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venerdì 30 marzo 2012

L’ Annunziata bistrattata



All’inizio di questo marzo, una giovane studiosa della Sapienza di Roma, Eleonora, è venuta con il marito a Carinola a visitare e fotografare le nostre chiese, per uno studio sulle strutture religiose del XII, XIII e XIV secolo dell’alto casertano.
Mi aveva cortesemente contattato sul sito dell’Associazione Piccirillo, chiedendomi se fossi stata disposta ad accompagnarla. Beh, certo che si!
Siamo stati prima al Convento di san Francesco a Casanova e poi alla Cattedrale, dove ha fatto molte foto. E fin qui nulla da dire. Poi siamo stati all’Annunziata…
E allora ho avuto vergogna di essere di Carinola e di vivere in questo posto, per l' imbarazzo che ho provato a causa dell’incuria e l’indifferenza in cui versa quella stupenda chiesa.
Nonostante i responsabili fossero stati avvertiti di quella visita, non c’è stata l’ accortezza e la sensibilità di far trovare almeno tutto pulito.
L’Annunziata, questo piccolo gioiello del 1400, che se si trovasse altrove sfolgorerebbe d’ orgoglio per la cura e l’attenzione dedicatagli, qui se ne sta afflitta e sofferente, tra le erbacce che l‘ umiliano e la sporcizia che l’infesta da ogni lato, dandogli quel senso di degrado e di abbandono che rende patetica qualsiasi cosa.

Il povero Cristo della cappellina esterna, solo a guardarlo, fa stringere il cuore: appeso con un solo braccio alla croce, tra piante secche e vasi rovesciati e uno strato di polvere alto un dito, sembra morire una seconda volta nella desolazione e nello scoramento più nero.
L’interno della chiesa non era da meno. L’immagine dell’abbandono e dell’indifferenza era davanti ai nostri occhi: l’abside piena di immondizia varia; pavimenti sporchi, banchi polverosi, e su tutto, una spaventosa umidità alle pareti che avanza inesorabilmente e che distruggerà anche gli affreschi, se non si interviene velocemente.

Eleonora e suo marito restarono molto amareggiati e me lo disse bello chiaro e tondo: come si può lasciare un gioiello così in simili condizioni? E’ questa insensibilità generale verso i beni culturali che fa del sud un posto molto criticabile. Mi disse che avrebbe scritto qualcosa da pubblicarsi sui giornali locali per svegliarla questa sensibilità, ma finora non l’ha fatto, forse per un senso di rispetto nei miei confronti.

Cercai di giustificare la cosa dicendo che la chiesa viene aperta solo una volta all’anno, ma chiaramente non la convinsi, perché Eleonora mi rispose che proprio perchè è una chiesa chiusa per la maggior parte dell’anno, ci si dovrebbe avere più cura, altrimenti degrada più facilmente.
Che dire?...
Nonostante i continui appelli all'attenzione verso i nostri beni, nonostante la continua campagna formativa e informativa che si fa attraverso la Rete per cercare di suscitare interesse e sensibilità, ancora non abbiamo raggiunto, non dico la sufficienza, ma la mediocrità.
Gli animi sono ancora chiusi a queste problematiche; quelli di tutti.
Mi dispiace dirlo, ma comincerò a dare molto fastidio. Fino a quando non avrò risvegliato un minimo d’interesse nei miei concittadini, anche nei più istruiti, che sembrano non averne alcuno, se non quello immediatamente personale e spicciolo.


