La consultazione elettorale per il rinnovo del consiglio
regionale della Campania è ormai alle porte. Il comune di Carinola presenta due
candidati, uno di centrodestra ed una di sinistra. Da giorni il bel faccione di
Massimo Grimaldi sorride da ogni angolo di strada invitando tutti a dare il massimo, che ovviamente si traduce in
date il voto a Massimo. L’altro volto sui muri è quello di Giuseppina Di Biasio, figlia d’arte del sindaco emerito di Carinola per oltre un decennio. Grimaldi da cinque anni è scomparso dalle
contrade carinolesi, dedicandosi a quelle
aversane forse più redditizie elettoralmente parlando. Tranne qualche fugace
apparizione nella sede comunale per dare disposizioni alla sua giunta, quasi mai
si è fermato a chiacchierare con i comuni mortali come faceva all’inizio della
sua carriera. Ormai non ha bisogno del
loro voto visto che con due legislature si è assicurato una ricca buonuscita ed
un altrettanto corposo vitalizio. Comunque è da giustificare se si ferma di più nell’agro aversano, lì ci vivono
centinaia di migliaia di persone e pertanto il consenso elettorale è molto più
cospicuo. Purtroppo però ogni tanto qualche amico di quelle parti lo cita nelle
proprie dichiarazioni ai giudici e per
lui sono grattacapi. La figlia di Di Biasio, come da tutti conosciuta, non è
valutabile in quanto non si è mai cimentata nell’agone politico. E’ stata
oggetto delle cronache cittadine soltanto perché alcuni sostenevano che
lavorasse presso lo studio a cui il padre procurava delle consulenze. Semplici
cattiverie di paese, che colpiscono qualunque brava ragazza. L’unico suo merito al momento è quello di essere "la figlia di", che di questi tempi non è poco. Criticarla non
si può ma nemmeno sostenerla in quanto si ha l’impressione che votando lei si
voti suo padre. Si ha la netta
sensazione che il padre l’abbia candidata per racimolare qualche migliaio di voti per aspirare a qualche altra poltrona visto che
quella che ha è traballante se non rotta. Per quanto considerato fin ora, scegliere tra i due, come un giusto
senso di campanilismo imporrebbe, è davvero difficile. La lista di
Grimaldi ha in Giggino a purpetta l’esponente di punta. Per chi non lo sapesse
è un condannato a cinque anni di reclusione per i suoi rapporti con la nuova
camorra organizzata di Raffaele Cutolo. La lista del pd sostenuta da Di Biasio è
infarcita di condannati ed inquisiti
insieme ad ex esponenti del centrodestra e qualche fascista non ex. Il quadro è
deprimente per chi vota per avere una
buona ed onesta amministrazione. Semplicissimo scegliere per chi pratica il
voto di scambio con un favore avuto o da avere. Difficilissimo per il cittadino
onesto che vorrebbe le istituzioni rappresentate da persone oneste e che
amministrino nell’interesse della comunità e non dei singoli. Per questi
cittadini, se sono veramente onesti, il problema della scelta tra questi due
candidati non deve essere presa nemmeno in considerazione ed il loro consenso
andrà sicuramente ad altri.
Orpheus