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sabato 14 maggio 2011

Eliminare l'anomalia Carinolese

Il comune di Carinola è uno dei pochissimi in provincia di Caserta che non ha come sindaco un medico. Il sindaco di Sessa era e sarà un medico, quello di Mondragone anche, pure quello di Francolise senza dimenticare Falciano che non aveva scampo, visto che i candidati erano due medici. Anche il presidente della provincia è medico, addirittura primario, non conosco i suoi pazienti, ma se prende tutti quei voti saranno vivi, forse perché li manda dai suoi amici. Anche Carinola deve uniformarsi alla mafia bianca che impera su questa sfortunata provincia. Il medico non è pagato per curare ma per stare qualche ora in ospedale o nello studio. Lui presta la sua opera a chi gli pare pertanto è indispensabile averne uno amico.

Nella campagna elettorale si è parlato di mercato ortofrutticolo, marciapiedi,  piste ciclabili, posti di lavoro, uno solo ha candidamente affermato a cuore aperto di non promettere niente di tutto questo. Lui promette a chiunque si rivolga a lui di aiutarlo a vivere ed anche gratis. Può sembrare una offerta minoritaria rispetta alle altre, ma non è così almeno per gli anziani, che sono la maggioranza degli abitanti. Un giovane può votare con coraggio ed in piena libertà chi vuole ma un anziano, in queste zone, deve pensare alla sopravvivenza. Se non si rivolge ad un medico amico sicuramente finirà prima del tempo. Gli ospedali, i centri medici, le strutture sanitarie in genere, sono solo un posto dove occupare gli amici degli amici che curano solo gli amici ed i familiari. 
Gli altri devono accontentarsi di quello che gli capita ed affidarsi alla loro buona sorte. Se succedesse  in qualche altra zona d'Italia quello che capita qui, ovvero che ogni medico è anche amministratore del comune o altro,  forse l'autorità giudiziaria interverrebbe per stroncare questo miserevole voto di scambio. Qui non succede, qui i magistrati sono impegnati a combattere la “camorra”, fingendo di non comprendere che questo fenomeno è peggio della camorra, ed è inoltre considerato praticamente come normale dalla popolazione. Chi è tentato di cercare soluzioni politiche coraggiose si sentirà in difficoltà nel guardare negli occhi quello che lo deve aiutare a vivere se non lo ha votato. Se poi il medico in questione si interessa di cuore, allora devi affidarti alle sue mani se vuoi vivere, non hai altra scelta. Non si può essere uomini liberi da morti, pertanto tutti compatti voteranno il nostro candidato medico: saranno vivi qualche giorno in più… anche se da schiavi moderni.

Matusalemme

p.s si informa il solito commentatore che non capisce che il post è ironicamente serio

venerdì 13 maggio 2011

Tifoseria celeste

Un giorno il buon Dio, stanco di tutte le mostruosità che vedeva sulla Terra, chiamò i due angeli ai piedi del  suo trono e disse loro:
- Uagliù, ‘nci’a facciu cchiù! Chissi me fann’a pelle! -
-  Signore, sei puro Spirito! -  ricordò umilmente Primo Angelo, inchinandosi.
- Lo so, lo so! Si fa per dire! Un po’ di umorismo!... Ho bisogno di distrarmi un po’. Cercate per tutto il Paradiso i Santi protettori del Comune di Carinola e fateli venire qua, così ci guardiamo insieme questa partita elettorale. Solo i carinolesi riescono a farmi ridere.-
I due angeli presero il volo immediatamente e, poco dopo,  cominciarono ad arrivare ad uno ad uno tutti i Santi protettori di Carinola: San Bernardo, San Sisto, San Donato e Sant’Agnello, San Filippo e Giacomo, San Giovanni e San Paolo, San Francesco, l’ascetico San Martino, persino il silenzioso San Bartolomeo ed infine, di corsa e trafelato, ecco San Pietro.
Non appena il buon Dio lo vide, cominciò a ridere e gli disse:
- Oi Pie’!  hannu sparatu chella bbotta ri paesani tuoi! -
- Solo un anticipo di festa, mio Signore… ma tu sai chi è stato! -  Il buon Dio rise e non rispose, ma Pietro continuò, mormorando a se stesso:
- Lo so anch’ io! Ma qua l’aspetto! Vogliu vere’ si è capace ‘e trasì cca rentu!-
Si sedettero intorno al trono di Dio e guardavano con molta attenzione ciò che succedeva a Carinola, cercando di rimanere distaccati come la loro santità richiedeva. Ma come si fa a rimanere impassibili di fronte alle sciocchezze che si  sentono, alle manovre che si vedono, agli stratagemmi che si intuiscono?

