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domenica 8 giugno 2014

Carinola giudice di pace, cui prodest?



Visto l'argomento la locuzione latina è d'obbligo ma mai come in questo caso fu più indovinata. 

Come tutti sanno il governo Monti decretò l'accorpamento di molti uffici giudiziari. Interessati al riordino furono anche gli uffici dei giudici di pace compreso quello di Carinola. Il dl1 56/2012 che regolamentò la materia diede facoltà ai comuni singoli o consorziati di mantenere il giudice di pace nelle vecchie sedi. C'era però una condizione non di poco conto da rispettare e cioè che tutte le spese logistiche e del personale amministrativo fossero a carico dei comuni.

A Carinola la lobby degli avvocati subito si mise in movimento facendo pressione sulla maggioranza e sull'opposizione. Tutti risposero positivamente all'appello ed immediatamente anche la giunta più inerte ed inefficiente della storia carinolese si mise in moto. L'accordo fu subito raggiunto tra comuni del comprensorio anche perché il peso maggiore ricadeva su Carinola e Mondragone. 

Carinola si impegnava a mettere a disposizione la sede con relative spese di funzionamento e a fornire l personale insieme a Mondragone. A Carinola per non avere reazioni negative non è stato mai quantificato l'ammontare della spesa, che si immagina notevole. Oltretutto il personale è contrario al distacco ed il sindaco sta facendo di tutto per costringerli ops per convincerli. Altra storia da raccontare in un altra puntata. 
Tutto questo movimentismo e tutte queste spese a chi giovano? Ai cittadini di Casale? No. Ai cittadini di Nocelleto? No. Ai cittadini di Casanova? No Ai cittadini di Carinola? Forse, dipende da quanti caffè e marche da bollo vendono in più. Allora come si spiega questo sacro furore giudiziario che pervade maggioranza ed opposizione nel voler impegnare tante risorse? Giova forse a qualche grande elettore? 

Giova forse a quelli che già lavorano col giudice di pace? Forse ai loro parenti stretti ed amici intimi per i quali si potrebbero intravedere ricche consulenze? Giova forse a qualche consigliere comunale che riesce a procurarsi più preferenze? Tutti cattivi pensieri? Lo si spera. Se qualche inchiesta scoprirà qualche intreccio troppo gelatinoso come è successo per altri uffici del giudice di pace il sindaco e tutto il consiglio comunale dovranno risponderne in solido.

Contribuente carinolese

martedì 3 giugno 2014

Le visioni delle associazioni e la miseria degli assessorati



Assistiamo negli ultimi anni alla formazione di associazioni socio-culturali parecchio attive nel Comune. Concretamente, tutti possiamo constatarne l'impegno, le lotte, le numerose attività messe in campo, quindi la riuscita di quest'ultime rispetto a grandi temi quali la promozione culturale, valorizzazione dei luoghi, il coinvolgimento della comunità, frutto di un fiorente volontariato che non puo' piu' passare inascoltato dall'amministrazione De Risi, ma pure dai gruppi di opposizione. 

Nello specifico parliamo di eventi quali Lunarte Festival, sette edizioni, che richiama centinaia di visitatori ogni anno; Biblioteca comunale e le interessanti attività annesse con cadenza settimanale e lavoro quotidiano; si occupano poi di tutela e promozione dei beni naturali e culturali l'Archeoclub Carinola ( Ludi Augustales, ultima importante attività riuscita); Festa della Vendemmia, bel momento di sana celebrazione e promozione di un prodotto del territorio, quale il vino; il Cif, l'Acen per eventi ludici; infine ci sono i premi Matilde Serao, Fulvio Nuvolone e Moscati. 

Da qualche mese poi è stata riformata la Pro Loco, la cui fondazione ha conosciuto una forte ingerenza della brutta politica locale, ma pure una sana partecipazione delle associazioni attive e di certa società civile. Fin'ora pero' quest'ultima ha fatto ben poco di concreto. Imbarazzante invece il rapporto di esclusività che l'amministrazione De Risi intrattiene con la cooperativa Lilladis, la quale gestisce, sulla base di un contratto con scadenza a fine anno, Palazzo Petrucci in cambio di manutenzione dei beni culturali e naturali del Comune. Da rivedere assolutamente.



Tuttavia, il principio da cui nasce questo post è quello di rendersi propositivo, aprire un dibattito possibile. 

Leggevo un pezzo sull'Unità stamattina Berlinguer nel 1984 e mi ha colpito questo passaggio in cui diceva:
"Credo anch’io che sia sempre più forte il bisogno di reinvestire la politica di «pensieri lunghi», di progetti. Naturalmente questi pensieri devono essere sorretti da un’analisi scientifica della realtà, altrimenti i progetti si trasformano in vuote proclamazioni retoriche". Ebbene, concretamente, quali "pensieri lunghi", quali progetti, quest'amministrazione ha in mente per sostenere le associazioni attive che fanno vivere il territorio?

Le difficoltà legate all'impreparazione, ( e spesso all'improvvisazione ) dei vari assessorati alla cultura e al sociale, la carenza di visioni e di ricerca di finanziamenti, indeboliscono le azioni delle associazioni. Ma a cio' si potrebbe rimediare, da oggi, mettendo in campo una serie di azioni capaci di ri-formare questo settore in via di sviluppo. Noi ne proponiamo qualcuna sperando possa esser condivisa, dibattuta in consiglio comunale, in giunta e applicata in delibere ed in azioni.

  1. Istituzione di un incontro bimestrale per fare il punto dei progetti e delle richieste con la presenza del sindaco, assessori al ramo, responsabili dei settori e referenti delle associazioni;
  2. Creazione di un calendario annuale degli eventi da svolgersi con relativa richiesta di finanziamenti a tutti gli enti predisposti;
  3. Assunzione in stage per merito di due giovani del Comune come collaboratori del sindaco, esclusivamente per occuparsi della ricerca di finanziamenti, progetti, coordinazione delle attività delle associazioni comunali; 
  4. Creazione di un mercatino domenicale dell'artigianato e del vintage in via sperimentale;
  5. Ripensare  gli spazi vuoti ed inutilizzati del comune ( scuole, uffici, campetti etc)  e affidamento dei  beni naturali e culturali con concessione sotto vincoli e verifiche semestrali.  
Ebbene, ora ci vuole una visione. La nostra è quella di una Carinola operosa, ridente, pulita che ospita visitatori e  turisti da marzo ad ottobre e che lavora d'autunno e d'inverno per prepararsi  la prossima stagione. E la vostra invece?

Mi_Ma