Qualche mattina fa sui marciapiedi di Casanova sono stati
trovati tanti bigliettini che in molti hanno raccolto e letto.
Questo il testo
integrale:
ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE
VII COMANDAMENTO NON RUBARE
IL VESCOVO (PONZIO PILATO) FRANCESCO PIAZZA, DON FRANCO
ALFIERE (responsabile delle confraternite della Curia di Sessa Aurunca) e il
Commissario………….. nominato dal suddetto Vescovo 8 Ponzio Pilato) sono complici
dell’insabbiamento dell’ammanco di circa centomila euro ai danni della confraternita
S. Maria delle Grazie. A seguito di reiterati ricatti, quali scioglimento della
Confraternita e requisizione delle intere proprietà della stessa, chiusura
della Cappella al Cimitero, abolizione di ogni diritto acquisito dai
confratelli, al fine presunto di smascherare i responsabili, il trio “ Lopez,
Marchesini, Solenghi” se n’è tirato fuori ( n’copp n’ copp comm all’uogliu).
Con questi presupposti si è creato un precedente che consentirà alle
amministrazioni future di continuare a rubare, tanto non è peccato! Mi rivolgo
inoltre a tutti coloro che hanno avuto un defunto in famiglia e che, nonostante
abbiano pagato e firmato un regolare contratto, non hanno potuto usufruire
dell’accompagnamento che gli spettava di diritto. Questi ultimi devono essere risarciti
per il danno subìto!
N.B. FRATELLO, NON
PERMETTERE CHE I TUOI SACRIFICI E QUELLI DEI TUOI ANTENATI SIANO STATI
VANI. La confraternita nasce per fare beneficenza agli altri non per permettere
ad alcuni di rubare.
VESCOVO DENUNCIA I RESPONSABILI ALTRIMENTI DIMETTITI!
Il Giustiziere
Niente da aggiungere ad una lettera dal contenuto
chiarissimo che avrebbe diritto ad una risposta da parte delle autorità
preposte. Il punto dubbio della lettera sono i circa centomila euro che sono
spariti e non ci si può lavare le mani rispetto ad una somma del genere che
apparteneva non solo alla congrega, ma anche a tutte le persone bisognose del
paese. Vero o non vero l’ammanco, resta il comportamento discutibile della curia, che dopo anni di magheggi e manfrine varie non ha scritto la parola fine a
questa storia alquanto squallida. Basterebbe controllare la documentazione a
disposizione per decidere se c’è stato dolo o meno, invece di ricorrere ad un
insabbiamento grossolano e scandaloso, che lede la reputazione della curia. Si
potrebbe ancora ovviare a questo scandalo dicendo una parola ufficiale e bloccando così tutte le illazioni che
altrimenti continueranno ancora per tanti anni. Non sempre ci si può permettere
il lusso di comportarsi come Ponzio Pilato.