Il primo a perdere la santa impassibilità fu proprio San Pietro che, con l’impulsività che lo ha sempre caratterizzato, si rivolse al suo successore San Sisto ed esclamò
- Sisto, tieni certi campioni tu! Ma senti quel Grimaldi come chiacchiera? Promette, regala, elargisce. Ma dove li prende tanti soldi? Dove li troverà in Campania tutti quei posti che promette? -
- Pie’, eppure prima di essere santo sei stato uomo, e pure nu pocu 'mbruglione! I soldi glieli dà la Regione, e qualche posto glielo daranno i suoi amici aversani, almeno per qualche mese. Ti sembra strano? E poi, i campioni non li tengo tutti io. Anche tu hai i tuoi  e tre li hanno presi in prestito proprio da te! E dove lo metti Mannillo? E dove lo metti Di Lorenzo?  Che in fatto di chiacchiera supera pure San Paolo. –
- Forte Mattia! Me fa addecria' quando parla – rispose  San Pietro
- Pure se dice stupidaggini?-
- Pure! -
- Non sei santamente corretto, Pietro! –
- Nessuno se ne accorgerà, Sisto. Neppure De Risi!  -
- De Risi è persona seria, Pietro! –
- Si, tanto seria che sta trasformando i carinolesi in un popolo di mangioni e di beoni, Sisto! –
- Si sta preparando i pazienti. Se perde, avrà almeno quelli - intervenne ironico San Bartolomeo.
- I migliori sono i miei protetti: semplici e puliti. Bisogna dargli credito – disse subito San Donato.
- Lascia perde, Dona’, aspetta qualche anno e te li ritroverai tutti come Mancini  - disse San Filippo che, non avendo candidati tra i suoi protetti, era quello che più si sentiva  imparziale. Invece la botta arrivò pure per lui.
- o come il tuo avvocato azzeccagarbugli! -
- Io invece ho una curiosità - disse San Paolo con solennità-  Queste, mi sembrano le elezioni più documentate della storia di Carinola: Gennaro parla con documenti alla mano; Micillo parla con documenti alla mano; Mancini parla con documenti alla mano; Galdieri gira con una cartellina piena di documenti che non caccia mai. Neh, ma in questi documenti che c’è scritto? Quante verità esistono?

- La verità è una sola, Paolo…- rispose sorridendo il buon Dio. Poi rivolgendosi a San Bernardo che se n’era stato silenzioso tutto il tempo gli disse;
- Berna’, e tu non hai niente da dire sui tuoi protetti? -
- Sto meditando le tue parole Padre Buono… Tu mi hai affidato dei figli molto difficili da gestire, ma non me ne lamento.  Nonostante i molti aiuti che mi hai dato - indica con gesto circolare della mano gli altri santi - i carinolesi non progrediscono più di tanto sulla retta via: sono sempre creduloni, propensi a farsi raggirare dal più furbo e poco coraggiosi nell’ affrontare il nuovo per migliorare e migliorarsi. Preferiscono affidarsi alle vecchie mani di chi li soffoca invece di affidarsi alle mani di chi li spinge in avanti… Non sanno sfruttare le occasioni che la Storia gli riserva per crearsi un futuro migliore….
Dimmi la verità Padre Buono e permettimi una parola molto umana: questo popolo che tu mi hai affidato, questi carinolesi sono troppo ingenui o so’ troppu… strunzi? –
Il buon Dio sorrise sornione e rispose al suo fedele San Bernardo:
- Perché lo vuoi sapere in anticipo? La risposta l’avrai tra qualche giorno, Bernardo. E sarà anche la verità che Paolo aspetta.-

