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mercoledì 9 giugno 2010

Nuova sede PD a Carinola, ma quale PD?

L'annuncio tramite manifesto murale è conciso e perentorio, siete tutti invitati all'inaugurazione della sede PD di Carinola a Nocelleto. Se non fossero note le ultime diatribe interne al partito sarebbe la normale notizia dell'inaugurazione di una nuova sede di partito. Gli strascichi sono ancora vivi e laceranti e le conseguenze anche visto che quasi metà degli iscritti si è autoescluso dal partito non riconoscendosi nella linea imposta ad esso da chi lo vuole gestire con metodi padronali. 
L'imposizione del nome del coordinatore comunale e degli organi direttivi è stata considerata da molti iscritti contraria ai principi ed al nome stesso del partito. Il boss politico del partito democratico carinolese è sempre lo stesso e risponde al nome di Pasquale Di Biasio che difende con tutti mezzi a sua disposizione la sua leadership conquistata in anni di impegno politico. In questi ultimi due anni c'è stato un tentativo di scrollarsi dal giogo del suo potere da parte di Mannillo ma il risultato è stato disastroso ed ha finito per rafforzare colui che voleva ridimensionare. Queste discussioni e lotte per la conquista di posizioni negli organi dei partiti a molti sembrano questioni velleitarie in tempi non elettorali, senza comprendere che in questi periodi si preparano le future campagne elettorali. Molti si svegliano il giorno prima della scadenza della presentazione delle liste e vorrebbero incidere sul risultato finale solo perchè candidano la propria persona. Queste candidature non preparate e non coadiuvate dagli alleati giusti non comportano mai risultati positivi. Non è il caso di Pasquale che si prepara con molto anticipo e con la squadra adatta. Chi non condivide i suoi piani è sicuramente eliminato perchè difficilmente permette che ci sia un intralcio al suo pensiero anche perchè è sempre quello giusto. Così avendo piazzato tutti i suoi fedelissimi nei posti chiave nessuno si opporrà alla sua candidatura a sindaco ed ai nomi dei candidati che lui deciderà. il dilemma resta sul posixionamento dei fuoriusciti dal PD come Marrese ed Ullucci che dovranno pur trovare una collocazione. Sicuramente non abbandoneranno la vita politica come dovrebbero avendo contribuito ad un clamoroso fallimento poitico amministrativo. Dovrebbero ma non lo faranno in quanto non possono vivere senza politica e anche perchè hanno l'elezione scontata contando su tanti elettori fedelissimi che li seguono ovunque. Avendo diviso la loro strada da Di Biasio può darsi che creino un secondo PD che faccia riferimento a qualche altro big regionale così che si avranno due partiti quello di Di Biasio e quello di Marrese o Ullucci che potrà avere le mani libere di firmare accordi con qualunque lista. 
Al contrario di quello che molti pensano i due poli di attrazione non sono Grimaldi - Mannillo ma Marrese  - Di Biasio e questi alla fine saranno i nucleo delle future compagini che si contenderanno la direzione del comune. Gli altri si dovranno accodare se non vorranno combattere solo per il gol della bandiera come ha fatto più volte l'amico Ceraldi. Anche il povero Di Lorenzo, che non si capisce perchè sia discriminato da tutti, dovrà elemosinare un posto nell'unica lista che tenterà di opporsi al ciclone Grimaldi e cioè quella di Pasquale in quanto difficilmente il coordinatore comunale del PDL Nardelli gli concederà un posto in lista. Molti sotengono che non debba sudare molto per avere un posto nella lista Di Biasio in quanto sostengono che da anni sia un fedelissimo di Pasquale anche se militante in campo avverso. Tutto questi preparativi non promettono niemte di buono per la cittadinanza in quanto sono tutti in funzione di affermazioni personali di potere e non di programmi innovativi e migliorativi della vita della comunità calena.

Clemenceau

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