Il 17 Marzo 1861, ben centocinquanta anni fa, Vittorio Emanuele secondo, firmava il decreto col quale si sanciva l'Unità d'Italia. Con quell'atto, si sottoscriveva formalmente, la costituzione del nuovo stato, che nasceva sulle macerie di tanti staterelli. Da ricordare che l'annessione di quegli stati, si ebbe per volere di quei popoli e non per conquista. Tutte le popolazioni, che formarono il popolo del neonato stato, espressero, chiaramente, il loro desiderio di essere uniti in una sola patria. L'unità d'Italia fu raggiunta passando per la rivolta di tutto il popolo che travolse la classe dirigente, ritenendola inetta ed autoreferenziale.
Il sogno di pochi uomini, che avevano lavorato per una vita intorno ad un’ utopìa, quel giorno si concretizzò. Quegli uomini, Vittorio Emanuele secondo, Cavour, Mazzini, Garibaldi, giustamente vengono ricordati come padri della patria. Per gli italiani, da quel giorno, non sono stati più definiti uomini, ma eroi. Insieme a loro, è doveroso ricordare tutti quelli che contribuirono, con il loro sacrificio ed anche col sangue, all'unificazione dell'Italia. I modi ed i mezzi che servirono per conseguire il risultato sono, ancora oggi, oggetto di dispute e polemiche. E' bene ricordare i fatti storici per prenderne il buono ed evitare di ripeterne gli errori.
Bisogna ricordare solo che fu una rivoluzione ed in qualunque rivoluzione seria ci sono lutti e distruzioni da ambo le parti. Lasciamo agli storici, gli approfondimenti su quei fatti, senza farci turbare dal loro ricordo in questo giorno di gioia. Deve essere giorno di festa per tutti, anche per quelle forze politiche che propugnano un antistorico separatismo. Le aspirazioni personali si raggiungono solo attraverso l'ausilio della comunità intera. Vale, per un grande stato, come per un piccolo comune. L'Italia, solo restando unita, può continuare a mantenere quel posto di prestigio, che occupa nel consesso delle nazioni. L'unità deve essere il valore primario del popolo italiano, perchè solo stringendosi fortemente, intorno alla stessa Patria, si potrà avere un futuro migliore di pace e benessere. Viva l' Italia, viva gli italiani veri.
Anonimo
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