Talìa

giovedì 12 maggio 2011

La lista di Troia

Grimaldennone e Derisao alla conquista di Carinola


In passato, la guerra era infuriata violenta a Carinola. Si era combattuta la battaglia delle Cave che decise le sorti dello Stato carinolese e in particolare di Casanova, una delle sue città.
Grande fu il clamore di gioia sprigionato dalla popolazione di Casanova, dinanzi alla tanto attesa vittoria. A seguito della vittoria, salì un nuovo regnante con i suoi consiglieri, ma quest’ultimo fu colpito da macchinazioni segrete e di conseguenza deposto.
Lo Stato, privo di un re, rimase sotto il dominio di un commissario, che si limitò a chiudere le porte del suo palazzo e lasciò il regno abbandonato a se stesso.
Il gioco era compiuto. Il terreno pronto. Il frutto maturo.
Re Grimaldennone, conosciuto come “l’Innominato” e il suo tira piedi Derisao detto “Gingerino”, decisero che era finalmente giunto il momento di sferrare un attacco decisivo che gli avrebbe garantito la conquista dello Stato.

“E’ il momento di prenderci ciò che è nostro” disse Grimaldennone mettendo una mano sulla spalla di Derisao . “E tu sarai il re dello Stato di Carinola”.
“Whoof!” rispose Derisao.

“Ho già inviato emissari ad annunciare allo Stato di Carinola di sottomettersi … oppure cadranno”, disse Grimaldennone con un sorriso maligno.

Gli emissari portarono la notizia in quel di Carinola; quest’ultima reagì in malo modo, schierando molti guerrieri sul campo di battaglia. Così il Fato vide due potenze contrapposte pronte ad affrontarsi fino all’ultimo guerriero.

Da un‘ altra direzione, si avvicinava al campo un manipolo di giovani ribelli, anch’essi pronti a non cedere Carinola nelle mani di Grimaldennone e Derisao. Ma le loro armi non erano sufficienti ad affrontare la feroce battaglia, anche se erano pieni di ideali e buone intenzioni. Entrati in gioco anch’ essi, vennero subito decimati dal feroce esercito di Grimaldennone e Derisao.

Nel salone della guerra di Grimaldennone :
“Hai visto caro mio? Saliremo senza problemi” - disse Grimaldennone sorridendo.
“E come la mettiamo con Casanova?... Sire … I casanovesi sanno”- disse Derisao perplesso.
“Non preoccuparti, carissimo. Ho un asso nella manica”.
Gli occhi di Grimaldennone si fecero feroci. “Useremo la lista di TROIA!” - esclamò.
“Whoof?” - chiese Derisao.

“Bevi il tuo crodino e ascolta … farò credere a quattro guerrieri di Casanova che li voglio nel mio esercito per le loro qualità, in questo modo, combatteranno per me e sottrarranno molti alleati all’esercito di Casanova, ma non abbastanza da essere una minaccia per noi”- disse Grimaldonne, scoppiando in una sonora risata.

“E’ fantastico!” – esclamò Derisao.
“Lo so … mio scudiero”.

Nonostante la lista di TROIA, l’esercito di Casanova e i ribelli di Carinola non si diedero per vinti. Continuarono la loro guerra, battaglia dopo battaglia, scontro dopo scontro, colpo dopo colpo, fino a giungere agli ultimi giorni di guerra, in cui le due potenze, si prepararono per lo scontro finale …

e che DIO ci aiuti!!!

