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giovedì 1 luglio 2010

Sogno di una notte di una pazza estate

Fa fresco stasera e tutto tace, ma sono sicuro che c’è qualcuno che non dorme, né di giorno né di notte. Qualcuno che pianifica, programma, studia, progetta, immagina, inventa, contatta…. Perché le prossime elezioni sono sì lontane, ma non tanto. Arriveranno. Come una cambiale a scadenza, arriveranno puntuali. E allora non bisogna farsi trovare impreparati; bisogna aver fatto tutto, aver preparato la squadra di combattimento, con l’avanguardia e la retroguardia fatta di dottori, avvocati, professionisti, gente comune purché capaci di difendere il nucleo centrale, quello tosto. Bisogna aver predisposto le cose da dire, da gettare in pasto alla gente che se ne potrà sfamare e potrà metabolizzarle, fino a quando gli entreranno nel sangue e nel cervello e andranno poi a finire in una mano, quella stessa mano che servirà a fare una croce o scrivere un nome.

E’ un copione già scritto e recitato troppe volte. Stessi attori, stesse comparse. Stesso identico finale. 
Un finale diverso si potrebbe anche avere se i protagonisti fossero diversi, ma sono protagonisti che non amano il palcoscenico politico, e soprattutto, non amano gli inciuci. E li capisco perfettamente.
Così mentre altri la notte vegliano e sorvegliano, io posso dormire e sognare persino un sindaco rassicurante e tranquillo,  guida carismatica di un’amministrazione ad hoc.

Il mio sindaco ideale vive a Casale, ma non è un Migliozzi né un Marrese, né tanto meno un Trabucco. E’ un professore che stimo per la sua umanità,  la sua cultura e la sua apertura mentale, per la capacità di saper stare vicino alla gente, per l’amore che ha per il territorio e le tradizioni locali, il rispetto per ogni frazione del Comune, il disprezzo per posizioni di potere e prestigio acquisite indebitamente.

Eh si, il mio sindaco ideale si chiama Michele Lepore (non me ne volere Michele). Qualcuno potrebbe fare gli occhiacci, ma io sono convinto che, investito di una tale responsabilità al di fuori  dei soliti schieramenti politici che ormai hanno abbondantemente rotto, Michele saprebbe circondarsi di persone efficienti ed energiche, giovani e meno giovani da ogni frazione del Comune, che veramente darebbero una svolta al territorio. Saprebbe trasfondere la sua grande umanità e cultura nella gestione del Comune. Darebbe gli assessorati alle persone giuste, secondo le loro competenze e capacità e saprebbe scegliere un ottimo Assessore alla Cultura nella persona del prof. Giovanni Battista  Abate che, a sua volta, coinvolgerebbe anche le pietre col suo carisma intellettuale e la sua professionalità.

Michele è uno che non guarda  ad altro se non all’interesse del Comune e, grazie alla sua apertura mentale, Carinola potrebbe avere un gruppo di amministratori dinamici, propositivi, moderni, competenti, capaci di affrontare anche le pressioni più robuste dell’amministrare.
Un bel sogno. Svanito con la prima luce dell’alba, prima che si trasformasse in incubo, perché torme di cani feroci erano in agguato per strappare l’osso. Ne vedevo le sagome in lontananza.  
Poi anche loro sono spariti…. ma ritorneranno. Sono sicuro che ritorneranno.

Sognatore notturno

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