Le polemiche di questi giorni sull'intervento del ministro della giustizia in favore di una sua amica sono
ancora molto accese. Nonostante il palese tentativo di far passare sotto silenzio l'accaduto si continua a dibattere sull'argomento soprattutto grazie al movimento cinque stelle. Anche se hanno la faccia di bronzo comunque si sono visti molti sguardi abbassati in parlamento durante l'audizione del ministro. Il premier Letta addirittura ha omesso volutamente di stringerle la mano come di prassi per far comprendere il proprio imbarazzo. La storia è sempre la stessa in Italia c'è un circolo di potenti a tutti i livelli per i quali non esiste crisi in quanto si proteggono e si scambiano favori uno con l'altro. Approfittando delle amicizie dei genitori i figli ed i congiunti sono tutti superman e guai a chiamarli raccomandati. E' bravissimo il figlio della Cancellieri che ha guadagnato cinque milioni di euro per un anno di lavoro. Lui è stato bravissimo come dice la madre, ma l'azienda è fallita. Adesso è passato in un'altra azienda a cui la madre ha fatto qualche favore e facilmente farà la stessa fine. E' bravissimo Michel Martoni perchè a meno di trenta anni è professore universitario e pertanto ha diritto di definire sfigati i suoi coetanei disoccupati. E' bravissima la moglie di D' Alema, docente nell'università sovvenzionata con i soldi di Monte dei Paschi di Siena anche questa fallita. E' bravissimo il figlio di Bassolino che lavora in una banca con cui il padre ha concluso transazioni vantaggiosissime, per la banca ovviamente. Sono bravissimi i figli di Di Biasio che lavorano nello studio a cui il padre procura gli incarichi. E' bravissima la moglie del consigliere Grimaldi assunta dal presidente del consiglio regionale con lo stipendio di più di centomila euro, bravissimo anche il fratello di Grimaldi che grazie a lui aggiunge seimilacinquecento euro mensili al proprio stipendio di ex vigile.
Questi sono solo alcuni casi del bel modo di vivere di chi appartiene alla casta, le persone normali?
Devono solo pagare e votare per loro.
Pagante