MELKOR

martedì 10 maggio 2011

Chi è stato?


Alcune sere fa, nella piazza di Casanova è esploso un grosso petardo durante l'intervento dello sponsor della lista Derisi, Massimo Grimaldi. Sembra si trattasse di un grosso petardo non di dinamite. Si era pensato a qualcosa di molto più pericoloso a causa del forte boato al momento dello scoppio. La paura di danni alle persone per un momento è stata forte, visto il gran numero di ascoltatori presenti nella piazza. 
I commenti all'episodio sono stati tanti e diversificati, tutti concordi su un solo punto, ossia è stata una bravata. Bravata di qualche sconsiderato che non ha calcolato il danno che avrebbe potuto arrecare al malcapitato che fosse stato investito dall'esplosione. Le accuse reciproche tra nocelletesi e casanovesi si sprecano. I primi sostengono che qualche casanovese non gradisce la presenza di Grimaldi a Casanova perchè reo del defenestramento del sindaco precedente. Per questo motivo hanno esploso il petardo a scopo intimidatorio. I secondi, cioè i casanovesi, sostengono che simili azioni sono lontano dal loro modo di pensare e di vivere che non li porterebbe mai a compiere simili azioni. Inutile aggiungere che il cattivo di turno abbia affermato che i nocelletesi sono più adusi a queste azioni. L'opinione di tutti si è compattata sul pensiero che a compiere il gesto criminale sia stato un ammiratore di Grimaldi e non un suo nemico. Questi, forse intendeva festeggiare il dicorso del suo beniamino, come fanno i napoletani quando entra la squadra in campo. 
Tutte congetture ma tutti d'accordo su di un punto: simili atti non si devono più ripetere, in particolare a Casanova, una frazione con una lunga storia di civiltà alle spalle. Per evitare incidenti simili nei prossimi comizi tutti sono tenuti a vigilare affinchè l'eventuale sconsiderato di turno sia fermato in tempo.

Dicos

lunedì 9 maggio 2011

Il Gingerino

Attenzione:  il gingerino è una bevanda altamente alcoolica da assumere con moderazione. 

Solo lui poteva rinnovare il modo di fare politica, rendere il vecchio comizio un momento di divertimento, una gioia per l’elettorato che con il sorriso stampato sulla faccia applaude ad ogni battuta. Di chi stiamo parlando? Ma ovvio, di Giggino De Risi anzi, da oggi, del Gingerino De Risi grazie alla sua fantastica idea dell’aperitivo politico. Una formula innovativa che già sta determinando moda e  imitazioni su tutto il territorio nazionale. Infatti oggi anche Berlusconi, prima della seduta in tribunale, ha offerto Campari e Crodino a tutti ma ovviamente senza ricavarne il grande successo che il Gingerino carinolese ha ottenuto con la sua geniale, inimitabile idea.
Il Gingerino dice che l’aperitivo è un modo semplice, diretto per comunicare con gli elettori, spiegando il programma chiaramente a tu per tu, evitando la pesantezza del politichese che caratterizza il comizio dai balconi. 


Semplicemente giusto. 


