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mercoledì 8 settembre 2021

IL FRATELLO SEGRETO DEL CONTE BIASOX

    Era una estate torrida quell' anno,  forse la più rovente del secolo. Il
conte Biasox trovava ristoro nei sotterranei del suo palazzo, che si trovava nella capitale di Maradonia, dove gestiva tutte le acque del regno.

    Mentre si godeva il fresco della cantina tra bottiglie di vini pregiati si divertiva a contare le monete d'oro che aveva accumulato nei suoi forzieri grazie alla sua proverbiale abilità nello spendere i soldi pubblici. Egli inoltre sfogliava qualche libro della sua fornitissima biblioteca per sfoggiare la propria cultura nei confronti della servitù e delle guardie. Era particolarmente soddisfatto quel giorno, poichè aveva ricevuto un plico reale con il quale lo si autorizzava a battere moneta con la sua effigie e a chiamarlo biasino d'oro. Aveva ricevuto questo riconoscimento in quanto amico fedelissimo del re zì Vicienzo o’ Piattaro trasformato, una volta diventato re, in ‘On Vincenzo Carafaguidalberto. I suoi modi volgari frammisti a sprazzi di gentilezza, ironie e battute anche pesanti tipico dei venditori ambulanti lo rendevano simpatico presso il popolino ignorante che lo aveva acclamato re e lo adorava.

    L'amicizia di Biasox con il re era ricambiata perché insieme a tutti i ribaldi del regno lo avevano aiutato a prendere il potere, pertanto questi assecondava ogni sua richiesta. Nonostante la bella notizia e le immense ricchezze accumulate non era sereno perché era prossima la data del suffragio. nella contea di Calenum, sua per diritto di nascita e che ovviamente voleva lasciare alla sua primogenita.

    Il suffragio era una formalità dovuta da quando il re precedente lo aveva imposto e doveva giocare bene le sue carte per renderla una semplice formalità. La posta era troppo alta: doveva assicurare il trono della contea a vita alla sua discendenza e pertanto doveva usare tutti i mezzi che aveva a disposizione. Un paio di mesi prima della data fissata per il suffragio partì per il suo villaggio sperduto negli acquitrini di Calenum, non dimenticando di portare con sé due o tre forzieri pieni di biasini d'oro.

    Arrivato nel suo palazzo di campagna trovò ad attenderlo tanti suoi sostenitori -  innanzitutto Giano Trifronte che offrì il suo braccio e quello del suo giovane infante per la causa di Biasox, il quale fece finta di gradire molto. Inoltre c'era Antimus Mutus, Gennarino o’ caporale che da qualche tempo guadagnava suffragi mandando a lavorare in nero i braccianti nei campi, altri notabili e le solite dame con relativi mariti per i quali chiedevano continuamente privilegi. Biasox guardò gli astanti e si rese conto che non erano sufficienti per le sue ambizioni - pertanto decise di giocarsi tutto. In quella riunione mostrò la lettera di suo padre in cui gli rivelava che Mark’Antonio da Nocellum era il suo fratellastro. Rivelò a tutti il suo grande segreto di essere sempre stati alleati segretamente e di avergli concesso il trono per qualche anno con la promessa che lo avrebbe appoggiato nella lotta per insediare sua figlia sul trono del ducato. A quelle parole gli astanti rimasero gelati e solo dopo qualche secondo di meraviglia osannarono Biasox e commiserarono sé stessi per non aver mai capito nulla. Ma intravedendo una facile vittoria con relativi benefici personali fecero finta di non capire che li aveva sempre presi in giro.

    Biasox nei giorni successivi per essere ancora più sicuro della vittoria mandò ambascerie ai due capozona che rappresentavano il re nella contea ed in quelle circostanti. Uno era Jianuario de Oliveria duca di Sipicciano dei monti Lattani e l'altro il suo acerrimo nemico per finta Maximus Grimaldellus marchese di Pezzarotonda. Ad entrambi mandò la richiesta di non ostacolare i suoi piani promettendo l'appoggio delle sue truppe nelle loro future battaglie per mantenere il potere. Con lo stesso plico li supplicava di preparare una lista concorrente per far sì che i servi della gleba non sospettassero dell'accordo. Per essere sicuro che accettassero, e per essere più convincente, insieme al plico inviò un forziere di biasini d'oro a testa.

