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mercoledì 23 marzo 2011

Buon compleanno Quiquiri!



quiquicompleNel marzo del 2007 un gruppo di giovani cazzuti e intellettualmente maneschi con lungimiranza (modestia a  parte) trasportano il Quiquirì dalla carta al web. Fu  una necessità determinata dalle continue minacce e denunce fatte dai vari politiciucci nei confronti di un giornale che, autofinanziandosi, dal 2003 “invadeva” periodicamente i vari esercizi pubblici casanovesi con i suoi contenuti. 
Era un semplice foglio A4 diviso in due, fitto di denunce, idee, critiche, obiezioni, satira. Un semplice foglio pieno di passione  e verità che chiaramente infastidiva  tutti coloro che fino a quel momento si sentivano sicuri e intoccabili. Il Quiquirì in carta continuò a dire la sua  nonostante i metodi camorristici dei nostri “rappresentanti” che, infastiditi dal pensiero libero, non hanno mai perso tempo nel minacciare e diffamare i presunti quiquiristi, presentandoli all’opinione pubblica come delinquenti, drogati, gentaglia poco raccomandabile. Ovviamente i cittadini, meno stupidi di quello che i politici credono, hanno subito capito chi fossero i poco raccomandabili e con  sincera partecipazione ci hanno seguito fino ad oggi. 
I primi passi del Quiquirì  furono molto divertenti, la Di Biasio team’s, con il Gennaro bifacce al seguito, amministrava il comune e, senza perdere tempo, era sempre a fare esposti dai carabinieri, al commissariato di polizia ecc. ecc. ogni qualvolta usciva un numero del Quiquirì. Sempre nello stesso periodo, invece, i vari fascistelli locali, ancora fedelissimi a Fini, cercavano di comprarci e ci mandavano tanti baci d’amore che ovviamente venivano spediti al mittente, dopo essere passati dal cesso di casa. 
Sono passati diversi anni, anche se sinceramente sembrano pochi mesi, e dopo essere stati costretti ad archiviare la carta, in quanto troppo esposti alle facili denunce/minacce dei soliti noti, ecco la svolta: il web. Può sembrare strano ma l’evoluzione della rete è stata cosi repentina che, in pochi anni, le serate che spesso diventavano nottate trascorse ad organizzare l’edizione cartacea, sembrano davvero lontane. Problemi di incolonnamento, foto da ottimizzare, scollettamento per pagarci le stampe, la distribuzione al limite del comico. Momenti che rimarranno sempre in noi. 
Dal 2007 tutti questi problemi sono andati in pensione, ciò che invece non è andato e non andrà mai all’ospizio è il coinvolgimento, il confronto, l’indipendenza, la libertà di non essere schiavi. Concetti che grazie al web, si sono amplificati oltre le nostre aspettative, determinando una cosa che mai ci saremmo aspettati, ovvero la totale apertura attiva verso tutti coloro che hanno la necessità di esprimere un pensiero, un punto di vista, una critica, una risata. 
Il Quiquirì, da quando è approdato sul web, è un mezzo di dominio pubblico, una finestra sul nostro territorio da dove i nostri concittadini lontani possono affacciarsi, un luogo dove ogni cittadino può dire la sua. Il Quiquirì, ormai, non è più di coloro che lo hanno fondato, ma di tutti i carinolesi e non solo.
Grazie a tutti. Grazie a tutti coloro che ci apprezzano, che ci disprezzano,  a quelli che credono nelle nostre parole, a quelli che invece ci considerano dei maldicenti, a quelli che alimentano le discussioni in modo sensato e a quelli che cercano la rissa o la diffamazione; grazie a chi ci ha minacciato verbalmente e fisicamente; grazie a chi continuamente ci appoggia. Grazie.

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