Mi sembra di star rivivendo un incubo che a noi, abitanti di Carinola, ci ha appena sfiorato. Siamo stati più fortunati noi carinolesi ad avere chi ci ha liberato del mostro monnezza che stava per divorarci e ad avere un cava così piccola che non poteva far gola più di tanto se non a chi ci guadagnava qualcosa.
Gli abitanti di Terzigno e Boscoreale non possono dire la stessa cosa. Due milioni di metri cubi di monnezza sono una montagna, un’enorme vergogna di rifiuti che andrà ad intaccare le falde acquifere, l’aria, le produzioni agricole, il turismo, l’economia e soprattutto la vita dei cittadini. Un territorio da cui hanno tratto, traggono e trarranno sussistenza migliaia di persone sta per essere violentato, per sempre distrutto da chi queste persone le dovrebbe tutelare e difendere: lo Stato
Nei TG ho visto uomini, donne, ragazzi, vecchi e persino bambini che cercavano di intenerire le forze dell’ordine. E poi li ho visti sconfortati, disperati, arrabbiati, difendere con la forza e con azioni da guerriglia, bruciando camion e strappando bandiere italiane, il loro diritto alla salute, alla vita contro lo Stato, un nemico finora aleatorio, ora diventato improvvisamente concreto.
Le possiamo chiamare fuorilegge queste persone? Le possiamo chiamare criminali? A chi dobbiamo effettivamente dare questi aggettivi? Ad uno Stato cialtrone, incapace di risolvere i problemi dei cittadini e che sta permettendo la disgregazione della società italiana in mille pezzi. E che per primo non rispetta le leggi, volendo aggredire un Parco naturale protetto, quello del Vesuvio, e la dignità dei cittadini. Lo Stato è quasi sempre il primo nemico dei cittadini; mi dispiace dirlo, ma è così.
Circa tre anni fa, il Presidente del Consiglio si beava della sua boria, davanti ai cittadini campani, dicendo di aver risolto il problema rifiuti di Napoli. Certo, nascondendo la monnezza sotto il tappeto! Ora il tappeto è pieno ed ecco che la monnezza salta fuori di nuovo. Con una faccia da fariseo meschino, il Presidente accusa le amministrazioni locali perchè non hanno dato via alla differenziata. Potrebbe anche avere ragione, ma dove sono gli organi istituzionali di controllo che avrebbero dovuto verificare se la differenziata veniva fatta? Il problema dei rifiuti in Campania è talmente catastrofico e tragico, che non si può trattarlo come un qualsiasi problema amministrativo. Lo Stato vuole il capitalismo? Che sia allora in grado di risolvere i problemi del capitalismo, di cui i rifiuti sono l’aspetto più devastante. Lo Stato DEVE intervenire. Ma non nel modo in cui lo sta facendo, quanto creando a livello nazionale una filiera per il riciclaggio e lo maltimento dei rifiuti. E' una cosa così irrealizzabile? Non serve e non servirà gettare i rifiuti in enormi buchi vuoti. Il problema, dopo un po’, si ripresenterà di nuovo.
Bene perciò fanno gli abitanti di Terzigno e Boscoreale a farsi sentire e combattere lo Stato. Bene fanno a pretendere che la loro esistenza venga rispettata e tutelata. E bene fanno a pretendere che il problema venga risolto in altro modo. A loro va tutta la mia solidarietà.
consigliamo vivamente la visione di questo breve filmato
Lady O
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