Ma come si svolge l’aperitivo politico? Facile. Prima di ogni comizio il Gingerino de Risi offre stuzzichini e aperitivi a tutti i suoi fans e quando il grado alcolico aumenta ecco che parte con il programma, sparando cazzate a destra e a  sinistra in maniera, appunto, semplice e diretta senza il politichese ma con tanto paraculismo. Tutti bevono e magnano, bevono e magnano e il Gingerino parla, promette, fa il simpatico, il figo con tutti. Figuratevi che dopo il 5° Campari bevuto dai presenti, il Gingerino ha promesso di portare la maratona di New York a Carinola, di trasferire Disneyland a S. Donato e perfino di eliminare la TARSU (bhè su questo argomento anche i più ubriachi sono rimasti perplessi). 
Poi, dopo l’aperitivo politico, Gingerino e i suoi, un po’ traballanti, salgono sul palco  con non poche difficoltà e iniziano a leggere il discorso.  Ma l’aperitivo politico  ha delle controindicazioni: purtroppo non tutti i candidati di Impegno Il Comune reggono l’alcool, pensiamo infatti a Nardelli, che a Nocelleto non riusciva nemmeno a leggere, non perché non sia capace di leggere i pensierini scritti dal Grimaldone (anche se i maligni sostengono che fosse lucido e che invece è proprio ciuccio) ma perché non ha fatto come il Gingerino che beve solo Crodino. Si, proprio così, Gingerino quando espone le sue idee è lucido non è ubriaco. Anche se i suoi concetti sembrano assurdi e fuori dal tempo vi assicuro che il Gingerino beve solo Crodino e  l’alcool  lo lascia ai suoi elettori che mezzi stonati non capiscono e applaudono. 
Ovviamente c’è sempre chi esagera: infatti l’altro giorno, a Casanova, un seguace del Gingerino dopo aver tracannato qualche aperitivo di troppo, ha creduto che le elezioni fossero finite e che il comune fosse finalmente impegnato. Preso dall’entusiasmo ha iniziato con il lancio dei fuochi d’artificio per festeggiare. Il gingerino senza scomporsi ha guardato il suo pubblico e ha detto: “Tranquilli non è successo niente, tutti al Bar offro io!!” e tutti, applaudendo, sono andati a bere. 


Grazie Gingerino per averci dimostrato ancora una volta che sei inimitabile. Dopo la filosofia del “faccio il cazzo che mi pare” hai donato a Carinola un nuovo modo di fare politica e appena diventerai sindaco siamo sicuri che vedremo sempre il consiglio comunale pieno di gente sbronza che approva delibere pur non capendoci una minchia accompagnati da festosi applausi dai tuoi poco sobri sostenitori.

So Ele Assim

domenica 8 maggio 2011

La paura fa novanta

Quando dalle promesse si comincia a passare alle minacce, vuol dire  che è entrato in gioco l’elemento “paura”. Paura chiaramente di non farcela perché si comincia a realizzare che gli avversari politici sono migliori e più agguerrirti di quel che si pensava e  che la gente è meno stupida di quel che si pensava.
La lista Impegno in Comune, capeggiata dal dott. De Risi e manovrata dal consigliere regionale Massimo Grimaldi, sta attraversando un momento di grande paura. A nulla  sembra valere la strategia del silenzio e della correttezza politica adottata; la gente sa benissimo che dietro questa tattica che vuole presentare i candidati come i migliori agnellini che il Comune abbia  mai partorito, si nascondono lupi pronti a sbranare. 
E lo sa a proprie spese: i lupi non riescono a fare gli agnelli a lungo.

Sono cominciate le minacce alle persone che dimostrano attenzione per la lista Galdieri e per la lista Zannini. Forse l’onorevole pensava di avere di fronte degli sprovveduti o, superbamente, contava troppo sulle proprie forze. Invece, quando si è reso conto che Galdieri, da quel signore che è, ha moltissimi sostenitori e che Zannini, dal giovane determinato che si è rivelato, ha tantissimi consensi tra i giovani carinolesi, ha cominciato a cagarsi sotto. E visto che le promesse non bastano più, è passato alla strategia appresa dai suoi amici casalesi: le minacce.

