“Ahia! - disse a se stesso - pensavo fosse una strada tutta lineare e invece no! E ora dove vado?”
Cominciò a chiedere informazioni a chiunque passava di là, ma nessuno sapeva dirgli dove portassero esattamente quelle strade. Tutti erano incerti e dubbiosi circa la loro direzione e nessuno poteva affermare con sicurezza quale fosse la meta definitiva. Non sapendo quale strada prendere, il giovane si sedette sul ciglio e aspettò.
Dopo un po’ passò un vecchietto e il giovane chiese anche a questi dove conducessero quelle strade. Il vecchio, senza fretta, si sedette accanto al ragazzo e gli disse: “dipende. Tu cosa cerchi?”
Questi pensò un attimo e poi rispose sicuro: “la verità”.
Il vecchio scoppiò in una sonora risata e disse: “ Sei troppo giovane e troppo ingenuo ancora: non esiste la verità. Esistono le verità! Ed esistono le bugie.”
Il giovanotto guardò il vecchio con aria perplessa.
“Mettiamola così: – disse il vecchio osservando il suo confuso interlocutore – se vai a destra troverai bugie camuffate da verità; se vai a sinistra troverai verità che sembrano bugie; se vai a centro troverai mezze bugie e mezze verità….”
Il giovane, sempre più perplesso, lo guardò e gli chiese come potesse, allora, scegliere la via migliore da seguire. Il vecchio non parlò. Per tutta risposta, prese una mela dallo zainetto e gliela mostrò sul palmo della mano.
“Questa è una verità” disse semplicemente.
Tagliò la mela in due parti: “queste sono due verità”. La tagliò in quattro parti: “queste sono quattro verità.…”
“Mangiale tutte” disse poi al giovane. E il giovane, incuriosito ed attento, mangiò i quattro spicchi di mela lentamente, in silenzio.
“E ora?” gli chiese il vecchio.
“Non c’è più nessuna verità!” rispose il giovane sorridendo.
“Ti sbagli. Ci sono ancora tre verità e una bugia”.
Sempre più incuriosito, il giovane pensava attentamente, ma non riusciva a trovare le tre verità e la bugia. Il vecchio sorrise.
“La prima verità – disse - è che tu hai la pancia piena e io sono rimasto digiuno. La seconda verità è che io sono rimasto digiuno e tu hai la pancia piena. La bugia è che la mela l’abbiamo mangiata tutti e due.”
“E la terza verità?” chiese il giovane guardando il vecchio.
“Dov’è ora la mela?”
“Nella mia pancia” rispose sicuro il ragazzo.
“Ecco! La verità è dentro di te. Ed è in quella direzione che devi andare”.
Il giovane scrutava il vecchio per cercare di capire.
“Non devi seguire strade che portano ad altre verità, ma segui solo la strada che porta alla tua verità. Se pensi che una di queste tre strade porti là, scegli quella” spiegò allora il vecchio.
Il giovane rimase un attimo pensieroso, poi salutò il vecchio, girò le spalle e s’incamminò per la strada da cui era venuto.
“Dove vai ora?” gli chiese il vecchio.
“A coltivare mele”
Talìa
davvero molto simpatico.
RispondiEliminaSempre molto profonda, Talia, nelle tue cosiderazioni.
RispondiEliminaGrazie.
Scusatemi. So che non c'entra niente con l'articolo di Talia, ma volevo chiedere una cosa alla redazione del Quiquiri. Come faccio a mandarvi un articolo che mi piacerebbe pubblicare rimanendo però nell'anonimato???
RispondiEliminaGrazie e scusatemi ancora.
El Pocio
........talia....a chi l'ìassociamo nella realta politica carinolese questo tuo post???
RispondiEliminaAndate a lavorare
RispondiEliminax 14,46
RispondiEliminaPer fare una domanda simile, penso che non hai capito bene il post.
Per 15,07
RispondiEliminaNoi a lavorare ci andiamo.E tu?
29-10-2008
RispondiEliminaOggi,giorno di pioggia e di lutto,la Democrazia è morta. Tristemente e senza grande partecipazione abbiamo accompagnato questa breve agonia. Morirà a breve anche la Cultura che la Scuola di tutti tentava di garantire. La Cultura fa paura? Muoia la Cultura...profondo medioevo
x 15,40
RispondiEliminaNon ti avvilire amico mio!
Se sei cristiano credi nella resurrezione.
Confida, confida. Dopo ogni morte c'è sempre una resurrezione.