Il Lunarte non è concepibile se non come un Grande Evento. Altre dimensioni non possono attagliarsi ad una
manifestazione di questa potenza. Una potenza ancora in culla purtroppo, ferma al suo stadio adolescenziale ed incompleto di potenzialità. Perché in fondo non ci si crede abbastanza. Perché l’istituzione patrocinante non patrocina di fatto. O non patrocina affatto.
Come è possibile, ci si chiederebbe, che il Lunarte non sia nell’elencazione delle “Manifestazioni di rilievo nazionale, regionale o locale” beneficiarie del contributo finanziario regionale (misura già citata nella seconda parte del post) ai sensi della L.R. 8/2004, come la “Notte della Tamorra” (finanziata dalla Regione Campania su proposta del Comune di Napoli, per euro 119.000), come il “Divino Jazz Festival” (finanziato dalla Regione Campania su proposta del Comune di Torre del Greco, per euro 118.000), come “Teatri di Pietra” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Capua per euro 75.000), come il “Mercogliano Music Festival” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Mercogliano per euro 75.000), come il “Social Word Film Festival (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Vico Equense per euro 60.500), come “Le Stagioni della Cultura Mediterranea” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Agropoli per euro 74.000), come il “Miglio Jazz Festival” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Ercolano per euro 68.000), come il “Festival nazionale del Teatro Città di Casamarciano - II edizione” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Casamarciano per euro 66.500), come il “Zungoli Festival della Musica e della Cultura” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Zungoli per euro 65.500), come l’Ariano FolkFestival (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Ariano Irpino per euro 60.000), come la “Sagra della Castagna” (finanziato dalla Regione Campania su patrocinio del Comune di Montella per euro 30.229). Del “Teano jazz” abbiamo detto.
Centoquarantadue gli interventi regionali su questa misura, tutti o quasi superiori ai 50.000 euro. Il “famoso” Lunarte non vi ha trovato posto.
Come è stato possibile, poi, che il Lunarte sia rimasto fuori dall’elencazione di cui al “Programma regionale unitario di eventi” o dalle “Iniziative turistiche di risonanza nazionale ed internazionale da tenersi sul territorio regionale”, elencazioni approvate dalla Giunta Regionale della Campania poco tempo fa a valere sugli Obiettivi Operativi 1.9 e 1.12 del Programma Operativo regionale - Fondo Europeao di Sviluppo Regionale (già richiamati nella seconda parte del Post), dove il Comune di Sorrento è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 280.000 per l’organizzazione della manifestazione “M'Illumino d'Inverno VI Edizione”; dove il Comune di Pomigliano d’Arco è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 265.000 per il “Pomigliano Jazz Festival XVIII edizione”; dove il Comune di Pollica Cilento è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazione “Un Modo di Vivere - II Edizione”; dove il Comune di Pertosa è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 126.225 per la manifestazione “Negro 2013 – Bande Banditi e Sbandate - Rassegna/Festival di Musica e Cultura Etnica - XVIII Edizione”; dove il Comune di Benevento è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 300.0000 per il “Benevento Città Spettacolo – XXXIV Edizione; dove il Comune di Positano è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 120.000 per la manifestazione “Positano premia la danza – Leonide Massine”; dove il Comune di Summonte è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 230.000 per il “Festival Internazionale di Musica Etnica Sentieri Mediterranei con Eventi in Abbazia - XV Edizione”; dove il Comune di Caserta è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazionen”XIV Leuciana Festival Christmas Event - Holy Voices”; dove il Comune di Montemarano è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 30.000 per la manifestazione “La Tarantella del Carnevale di Montemarano”; dove il Comune di Anacapri è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 225.000 per la manifestazione “Capri, i Giovani e il Cinema Internazionale 2013”; dove il Comune di Nola è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 250.000 per la manifestazione “Le Note degli Angeli - VII Edizione”; dove il Comune di Cusano Mutri è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 91.100 per il “ Festival internazionale dell'Infiorata Cusano Mutri - Una Cascata di Fiori”; dove il Comune di Mirabella Eclano è riuscito ha ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazione “Sistema Irpinia per la Cultura Contemporanea”; dove il Comune di