    Avuta risposta positiva alla sua richiesta iniziò subito la sua campagna di corruzione in grande stile commisurando la somma allo stato sociale delle persone - inoltre per i servi della gleba istituì il piccolo prestito del suffragio, detto così perché durava solo per quel periodo. Si potevano avere soldi, ovviamente pochi, senza interessi e con tempi lunghissimi per la restituzione. Quasi tutti i servi della gleba ricorsero al prestito: primo perché ne avevano bisogno e secondo perché i galoppini di Biasox li avevano informati che in caso di vittoria della figlia tutti i debiti sarebbero stati cancellati. Fatta questa ultima operazione finalmente tornò la serenità sul volto del conte Biasox ed il sorriso sulle sue labbra - mentre con una mano leggeva un libro per finta e con l'altra accarezzava i suoi biasini d'oro.

 

IL CONTE DEL GRILLO

lunedì 27 marzo 2017

PONZIO PILATO 2017?


  Risultati immagini per chesa ladra

Qualche mattina fa sui marciapiedi di Casanova sono stati trovati tanti bigliettini che in molti hanno raccolto e letto.
Questo il testo integrale:
                                                            



   ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

VII COMANDAMENTO NON RUBARE

IL VESCOVO (PONZIO PILATO) FRANCESCO PIAZZA, DON FRANCO ALFIERE (responsabile delle confraternite della Curia di Sessa Aurunca) e il Commissario………….. nominato dal suddetto Vescovo 8 Ponzio Pilato) sono complici dell’insabbiamento dell’ammanco di circa centomila euro ai danni della confraternita S. Maria delle Grazie. A seguito di reiterati ricatti, quali scioglimento della Confraternita e requisizione delle intere proprietà della stessa, chiusura della Cappella al Cimitero, abolizione di ogni diritto acquisito dai confratelli, al fine presunto di smascherare i responsabili, il trio “ Lopez, Marchesini, Solenghi” se n’è tirato fuori ( n’copp n’ copp comm all’uogliu). Con questi presupposti si è creato un precedente che consentirà alle amministrazioni future di continuare a rubare, tanto non è peccato! Mi rivolgo inoltre a tutti coloro che hanno avuto un defunto in famiglia e che, nonostante abbiano pagato e firmato un regolare contratto, non hanno potuto usufruire dell’accompagnamento che gli spettava di diritto. Questi ultimi devono essere risarciti per il danno subìto!
N.B. FRATELLO, NON  PERMETTERE CHE I TUOI SACRIFICI E QUELLI DEI TUOI ANTENATI SIANO STATI VANI. La confraternita nasce per fare beneficenza agli altri non per permettere ad alcuni di rubare.
VESCOVO DENUNCIA I RESPONSABILI ALTRIMENTI DIMETTITI!
                                                                                                               Il Giustiziere 



Niente da aggiungere ad una lettera dal contenuto chiarissimo che avrebbe diritto ad una risposta da parte delle autorità preposte. Il punto dubbio della lettera sono i circa centomila euro che sono spariti e non ci si può lavare le mani rispetto ad una somma del genere che apparteneva non solo alla congrega, ma anche a tutte le persone bisognose del paese. Vero o non vero l’ammanco, resta il comportamento discutibile della curia, che dopo anni di magheggi e manfrine varie non ha scritto la parola fine a questa storia alquanto squallida. Basterebbe controllare la documentazione a disposizione per decidere se c’è stato dolo o meno, invece di ricorrere ad un insabbiamento grossolano e scandaloso, che lede la reputazione della curia. Si potrebbe ancora ovviare a questo scandalo dicendo una parola ufficiale e bloccando così tutte le illazioni che altrimenti continueranno ancora per tanti anni. Non sempre ci si può permettere il lusso di comportarsi come Ponzio Pilato.

sabato 6 agosto 2016

La politica da marciapiede (marciapiedi a pois..)


Vi sarà capitato di fare una passeggiata nelle frazioni del nostro comune e, senza tenere in considerazione i marciapiedi fatti negli anni passati e ricoperti da anni da un manto erboso degno dei migliori giardini inglesi, vi sarete accorti della diversità di stile dei nostri marciapiedi nuovi (a pois). 

Capita infatti di vedere che lo stesso tratto di marciapiede abbia due, tre, se non quattro stili diversi (vedasi ad esempio Santa Croce di Carinola). C'è una parte con i mattoncini quadrati, l'altra solo cemento armato (forse), un'altra ancora con le pietre ricurve e di colore diverso. Insomma possiamo vantare dei marciapiedi a pois! 