Clio

lunedì 26 marzo 2012

Terre di vino


Terre di Vino, nuovo appuntamento del Circuito socio-Culturale Caleno, in programmazione per sabato trentuno marzo a partire dalle diciannove. Così mentre i colossi del Falerno – Cantine Papa, Fattoria Pagano, e tanti altri ancora- si sono precipitati nello scorso weekend al Vinitaly di Verona - i ragazzi del Circuito continuano un percorso di ricerca di vini dei vitigni autoctoni, in occasione di una serata didattico-degustativa presso la sede operativa - sita in Borgo Laurenzi, Via Grangelsa n° 87 – Casanova di Carinola per sabato prossimo. Diverse le adesioni fino a questo momento così come buona è la dose di entusiasmo che si registra nella comunità per questa seconda edizione. A spiegare bene l’evento ci pensa Antonio Papa, produttore di vino Falerno, dottore in lettere classiche che collabora con l’associazione. Infatti, “Ritengo queste occasioni, utili per ristabilire un rapporto sano e genuino con il nostro territorio. Ho deciso di appoggiare i progetti (didattici) del circolo caleno già da qualche tempo, offrendo la mia esperienza, con la speranza di contribuire ad alimentare la fame di conoscenza e l'ambizione, e tutelare le nostre tipicità e la nostra storia”. In effetti, sembra di capire che Terre di Vino cerca di stimolare i piccoli e medi produttori che si affacciano per la prime volta alla produzione di nicchia del mitico vino Falerno, un’occasione didattica per stabilire la creazione di contatti fra studiosi, appassionati e produttori così da stimolare la crescita e il miglioramento di una produzione vitivinicola tutta da valorizzare. Terre di Vino comincerà con un seminario sulle tecniche di produzione del falerno: una viticoltura eroica in chiave moderna a cura di Antonio Papa, tecnico sommelier AIS. Dopodiché saranno trattati i principi della tecnica di degustazione dei vini, a cura di Guido Di Cresce sommelier AIS. A seguire una degustazione e piatti tipici di stagione. Per i produttori è possibile comunicare le loro adesioni fino a sabato pomeriggio.

Circuito Caleno


martedì 20 marzo 2012

Il cavallo e l'asino


C'era un uomo che aveva un asino e un cavallo. Un giorno che stavano viaggiando per la strada, l'asino si rivolse al cavallo: << Prendi un pò del mio carico, se non vuoi vedermi morto >>. Ma l'altro non volle saperne. E l'asino stramazzò e morì. Allora il padrone passò sul dorso del cavallo tutto il carico e in più la pelle dell'asino; e il cavallo, piangendo, esclamava:
<< Ahimè disgraziato! Che cosa mi è mai successo, povero infelice! Per aver rifiutato un poco di quel peso, eccomi costretto a portarlo tutto, ed in più anche la pelle>>.

La favola mostra che nella vita grandi e piccoli devono far causa comune, se vogliono salvarsi gli uni e gli altri.

Dalle favole di Esopo
E dove se non qui, nella classicità, si posson trovare queste illuminazioni, capaci di scuotere anche se per un solo momento, la nostra coscienza affannata e subito dopo liberar l'immaginazione. Ricercar la concordia, buon senso, educazione e senso civico, da noi spesso è come cercare metalli preziosi. Non solo, a volte mettere in pratica buone azioni fa rivoltar le orbite degli occhi a taluni. Così spaventoso è l'aiutarsi in una piccola comunità, difendere insieme la propria terra vergine, verde, profumata e carica di frutti, alberi e animali?Nessuno può credere ad una cosa del genere. Eppure, non viviamo come una comunità forte, onesta ed unita. Semmai è vero il contrario.

Caspita, ora che ci penso, non ho mai sentito parlar bene di qualcuno da un altro carinolese! Tutti si sparlano con lingue biforcute, peggio di aspidi! Hai visto quello? Hai sentito quell'altro? E così dallo scherzo si passa a qualcosa di peggio. Ma ciò sarebbe poco se quando collaborando per una causa comune - pubblica o privata - ci si aiutasse l'uno con l'altro senza risparmio...

Forse sarebbe il caso di cominciare a pensare al cavallo!

Popolo, caspita e come dormi (e come russi)! Destati, sto parlando con te! Non star sempre ad impicciarti di politica da bar e da marciapiedi, inciuci e di balle profumate scritte su questi poveri blog. Pensa a te stesso! Lascia che questi caproni si scornino fra loro, ad intromettersi con questi rischi di perdere - come a lavar la testa all'asino- tempo, acqua e sapone. E forse pure i sordi!