Ieri sera, il comizio di Galdieri a Nocelleto doveva essere presentato da un capace giovane locale che all’ultimo momento ha dato forfait perché era stato pesantemente minacciato. Soffiata sicura, ma nessuno dei candidati della Lista ha approfittato della cosa per inveire contro i nemici politici. Hanno ovviato facendo tutto da soli,  trattando ampiamente il proprio programma e rispettando il volere dell'altra lista che aveva chiesto di abbassare i toni. Lo stesso dicasi di Michele Zannini che si è rivelato un giovane di grande responsabilità. 
I toni sono stati abbassati, ma a che serve se poi, chi chiede più dolcezza, dietro la schiena nasconde il coltello?
Ahi, ahi, ahi… gli avversari sono molto tosti, onorevole. Per chi vuole vincere a tutti i costi non è una bella cosa da accettare. Cosa farà se neppure le minacce riusciranno a portare il suo candidato in Comune?...
Lo possiamo solo immaginare.

Voliamo Alto

sabato 7 maggio 2011

Vergognosa sceneggiata

Vergognosa sceneggiata al Comune di Francolise tra il sindaco Lanna, il vice-sindaco Russo e il consigliere regionale Grimaldi.

Caro quiqui sono un cittadino di Francolise; voglio scusarmi con i cittadini di Carinola per la sceneggiata napoletana che ieri mattina si è consumata al comune di Francolise. Mercoledi mattina una cooperativa dal nome in codice Cales ha presentato un progetto per un mercato ortofrutticolo, naturalmente senza finanziamento. L'amministrazione Lanna, con a capo il sindaco Lanna e il vice-sindaco Andrea Russo, hanno comunicato che, per voler di Dio, questo progetto sarà finanziato; promessa di chi?... A pochi giorni dalla chiusura della campagna elettorale carinolese spunta Grimaldi che promette il finanziamento. In cambio si deve diffondere, a mezzo stampa e a voce a più non posso, che è lui il promotore di questa iniziativa e, sentite un pò, che  la cooperativa Cales è formata da carinolesi. In più nel Comune di Carinola sarà lanciata un' iniziativa sull'agricoltura con l'assessore regionale. Tutto questo sotto le elezioni carinolesi!!! Tutto una farsa naturalmente il progetto, che è senza finanziamento,  e che passate le elezioni, andrà a puttane!!! Ma come è possibile che un' amministrazione come quella di Francolise si presti a questa sceneggiata vergognosa? Spero che dai balconi diffonderete questa pagliacciata.....Purtroppo l'Amministrazione Lanna è senza idee e guida politica....
Addà passà a nuttat!!! Stringete i denti contro questi avventurieri, popolo carinolese!!!!

La verità!!!!

venerdì 6 maggio 2011

Un'ora di aria pulita


Il comizio dei giovani nella piazza di Casanova è durato poco più di un'ora. Più che un comizio è stato un incontro colloquiale. Sono stati lanciati dei messaggi nobili in contrasto con le solite pappine elettorali.
Discorsi puliti e di una certa levatura, a dimostrazione che non è vero che studiare non serve. Hanno fatto respirare un'ora di aria pulita scavando un solco profondo tra chi ha cultura e chi ha solo potere. Palesemente differente dall'aria che si respira quando si ascoltano i dinosauri innestati a draghi che alitano solo fumo nauseabondo. Al contrario di loro, questi giovani hanno saputo far vivere per un momento la vera politica, trsportando gli ascoltatori al di sopra degli interessi personali che imprigionano gli attuali cosiddetti big della politica carinolese.
Si è levato alto e fermo il grido di Bertone di non saper fare politica, inteso nei modi e forme insegnate e praticate negli ultimi venti anni nel nostro comune. Dolce, suadente e chiara è stata la relazione di Provitola, che ha suggerito le vere cose da fare per rilanciare questo comune, ammesso che ce ne sia la volontà. Sicuro e brillante è stato Rotunno nell'esposizione del progetto per risollevare l'economia depressa di questa zona. Altrettanto incisivi sono stati gli interventi di Nuvolone e del candidato sindaco Zannini, senza dimenticare la brilllante e sicura verve del presentatore di turno Rino Di Cresce. Un apprezzamento particolare per la figura e l'intervento del signor Aurilio, che con le sue parole, ha mostrato a tutti come è possibile restare giovani indipendentemente dalla propria carta d'identità.

