Chat

lunedì 27 marzo 2017

PONZIO PILATO 2017?


  Risultati immagini per chesa ladra

Qualche mattina fa sui marciapiedi di Casanova sono stati trovati tanti bigliettini che in molti hanno raccolto e letto.
Questo il testo integrale:
                                                            



   ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SANTA MARIA CAPUA VETERE

VII COMANDAMENTO NON RUBARE

IL VESCOVO (PONZIO PILATO) FRANCESCO PIAZZA, DON FRANCO ALFIERE (responsabile delle confraternite della Curia di Sessa Aurunca) e il Commissario………….. nominato dal suddetto Vescovo 8 Ponzio Pilato) sono complici dell’insabbiamento dell’ammanco di circa centomila euro ai danni della confraternita S. Maria delle Grazie. A seguito di reiterati ricatti, quali scioglimento della Confraternita e requisizione delle intere proprietà della stessa, chiusura della Cappella al Cimitero, abolizione di ogni diritto acquisito dai confratelli, al fine presunto di smascherare i responsabili, il trio “ Lopez, Marchesini, Solenghi” se n’è tirato fuori ( n’copp n’ copp comm all’uogliu). Con questi presupposti si è creato un precedente che consentirà alle amministrazioni future di continuare a rubare, tanto non è peccato! Mi rivolgo inoltre a tutti coloro che hanno avuto un defunto in famiglia e che, nonostante abbiano pagato e firmato un regolare contratto, non hanno potuto usufruire dell’accompagnamento che gli spettava di diritto. Questi ultimi devono essere risarciti per il danno subìto!
N.B. FRATELLO, NON  PERMETTERE CHE I TUOI SACRIFICI E QUELLI DEI TUOI ANTENATI SIANO STATI VANI. La confraternita nasce per fare beneficenza agli altri non per permettere ad alcuni di rubare.
VESCOVO DENUNCIA I RESPONSABILI ALTRIMENTI DIMETTITI!
                                                                                                               Il Giustiziere 



Niente da aggiungere ad una lettera dal contenuto chiarissimo che avrebbe diritto ad una risposta da parte delle autorità preposte. Il punto dubbio della lettera sono i circa centomila euro che sono spariti e non ci si può lavare le mani rispetto ad una somma del genere che apparteneva non solo alla congrega, ma anche a tutte le persone bisognose del paese. Vero o non vero l’ammanco, resta il comportamento discutibile della curia, che dopo anni di magheggi e manfrine varie non ha scritto la parola fine a questa storia alquanto squallida. Basterebbe controllare la documentazione a disposizione per decidere se c’è stato dolo o meno, invece di ricorrere ad un insabbiamento grossolano e scandaloso, che lede la reputazione della curia. Si potrebbe ancora ovviare a questo scandalo dicendo una parola ufficiale e bloccando così tutte le illazioni che altrimenti continueranno ancora per tanti anni. Non sempre ci si può permettere il lusso di comportarsi come Ponzio Pilato.