I problemi interni del nostro Comune non ci devono distogliere da quello che succede intorno a noi
in questo pazzo mondo, che sembra aver perso il lume della ragione e dove va avanti solo chi riesce a schiacciare l’altro.
La notizia del feroce attacco israeliano alle navi dell’Ong internazionale che portavano aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, ha disgustato il mondo intero. Si parla di 19 o 20 morti tra i pacifisti.
I comunicati ufficiali e i suoi aggiornamenti possiamo sentirli al tg, ma alcune considerazioni si possono fare solo a livello personale, poiché certe notizie colpiscono il più profondo dell’animo umano, provocando un moto di rabbia e anche, perché no, una voglia di vendetta.
Per giustificare la propria azione, gli israeliani hanno affermato che è stato forzato il blocco, che alcuni attivisti hanno cercato di resistere all’abbordaggio con mazze e bastoni e che sulle navi si trovavano armi.
Nessuno ci crede. Tutti sanno che quello israeliano è un vero atto terroristico volto a fermare chiunque cerchi di aiutare i palestinesi di Gaza, situati da anni in una prigione a cielo aperto in cui vengono controllati a vista dai soldati israeliani. Tutti sanno che Israele vuole liberasi di loro affamandoli e costringendoli ad andarsene.
Con la scusa del diritto a difendersi, attacca. Attacca i civili, attacca i bambini, attacca gli operatori umanitari e attacca chiunque si oppone al suo imperialismo nell’area. Si oppone a chiunque cerchi di munirsi di nucleare per fini energetici, come l’Iran, ma esso, pur possedendo un numero elevato di armi di distruzione di massa, non ha voluto firmare il Trattato di non proliferazione nucleare. Perché, in realtà, Israele vuole rimanere l’unica potenza nucleare in Medio Oriente per poter dettare le sue leggi come vuole e quando vuole. Anche agli Stati Uniti. Israele è fiera della sua egemonia e non vuole cederla a nessuno.
Ho sempre pensato che sia una vergogna che si lasci fare ad Israele quello che sta facendo ai palestinesi, ma dopo un’azione come quella di oggi, la comunità internazionale non può più permettersi di stare zitta e accettare le prepotenze israeliane. Credo che sia arrivato il momento di alzare seriamente un unico, fermo grido che possa arrivare anche alle orecchie più sorde:
PALESTINA LIBERA!
Yeshuwha ben Fabi
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