Passava tutte le mattine al Caffè Nemo seduto ad un tavolino a fare colazione, e dopo aver distrattamente dato un’occhiataccia ai giornali fermava in un taccuino le impressioni mattutine o rileggeva quelle della sera prima che forse tanto tedio gli avevano procurato.
Giovedi’ 12 Aprile 2141, undici e venti della sera .
Se domani mi ricorderò che son vivo allora vuol dire che berrò una bottiglia di scotch in un camposanto, aspettando fino a che gli occhi non piangano più sangue e che la mia voce non ritorni a leccare ali di crisalidi ...
Era cosi’ triste ultimamente che non trovava pace: la routine lo stava annullando. In città non conosceva quasi nessuno. Tutti, dal vicino di casa al panettiere di fiducia, non erano che fumose figure a cui sommessamente stringeva la mano, ma spesso si limitava ad alzare lo sguardo a cui seguiva un impercettibile cenno della testa. L’altra mattina però non andò come tutte le altre. Decise di passare la mattinata sfaccendato e di andare a lavoro solo nel pomeriggio, beccandosi la sanzione. Lesse quasi tutto il giornale con molta attenzione e rimase ovviamente colpito da un pezzo di un ignoto inviato, Stewart J. Smile, che in particolare analizzava l’ultimo provvedimento governativo sull’uso del dispositivo, il quale era stato ridotto dal numero di diciotto a dieci ore al giorno. Il Governo Centrale delle Palle Mobili, infatti, aveva deciso di invertire moderatamente la rotta per motivi finanziari.Il genere umano riusciva a vedere attraverso il “Dispositivo Oculo”-ultimissima invenzione tecnologica, imposto tre anni prima dal Governo di Transizione-Permanente- il quale permetteva non solo a tutti di vedere tale e quale a come vedevamo prima, ma dava anche l’impressione di poter regolare la luce o il tono delle ore, del giorno e della notte. Era in pratica come indossare ininterrottamente un paio di occhiali gialli regolabili in diverse tonalità a seconda del gusto e del momento. La gente ormai non vi faceva più caso, andava tranquillamente a messa, in vacanza, mangiava, studiava, lavorava, faceva shopping (poco a dir la verità in quanto ogni giorno la stessa maglietta poteva avere un colore diverso), faceva all’amore- diversi erano quelli che ogni sera cambiavano compagna passando da mora a bionda, a mulatta in più di cento gradazioni, lo stesso avveniva anche per le donne- e infine dormivano. Solo allora era concesso di resettare il dispositivo. E ora invece si cercava di invertire la tendenza o quanto meno di ridurre il tempo di liberalismo visivo. L’autore del pezzo Stewart J.Ken, di tendenze opposte al Governo, suggeriva addirittura di ritornare allo “stato primitivo di visibilità e soprattutto di coscienza dopo tanti anni di oscuro conformismo e di pauroso asservimento, tanto più che Loro- continuava il periodo- ne sono stati esclusi da sempre da questo assurdo provvedimento che ci ha resi indegni di esser definiti umani e che ora per un chiarissimo tornaconto economico legato al mercato(infatti perfino le prostitute avevano finito per cambiare mestiere) cercavano di cambiare tattica.” Federico era perfettamente d’accordo con quanto diceva e a dire la verità era da anni che la pensava cosi’. Però si domandava perché non aveva mai fatto nulla? D’altronde nessuno controllava se a casa resettavi il dispositivo. Inoltre se ti beccavano in strada ti mandavano in esilio nel Secondo Emisfero dove la rivoluzione tecnologica delle macchine non era riuscita ad attecchire e si poteva ricominciare daccapo. Cosa ci faceva, dunque, li’ tra tanti poveri diavoli ciechi? Doveva fare qualcosa, ma cosa?Decise di strapparsi il dispositivo, proprio li’ davanti al Caffè Nemo,e la prima cosa che provò fu la piacevole sensazione della brezza dell’Austro. Gli sembrò di veder il vento... Poi cominciarono gli OhOhoohhOOh!, gli Ahaahhahah! Oh Mio Dio che cosa ha fatto!!??-Cosa ho fatto?Voglio solamente ricominciare a vedere con i miei occhi, nulla di più -rispose a tutti Federico.
- E lei è sicuro-fece un passante con un logoro soprabito grigio- di poter vedere le cose come sono realmente?Non crede che ciò sia impossibile come è stato dimostrato dai nostri scienziati?
Federico allora lo guardò benevolmente in volto e iniziò a parlare quando…. –Ma cosa mi succede?-si chiese in pieno delirio il passante-che non aveva mai assistito ad un caso di dannazione-tecnologica, e per di più aveva il dispositivo regolato alla tonalità rosso-tramonto dei tropici.
Altri passanti si fermarono, allora gli<<>> pian piano si infittirono vedendo che tutti scomparivano man mano alla luce del sole che ora solo Federico riusciva a cogliere nella sua nitidezza millenaria.
Si seppe in seguito che Federico fu spedito nell’altro Emisfero dove si era liberi dal dispositivo e da altre forme di costrizione a cui il Governo delle Palle Mobili aveva abilmente abituato milioni di sudditi. Nel cuore di un paese ricominciò a vivere, svolgendo altre faccende, altri lavori, occupando secondo i propri istinti e la propria virtù il proprio tempo prezioso, godendo delle quotidiane meraviglie, come pranzare col sole sulla tovaglia discorrendo in famiglia di ortaggi di stagione e dell’ ottimo Falerno, ormai lontano da quei tanti che vedono nell’ uniformarsi come l’unico comportamento da tenere da chi vive in questo traboccante, ma cosi’ buio, nuovo millennio.
Manfredi delle Mattinate.
RispondiEliminaBRAVO
complimenti
RispondiEliminaNON SERVE RACCONTARE IL FUTURO. RACCONTI POST-MODERNI COME QUELLO DESCRITTO DAL NOSTRO SCRITTORE "ORWELLIANO" SONO, PURTROPPO , LA REALTA' QUOTIDIANA. TUTTI VEDIAMO QUELLO CHE IL "SISTEMA " HA DECISO DI FARCI VEDERE E QUANDO UNA VOCE SI LEVA PER SVEGLIARE LE COSCIENZE E' DESTINATO ALL'ESILIO INTELLETTUALE. FACCIAMO IN MODO CHE IL "SISTEMA" POLITICA-INFORMAZIONE NON APPIATTISCA LE NOSTRE "INTELLIGENZE", FACCIAMO SENTIRE LE NOSTRE OPINIONI IN MODO CIVILE MA SOPRATUTTO FACCIAMOLE SENTIRE OGNI ISTANTE DELLA NOSTRA GIORNATA.
RispondiEliminaPONDEXTER
Eccezionale veramente!
RispondiEliminaCOMPLIMENTI...ANCHE SE CON UNA DIVERSA DATAZIONE HAI DESCRITTO QUELLO CHE REALMENTE ACCADE OGGIGIORNO...CIOE' LA NOSTRA INTEGRALE SOTTOMISSIONE
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