Palma Campania è riuscito ad ottenere u finanziamento di euro 150.000 per la manifestazione “Magie delle Quadriglie, dei Carri e dei Sapori nelle Antiche Terre del Nocciolo”; dove il Comune di Pozzuoli è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazione “Premio Civitas - Rassegna Musica Popolare – Festival Jazz Reprise”; dove il Comune di Acerra è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazione “ XIII Edizione Palio dei Quartieri: Il Giracastelli… di castello in castello”; dove il di Comune di Ascea è riuscito ad ottenere un finanziamento di € 246.650,00 per la manifestazione “Cilento no limits”; dove il Comune di Piano di Sorrento è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 160.000 per il “Premio Penisola Sorrentina Arturo Esposito”; dove il Comune di Casamicciola Terme è riuscito ad ottenere un finanziamento di euro 132.000 per la manifestazione “Casamiccila Terme: la cultura, la musica, il canto, la tradizione - 1° edizione”; dove il Comune di Tufo è riuscito a ottenere un finanziamento di euro 210.000 per la manifestazione “Percorsi tra vigneti e castelli d'Irpinia”; dove il Comune di Marzano di Nola è riuscito a ottenere un finanziamento di euro 280.000 per la manifestazione “Dalle origini al medioevo, miti, storie , personaggi e arti nel Vallo di Lauro”; dove il Comune di Angri è riuscito a ottenere un finanziamento di euro 295.527 per la manifestazione “Spettri al castello - giornate mediovali: la vita al castello”; dove il Comune di Massa Lubrense è riuscito a ottenere un finanziamento di euro 300.000 per la manifestazione “Convivio mediterraneo - rassegna sulla cultura gastronomica della Dieta Mediterranea”; dove il Comune di Novi Velia è riuscito a ottenere un finanziamento di euro 285.000 per la manifestazione “Agorà contemporanea: parole e suoni” e dove, come si è già detto, anche il Comune di Teano è riuscito a ottenere un finanziamento di circa 296.000 per le sue manifestazioni nei percorsi archeologici.
Trentatre manifestazioni in tutto finanziate attraverso queste misure. Il Lunarte non vi ha trovato spazio.
Credo, a questo punto, che le poche migliaia di euro assegnate al Lunarte dal Comune di Carinola generino una riflessione amara e automatica. Non è questo il modo di puntarci, sul Lunarte. Dimenticarlo per un anno intero e poi metterci in extremis una toppa per farlo comunque svolgere. Credo che sia una mortificazione di quelle potenzialità che tutti riconoscono in questa kermesse culturale. Noi che il Lunarte lo amiamo sinceramente, da avventori sognatori, già alla prima edizione del 2007 immaginavamo di vederlo salire, nel volgere di poche altre edizioni, tra le manifestazioni campane più importanti. E’ piuttosto evidente, dalle elencazioni che prima mi sono permesso di fornire, che questo non sia avvenuto. Immaginavamo un consiglio artistico ed un direttore che lavorassero stabilmente nel management di questo evento. Regolarmente e congruamente retribuiti perché è da quello che si misura il salto di qualità e di dimensione di un evento avanzato. Immaginavamo una vera risonanza internazionale. Non ce l’ha quella risonanza il Lunarte, perché la presenza sulla carta stampata degli ultimi giorni rappresenta soprattutto lo sforzo (riuscito) di recuperare il tempo perduto. Credo che gli organizzatori mi perdoneranno se dico queste cose. E questo perché il Lunarte non dispone del budget adeguato, perché non ha la preparazione del Grande Evento. Non è considerato come tale, non è per tempo comunicato come tale da chi dovrebbe. Non sta nemmeno negli elenchi di quelli finanziati dalla Regione Campania e definiti di rilievo. Non ha il sostegno che servirebbe da parte delle istituzioni, che tuttavia godono – mi si conceda anche questo- del mancato risentimento esplicito di chi il Lunarte lo ha ideato e lo porta avanti con fatica. E alla fine, quei pochi denari di cui ci si è accontentati, attinti dalla spesa corrente di bilancio comunale con procedura raffazzonata, quei pochi denari con cui ha avuto la faccia tosta di presentarsi Gigi il Sindaco dopo che la sua amministrazione aveva perduto tante possibilità di accesso a contributi finanziari importanti, hanno finito paradossalmente per sembrare troppi. E si capisce il perché.
Perché guardare alla Luna non ha prezzo. Ma se lo ha, lo deve avere alto, lo deve avere giusto. E per far tornare una fase di gibbosa crescente nel cielo della Cultura a Carinola, bisogna investire le somme adeguate, al di sotto delle quali si rischia di buttare danaro, o almeno di dare a molti questa sensazione. Per quest’anno godiamoci un Lunarte così. Sarà ugualmente fantastico. Ma dal giorno dopo è necessario che scatti l’ultimo appello. Perché l’anno prossimo dovrà essere diverso….l’anno prossimo o mai più….
L'Olandese