Anche Mancini ha diritto ad una menzione particolare, al contrario del suo solito, ha mostrato una sicurezza e prontezza di linguaggio mai sentite prima da lui. Forse, spinto dalle proprie buone ragioni, ha sferrato un duro attaco al trasformismo politico di Mannillo, accusandolo di essere la causa principale della destabilizzazione del quadro politico carinolese. Ha colpito molto gli astanti la rivelazione di un commento del Mannillo appena approvata la delibera dell'affare Sacom. Ha riferito che il Mannillo disse che quella delibera era un grande traguardo, finalmente la popolazione sarebbe stata liberata dall'egemonia delle congreghe sui cimiteri. La sicurezza con cui ha esposto le sue dichiarazioni ha convinto tutti che stesse dicendo il vero. Anche quell'intervento è stato opportuno, un pò di pepe non guasta mai. I commenti dei vari trichechi sono stati quelli soliti, affermare che non sono i bei discorsi o i bei progetti a conquistare l'elettorato.
Forse è vero, la macchina della promessa e della speranza, soprattutto di un lavoro, è in movimento da tempo, ma se è servito per guadagnare un solo consenso non è stato inutile. L'importante che sia passato il principio che esiste anche la politica pulita, lontana dagli intrallazzi e dagli intrighi. La politica sana che fa sentire bene chi la pratica e chi la segue. Forse non tutti gli ascoltatori voteranno quei ragazzi coraggiosi ,ma sicuramente tutti quelli che li hanno ascoltati ieri sera hanno respirato per un'ora tanta aria pulita, sotto forma di idee e progetti seri ed onesti.




si ringrazia Enzo Ceraldi per aver girato il video del comizio.




 Passante

Tiro Mancino


martedì 3 maggio 2011

Liberiamoci dei mostri del passato!

Siamo ormai alla conta finale. Tre liste di cui, due fatte o sostenute dai soliti noti (anche se qualcuno si muove nell’ ombra nera del loro misero corpo), una con dei giovani. è la prima volta, credo, che nella storia della politica o apolitica di questa terra una decina di giovani, molti dei quali senza esperienza di partito (ma ciò non vuol dire mancanza di capacità gestionale della cosa pubblica) che dichiarino la loro volontà a governare questa città. Io (e non sono un loro candidato) sinceramente li apprezzo e auguro loro di stupire e lasciare a bocca aperta i volponi della apolitica carinolese. Come me dovrebbero apprezzarli in molti solo al pensiero di chi è presente nelle altre liste. Leggete i nomi e se avete una memoria storica anche corta identificateli. Almeno che non vi abbiano fatto un favore personale, sistemato un figlio o altre cose che, pur essendo un diritto, nelle nostre misere terre diventano un favore. Leggete i nomi e pensate ai rifiuti, al consorzio idrico, al degrado in cui versa il territorio etc. Cari cittadini avete dimenticato la questione delle discariche? Avete dimenticato le bollette sulla monnezza recapitatevi tramite Equitalia, mentre le care ombre della politica da voi sostenute si arricchivano e si arricchiscono alle vostre spalle proprio nei vari consorzi che voi pagate? E che dire delle questioni ambientali? Cosa vi devono ancora fare certe persone per meritare di non essere votate? Ditelo e credo loro saranno contenti di soddisfarvi. Basta col masochismo elettorale di persone che, a parole vorrebbero cambiare la loro città ma folgorati sulla strada che porta al seggio, finiscono col votare il tal dei tali solo perchè.. Basta chiedere i voti come sciacalli facendo leva sui disagi della disoccupazione e altre questioni delicate che si promettono di risolvere durante la peregrinatio domestica pre-elettorale e poi puntualmente disattese. Qualcuno potrà promettere un posto in qualche consorzio, ma state attenti perchè i tempi sono difficili anche in quegli ambienti dove è facile trovarsi indagato o addirittura arrestato! Non so fino a che punto quei giovani da soli potranno sostenere il difficile compito di governare le difficili dinamiche di questo territorio, ma sinceramente vorrei vederli premiati e aiutati a cambiare questa realtà. Lasciamo votare gli sciacalli e i loro protetti dai loro parenti o da coloro che credono nelle favole o peggio ancora da coloro che per ignavia decidono di votarli. Incominciamo a dare un volto pulito al governo della nostra città.