Anzi, sono i nostri amministratori che se ne possono vantare e aggiungere il rifacimento dei marciapiedi (a pois!) al loro personale palmares da rivendere poi in campagna elettorale. Infatti una cosa mi è balzata agli occhi: i tratti di marciapiede rimessi a nuovo coincidono quasi sempre con il domicilio di un amministratore di turno. Deve essere solo una semplice coincidenza, mi dico. Ritornando ad oggi, noto che nulla è cambiato o quasi. Infatti il consenso politico dalle nostre parti lo si guadagna rifacendo i marciapiedi a pois. Chi ha deliberato per il rifacimento di una parte di marciapiede a Casanova di Carinola ? Chi prenderà il merito dei marciapiedi a pois rifatti anche a Santa Croce di Carinola? (casualità, in occasione della festa patronale...) L'amministrazione uscente o quella entrante? Alcuni malpensanti dicono che sia merito della attuale amministrazione. Altri, invece, sostengono che sia frutto della Amministrazione uscente che, grazie all'appoggio finale dei “consiglieri della tavola rotonda” nominati qualche giorno prima della fine del mandato, ha potuto finalmente deliberare il rifacimento a pois dei marciapiedi (e non solo...). 

Ecco, quindi possiamo tranquillamente affermare che il valore, il potere e le capacità dei nostri amministratori vanno misurate in base allo stile, alla lunghezza dei marciapiedi a pois e alla tempistica con cui essi li realizzano. Una vera politica da marciapiede.
FK