(Ora che l'effetto classico è già svanito, sento che forse non ho perso tempo a parlare ad asini e a cavalli)

Gavroche

martedì 13 marzo 2012

Comunicazione del dott. Mannillo




Ai Consiglieri comunali di Carinola (CE)
Al sito quiquirì in risposta all’articolo di Michele Sorvillo


Oggetto: comunicazione inerente la questione rifiuti


Nonostante il mio volontario allontanamento dalla vita amministrativa devo ancora una volta assistere ad operazioni mediatiche che mirano a colpire l’Amministrazione dal sottoscritto presieduta.

Nel ricordare che il Comune di Carinola è stato commissariato senza alcuna motivazione e che durante la fase di commissariamento non sono state rilevate illegalità e/o illegittimità da inviare una commissione di accesso.

I problemi gestionali invocati nei bar, sui marciapiedi, negli oratori e nelle case private, fomentando perfino i vertici provinciali dei Partiti erano e sono frutto di una strumentalizzazione politica che ha trovato terreno fertile nell’ignoranza, nell’invidia e nella “sete” di potere di qualche politicante.

Non credo che sia stata fatta chiarezza fino in fondo ed questo l’unico mio scopo ed il mio rammarico, per lasciare alla mia famiglia un patrimonio intatto: la mia dignità. Per questo motivo ho deciso di scrivere all’organo sovrano e non ho voluto farlo attraverso il Sindaco ed il Presidente del C.C. che avrebbero potuto cestinare questa mia missiva.

Certamente avrò commesso qualche errore, di valutazione, di sopravvalutazione e qualche errore comportamentale sul piano personale che hanno favorito il dimissionamento ma pochissimi e veniali per il mio operato.


Procederò per ordine, oggi tratteremo la questione rifiuti.

Appena insediatoci avviammo dopo venti giorni la raccolta porta a porta, bonificammo tutto il territorio comunale, non solo Selleccola, la circonvallazione di Casale, due, tre aree a Nocelleto, Carinola, Ventaroli etc.
Per Selleccola firmai un’ordinanza e chiesi al caposettore Ermanno Iannotta di impegnare la spesa, ricordo ancora il criterio adottato: costo di ogni chilogrammo così come nella normale gestione.

Impegnammo 320.000,00 che De Risi volle caricare a tutti i costi nel ruolo 2009. La società è stata puntualmente pagata per tutti i servizi della gestione Mannillo compreso Selleccola.
Reiteratamente Sindaco, Assessore Pagano e corrispondenti dei giornali parlano di Selleccola.
Vorrei capire cosa è avvenuto. La Società chiede un pagamento ulteriore? C’è una sentenza di un Giudice che condanna il comune? C’è una volontà a costruire un contenzioso, non credo perché siete tutte persone perbene. Esigo una risposta chiara e per iscritto, diversamente girerò queste domande alla Procura della Corte dei Conti.

Un Saluto. Prof. Gennaro Mannillo
"

mercoledì 7 marzo 2012

Raccolta e bonifica

Raccolta differenziata e bonifica del territorio, l’amministrazione stretta tra due fuochi. Continua lo stato di agitazione di gran parte del cantiere Esogest che lavora sul Comune, ma ad assicurare i servizi essenziali, con gravi ricadute sulla percentuale e sullo spezzamento delle strade, continuano a pensarci solamente i cinque operatori con contratto a tempo determinato.