SeZrobio

lunedì 2 maggio 2011

Obiettività giornalistica


Gemellaggi tra vedovi mielosi - opera anonima

Con la stessa obiettività giornalistica di Feltri e Minzolini, l’avvocato Ceraldi ha scelto da tempo il suo padrone e lo serve con tutte le sue energie, sicuro che il suo tornaconto prima o poi arriverà.
Volevo ignorare il suo pezzo Mielosi perché era così mieloso da far venire il voltastomaco, ma non si può non sottolineare le volute menzogne scritte nel suo pezzo.  Semplicemente per amore di verità.
Se i candidati di Impegno il Comune sono stati dolci e mielosi, sono sicuro che lo sono stati per una strategia politica scelta dall’ on. Grimaldi: presentarsi agli elettori con l’equilibrio delle persone serie che sanno dare fiducia al popolo, senza alterarsi e senza attaccare.
Però non è affatto vero che i candidati dell’altra lista, Progetto per Carinola, siano stati “violenti”. Sono altrettante persone serie e si sono presentati al numeroso pubblico con la stessa serietà professionale che li distingue nella vita ordinaria.  Io c’ero in quella piazza ed ho visto e sentito, e non amo che si scrivano bugie da parte di chi dovrebbe proporsi ai lettori con obiettività.

Nella piazza di Casanova non c’è stato nessun attacco violento agli avversari politici; c’è stata invece una DIFESA agli attacchi fatti  nel recente passato dai dimissionari e loro sostenitori. C’è stata una DIFESA, con documenti alla mano, dell’operato della scorsa amministrazione agli attacchi delle stesse persone. Mi sembra anche giusto che si approfitti dell’occasione per chiarire definitivamente, sempre con documenti alla mano, certe azione che sono state motivo di crude discussioni atte a confondere sempre più le idee agli elettori, a cominciare dal contratto con la SACOM, al costo degli alberi di ulivo trapiantati nelle nostre piazze.
Nessuno dei candidati è stato offensivo verso gli altri. Forse l’avvocato, che sicuramente ha il dono dell’ubiquità essendo presente in entrambe le piazze, si è lasciato influenzare dall’irruenza oratoria di Mattia Di Lorenzo, ma Mattia, pur essendo quel politico di rara arte dell’eloquenza che è, affascinando e accattivando la folla, non ha offeso. Quindi caro avvocato, le sue insinuazioni risultano essere esagerazioni molto di parte.
Che dire del dottor Galdieri? Il dottor Galdieri si è presentato al pubblico da vero signore, parlando con garbo ed illustrando semplicemente il suo programma, che non è molto vasto ma che concentra pochi punti salienti da poter realizzare. E la gente lo ha molto apprezzato per la sua semplicità e signorilità.
Sembro anch’io di parte? Può darsi che qualcuno mi possa accusare di esserlo, ma a me non interessa più di tanto: scrivo e dico quello che ho visto, a differenza dell’avvocato che scrive ciò che ha visto solo in parte e si diletta a far apparire trave quella che è pagliuzza. 
Per chi si diletta a fare il giornalista non mi sembra deontologicamente corretto travisare la verità per favorire qualcuno…. Ma di questi tempi, si sa, tutti hanno bisogno di un padrone….


Il giustiziere della notte