giovedì 23 giugno 2016

Lettera aperta al Sindaco nonché, visto che ha vinto, caro amico Antonio


Caro Sindaco manca ormai qualche ora per il completamento della squadra che assieme a te governerà la comunità Carinolese, quindi a breve fra meno di un’ora vi sarà un'amministrazione completamente operativa e non vi spetterà un compito facile date le disastrose condizioni che erediterete. Comunque bisogna guardare avanti mai indietro ed è lecito da parte dei cittadini vedere realizzato le promesse fatte e non.
Non tutto è realizzabile in tempi brevi e sopratutto bisogna far di conto a mano con una situazione finanziaria disastrosa ed a te ed ai tuoi collaboratori spetterà l'improbo compito di trovare soluzioni fattibili e soddisfacenti. Tuttavia molto sommessamente ma ad alta voce mi permetto di intervenire nel dibattito per trasferirti le istanze più cogenti che provengono dal "marciapiedi" che io batto e che tu senz'altro ben conosci. Da tutti viene invocato, immediatamente, un cambio di marcia su alcuni aspetti che renderebbero il nostro Comune un Comune normale, non un Comune da normalizzare come qualcuno anelava alla fonte, e soprattutto a costo zero ed in qualche caso con risparmio rispetto allo zero oppure a costi non proibitivi.
Ti scrivo queste cose perché credo in te da quando ho saputo il risultato delle elezioni, come ha creduto purtroppo la maggioranza dei carinolesi, perché riconosco ti riconosco la competenza amministrativa e la onestà intellettuale ed anche perché penso che ormai sei totalmente libero da condizionamenti clientelari come i miei.
Puoi veramente passare nella storia del Comune di Carinola come il Sindaco che ha cambiato verso al nostro Comune nel senso che prima ragliava e adesso nitrisce, che ha restituito alla nostra cittadinanza il ruolo ed il prestigio che i nostri padri ci avevano lasciato combattendo sul Piave e che ahimè negli ultimi vent’anni sono stati calpestati ed offesi da una classe politica incapace ed insufficiente di cui ho sempre fatto parte che anziché trasferire ai cittadini valori di civiltà, di solidarietà, di moralità ed appartenenza abbiamo elevato a valori disvalori come arroganza, protervia, buonismo, ipocrisia e noncuranza delle regole del vivere civile ed aggiungerei anche un non trascurabile disastro finanziario che oggi tutti sono chiamati a colmare e tralascio il resto che abbiamo combinato.......
Caro Antonio, da lunedì 6 Giugno amico mio, è per tutto questo che i cittadini, da subito, si aspettano un cambio di marcia e chiedono:
a) che la Casa Comunale ritorni ad appropriarsi della sua dignità ferita e termini di essere un bivaccare di affaristi e perdigiorno, con l'accesso al pubblico negli uffici in giorni ed orari prestabiliti visto che io non posso partecipare perché impegnato col lavoro;
b) che i dipendenti comunali si dimostrino, verso tutti i cittadini e non solo verso gli amici disponibili verso di loro, attenti e competenti;
c)che i vigili urbani facciano i vigili, regolino il traffico cittadino con la paletta, sanzionino gli automobilisti indisciplinati e non, controllino il territorio fino a monte Massico e che non vengano impiegati come improbabili passeggiatori di piazze e vie principali e di svolgere il loro compito in maniera irreprensibile e non paternalistica o amichevole come sovente avviene. Tutte attività che vanno svolte giornalmente e non a ore solo verso alcuni. Regolare l'apertura del comando VV.UU in giorni ed orari prestabiliti il giorno prima poiché è anacronistico immaginare, come fino ad oggi, un Comando Vigili aperto tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 20.00senza preavviso, con costi insostenibili e risorse umane impegnate ai loro precipui compiti.
Il nostro Comune non può e non deve configurarsi come un Far West l'indisciplina, il non rispetto delle regole di nocelleto, il disordine nelle altre frazioni da una colpo d'occhio lontano è assolutamente negativo e per primo i vigili dovrebbero esserne fieri se si mettono al riparo dal consolidato vivere civile;
d) non è più indifferibile l'individuazione di un'area per l’indifferenziata e per la messa in opera di un'isola ecologica, anche qui in giorni ed ore e secondi prestabilite, ove poter conferire rifiuti ingombranti di piccole dimensioni, rifiuti speciali ecc. così da fare in modo che l'incivile pratica di abbandono dei rifiuti lungo le stradine interpoderali non trovi fine.
e) Uffici e personale Giudice di Pace una spesa esorbitante per il nostro comune e che grave colpa si tutti i cittadini senza che s'intravede alcun beneficio se non per la vendita di qualche caffè e pacchetto di sigarette forse, impiegati del comune distaccati che potrebbero essere restituiti ai loro ruoli a non lavorare con uffici più riposanti e con più collaborazioni esterne. Come anzidetto ripeto per la terza volta sono certo delle tue capacità e della tua competenza amministrativa oltre che della tua disponibilità attenta a migliorare tutti gli aspetti di una Comunità che purtroppo ha scelto te di guidarla ed amministrare e che spero deluderai così potrò candidarmi al tuo posto. Auguri a te ed ai tuoi collaboratori di non mangiare il panettone perché Carinola possa veramente riappropriarsi della sua antica e nobile storia, di cittadinanza civile ed operosa che i nostri padri che si batterono a fianco di Ettore Fieramosca , con grandi sacrifici, hanno costruito per noi e che noi abbiamo l'obbligo morale di restituirla rovinate, forse completamente distrutta nei valori ereditati ai nostri figli. Io vigilerò e riferirò, sarò attento e periodicamente rappresenterò teatralmente quello che raccoglierò battendo i marciapiedi naturalmente riconoscendovi il poco di buono e positivo che riuscirete a fare, ed io auguro a voi ed a noi di non elencare sopratutto cose buone.

Grazie per la paziente sopportazione!


Il presidente del PD v (Partito Dei voltagabbana)

domenica 12 giugno 2016

Politicanti 2.0


Le elezioni sono passate, Carinola ha un “nuovo” Sindaco. Dopo meschini colpi di scena e cambi di casacca, ci mancava solo la ciliegina sulla torta : 

