status di disoccupato.

 Scendendo nei comuni meridionali si nota la quasi  totale mancanza di questi bandi, evidentemente queste categorie di persone, ovvero disoccupati con titoli di studio, in queste parti d'Italia non ce ne sono. Si comprende benissimo che questo è falso,  la verità è ben altra, nei comuni del sud impera la categoria degli arraffatutto. Dall'ora di straordinario fittizia allo straodinario elettorale questi gran lavoratori non si fanno scappare nulla. Anzi, non potendo esercitare il ruolo di scrutatori o presidente di seggio si fanno sostituire da figli e nipoti. Senza ritegno ed anche perchè senza controllo politico, quelli si accontentano della loro parte. Abituati ad arraffare, sempre ed in tutti i nodi, non rinunciano certo alla somma prevista per il censimento, anzi grande lotta per parteciparvi. Questa volta non possono farsi sostituire dai figli in quanto è necesario un bando pubblico, difficile da imbrogliare come i sorteggi per gli scrutatori. Allora eccoli pronti ad affrontare  pomeriggi di lavoro dopo una giornata di duro lavoro trascorsa a chiacchierare sul comune. Alla fine della campagna di rilevamento saranno stanchi ma felicissimi di aver arraffato qualche centinaio di euro nell'indifferenza dei politici ed anche dei giovani disoccupati. Questo è il sud, ora e sempre

Rilevatore romano

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