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sabato 10 luglio 2010

Lettera aperta alla cittadinanza


Cari concittadini,
la trasparenza e la chiarezza che hanno accompagnato la mia Amministrazione – alle quali non ho rinunciato nemmeno per restare sindaco – mi spingono a rivolgermi direttamente a Voi per distinguere la mia personale responsabilità da quella di coloro che hanno sottratto il governo del territorio al popolo carinolese.
Sia chiaro che tale affermazione non investe l’attuale lavoro dei Commissari, puntuale ed equilibrato, quanto piuttosto l’irresponsabilità di una parte della politica locale  che, favorendo questa forma di amministrazione straordinaria, ha determinato una ferita e una limitazione della capacità di autogoverno della comunità.
Non mancheranno il tempo e le sedi per conoscere le ragioni ancora ignote di questo improvviso e rapido commissariamento.

I Consiglieri dimissionari (o “dimissionati”) – infatti – e persino gli assessori uscenti, nel dimettersi, non hanno indicato motivi politici e programmatici che giustificassero la crisi, sottolineando invece l’ottimo lavoro svolto e i risultati raggiunti. Il giudizio sull’Amministrazione Mannillo è dunque positivo per attestazione degli stessi che ne hanno determinato la caduta.
Del resto non poteva essere altrimenti, sia per quella trasparenza e chiarezza richiamate in apertura, che per la dedizione con cui  quotidianamente ci si è impegnati con equilibrio per il bene del “carinolese”.

Per quale ragione allora non c’è più un Sindaco, ma un Commissario?
Perché Carinola così storicamente nobile e sempre padrona dei suoi destini, si trova ora esposta all’improvvisazione di uomini politici di fortuna riflessa, inesperti, confusi e fonte di doppiezza?
Perché proprio ora Carinola, capace di alte mediazioni culturali e territoriali si smarrisce nell’impoverimento della rappresentanza o nell’obbligo di doversi adeguare ad una moda transitoria?

Saranno tali questioni che decideranno il futuro di Carinola, anche perché, d’ora in poi, chi vorrà impegnarsi in politica dovrà misurarsi con l’improvvisazione, la scarsa riflessività  e l’instabilità introdotte nella politica carinolese.
Convinto nel primato della responsabilità, ho ritenuto nelle ore della crisi – e non per la mia persona – che l’interruzione forzata e irresponsabile della Consiliatura producesse danni al territorio e per questo ho rivolto in quel frangente all’intero Consiglio Comunale, con atto formale, l’invito a trovare un’intesa per scongiurare il rischio di perdere finanziamenti per milioni di euro relativi a decine di opere pubbliche.
La risposta, coerente con la nuova stagione dell’improvvisazione, è giunta direttamente con il dimissionamento dei Consiglieri.

Dimissionamento “pasticciato” al punto da fondare, per lo scrupolo legalitario che ci contraddistingue, un ricorso al TAR, per la verifica giurisdizionale della legittimità di un atto che resta politico oltre ogni sentenza, ma sul quale hanno meditato e pasticciato in pochi, pur producendo il massimo danno possibile a Carinola, ai cittadini e  al territorio.
Certo, infine, che questi improvvisati apprendisti stregoni saranno puniti da quelle stesse forze che hanno evocato e che non riusciranno a dominare ancora, ottenendo fiducioso il riscontro del tempo galantuomo e del nobile popolo carinolese.

Luglio ’10

                                                                           Dr. Gennaro G. Mannillo

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