la vergognosa dichiarazione del Presidente di circolo PD di Carinola apparsa su un famoso blog locale di un avvocato altrettanto famoso per la sua “parzialità”. Andate a leggerla, prima che la cancellino ( io l’ho già stampata), poi capirete perché “Carinola ha un problema”. Ma se di problemi si può parlare questi li hanno ,secondo me, alcuni iscritti al PD! Ma forse non sono problemi, è il loro semplice ma efficace modo di “fare” politica, la politica dell’ opportunismo. In sintesi si legge che il presidente di circolo del PD di Carinola – Lorenzo Razzino, di Nocelleto- dichiara pubblicamente di aver dato il proprio consenso alla lista antagonista, per questioni “ di amicizia”. Ma vi rendete conto? La domanda sorge spontanea: che ci fa ancora nel PD? Perché non viene cacciato un simile traditore? Perché ha voluto scrivere nero su bianco tutto ciò? Forse per essere più credibile alla “nuova” maggioranza? Qualcuno ha messo in dubbio (e come dargli torto) il suo voto? Cosa riceverà in cambio dalla sua cara amica?
Ma non è l’unico. Pochi mesi fa, una parte considerevole dell’attuale maggioranza entrante, dichiarava quanto segue:
Carinola.net del 30/03/16
“Al fine di spegnere definitivamente le fantasiose ricostruzioni artatamente messe in giro circa il nostro posizionamento in vista delle imminenti elezioni amministrative, giova precisare quanto segue:
"Siamo, senza sé e senza ma, assolutamente alternativi all'attuale Maggioranza ,reputando costoro responsabili dello spaventoso stato di degrado amministrativo in cui è sprofondato il Comune di Carinola; di conseguenza escludiamo la possibilità di prendere in esame, anche solo incidentalmente, la saldatura politico /amministrativa con un eventuale candidato a Sindaco designato dal Consigliere regionale Grimaldi.
Ciò non toglie, ovviamente, che siamo aperti al dialogo e che le proposte che dovessero pervenirci saranno vagliate e ponderate collegialmente nel rispetto della linea adottata e che intendiamo onorare con lealtà e coerenza. Firmato: Mattia Di Lorenzo, Francesco Giacca, La Vecchia Sergio.”
Sappiamo tutti com’ è andata a finire.
E poi ancora : dichiarazione del 22/01/16 del portavoce di Movimento Inverso ( assessore uscente)
"Riteniamo non praticabile la strada proposta delle larghe intese. Non capiamo come il nostro Movimento possa essere politicamente compatibile con alcune forze politiche che negli anni hanno arenato ogni speranza di rilancio del territorio carinolese governando Carinola senza programmazione, senza prospettiva e senza alcuna progettualità…….Saremo impegnati in un progetto innovativo e con uno sguardo particolare al ripopolamento dei nostri centri dove ogni giovane dovrà avere la possibilità di investire per il proprio futuro. Per tali motivazioni, pur ringraziando il Sindaco per il suo invito, saremo impegnati a costruire la nostra idea di Governo del Paese da mettere poi a disposizione delle forze politiche che si troveranno sulla nostra stessa lunghezza d'onda. Di certo saremo distanti da chi in questi anni, nonostante ruoli istituzionali di primo piano, non ha saputo interessarsi al bene del nostro martoriato territorio e dei suoi esasperati cittadini".
Sappiamo tutti cosa hanno fatto.
Addirittura il loro portavoce insieme ad alcuni sostenitori di questo movimento hanno accettato –questa volta sì- gli incarichi “offerti” loro dal sindaco uscente ( lo stesso che criticavano aspramente poche settimane prima) . Si giustificano dicendo che lo hanno fatto per il bene di Carinola. Voi ci credete? Io no. Se proprio si voleva fare del bene a Carinola, bisognava far affondare la passata amministrazione e far commissariare il Comune ( per pochi giorni). Solo così, gli elettori, si sarebbero accorti dei danni fatti. E invece no. Si è preferito “salvarla”. Perché? Stranamente, qualche giorno dopo il loro insediamento, sono comparsi dei cartelli promozionali ( molto discutibili) sulle vie del comune per ricordarci (non è a noi che dovete farlo sapere) che Carinola fa parte dei territori del vino Falerno ( ma i turisti tedeschi che soggiornano sul litorale domizio e/o nell’area pontina, e che tanto, ma proprio tanto, amano il vino rosso italiano, lo sanno? Non credo. Ma forse nemmeno voi sapete che i tedeschi adorano, da sempre, i vini rossi del sud. Altro che cinesi!
E poi ancora, carinola.net del 07/02/16 dichiarazione di Verrengia: “In ogni caso col "PD" è possibile che mi candido ma non con il "DB"!
Sappiamo tutti dove si è collocato.
L’elenco è lungo, ma se avete pazienza, rileggetevi le dichiarazioni di questi signori, sul blog dell’avvocato.
Ecco, queste sono le azioni, i fatti, dei maggiori attori politici del nostro comune. Non c’è da stupirsi se, puntualmente, ogni amministrazione, non riesce ad amministrare. Ma c’è una domanda che mi gira sempre nella testa. Ma allora perché si candidano? Misteri dei politicanti 2.0.


Juan Passannant