Ma quanto potrà durare questa situazione? Certamente non tantissimo. Indiscrezioni parlano di un incontro informale tra Esogest e i vertici della maggioranza nella giornata di sabato. Ma il quadro resta complicato. La questione si alimenta dei debiti pregressi, di decina di migliaia di euro e all’orizzonte è già pronta la scadenza biennale del contratto. Come fare? Indubbiamente la questione è controversa, opaca e logicamente penalizza l’ambiente urbano e i cittadini stessi, costretti a sopportare disservizi continui da quando l’Esogest ha in gestione il ciclo dei rifiuti. Altro problema invece quello della bonifica del territorio, ora al lavoro si sono messi anche i Carabinieri della locale stazione, intenti a perlustrare il territorio in lungo ed in largo, in cerca di cumuli di rifiuti isolati da segnalare, ma pure preparati a beccare, qualora si dovesse presentare, l’occasione per pizzicare quanti inquinano con abbandoni di sacchetti, ingombranti e rifiuti speciali. Infatti, depositate l'altra mattina in Comune ben due segnalazioni di cumuli nella frazione Nocelleto. Intanto, il sindaco Luigi de Risi e l’ufficio tecnico sono al lavoro da giorni per organizzare la bonifica per i cumuli di competenza comunale, mentre scattano le ordinanze per quelli che cadono su terreno privato. Insomma, cresce l’attenzione per le problematiche ambientali che gravano da anni su un territorio che può essere recuperato con sforzi sia economici ma soprattutto morali da parte della comunità. Certamente a sollecitare le istituzioni in questo senso ci hanno pensato anche le associazioni locali, protagoniste di una serie di segnalazioni e denunce, in particolare per la rimozione di etèrnit. Ma ora serve lo scatto di orgoglio e grande collaborazione dei cittadini. Fallire questa occasione significa restare legati a pratiche barbare e oltretutto molto dannose anche per la nostra salute.

Misor

martedì 6 marzo 2012

Riflessioni sottovoce

In ogni cosa, ci sono sempre due forze che si oppongono e si contrastano, e solo quando l’una riesce a prevalere sull’altra, si determina una specificità.
Mi spiego. Anche nel nostro Comune sono presenti due forze: l’una positiva e costruttiva, che cerca di orientare il territorio verso il bene, inteso nella sua totalità; l’altra negativa e distruttrice, che arresta qualsiasi passo in avanti, per favorire invece la particolarità.
Oggi come oggi, la forza positiva la vedo nei tanti giovani e meno giovani, come i soci di Coraggio e Libertà, i ragazzi di Circuito Caleno, gli amministratori e articolisti dei vari blog locali che, nel loro piccolo, cercano di risvegliare negli altri l’interesse, la coscienza civile e il senso di appartenenza per una totale valorizzazione del territorio. La vedo nei vari studiosi, da non sottovalutare, che impegnano le loro forze per riportare alla luce e alla conoscenza un’identità storica niente affatto trascurabile. Queste persone rappresentano la forza costruttiva che potrebbe aiutare validamente nel rilancio del territorio.

Ad essa si oppone la forza negativa rappresentata, guarda caso, dagli amministratori, i politicuzzi, i galoppini, i sotutto e i melavedoio, che antepongono sempre il particolare al comunitario, il personale al collettivo, la vanagloria al servizio. Questa categoria di persone, a cui è purtroppo affidata l’amministrazione comunale, sono la forza più devastatrice che possa esistere a causa della loro incompetenza e indifferenza su tutti i campi del sapere e dell’essere. A loro non interessa la crescita del territorio se non nei termini che concepiscono per il loro vantaggio; non interessa la valorizzazione delle persone se queste non sono tra i numeri del loro elettorato; non interessa la tutela e la valorizzazione urbanistica e artistica se esse rappresentano un impegno e un servizio di grande responsabilità. A causa di questa mentalità così meschina e restrittiva si è perso e si continua a perdere un patrimonio urbanistico e artistico-architettonico non indifferente e che non sarà ritrovato mai più. Si perdono, inoltre, le forze costruttrici che davvero possono aiutare la crescita.

E a chi interessa tutto questo? Agli amministratori?.... Essi, hanno altro a cui pensare, saturi di piccinismo come sono!
E siccome non sanno valorizzare le forze presenti sul territorio, non sanno tutelare i beni urbanistici e storico-artistici carinolesi e non sanno avere lungimiranza, li ritengo colpevoli per la mancata crescita territoriale. Ed è per questa ragione che non posso e non potrò mai avere stima di chi decreta la morte di Carinola.
Visto che non c'è da aver fiducia dei nostri amministratori, invito tutte le forze positive elencate sopra a non mollare mai la presa.

nauseato